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Autore: Saysomething97    31/03/2015    0 recensioni
KURTBASTIAN
Kurt come tutti i giorni scappa da Karofsky e dalla sua banda. Un semplice livido sulla guancia lo farà avvicinare a Sebastian e magari un semplice aiuto da uno sconosciuto si trasformerà in altro.
Dal primo capitolo: *“Okay, comunque sono Sebastian Smythe e sai dovresti metterci qualcosa su quel livido o continuerà a gonfiarsi”
“Cosa sei ora la mia infermiera?”
“Se per te va bene” mi rispose Sebastian facendomi l’occhiolino.
Mi prese per un braccio e mi fece uscire dal locale.
“Comunque non mi hai detto come ti chiami”
“Kurt, Kurt Hummel” risposi.
Non sapevo per quale motivo lo stessi seguendo ma tanto ormai la situazione non poteva peggiorare.*
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Hunter Clarington, Kurt Hummel, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V Sebastian

Rimanemmo in quella posizione per molto tempo, ma per me sarebbe sempre stato poco. Avevo l’unica persona che mi faceva sentire bene in quel periodo tra le mie braccia. E non ci sarebbe stato nulla che avrebbe potuto rovinare quel momento. Almeno pensavo.

Io e Kurt eravamo ancora abbracciati vicino alla porta del mio appartamento mentre sentimmo il campanello suonare.

Anche se non volevo lasciare quel mio rifugio tra le braccia di Kurt, dovetti staccarmi ed andare ad aprire.

Kurt nel mentre andò in bagno per sistemarsi i capelli, almeno questo fu quello che mi disse.

Prima di aprire mi accarezzai lentamente le labbra, riuscivo ancora a sentire le labbra di Kurt sopra le mie. Quello era sicuramente il bacio più bello che avessi mai dato, era voluto ed aspettato per così tanto tempo che ora che era finalmente successo sembrava tutto un sogno. Un bellissimo sogno.

Ma come sempre le cose belle a Sebastian Smythe non accadono mai senza che arrivi un tornado a distruggere tutto.

Quando aprii la porta mi ritrovai davanti Hunter, si quell’odioso essere che purtroppo ho avuto la sfortuna di frequentare.

“Ehi ciao Bas” disse tranquillamente Hunter appoggiato al bordo della porta.

Aveva un sorriso strano. Non volevo che Kurt lo vedesse e non volevo neanche che Hunter scoprisse che Kurt in quel momento fosse nel suo appartamento.

“Ciao Hunter, cosa ci fai qui?” dissi in modo sbrigativo mentre davo occhiate verso la porta del bagno per guardare  se Kurt fosse ancora lì dentro. Dopo aver saputo quello che gli aveva fatto poco prima, non volevo proprio vederlo altrimenti avrei cominciato a prenderlo a pugni.

“Nulla, sono solo venuto a trovare il mio caro amico. Che hai? Sembri preoccupato, e poi perché non mi fai entrare?” disse lui curioso cercando di entrare.

“Semplicemente, sono con una persona” dissi con il mio solito tono da Sebastian Smythe mentre gli feci l’occhiolino.

Dopo quella frase comparve un sorriso malizioso sulla faccia di Hunter.

“Ah capisco, beh allora vi lascio tranquilli. Comunque ero venuto per dirti che ho incontrato il tuo amichetto Kurt, beh ora capisco perché tu lo voglia solamente per te, e non dirmi che è proprio lui la persona con cui sei ora?”

“No non sono con lui” dissi sbrigativo, mi stava facendo andare fuori di testa, non volevo che si avvicinasse mai più a Kurt.

“D’accordo, almeno sei riuscito a portartelo a letto? Tanto lo so perché ti sei avvicinato a lui e di certo non lo è stato per fare il principe azzurro della situazione. Tanto è così che fai con tutti no? Prima li attrai e poi dopo esserteli portati a letto li lasci con il cuore distrutto. È il tuo modo, quindi sbrigati con questo qui che poi almeno passo io a prendere gli scarti. Sai penso che potrei davvero divertirmi con quel tipetto dagli occhi blu”

“Vai via Hunter” dissi chiudendogli la porta in faccia.

Dall’altro lato della porta si potè sentire una risata.

“Okay Bas, ci vediamo. Non penso sarà una bella serata per te”

Cosa diavolo stava dicendo? Non me ne importò molto di capire a cosa si riferiva con la frase .

Perché non capiva che per me Kurt non era solamente un altro ragazzo da portare a letto? Ma infondo era Hunter non è che si potesse aspettare altro da lui.

Sospirai e quando mi voltai trovai Kurt fuori la porta del bagno con una faccia distrutta, piena di dolore. All’inizio non capivo cosa poteva essergli successo, ma poi tutto il discorso di Hunter appena fatto mi tornò in mente. No, non poteva aver sentito. No…

“Kurt?”

“Quello che il tuo amico è vero? Per te sono solamente un’altra delle tue sgualdrine? Sai non volevo credere a tutte le voci che girano sul tuo conto, mi dicevo che eri cambiato o perlomeno che tenevi veramente a me. Ma dovevo saperlo, infondo io non ho mai avuto nessuno e mi sono solamente illuso con te”

A quelle frasi sentii il mio cuore spezzarsi, Kurt non aveva capito, lui era veramente l’unica eccezione tra tutti quei ragazzi che mi sono girati intorno in quegli anni.

“Kurt non è così, ti prego ascoltami”

Kurt stava raccogliendo la sua borsa ed la sua giacca che aveva buttato sul letto. E sembrava non volere ascoltarmi.

“Tu non sei come gli altri, io tengo realmente a te. Anche se tutto era partito come una stupida scommessa, io penso realmente tutto quello che ti ho detto. Ed ogni gesto che ti ho rivolto era vero. Non ho mai avuto secondi fini”

Non vedevo Kurt in viso visto che continuava a darmi le spalle. Poso lentamente le sue cose di nuovo sul letto ed io pensavo che forse mi stava credendo.

“Non ti credo” disse secco, girandosi per guardarmi negli occhi. In quegli occhi sempre così gentili e pieni di speranza per il futuro ora non si vedeva nulla, erano vuoti.

L’unica cosa che riuscii a fare trovandomi quello sguardo davanti fu quello di abbassare gli occhi.

“Credimi Sebastian, io ti voglio bene, davvero. Ma ora come ora non riesco a crederti e mi sento solamente ferito ed ingannato”

Detto questo si diresse verso la porta e l’unica cosa che mi uscì dalla bocca fu:

“Ti prego, resta”

Kurt neanche si girò a guardarmi e se ne andò chiudendo la porta dietro di sé.

Tutto ciò che lasciò in quell’appartamento fu tristezza.

“Sono uno stupido” sussurrai mentre sentivo scendere una singola lacrima, che asciugai con rabbia con il palmo della mano.

“Ho rovinato tutto”
 
 
 
*Ed eccomi tornata! Lo so, lo so, faccio schifo. Quanto è che non aggiorno? Tre mesi? Mi dispiace tanto ragazze e diciamo che non posso neanche dire di essermi fatta perdonare con questo capitolo perché non è il massimo della felicità. Quindi vi ringrazio come sempre, a tutte le persone che aggiungono la mia storia tra le seguite/preferite/ricordate. Ed a quelle sante che lasciano dei commenti. Come sempre spero vi sia piaciuta ed aspetto vostri commenti, sono sempre ben accetti. Un bacio e buona Pasqua, in anticipo. Dì*
  
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