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Autore: karter    01/04/2015    2 recensioni
[INCOMPIUTA]
Will torna a casa dopo cinque anni di silenzio.
Come sarà la sua vita ora che ha perso ogni contatto con la sua vecchia vita?
Ecco a voi la mia prima raccolta in questo fandom, che parla di una Will nuova, che dopo tanta sofferenza è riuscita a rialzarsi e tornare a casa. Ma perché è fuggita? Per scoprirlo immergetevi con me in questa nuova avventura! :)
I - Tornare a casa
II - Era tutto il suo mondo
III - Perdersi nei ricordi
IV - Un presente bellissimo
V - Primo giorno
VI - Chiacchierata madre/figlia
VII - Dopo cinque anni
VIII - Primi chiarimenti
IX - Il passato ritorna, sempre!
X - Non colleghi, molto di più
XI - Noi
XII - La prima volta
XIII - Un grande spavento
XIV - Prime risposte
XV - Fuggire ancora... O forse no?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo Personaggio, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Una lieve brezza le scuoteva i lunghi capelli rossi, facendole finire delle ciocche davanti agli occhi, ma Will pareva non accorgersene, i suoi occhi erano persi a contemplare quella distesa azzurra.
Le piaceva perdersi nell'immensitá delle acque e osservare le onde abbattersi sulla spiaggia lasciando per qualche secondo il segno del loro passaggio. Amava il momento in cui una nuova onda copriva il passaggio di quella precedente. Le ricordava che nella vita nulla è eterno e che tutto passa, in un modo o nell'altro, senza che nessuno possa fare nulla per fermarlo.
Lei lo sapeva fin troppo bene.

Se ripensava alla sua vita fino a quel momento non poteva evitare alle sue labbra di incresparsi in un sorriso malinconico e forse anche un po' nostalgico.
Aveva solo diciannove anni, eppure a volte le pareva di averne almeno il triplo.
Del resto nessuno aveva vissuto una vita piena come la sua.
Li rivedeva ancora i giorni dell'infanzia, quando si sentiva una principessa che desiderava solo giocare e nuotare nell'immensitá dell'oceano insieme ai suoi genitori che in quel periodo erano tutto il suo mondo.
Aveva creduto che le cose sarebbero potute rimanere invariate per sempre, eppure non era stato cosi. Più gli anni passavano più quella bolla nella quale aveva creduto di vivere iniziava a cadere a pezzi.
Le ricordava le litigate dei genitori quando credevano che lei fosse nella sua stanza a dormire. Sentiva ancora le loro urla furiose e le lacrime silenziose rigarle il volto. E poi era arrivato il giorno della separazione e il successivo divorzio. Quante volte si era chiesta, nei primi tempi, come sarebbero state le cose se fosse stata una figlia migliore, più attenta e obbediente.
Per quanto tempo aveva desiderato che chiudendo gli occhi tutto ciò che la circondava si dissolvesse e le cose tornassero come prima quando era solo una bambina e tutto era semplice. Invece non era accaduto, anzi tutto era continuato a sprofondare.
Quanto aveva odiato quei giorni, i più brutti della sua vita. Non solo aveva visto la sua famiglia sgretolarsi senza poterlo evitare, ma subito dopo, a scuola, tutti avevano iniziato a evitarla come la peste, perché lei era quella diversa, quella strana.
Era stata dura la risalita dopo quel periodo, eppure ce l'aveva fatta a rialzarsi. Aveva vissuto in traspaeenza, rendendosi invisibile agli occhi degli altri, mentre a casa nascondeva il dolore dietro a un sorriso, perché alla fine aveva capito e non voleva dare preoccupazioni a sua madre, non anche lei.
Fu nell'autunno dei suoi tredici anni che ci fu LA svolta nella sua vita.
Erano state costrette a trasferirsi a causa del lavoro di sua madre, ed era stato prorpio in quella nuova città che aveva smesso di essere una semlice ragazzina ed era diventata una Guardiana della Muraglia, la Custode del Cuore di Kandrakar.
All'inizio le era parso tutto così assurdo. Non poteva essere vero. Lei che era solo una bambina era stata chiamata a salvare due mondi. Era talmente assurdo e reale allo stesso tempo che era difficile da crederci.
Eppure da quel momento era stato tutto così magico, nel vero senso della parola. Aveva trovato delle amiche che le volevano bene e che assieme a lei combattevano per la salvezza di Meridian.
Erano stati i giorni più belli della sua vita quelli. Tra un combattimento e una risata si era sentita finalmente a casa, come quando era una bambina.
Due anni meravigliosi.
Le Witch parevano non essere mai state così unite tra loro. Certo non mancavano le incomprensioni, ma si volevano bene e risolvevano sempre, anche grazie all'aiuto di Caleb e Elyon che riuscivano sempre a farle ragionare e tornare più amiche che mai, anche quando i loro ragazzi fallivano.
Ricordava ancora tutte le fughe nella notte per correre a Meridian e piangere sulla spalla di Caleb. Era stato un amico importante per lei, il più importante. L'unico che fosse mai riuscito a capirla sul serio, anche con un solo sguardo. Se chiudeva gli occhi riusciva ancora a sentire il calore del suo abbraccio che la sosteneva perennemente.
Gli era mancato davvero molto in quegli anni, ma aveva bisogno di rimanere sola e affrontare tutta quella sofferenza da sola, per crescere, maturare e diventare più forte e forse ci era finalmente riuscita.
Sorrise amaramente ricordando il resto della sua vita. Perché se quelli erano stati i migliori anni della sua vita, la maggior parte delle persone che aveva conosciuto l'avevano pugnalata alle spalle nel momento in cui aveva più bisogno di loro.
Una lacrima le solcò il volto al ricordo di tutta la sofferenza che l'aveva spezzata in due quel 13 settembre di cinque anni prima, ma subito l'asciugò.
Era passato il tempo delle lacrime e quello dei rimpianti. Non si poteva tornare indietro e non voleva farlo. Anche se la sua fuga era iniziata per cercare di metabolizzare il dolore, quei cinque anni erano stati stupendi a modo loro e non li avrebbe cambiati con nulla al mondo. Neanche con quell'amicizia che l'aveva abbandonata e tradita, perché lei non era più la tredicenne che era scappata con le lacrime a rigarle il volto e non lo sarebbe più stata.
Sorrise a quel pensiero, prima di voltare le spalle a quel mare che tanto amava.
Non era tempo di perdersi nei ricordi.
Davanti a sé aveva una vita intera che aspettava di essere vissuta e Will era pronta ad affrontarla a testa alta.
  
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