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Autore: Sparkling angel_love_93    19/12/2008    1 recensioni
La terra è invasa dai demoni...la porta dell'inferno si apre e Clereide e Dastan vanno a distruggere la prima città a loro assegnata.Clereride odia gli umani...e l'unica cosa di cui gli importa è Dastan...loro due si amano...di un'amore eterno e senza confini...di esseri eterni e immortali...di una profondità assoluta. Ma Clereide nasconde un passato oscuro...nasconde un segreto di cui nemmeno lei è a conoscenza e che presto la sconvolgerà. Ma è poi vero che gli umani non hanno sentimenti? Sono così diversi da Clereride e Dastan? E se lei o lui... scomparissero misteriosamente che ne sarà dell'altro? E se centrassero gli umani? Una storia avvincente...violenta,romantica,triste e forse anche drammatica, piena di colpi di scena. Spero vi piaccia...m'impegnerò a completarla^^
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Morte al mondo intero 2 EX UMANA  EX UMANO

....la sua lunga cicatrice sulla parte destra del viso....lui....

Ucciderò tutti...distruggerò tutto...nessuno scamperà al massacro...niente sopravviverà...niente e nessuno riuscirà a fermarmi...




Cammino o meglio...mi trascino come ubriaca...tra i vicoli di una città morta...un mondo marcio...morte...morte e distruzione...
non c'è un'anima viva per le strade deserte, persino i milioni di cadaveri, mutilati,carbonizzati o travolti da un auto o un crollo di un palazzo, uomini o donne, vecchi o bambini, e le pozze profonde e nauseanti di sangue, e il fuoco...le fiamme alte e distruttrici ke ghermivano tutto,anche quelle sono scomparse,
 tutto è scomparso...tutto ciò che mi sono lasciata alle spalle.
E pensare che fino a poche ore fa c'era l'inferno.Urla e disperazione,la gente presa dal panico cercava comunque una via di fuga, che idioti ho pensato...
rendevano solo tutto più divertente ed eccitante.Mentre quelli leggermente più lucidi hanno capito subito che era inutile scappare.
Si sono semplicemente lasciati travolgere da quegli inarrestabili eventi.
Sono l'unica persona sopravvissuta...(errore...non ricordi? )ciò potrebbe far disperare una semplice comune mortale...peccato che sia io la carnefice di quel massacro che ho alle spalle...e sono sempre io che mi sento euforica per quello che ho fatto....uccidere tutti...distruggere tutto...
è stato tutti così immensamente facile e divertente.
Si, soprattutto divertente, non ho neanche avuto bisogno dei miei poteri.
La mia eterna sete di sangue...è stata temporaneamente placata...ma qualcosa non va...mi sento nauseata. non schizzata di felicità come mi aspettavo di sentirmi...ho come un peso...un peso sul cuore...che mi schiaccia...un ricordo di troppo?
 Mi raddrizzò e riprendo la mia abituale camminata da fiera condottiera...ma qualcosa non va...mi ricordo...urlo al cielo...rido...
-Ahahahahahahahahahahahahahahahahaha!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!...- una risata glaciale e demoniaca...raggelò l'aria intorno a me...
si propagò per km e km...raggelò i cuori degli umani sopravvissuti...pari a zero...
un dettaglio importante mi sfuggì...risi ancora...poi...un ricordo più forte degli altri si fece più vivido delle altre scene di morte.
Si...mi ricordo ancora di quegli occhi azzurri...limpidi e chiari...semplicemente bellissimi...gli occhi più belli che avessi mai visto in un essere umano...
solo gli occhi di...lui... erano superiori ai suoi....mi guardavano terrorizzati...increduli...lacrime disperate rigavano il viso sporco di terra...
un viso innocente...costretto alla crudeltà troppo presto, non mi resi conto che per colpa mia...lo avevo privato per sempre della sua luce più fulgida...
Un bambino dal viso da uomo...un'anima costretta dalla guerra e a crescere troppo in fretta,i capelli erano di un castano scuro, spettinati come piacciono a me, simili...molto simili a quelli di Dastan...aveva le labbra contratte in una smorfia di dolore soffocata...repressa...
per tutto il tempo che lo guardai non smise un solo attimo di singhiozzare.
La maglietta stracciata rossa...ops...in origine forse era bianca o di sicuro di un'altro colore...
era invece ora completamente imbrattata di sangue...mi guardava quel ragazzo...
mentre con un gesto semplicissimo trapassavo con una mano il corpo di uomo che suppongo sia stato suo padre e con estrema soddisfazione,
per dispetto forse...leccavo il sangue che gli colava dal viso e sulla sua gola.
A quel punto ha persino smesso di piangere, tanto era costernato, e allora io con le labbra ancora gocciolanti gli ho sorriso perfida e crudele.
Il suo sguardo però era...non ricordai più nulla...sicuramente avrà urlato disperato e poi sarà scappato,mentre io lo lasciavo andare.Si...di questo ero sicura...
io...l'ho lasciato andare...si, ma perché? poi un sussurro dentro di me...una parte quasi estranea a me, mi rispose...eppure ero io.
Le parole di quella voce mi parvero incomprensibili...non capendole dedussi che...
Se lo uccidevo subito le sue sofferenze avrebbero avuto fine, e io volevo che soffrisse ancora...ancora...ancora e ancora...risi...per l'eternità.
Il mio volto e la morte di suo padre e di tutta la sua famiglia avrebbero torturato a vita quel ragazzino.Ero troppo felice.
Stupidi esseri umani, non avevano bisogno di mandarci in due qui, dopotutto io ero più che sufficiente.

Mi sentivo assai sottovalutata ma ora che ci pensavo...smisi di camminare.
-Dov'è finito quell'idiota?...- in un secondo un'ombra fugace come sbucata dal nulla mi apparve.
Inginocchiato e a testa china Dastan mi era apparso come avevo ordinato, sembrava strano, quasi buffo che nonostante fosse il mio compagno di vita..e di giochi, insisteva nel volersi comportare così.
Alzò lo sguardo.
Alla luce della città in fiamme dietro di me,vidi il suo viso perfetto,bello quanto quello di un angelo,e  forse anche di più, il sorriso accattivante con i denti appena intravedibili ,gli occhi indemoniati e rossi anche se di solito quando era meno eccitato e più tranquillo toccavano un limpido azzurro...occhi limpidi e chiari come...
(quelli di quel bambino...) scacciai immediatamente il ricordo...o verde, spesso cambiavano colore, adesso per la luce delle fiamme erano rossi con striature oro...gialli...avevano lo stesso colore delle fiamme...e la fiamma nei suoi occhi danzava come alimentata da una passione sconosciuta...
su cui si specchiava la visione di quell'inferno.
Mi guardava euforico e assetato di sangue,una vista che avrebbe raccapricciato qualsiasi stupido essere umano, ma non me, al contrario mi sembrava di vedere una sorta di angelo protettore proveniente dal mio unico e solo paradiso personale, il paradiso...peccato pensai...peccato che il paradiso non esisteva anche per quei poveri esseri umani.Sorrisi ammirandolo ancora per qualche secondo.
-Mi avete chiamato mia signora?- proferì lui sottomesso.Oscillarono le mie pupille dilatate, sotto la pressione della mia furia trattenuta.
Lui distese di più il suo sorriso, divertito come sempre dalle mie reazioni.Era a dir poco insopportabile quando faceva così.
-Ho un nome Dastan, e pretendo che tu lo usi, visto che sei il mio compagno..e non uno di quegli stupidi umani...-
-D'accordo Clereride, hai vinto tu...- si alzò con le mani in alto in segno di arresa, poi si avvicinò velocissimo e mi sussurrò - stavolta...- mi fece l'occhiolino e poi volteggiando andò dietro di me e mi prese i fianchi abbracciandomi.Ringhiai furiosa sporgendo i canini bianchi e canditi ma lui insistette bloccandomi i polsi.
Benché non lo dessi mai a vedere, questi suoi comportamenti mi piacevano, erano l'unica cosa che vagamente avevo in comune con gli umani.
Anzi no,gli umani non conoscevano l'amore, qualsiasi tipo di amore, erano esseri violenti e pieni di odio,rancore, disprezzo,anche per i propri simili, ed erano egoisti e infedeli, i loro peccati e i loro disvalori erano tanti quante erano le stelle nel cielo...e quella notte erano davvero tante, infinite.
Solo lo stesso inferno che aveva appena decretato la loro fine, poteva risparmiarli e purificarli, e quale giustiziere era migliore di me?
Un demone di puro sangue di stirpe reale a conoscenza dell'unico vero sentimento che faceva ancora girare l'universo.
L'amore....Suona strana questa parola nei miei pensieri, qualsiasi altra creatura avrebbe giurato che stessi per dire l'odio.
Ma io non sono umana, gli umani odiano,io sono un demone, e forse anche un angelo...io amo.Ed io amavo Dastan più della mia stessa vita e lui amava me.
Entrambi eravamo a conoscenza del nostro reciproco amore, la nostra forza ma anche la nostra debolezza.In effetti a volte riflettevamo sul fatto che fossimo l'unica coppia di demoni-angeli in grado di amare e che avevano un compagno.Ma ciò non ci preoccupava più di tanto, avevamo già la nostra felicità.

Dastan cominciò a lentamente a strusciare il mio viso contro il mio, delicato,lungo il mio collo e la mia guancia destra, e sussurrandomi parole nella lingua dei demoni, dolci e percettibili solo a me, persino un altro demone non avrebbe potuto raccogliere più di un sussurrio del vento.
Queste parole mi trasmettevano una calma inaudita.
A chiunque altro o meglio a qualche umano avrebbe fatto fermare il cuore dalla paura.
Ma a me, a me, che conoscevo il loro significato e il tono di quelle parole, non potevano far altro che darmi una strana sensazione di pace...pace pura.
Feci ancora un  po la trattenuta, giusto per divertirmi un po, poi Dastan mi girò lentamente, con forza...
in effetti stavo in un certo senso combattendo contro di lui...mi baciò.In realtà mi ero già arresa.
Tutti i miei superflui muri crollarono e mi ritrovai a ricambiare appassionatamente il suo bacio.
Mi lasciai trasportare, con una passione improvvisa.
Ma quando le sue mani, imprevedibili e coraggiose si fecero un po troppo intrepide per i miei gusti...mi staccai velocissima ringhiando.
Lui mi guardò esterrefatto trattenendo con forza le risate che a stento riusciva a trattenere,sorrideva con i denti splendenti.
Si calmò un poco e allargò le braccia per accogliermi, io stavo ancora sulla difensiva.
-Non ti preoccupare, non lo faccio più.Credo sia stata l'euforia a farmi dimenticare.E poi lo sai che sono pazzo di te...-
mormorò con voce melodiosa più del miele.
Intanto si era avvicinato raggirandomi e con un mano accarezzandomi delicatamente il viso, cercava di corrompermi.
Feci un ultimo ringhio -Scusa...dai che non lo faccio più...- mi strinse a se catturandomi nella sua morsa.
- speravo che non fossi più così timida...evidentemente non è ancora così...hai paura....-
m'irrigidii, non era una domanda ma un'affermazione, tanto mi conosceva?
-Anche se non ho ancora capito di che cosa...esattamente...- abbassò la voce cullandomi con i suoi sussurri.
Quella mia paura irrazionale del corpo non sapevo da chi l'avessi ereditata, era una di quelle paure umane.
Umani...sempre di mezzo...quegli schifosi umani.
Infatti gli somigliamo molto, molto più dei miei fratelli demoni.A volte...mi sentivo quasi umana...
scacciai con orrore e disprezzo quell'assurdo pensiero dalla mia mente.
Però...una cosa che non avrei mai confessato era...che quando ho visto quel ragazzo, quando ho ucciso suo padre, io...
mi sono sentita come quel ragazzo, e il senso di colpa mi ha colpita come un pugno nello stomaco.
E quando ho rubato i suoi ricordi...quasi mi hanno fatto rivoltare tutto quello che avevo assorbito.
I demoni rubano i ricordi delle loro vittime per purificarli.
E il vero solo motivo per cui avevo lasciato in vita quel ragazzo...era perché avevo avuto la strana sensazione che i suoi ricordi avrebbero potuto mettere in dubbio la mia natura e ciò che stavo facendo.A volte capitava di sentire voci su umani che amavano...follia...pura follia...o peggio ancora una volta era successo che un demone si era innamorato di un umano.Un dolore atroce mi invase il petto e respinsi le lacrime a forza.
Un viso sorridente, capelli fiammeggianti e una voce melodiosa apparvero come un flash back nella mia mente, mi ero promessa di non ricordarla mai più,
una promessa stupida...la mia...Emi...la mia migliore amica...non potevo dimenticarla.Come potevo?
Gli altri demoni non avevano di questi problemi, loro anzi era anche più crudeli di noi e facevano a meno dei ricordi, non interessava loro purificare gli umani, ma uccidere e basta, capitava solo raramente che alcuni troppo buoni si lasciassero intenerire dai loro cuccioli, i bambini, e non sempre li giudicavano, personalmente  non ero mai riuscita a torcere loro un solo capello.Io sinceramente non mi sono mai sentita di appartene al mio mondo, quello dei demoni, in molte cose mi sento umana...ma non sento neanche di appartenere a loro...agli umani...al loro mondo.
In realtà lo disprezzo, e non poco.Il mio passato oscuro, e la mia nascita di demone hanno circostanze misteriose,non mi hanno mai fatta sentire diversa...solo che fin da piccola avevo dimostrato doti straordinarie e fuori dal comune, ero a dir poco potentissima.E visto che a trovarmi era stata proprio la sorella della regina, lei mi aveva affidato ai due sovrani perché crescessi come una principessa reale.In tutti quegli anni non li avevo mai delusi anzi avevo portato loro onore e gloria.
Anche Dastan era un principe, ma non del mio regno, dell'altro regno...
Il mondo dei demoni è diviso in due regni...propio per avere una specie di democrazia visto che, i sovrani decidono insieme le regole per tutti.
C'è il regno dell'Alba di cui il re è mio padre, la terra di mezzo dove vive il 70% dei demoni, e il regno del tramonto di cui il re è il padre di Dastan.
Solo alcune regole vanno nello specifico di un regno...proprio perché purtroppo i nostri due ragni non vanno d'accordo ultimamente,
forse a causa della tentativo conquista del mondo di sopra.
Dastan mi sfiorò
-Non m'importa quanto tempo ci metterai...a liberarti di questa tua paura, puoi prenderti tutto il tempo che vuoi, l'importante è che stiamo insieme -
sussurrò...in modo più dolce, forse per farsi perdonare.Allentò la presa e mi prese per mano...
poi intuendo che ero ancora un po scossa mi lasciò e scomparve nel buio.


Sono passati 10 anni da quella strana serata...e il mondo nel frattempo è notevolmente cambiato.
Naturalmente ne io ne Dastan...ne gli altri demoni...fisicalmente...perchè noi siamo immortali...
  
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