A piedi nudi, mano nella mano.
Era incredula quando, la sua prima volta nello spazio, le mostrai la terra.
Ero riuscita a stupirla, un punto per me!
Lei guardava lontano mentre io guardavo lei, e l’infinito riflesso nei suoi occhi. Le presi la mano e sorrisi; un sorriso da ebete stampato sulla mia faccia.
Mi ero innamorato. Di un’umana! Ma cosa avevo nel cervello?
Neppure due cuori sono abbastanza per spiegare il folle bene che le voglio. Eravamo lì, insieme, davanti alla fine del mondo.
E ora, camminando per Londra, la sua mano nella mia, sono ancora la persona più felice dell’universo. Prima o poi finirà, dovrò lasciarla andare. Ma non ora, non qui.
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NdA: la storia è stata scritta per il contest a pacchetto Pensieri in 100 parole indetto da Belle, il mio pacchetto prevedeva il nono Dottore e come obbligo l'ambientazione Londra contemporanea.
Il titolo del racconto, come la citazione nell'intro, è preso dalla canzone "Straordinario" di Chiara, che adoro e mi fa pensare al Dottore in ogni sua parola.
Posso capire che sembri un po' tronca ma il contest parlava di Drabble. Quindi vi chiedo di leggerla nell'ottica di una Drabble.
Spero che vi piaccia perchè è la prima sul mio amatissimo Christopher <3
Un bacio.
Peggs