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Autore: the maze tribute    31/03/2015    1 recensioni
Come tutto è iniziato.
Dal testo:
-E così tu sei il nuovo pive...Benvenuto. Io mi chiamo Newt-
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Newt, Thomas, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era molto strano.

Lui che giocava con suo padre e sua madre. Lui che andava a scuola. Sua madre che piangeva. Poi lui che giocava ancora con sua madre. Ma il padre non c'era più.

E poi gli uomini della W.I.C.K.E.D che lo portavano via.

Erano tanti flash messi insieme.

Poi tutto divenne più chiaro.

Era steso su un lettino. Vide dei medici che gli infilavano un ago nel collo per sedarlo.

Sentiva i medici che parlavano tra di loro, ma non capiva quello che dicevano. Le voci erano ovattate, e le uniche cose che riusciva a capire erano alcune parole isolate.

“Lui dev'essere Thomas”. “Gruppo A”. “Proprietà..”. “W.I.C.K.E.D.”.

Poi il buio.

 

 

Si svegliò all'improvviso, tutto sudato, con il respiro affannoso.

Un allarme iniziò a suonare in quel momento. Era lo stesso della sera precedente.

-Che hai Tommy? Va tutto bene?- chiese Newt con la voce impastata per il sonno.

Thomas si voltò verso il suo amico. Si stava stropicciando gli occhi con entrambe le mani, e aveva tutti i capelli scompigliati. Risultava abbastanza buffo.

-Ehm.. Si, va tutto bene- si passò una mano sul viso- era solo un sogno.. strano-

Newt annuì, prima di togliersi le coperte di dosso per alzarsi.

Si affrettò ad alzarsi anche Thomas, e si avvicinò a Newt, che era andato a prendere in suoi vestiti nell'armadio.

-I bagni dove sono?- gli chiese mentre Newt continuava a stropicciarsi stancamente gli occhi con una mano mentre con l'altra rovistanza nell'armadio alla ricerca della sua divisa.

-Aspetta un attimo, ora ti ci porto- rispose lui, trovando finalmente ciò che cercava.

Thomas andò a prendere la sua roba nel suo armadio, decisamente più ordinato di quello di Newt, e si dirise verso la porta, dove l'amico lo stava aspettando.

I bagni non erano molto lontani dalla loro stanza, ma anche quelle poche curve, al momento, bastavano a confondere Thomas.

Una volta entrati, Thomas raggiunse uno dei lavandini, e si sciacquò la faccia, ripensando al sogno che aveva fatto.

Gruppo A. E proprietà. Questo avevano detto i medici che erano intorno a lui.

Ma proprietà di chi? Il gruppo A... forse era uno dei gruppi a cui aveva fatto riferimento Newt.

Gli faceva male la testa.

Sussultò quando sentì un tocco freddo sulla sua schiena.

-Sei sicuro di stare bene Thomas?- gli chiese Newt -Ora inizi a preoccuparmi-

Thomas annuì, voltandosi a guardare Newt, che lo osservava preoccupato.

-Non hai una bella cera sai? Sei abbastanza pallido-

-Sto bene davvero- rispose tentando di sorridere- Volevo solo chiederti una cosa. Il.. il nostro gruppo qual è? -doveva togliersi quel dubbio.

Newt lo guardo perplesso.

-Gruppo A, perchè?- gli rispose accigliandosi

Lo stesso gruppo che aveva nominato il medico del sogno.

Perchè conosceva questi particolari anche se nessuno glielo aveva ancora detto?

-Cosa hai sognato Thomas?- gli chiese Newt a quel punto, vedendo che il ragazzino di fronte a lui non gli rispondeva.

Thomas continuò tacere, guardando l'amico negli occhi, poi Newt lo prese per un braccio e lo trascinò in un angolo del bagno in cui nessuno li avrebbe sentiti.

-Che cosa hai sognato?- gli chiese di nuovo- Non parlare ad alta voce, non devono sentirti-

Thomas si fidava di Newt, ma non sapeva se era il caso di raccontarglielo.

-Puoi fidarti di me, non andrò a spifferare agli altri quello che mi racconti- gli disse Newt, come se avesse sentito quello che stava pensando Thomas.

-Ecco.. -dopo un ultimo momento di indecisione, si decise a dirglielo- era confuso. All'inizio erano un insieme di flash, riguardanti la mia vita prima di arrivare qui. Poi i flash sono finiti. E mi sono ricordato di un momento in particolare. Dei medici mi stavano sedando, e sentivo che nominavano il gruppo A. Dicevano che appartenevo al gruppo A. E altre cose che non sono riuscito a capire-

Newt sembrava sorpreso. Lo prese per le spalle.

-Dici sul serio? Ti ricordi queste cose?- gli chiese incredulo.

Thomas annuì, così Newt lo mollò e si passò le mani tra i capelli, mentre si formava un sorriso sulle sue labbra.

-Non è una cosa normale ricordarsi cose del genere? Non è successo a nessun altro?- gli chiese Thomas incerto. La reazione di Newt lo aveva lasciato un po' perplesso. Non pensava che fosse una cosa così fuori dal normale.

-Stai scherzando Tommy? E' straordinario! Non è mai successo prima che qualcuno si ricordasse di qualcosa della loro vita prima di arrivare qui! D'ora in poi mi devi raccontare tutto, capito? Ogni volta che ti ricordi qualcosa di nuovo devi raccontarmelo. Minho ne sarà entusiasta!-

Thomas spalancò gli occhi.

-Avevi detto che non lo avresti raccontatoa nessuno!-

-Minho è un'eccezione. Entrambi cerchiamo qualcuno che abbia qualche ricordo praticamente da quando siamo arrivati- gli rispose provando a tranquillizzarlo, continuando a sorridere. Sembrava che quella fosse la notizia più bella che gli avevano dato da quando era arrivato lì.

-Stai tranquillo Thomas. Puoi fidarti- continuò- Ora fatti una doccia e cambiati, tra venti minuti dobbiamo essere nella mensa-

Fece quello che gli aveva detto, e appena ebbe finito si dirisero alla mensa, che esattamente come il giorno prima, era piena di ragazzi.

Mentre faceva colazione, Newt continuava a guardarsi intorno, probabilmente alla ricerca di Minho, ma lui non si fece vivo per tutto il tempo.

Quando entrambi ebbero finito di mangiare, Newt lo accompagnò davanti ad un'aula.

-Allora Tommy, ti dovrò lasciare da solo per un po'. Questa lezione a me l'hanno fatta da parecchio tempo, io devo andare da un'altra parte. Ci vediamo tra due ore, aspettami qui quando hai finito. L'ultima cosa che voglio è che ti perdi-

Thomas annuì, e Newt si allontanò sorridendogli un'ultima volta.

Entrando nell'aula, notò un sacco di ragazzi, alcuni più giovani di lui, altri un po' più grandi.

Occupò uno dei pochi banchi rimasti vuoti, in prima fila.

Tutti i ragazzi stavano parlando tra di loro, e Thomas, che stava seduto al suo posto silenzioso, si guardò un po' intorno, per vedere i suoi compagni.

Il suo sguardo si incrociò con quella di una ragazza seduta a due banchi da lui.

Aveva i capelli lunghi e neri, e gli occhi azzurri.

Di carnagione era abbastanza pallida.

Lei gli rivolse un sorriso, e lui ricambiò.

Continuarono a guardarsi finchè non entrò un uomo nell'aula.

Aveva in comune con tutte le persone che lavoravano nella struttura il cartellino con la scritta W.I.C.K.E.D., ma era vestito molto più elegantemente.

Tutto ciò che indossava era bianco: la giacca, la cravatta, le scarpe. Tutto assolutamente bianco.

Una leggera barbetta gli copriva le guance.

Non sapeva perchè, ma a Thomas quell'uomo ricordava molto un ratto.

L'uomo sbuffò leggermente scocciato, poi battè un paio di volte le mani per richiamare l'attenzione dei ragazzi, che si zittirono immediatamente.
Li osservò severamente qualche secondo, prima di iniziare a parlare.

-Benvenuti a W.I.C.K.E.D. Per iniziare, mi presento. Il mio nome è Janson. Qui siete tutti nuovi, avete avuto un passato difficile, ma qui siete al sicuro. Non preoccupatevi. Dovete sapere -disse alzando un po' la voce, sottolineando quelle parole e iniziando a camminare andando avanti e indietro tra i banchi, senza smettere di osservare i vari ragazzi- che qui ci sono delle regole, e queste regole vanno rispettate. Per chi non rispetta le regole, ovviamente sono previste delle punizioni. Ma non sono qui per parlarvi di questo, o almeno, non adesso, quindi adesso cambiamo argomento. Come già sapete, la nostra associazione sta cercando una cura per il terribile virus che ha causato e continua a causare numerose vittime. Voi siete qui per aiutarci, e per aiutarci dovete sapere le cose fondamentali-

E da lì l'Uomo Ratto, così lo aveva soprannominato Thomas, iniziò a spiegare tutto sull'Eruzione.

Da quando ha iniziato a diffondersi tra i superstiti delle eruzioni solari fino a quel momento. I sintomi, i tentativi di cure falliti. La rapidità del contagio.

Anche se in alcuni punti era stata noiosa, complessivamente Thomas aveva trovato la lezione abbastanza interessante.

C'erano state ancora numerose occhiate da parte della ragazzina con i capelli neri.

A lezione finita, Thomas uscì dall'aula, e aspettò Newt nel corridoio.

Il suo amico arrivo circa dieci minuti dopo, abbastanza affaticato e con il fiatone.

-Io..Scusa- gli disse provando a riprendere fiato- Mi hanno trattenuto di più.. Scusa, spiegherò che è colpa mia-

-No no, non voglio che ti prendi la colpa. Sei già gentile ad aiutarmi, io sono una zavorra che ti devi portare dietro sempre. E' colpa mia- gli rispose convinto.

Newt lo guardò sorridendogli.

-Avanti pive, adesso devi andare nella stanza comune- gli disse iniziando a camminare- Lì troverai una guardia che ti darà gli appunti su quello che vi hanno fatto fare nelle due ore passate. Stud..- iniziò a suonare una sirena, che fece bloccare Newt immediatamente.

Era un rumore assordante, veramente fastidioso.

Prese Thomas per un braccio e iniziò a trascinarlo in fretta nella direzione opposta rispetto a quella che avevano preso prima.

-Che succede? Cos'è questa sirena?- provò a chiedere Thomas, ma Newt non gli rispose, continuando a camminare.

Dopo diversi corridoi, Thomas riconobbe in lontananza il corridoio in cui si trovava il loro dormitorio.

-Perchè stai tornando al dormitorio Newt? Non dovremmo andare alla...-

-Stai zitto Thomas! Aspetta!- lo interruppe seccato Newt.

Appena furono davanti alla loro porta, Newt la aprì e spinse velocemente dentro Thomas, entrando subito dopo e richiudendosi la porta alle spalle.

Appena dentro, Newt sospirò, chiudendo gli occhi.

Thomas continuava a guardarlo, sperando che gli spiegasse il motivo di quella reazione.

L'amico andò a sedersi sul letto, e si passò una mano tra i capelli.

-Cosa sta succedendo?- chiese Thomas, sperando che questa volta gli avrebbe risposto.

Newt sospirò ancora una volta, poi iniziò a parlare.

-Quella sirena suona quando scoprono che qualcuno all'interno della struttura ha l'Eruzione. Quando lo scoprono, spesso chi è contagiato è già fuori di testa, e inizia a girare per i corridoi tentando di scappare dalle guardie. Visto che lo hai appena studiato, dovresti sapere con che rapidità avviene il contagio. E sai anche che non sono un Mune, quindi la probabilità che anche io prenda l'Eruzione con qualcuno malato in giro è altissima..- gli rispose lui.

Thomas si sentì quasi in colpa per essersi spazientito in quel modo.

-Cosa succede a questi malati quando li prendono?- gli chiese Thomas.

-Li mandano via. Mandano via anche chi sospettano sia stato contagiato. Ed è vero che questo posto non mi piace, ma lì fuori è molto peggio-

Thomas si sedette sul suo letto, e rimase a fissare il pavimento finchè Newt non parlo di nuovo.

-Ora dobbiamo aspettare i tre fischi. Quando suonano, vuol dire che lo hanno preso, e che camminare per i corridoi è di nuovo sicuro- gli disse prendendo il suo libro dal comodino e sdraiandosi sul letto- Purtroppo non ho un libro da darti. Trova qualcosa da fare per ammazzare il tempo-

Anche Thomas si sdraiò sul suo letto.

-Io penso che dormirò un po'. Sono abbastanza stanco-

-Va bene Tommy. Ti sveglio appena suonano i tre fischi. Oggi giornata libera! Quando succedono cose di questo tipo annullano ogni lezione. Ci vediamo dopo-

Thomas annuì all'amico, ripensando a quello che gli aveva appena detto, poi chiuse gli occhi.

Il sonno prese il sopravvento molto velocemente.

 

Di nuovo lo stesso sogno.

I flash. E poi quel momento in cui i medici lo sedano.

Ma stavolta c'era un pezzo in più.

Anche questi erano flash. Lui che incontrava Ava Paige. Successivamente l'incontro con Newt. La sirena che iniziava a suonare.

 

Tentò di alzarsi velocemente, ma qualcosa lo bloccava. O meglio, qualcuno.

Newt lo stava tenendo per le spalle.

-Stai calmo Tommy. Calmati!-

Era di nuovo sudato, respirava faticosamente. Quei sogni lo agitavano molto più di quanto potesse immaginare.

Respirò profondamente, poi guardò Newt, che lentamente allontanò le mani per sedersi di fianco a lui.

-Lo stesso sogno di stamattina?- gli chiese Newt.

Thomas annuì.

-C'erano anche altri flash. Il momento in cui ho conosciuto la signora Paige, te e quando è suonata la sirena. Poi mi sono svegliato.. -gli rispose lui- Perchè eri già qui a tenermi fermo?-

-Continuavi ad agitarti e a parlare, così mi sono avvicinato per vedere se ti calmavi-

In quel momento suonarono i tre fischi a cui aveva accennato Newt.

Newt lo guardò ancora qualche secondo, poi si alzò e aiutò Thomas a fare lo stesso.

-Vieni. Ti porto a conoscere Minho-

E così uscirono dal dormitorio e si avviarono verso una sezione che lui non aveva ancora mai visto.

Mentre percorrevano i corridoi, che rimanevano semi-deserti, Newt sembrava in difficoltà.

Più volte avevano dovuto tornare indietro perchè il corridoio non era quello giusto.

Dopo mezz'ora che giravano si fermarono.

-Okay lo ammetto. Mi sono perso- disse Newt alla fine.

-Ma davvero?- gli disse Thomas con una nota di sarcasmo che gli fece guadagnare un'occhiataccia da parte di Newt.

-Eccoti qui! Iniziavo a temere che lo Spaccato per cui hanno dato l'allarme fossi tu!-

Alle spalle di Newt apparve un ragazzo asiatico, alto più o meno come lui.

Aveva i capelli neri perfettamente acconciati.

Newt si voltò verso il ragazzo e sorrise immediatamente.

Poi si voltò di nuovo verso Thomas.

-Caro Tommy.. lui è Minho-

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:

Ed eccomi qui con un altro capitolo!

Vi chiedo infinitamente perdono. Non aggiorno da più di un mese, quindi se volete fucilarmi, vi do il permesso di farlo.

Comunque... è arrivato anche Minho, chi è felice? :)

Il capitolo è più lungo del solito, perchè... perchè sì. Ero ispirata.

Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, e RECENSITE! <3

Ringrazio di cuore chi ha recensito i capitoli precedenti e chi ha inserito la storia tra le seguite/prefetite/ricordate! E, perchè no, un ringraziamento anche per i lettori silenziosi, che comunque dedicano un po' del loro tempo alla lettura dei capitoli :)

Grazie ancora, e al prossimo capitolo <3

 

   
 
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