Non le era mai importato particolarmente delle relazioni, aveva sempre preferito gli amori che si creavano nei libri e nelle serie tv, gli intrecci e i triangoli amorosi.

Aveva passato gli ultimi sei anni a leggere e guardare serie televisive e basta e così, senza che se ne accorgesse, aveva finito per innamorarsi dei ragazzi dei libri e dei telefilm. Era davvero troppo esigente poter trovare un ragazzo con la dolcezza di Peeta Mellark, la bellezza di Scorpius Malfoy,l'aura misteriosa di Draco Malfoy, l'umorismo di Fred Weasley, il sarcasmo di Jace Shadowhunters e l'intelligenza di Sheldon Cooper?

E con i suoi sedici anni suonati, Diana, non era ancora riuscita a trovarlo, il ragazzo ideale.

E poi c'era Marco, con quel musetto spesso corrucciato, quegli occhioni cioccolatosi e quei capelli folti neri come la pece.

Marco quello sempre dolce, quello gentile, quello imbranato, un po' sbadato, quello che balbettava davanti ad una ragazza ma che non si faceva problemi a sparare battute con i ragazzi.

Le era subito piaciuto, con quella timidezza impacciata e quel sorriso sincero riservato a tutti.

Si erano messi insieme sei mesi prima e tra baci casti e abbracci impacciati avevano portato avanti quella relazione un po' ridicola e un po' tenera.

E, infatti, non capiva perché Marco quel pomeriggio le avesse chiesto di incontrarsi perché le doveva parlare di una cosa urgente.

Erano seduti sotto il loro albero, l'unico salice piangente, in quella giornata primaverile.

“Allora...di cosa volevi parlami?” chiese Diana, stiracchiandosi e appoggiando meglio la schiena sul tronco del salice.

“Oh” si riscosse il ragazzo che si era soffermato sui lunghi capelli rosso carota della ragazza, sugli occhi un po' a mandorla castani e le lentiggini cosparse sul suo viso latteo.

“Volevo...volevo solo...beh, ecco..io..io..” balbettò imbarazzato lui, grattandosi la nuca a disagio.

“Mi hai tradita?” chiese Diana, arricciando il nasino all'insù.

“No! No, no, no..voglio dire..non proprio! Non era proprio un tradimento..” confessò il ragazzo abbassando gli occhi sulle mani che stropicciavano il bordo della maglietta per il nervosismo.

La ragazza lo osservò concentrata, socchiudendo un po' gli occhi.

Con l'indice gli tocco il petto e ad ogni parola ben scandita lo picchiettò leggermente.

“Dimmi subito dove vuoi arrivare.” sentenziò sicura.

“F-fa lo stesso...” arrossì lui.

“Eh, no, signorino! Ora tu me lo dici!”

“No, sul serio! Io...volevo solo dirti che..che..”

“Vai al sodo, o no?” sibilò sentendosi un po' ferita e percependo gli occhi pungere leggermente.

“F-forse..” si arrese lui,prendendo un bel respiro “Forse sono gay.” disse abbassando lo sguardo, vergognandosi.

Diana spalancò la bocca, mentre il suo sguardo si addolciva un po' con la consapevolezza che Marco non l'aveva tradita.

“S-sei gay?” boccheggiò

“Credo di si ma non sono sicur-..”

“Da quando?” lo interrompe la rossa senza lasciarlo finire.

“Dalla mia prima relazione..” sussurra spaventato.

“C-che cosa?!”

“...”

“Marco...con me era la tua prima relazione...”

“...esattamente..” sussurra guardandomi negli occhi speranzoso.

“Fammi capire: tu sei gay da quando ci siamo fidanzati? E..e non me l'hai mai detto?!” sbotta strappando con le mani dei ciuffetti di erba.

“Il fatto è proprio questo! Non mi erano mai interessate le ragazze ma..ma poi sei arrivata tu e..e mi piacevi! Così ho pensato che avevo solo bisogno di trovare quella giusta e che finalmente l'avevo trovata. Ma poi tu..tu..” si bloccò sbiancando.

“Tu sei una fangirl” sussurrò flebilmente, tanto piano che se non fossero stati così vicini lei non avrebbe sentito.

“E che cosa centra?!”

“Beh..tu parli sempre a macchinetta, non ti fermi più quando inizi coi tuoi scleri..”

“Continuo a non capire” osservò lei grattandosi la testa e alzando un sopracciglio rosso.

“Diciamo che è davvero complicato essere fidanzati con delle fangirl. E molti ragazzi lo sanno, solo che sono innamorati. Io non sono attratto da te, a me piacciono i ragazzi.” disse lui, che aveva finalmente lasciato il povero bordo della maglia e che aveva cominciato a gesticolare furiosamente.

“Poco male... - sorrise lei – lo sai che sono anche una fangirl slash!” Esclamò entusiasta.

Lui rilassò un po' la schiena, accennando un timido sorriso.

“Quindi..quindi non sei arrabbiata?”

“Arrabbiata no. Certo, sapere che sei gay mi ha un po' scombussolata ma..beh, sei gay, non mi hai tradita con un' altra ragazza e quindi non c'è problem-..” si bloccò, mentre il suo pensiero saettava alle frasi precedenti.

“Frena,frena,frena! - esclamò alzando la voce – cosa vuol dire: Non era proprio un tradimento?!”

Marco arrossì vistosamente, riprendendo a torturare la maglietta a maniche corte blu.

“Ehm...quella volta che ero a casa tua e avevi invitato anche Alessandro e..”

“Alessandro?! Il mio miglior amico?!” chiese, sedendosi, visto che per lo scatto precedente si era alzata.

Si passò una mano sulla fronte facendo la melodrammatica.

“V-voi! Avevate una relazione segreta e non me l'avete detto?!”

“N-no! Assolutamente no! Prima di metterci insieme io ti dovevo lasciare! Non avremmo mai fatto una cosa del genere!” urlò con una voce stridula scandalizzata, con i due occhioni scuri spalancati ed indignati.

Diana si portò una mano al cuore mormorando un “Fiuuuuuu” .

“Beh..se è davvero andata così sono felice per voi...” sorrise.

“Mi dispiace per com'è andata. Io ti voglio davvero tanto tanto bene, ma non mi piaci in quel senso..”

“Tranquillo. Io ho il mio adorato Scorpius! Lui è più che sufficiente!” esclamò Diana mulinando i lunghi capelli lisci.

“Noi..noi ti abbiamo fatto un regalo..”

“Noi?” chiese la ragazza alzando un sopracciglio.

“Si..Alessandro, puoi uscire fuori!” strillò marco facendogli segno con la mano di sedersi accanto a lui.

“T-tu stavi guardando?! In un momento così intimo?!” urlò puntando un dito contro il biondo.

“Scusami, è solo che non volevo che Marco morisse. Comunque..tieni..” disse,porgendo un pacchetto rosso che aveva la forma di un barattolo a Diana.

Lei alzò il naso per aria e incrociò le braccia al seno offesa.

“Non dovevi ascoltare...sono cose personali Alle...”

Il ragazzo sbuffò e alzò gli occhi cerulei al cielo.

“Avanti! Lo vuoi o no?!”

Diana stavolta afferrò il pacchetto scartandolo con foga.

Una volta aperto fissò un po' commossa il barattolo di un chilo con all'interno una crema marroncina e un'etichetta con su scritto in rosso “NUTELLA” e di fianco un cucchiaio enorme.

Li fissò mentre i loro sguardi si facevano speranzosi e ingrandivano gli occhi come tazzine, cercando di intenerirla.

“Oh e va bene! -disse saltando al collo di entrambi – siete perdonati!” sussurrò stringendoli fino a soffocarli.

“Te l'avevo detto che la nutella sistemava tutto. Le fangirl non posso vivere senza.” sussurrò Alessandro a Marco, mentre ancora venivano soffocati da Diana.

Marco che stava per morire di asfissia riuscì a sussurrare un flebile “Già, la nutella ripara ogni cosa.”

Angolo autrice:

Ciao!

Sono tornata con una breve one shot,nata così, in un pomeriggio in cui mi annoiavo.

Lo so, non è nulla di che, è solo frutto di un mio sclero. Sapere : fangirl + computer+ nutella+ fanfictions+ serie televisive = pazzia pura.

Capitemi.

Ora, non mi aspetto molte recensioni, ma mi farebbe un immenso piacere se mi lasciaste un piccolo piccolo commentino.

Abbiate pietà di questa povera fangirl, voi, mie eguali.

Vi mando un grande bacione spero di ricevervi in numerose.

Gea <3