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Autore: Pandarosa94    31/03/2015    1 recensioni
Vendetta d'amore, storia romantica con un pizzico di fantasy
Daisy era la classica ragazza anatroccolo innamorata di Damien , un ragazzo dalle sembianze angeliche. Ma lui le spezza il cuore e stravolge completamente la sua vita. Gli anni passano .
Ora Daisy è una bellissima ragazza di 16 anni che frequenta il celebre istituto privato Atlantide. Non è più la fanciulla fragile di un tempo, ma una ragazza forte, sadica e che ama dominare sugli uomini. L'unico suo scopo: la vendetta contro colui che amava, il suo dolce Damien. Ma presto scoprirà che il mondo non è quello che sembra.
Copyright © 2015 Tutti i diritti riservati a Pandarosa94
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Act:1- L'anatroccolo

[ Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto, è il principio fondamentale dell'universo, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale contraria.Vendicarsi di un nemico è ricominciare un'altra vita. Ti amavo ma ora non più.]

                                                   La scuola media privata Romolo , Marzo 2011    
                           
Mi svegliai presto quella mattina. Pettinai i miei capelli neri e mi fissai allo specchio. Non mi piaceva il mio aspetto: odiavo i miei occhiali e l'apparecchio dentale. Mi vestii , la mia uniforme scolastica di colore bordeaux metteva in evidenza le mie gambe magre e corte , non belle da vedere.
    -Mamma , io esco!-
Baciai le sue guance rosse e mi avviai verso la scuola.
   -Che bel giorno di primavera!- Esclamai alzando le braccia verso il cielo per catturare qualche petalo di ciliegio che volava in aria .
Mi piaceva la primavera, quando il sole usciva dal suo letargo invernale e splendeva radioso e deciso nel cielo. Ma quel giorno ero particolarmente felice perchè potevo rivedere Damien , che ritornava a scuola dopo due mesi di viaggio in giro al mondo.
Mi sentivo fortunata rispetto alle altre ragazze . Nessuna di loro , conosceva Damien meglio di me! Mio padre era vice-direttore presso la compagnia di telecomunicazioni dei suoi genitori, quindi potevo incontrarlo anche alle diverse feste della società . Oltre a questo abbiamo anche frequentato la stessa classe sin dalle elementari.
Arrivai in anticipo a scuola , decisi di aspettare Damien nel cortile sotto il pesco in fiore ripetendo gli argomenti per le interrogazioni . La mia attenzione fu catturata dalla vista dei capelli argentei che svolazzavano leggeri nell'aria e gli occhi turchesi colmi di felicità, affascinanti e profondi come l'oceano. La sua camicia bianca non abbottonata fino al collo risaltava la sua pelle senza imperfezioni , bianchissima come il latte . Lui era la personificazione della luna. Tutti pendevano dalle sue labbra rosa e sottili . Il mio cuore batteva forte e l'emozione prese sopravvento su di me . Il ragazzo che amavo era solo a qualche metro di distanza da me. Colui che non vedevo da mesi e che mi mancava come l'aria...
   -Damien!- Lo salutai con la mano sorridendo per nascondere la mia timidezza ed imbarazzo . Fui ignorata , lui conversava con delle sue compagne di classe. Erano veramente graziose e belle , il contrario della scialba ed imbranata che ero . Il mio amore era non corrisposto ma mi andava bene anche la sua amicizia .
   -Daisy, andiamo in classe?-
Una ragazza dai capelli rossi mi prese per il braccio allegramente. Era Ema la mia migliore amica .
Aveva un bel viso proporzionato : dei bellissimi occhi color smeraldo che diventavano più chiari al sole e pochi lentiggini sul suo naso alla francese.
La giornata trascorse lentamente, Damien mi ignorò anche al pranzo . Lo vidi abbracciare delle ragazze nel corridoio e scherzare animatamente . Il suo sguardo non si posava più su di me , ero invisibile per lui. Cosa ho fatto di sbagliato? Fino a qualche tempo andavamo molto d'accordo
Arrivai a casa e vidi mia madre e mio padre litigare . Per la prima volta mio padre era arrivato in anticipo, aveva problemi con il lavoro?
   -Non ho più un lavoro!- mi disse papà all'ora di cena. -Il signor Dusley, il padre di Damien mi ha licenziato...-
Lo fissai incredula ,papà lavorava lì da circa dodici anni per questo si era guadagnato il rispetto della maggior parte dei dipendenti. Non chiesi il motivo del suo licenziamento, era troppo triste .
Mamma mangiava in modo rozzo e con gli occhi abbassati il suo piatto di pasta e non aveva parlato più quella sera .
Il giorno dopo vidi un gruppo di ragazze aspettare di fronte ai cancelli . Aumentai la velocità del mio passo ,ma fui fermata da loro .
   -Sei tu quella stalker, che tormenta Damien?!- mi chieserò con tanta rabbia spingendomi forte verso il marciapiede. Non avevo il coraggio di rispondere alle loro domande, ero terrorizzata .
   -Stai lontana da Damien, scimmia! Ora che sono diventata la sua ragazza non ti voglio intorno.- Mi urlò una ragazza bionda formosa con la gonna corta.
Le ragazze mi tolsero gli occhiali e mi buttarono succo di frutta sull'uniforme.
Quando entrai in classe sul mio banco c'erano tante scritte offensive su di me su mio padre: " tuo padre spaccia droga" , "lascia stare Damien , racchia" e tante altre che cercai non leggerle.
All'ora di pranzo mi lanciarono uova e farina e tutti mi guardavano divertiti urlando " racchia".
Alcuni insegnanti videro scene di bullismo ma non ricevei alcun intervento , anzi mi chieserò di tenere un portamento adeguato perchè frequentavo una scuola prestigiosa.
Avvistai Damien entrare nell'aula di musica e decisi di parlargli . Il mio cuore batteva a mille e mi vergognavo del mio aspetto. Non ero molto presentabile, ma in fondo lui sapeva il motivo per cui gli altri si comportavano così con me .
Entrai nell'aula e lo vidi seduto in modo elegante sulla cattedra con le gambe accavallate fissando la finestra .
-Damien , dissi con un filo di voce. Ero vicina alla porta e stavo immobile con lo sguardo abbassato.
-Hai un aspetto molto curato, Daisy!- Lui mi fisso in modo divertito e col sorriso sulle labbra. -E dimmi dolce, Daisy perchè mi cercavi?-
-Sono sicura che conosci la verità su mio padre..-.
Damien si alzò per avvicinarsi a me , aveva un passo leggero ed un portamento elegante da nobiluomo. Lui mi fissava intensamente con i suoi occhi profondi che facevano sobbalzare il mio cuore.
   -Ho chiesto io ad alcuni impiegati di nascondere quelle immagini pedo-pornografiche e la droga nell'ufficio di tuo padre! Sono responsabile del suo licenziamento ed anche sulle voci sparse su di te nella scuola.- Sembrava molto divertito ed orgoglioso sulle sue ''imprese''.
   -Non ti credo ... Perché dovresti farlo? Siamo amici...-
   -Non dire baggianate!- Senza accorgermene lui era già di fronte a me. -Sei brutta come la morte!- mi disse lui spingendomi contro il muro. I suoi capelli d'argento splendevano sotto i raggi del sole filtrati dalla piccola tenda.
   -M-ma ma io...- mormorai
   -Meglio stai lontana da me! Sei povera,brutta e noiosa. Non sono mai stato il tuo amico! Mi fai ribrezzo ogni volta che mi guardi con quella faccia da ebete. Ho chiesto a mio padre di trasferirti, non voglio più frequentare la stessa scuola!-
Damien lasciò l'aula dopo aver colpito il mio viso bagnato dalle lacrime.
   
 
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