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Autore: stay here    31/03/2015    1 recensioni
Flashfic, 281 parole.
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Quando lui scese, si chiese perché la vita non fosse come i libri, perché fosse così insipida di emozioni.
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Lettori, come si fa a compensare l'assenza di speranza? Sicuramente girando al largo da qui.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just another day


 
Vide la sua migliore amica assieme ad una coetanea. Stavano portando a passeggio due cagnoni, probabilmente dell’altra ragazza.

Si strinse nelle spalle. Non poteva di certo fare retromarcia.

Controllò il proprio cellulare, come scusa, per evitare di incontrare gli occhi della sua grande amica.

Ma, come era ovvio, la notò e le lanciò un’occhiata sorpresa.

- Ciao, che ci fai qua? – esordì.

- Io… non posso restare a parlare – rispose lei. – Sto andando in biblioteca – si giustificò subito dopo.

E la salutò di fretta, sentendosi lo sguardo dell’altra, che congedò agitando la mano.

Quando fu lontana, pensò solo alla sua biblioteca.

Pensò solo a prendere una dose della sua droga: i libri.

Una volta davanti all’edificio vide delle sbarre di ferro che lo custodivano. Era chiusa.

Il destino amava burlarsi di lei.

Tornò indietro e prese il primo treno. E quando le porte del mezzo pubblico si aprirono si trovò davanti un ragazzo con la bicicletta.

Era carino. Così evitò di incrociare il suo sguardo.

Gli dava le spalle e faceva ondeggiare la borsa per temporeggiare.

Nella fermata successiva a quella presa, un altro giovane fece per passare, la ragazza retrocedette, inconsapevole di andar a colpire la bicicletta del ragazzo.

Non voleva essere sfiorata, teneva tutti a debita distanza.

Non chiese scusa.

Solo dopo un po’ si accorse della cosa.

Quando lui scese, si chiese perché la vita non fosse come i libri, perché fosse così insipida di emozioni.
 


Di ritorno a casa, la ragazza si fermò nel ripostiglio.

Scoppiò in un pianto silenzioso, anche se, dentro di lei, rimbombava l’eco della solitudine.

Rimase lì, ferma, in attesa che quelle lacrime cessassero.

Ma non aspettò alcun arcobaleno; l’unica cosa, che si concedeva, era sperare che finisse tutto al più presto.
 
 




Solamente un po’ di me.
   
 
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