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Autore: AintAfraidToDie    19/12/2008    7 recensioni
Sono da sempre la tua neve, Ryo.
Riuscirai a sciogliermi ancora?
[ Ruki / Reita ]
- Dedicated to BlackAngel.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Reita, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Autore: AintAfraidToDie
Titolo: Snow & Fire
Genere: Introspettivo; Romantico
Avvertimenti: LongFic; Shonen-Ai
Raiting: Giallo
Personaggi: The GazettE
Pairing: ReitaxRuki
Trama: Sono la tua neve, Ryo.
Riuscirai a sciogliermi ancora?

Dedicata ad Amalia, aka BlackAngel.

“ Snow & Fire “

Capitolo Uno

“ Pensandoci adesso, a mente fredda, sono sempre stato all’oscuro di cosa nascondesse il mio cuore al suo interno.
L’amore. Quel sentimento che tanto decantavo dentro le mie canzoni in realtà era per me un grosso quesito.
Che cos’è l’amore? Mi chiedevo, continuamente.
Ma quando ti guardavo, un pensiero si affacciava alla mia mente: questo, è l’amore.
Ryo, è l’amore.

-    Taka? Va tutto bene? – una mano cominciò a muoversi velocemente davanti al mio volto, scostandomi dai miei viaggi mentali.
Erano momenti di distacco dall’ambiente circostante, che potevano anche durare ore. Fortunatamente per me, c’era sempre qualcuno che si prendeva la briga di farmi tornare nel mondo reale.
Con uno scatto, mi alzai dalla sedia in cui il mio cervello si era momentaneamente assopito.                       
I muscoli delle gambe mi si erano fastidiosamente intorpiditi, regalandomi forti formicolii per tutta la coscia.

In realtà, mi domandavo spesso da dove venisse quella mia totale mancanza di deconcentrazione. Quando pensavo a qualcosa, mi soffermavo così tanto su di essa che ero incapace di fare altro.
Pensare, pensare, pensare. Ma quando arrivava il momento di agire, non ero mai totalmente pronto.
-    Sì, Ryo. Grazie, tutto okay – sussurrai, mentre mi appostavo di fronte allo specchio a muro che era riposto davanti a me, cominciando a ispezionare accuratamente la mia capigliatura.
Se i miei capelli si fossero scompigliati, Yumi avrebbe sicuramente dato di matto.
Già me la immaginavo, armata di forbici affilate e lucenti, con un apposito phon infuocato.
“ Se anche oggi riesci a rovinare la perfetta acconciatura che ti ho fatto in due ore di duro lavoro, giuro che ti ucciderò e ti farò rinascere più volte, solo per il gusto di ammazzarti nuovamente!”
Sue testuali parole.
-    Ennesimo viaggio tra i tuoi fitti pensieri? – sbuffò lui, appoggiandosi stancamente al bordo del tavolo da trucco – Non ti preoccupare, capelli apposto. Yumi non ti scannerà vivo – continuò poi, soffocando una mezza risata, accorgendosi dell’espressione preoccupata che si faceva strada sul mio volto.
Annuii vigorosamente con la testa.
-    Hairstyler più pazza no, eh? – mi girai finalmente verso la sua figura, portandomi una mano adornata di anelli a scuotere il ciuffo nero che mi copriva quasi del tutto gli occhi.
-    Beh, perfetta per i Gaze, ne? –
-    Hai, hai - sbuffai sonoramente, rimanendo a debita distanza da lui.

Lo guardai. Era così cambiato fisicamente, da quando era bambino.
La sua immagine di ragazzino sottopeso si sovrappose in un attimo al suo attuale fisico possente.
Eppure il suo sorriso smagliante era rimasto. Sì, era il solito Ryo.

[Ma perché in quel momento mi sembrava in qualche modo diverso?]

Sorrisi in maniera falsa e cominciai a scrocchiarmi nervosamente le dita delle mani.
Cosa dovevo dire?

[Di solito era lui, a parlare.
Io mi limitavo ad ascoltare.]

Mi guardava in silenzio, aspettando non so che cosa. Eretto in tutta la sua ammaliante bellezza, serio e composto.
“ Ti prego, dì qualcosa. Qualsiasi cosa“, mi ritrovai a pensare.

-    Uhm, Taka. Cosa c’è che non va? – sussurrò, puntando il suo sguardo direttamente nei miei occhi.
Io indietreggiai inconsapevolmente di un passo, andando ad accostare la mia schiena al freddo specchio dietro di me. Cos’era, quell’espressione così dura?
Il suo volto, incorniciato da corti capelli biondi, mi apparve per un attimo estraneo.  
-    No, Ryo. Sto bene, davvero – borbottai, puntando la mia attenzione sulla punta dei miei mocassini neri.
Lui mi squadrò, assumendo un sorriso ironico e alquanto scocciato.
-    Allora perché mi stai evitando? –
In un attimo riportai il mio sguardo su di lui. Battei le palpebre più volte, incredulo di fronte alle sua parole.
- Ma che stai dicendo? Ryo, non è affatto vero –
 - Non sono scemo, Takanori. E ti conosco bene. Forse troppo. A volte, vorrei non far caso a tutti gli infiniti particolari della tua persona – sussurrò, guardandomi male.
L’avevo forse ferito?

In verità, ero un egoista.
Perché ero così totalmente preso da me stesso, dalle mie paure e dai miei bisogni, che non mi accorgevo mai dei sentimenti degli altri.
Esistevo solo io. Il resto del mondo non era niente.
E lo sapevo. Ero al corrente del fatto che fossi una persona veramente disgustosa.
Pensavo sempre, ricolmo d’odio, a quanto la gente potesse essere cattiva nei miei confronti. A quanto il mondo circostante potesse ferirmi, senza averne un valido motivo. E non mi accorgevo di fare completamente parte, di quella categoria di persone.
Di quelle persone odiose, che rendono impossibile la vita agli altri.
Che nemmeno si rendono conto, del dolore che provocano.  

[E inconsapevolmente mi ritrovavo a pensare che se le persone a me circondanti stavano male, se lo meritavano. ]

Che essere spregevole, vero?
Eppure avevo pregato per tanto tempo, che Ryo non se ne accorgesse. Avevo pregato, sì.
Il mondo poteva pure odiarmi e vedermi per la persona marcia che ero, ma Ryo no.
Lui doveva starmi accanto e pensarmi ancora come il bambino casto e innocente che aveva conosciuto nella sua infanzia.
Il bambino che era morto da tanto, tanto tempo.

[In verità, non avrei mai voluto crescere, pur di rimanere amato da lui.]

Ryo sbuffò, guardandomi.
-    Ryo, io… - soffocai, mentre ancora le sue precedenti parole rimbombavano nella mia testa.

[Avrebbe preferito non conoscermi?
Che male, al petto. ]

-    Zitto, ti prego. Risparmiami le tue scuse, non me le devi proprio.  Vorrei solo che mi dicessi cosa ti è successo – sospirò, indeciso sul da farsi – Io ti voglio bene, Taka. Però... tu non ti fidi più di me, vero? –
Sorrise tristemente, prima di uscire dalla stanza, in completo silenzio. Non mi degnò di uno sguardo.
Nello stesso momento in cui lui varcò la soglia del nostro camerino, io mi accasciai a terra.
Le mie gambe cedettero, facendomi scivolare lentamente disteso sul freddo marmo bianco che pavimentava la stanza.
Non lo inseguii. Le sue parole mi avevano fatto fin troppo male.

“ Ah, ecco di nuovo il Ruki egoista.”
Sussurrò una voce, nella mia testa.

Ma cosa potevo fare, io?

[Dimmi la verità: non ti piacevo più, Ryo?]

E poi mi aveva chiamato Takanori. Non lo faceva mai.
Per lui chiamarmi in quella maniera era come dire “dobbiamo parlare di qualcosa di serio”.
L’ultima volta che l’aveva fatto era stato quel giorno. Quel giorno, di tanti anni fa.
Molto probabilmente lui nemmeno se lo ricordava.
Forse l’aveva archiviato dalla sua memoria.
Molto probabilmente era vero.  Era sempre e solo stato un terribile sbaglio.
Eppure a me, quel giorno aveva cambiato l’esistenza.

[Anche se adesso mi chiedo se in meglio, o in peggio.
Mi hai mai amato veramente, Ryo?]


Note:

Storia scritta qualche secolo fa; se qualcuno si chiedeva se io fossi morta, non lo sono affattoxD. Semplicemente mi sono appassionata molto ad altri fandom, ma non ho nessuna intenzione di abbandonare lo stupendo mondo del Jrock. Chiedo semplicemente venia *-*.
Beh, questa fan fiction è dedicata a lei. Perché anche se è da tempo che non la sento, rimane comunque nel mio cuore. Te l’avevo promessa, vero tesoro? Non so se mai la leggerai, ma spero che ti possa piacere e che io non abbia deluso le tue aspettative. Sappi che ti voglio veramente bene, e non vedo l’ora di vederti al concerto degli LM.C ♥
Che dire a proposito di questo scritto? La coppia RukixReita è assolutamente la mia preferita nei Gaze; e per chi non lo sapesse Ryo è il vero nome di Reita. Dopo tante ricerche ne ho avuto la conferma, anche se preferivo di gran lunga l’appellativo Akira U-U.
Sarà di soli tre capitoli, incluso questo *-*. Corta ma abbastanza soddisfacente xD.
Fate contenta questa patetica autrice e lasciate un commentino, susu *-*. Mi farebbe tantissimo piacere >.<
Al prossimo capitolo!


AintAfraidToDie
  
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