Salve
sono tornata!!!!Non vi ho
fatto aspettare molto no?
Non
che creda che qualcuno mi
segua….non mi segue mai nessuno…ormai sono
abituata al fatto che le
mie storie non siano popolari ma fa lo
stesso…Non è importante…basta che a
voi che vi state apprestando a leggere
piaccia e se è così…commentate please
^^.(è piuttosto breve, non me ne volete)
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Capitolo
2
Era
una calda giornata di
primavera, un afosa e stancante giornata primaverile.
Ciò
si notava particolarmente
guardando una classe di prima superiore.
Una
ragazza, dalla voce molto
svogliata, leggeva il libro di letteratura
–Nell’opera più grandiosa di
Dante:“La divina commedia” si trovano diversi
livelli di lettura il primo di
essi è…-
Una
ragazza dai lunghi capelli
mori, intanto, fissava il vuoto distrattamente Oh
che noia…pensava triste proprio
oggi dovevamo studiare la vita, la morte e i miracoli di Dante?Poi
oggi...
Volse
lo sguardo al banco di
fianco a lei dove un ragazzo dai corti capelli corvini dormiva
beatamente
appoggiato sul braccio destro.
Oggi
Josh doveva proprio addormentarsi? Così non posso neanche
parlare un
po’, è da giorni che alla prima ora dorme sempre,
anche Harry non è da meno e
fisso
stancamente dietro di lei.
Lì
c’era un ragazzo con la testa
appoggiata al banco, aveva i capelli castani legati in un breve codino
e una
corporatura asciutta e slanciata.
Lui
però è così bello…anche
quando dorme, non ha quella faccia da scemo che
ha sempre Josh…
Sospirò,
che giornata noiosa, se
almeno uno di loro si fosse svegliato…stava forse impazzendo?
-Nel
‘inferno ci sono 34…-
continuò la svogliata voce della ragazza che leggeva.
Si,
probabilmente stava
diventando scema a forza di ascoltare quella roba, se non fosse
già morto
l’avrebbe ucciso lei Dante, come gli era venuto in mente di
scrivere la “Divina
Rottura di Scatole”?
-Signorina
Amy!!!- disse con
forza la professoressa d’italiano, una donna secca, dalle
lunghe unghie smaltate,
dai corti capelli biondi.
La
ragazza si voltò e fisso con
i suoi occhi celesti quelli neri della donna –Si prof?-
-Visto
che i suoi amici Josh e Harry
seguono con così vivo interesse- incominciò
sarcastica l’insegnante –Che ne
dice di svegliali e mandarli fuori da questa classe dove potranno
riposare
comodamente?-
Ciò
provocò delle risatine
sommesse dai componenti rimasti nella classe.
Amy
acconsenti, cos’altro poteva
fare?
Poco
dopo i due sopraccitati si
ritrovarono fuori dalla classe con l’aria rimbambita e stanca
di chi è stato
appena svegliato e avrebbe riposato volentieri ancora un poco.
Josh
si stiracchiò
svogliatamente –Uffa, la prof ci ha scoperto subito, avevo
sonno.. dannazione
mai che si possa dormire in pace...-.
Harry
lo squadrò con i suoi
occhi di un colore indefinibile, quasi grigi
–Mah…è da un po’ che passo
notti
insonni, ma anche tu, mi sembra…-
Josh
sbadigliò estenuato –In
effetti non trovo mai il tempo per studiare e ripasso sempre la sera
tardi…sono
esausto…-
Il
moro fisso il ragazzo dal
codino, ora che ci pensava, era in classe con lui, ma raramente ci
aveva
parlato, solo quando Amy lo costringeva, cosa che purtroppo succedeva
troppo
spesso per i suoi gusti.
Lei
lo amava…e Josh continuava a
non capire le ragazze anzi, specificando, non riusciva a capire lei
soltanto.
Amy
aveva una mente davvero
contorta, chi la comprendeva era bravo, brutta perversa, non la poteva
sopportare…
La
campanella dell’intervallo
disturbò i suoi ragionamenti e Amy aprì la porta
della classe di scatto
colpendo sul naso Josh.
Quest’ultimo
barcollò tenendosi
la faccia dolorante e mugolando cose che è meglio non
ripetere…
-Ahi!!!Brutta
scema!!Sei la
solita violenta!- gridò lui massaggiandosi il naso dolente.
-E
tu sei il solito cretino!Suona
la campanella e tu rimani lì tra la porta e il muro?!?!-
esclamò di rimando
lei.
Poi
si voltò verso l’altro
ragazzo e gli sorrise tutta solare -Dai Harry andiamo e lasciamo qui
questo
scemo!- e guardò con occhi di fuoco il moro.
Appunto…come
faceva a cambiare comportamento
così velocemente?Era davvero una ragazza perversa…
-Perdonalo
Amy- disse lui con
quel suo sorriso celestiale.
-Va
beh…andiamo..- pronunciò
fredda e distaccata lei.
E
si spostarono assieme
nell’aula di scienze, ultimo piano, tre rampe di scale in
salita.
Altre
due ore di tortura… Per di
più con quella professoressa, quella donna semplicemente
crudele.
-Oh
non è possibile!-sospirò
Josh guardando l’orario scolastico nel suo diario
–Oggi abbiamo solo materie
noiose???-
-Se
tu ascoltassi invece di
dormire forse ti interesserebbero anche…-sibilò
Amy guardandolo con fare
crudele.
-Senti!
Anche il tuo angelo
castano oggi si è addormentato in classe!!! E non
è colpa mia!- ringhiò Josh di
rimando.
-Tanto,
per tutto il resto è
colpa tua- pronunciò sarcastica lei –E comunque tu
non hai visto che
espressione aveva lui mentre dormiva- continuò adorante
-…mentre
tu…- lo guardò con occhi
accusatori –Come sempre avevi dipinta sul volto la tua solita
espressione da
ebete-
-Oh
senti non offendermi!!!-
urlò Josh stizzito, perché si comportava sempre
così con lui?
-E
come potrei riuscirci? Ci ha
già pensato madre natura- rispose lei malvagiamente tenendo
tra le mani un
libro di battute.
-Senti
tu…- ma non finì mai la frase perché
arrivò Harry a disturbarli.
-
Emh…posso mangiare con voi?-
chiese titubante
-CERTO!!!-
esclamò Amy adorante
spostandosi un po’ per lasciargli il posto.
Harry
fissò negli occhi
Josh...assurdo…perché guardava lui? Non gli
interessava Amy?
Il
moro deglutì a vuoto, era
come se quello sguardo lo studiasse dentro, come se gli leggesse la
mente come
se VEDESSE oltre, oltre ciò che è normalmente
visibile.
Poi
quel aria così tesa sembrò
sparire misteriosamente, in un istante tutto era tornato normale, tutto
era
come al solito.
Harry
sorrise innocente e
cominciò a parlare tranquillamente con Amy del
più e del meno.
-Allora
hai capito il sistema
solare?- domandò incuriosito il ragazzo
-Beh,
abbastanza...- iniziò lei,
ma il resto non fu udito da Josh che era immerso nei suoi cupi
pensieri.
Era
confuso…cosa era successo in
quel istante che gli era sembrato un eternità, infinito?
Era
come se in quel attimo il
tempo stesso si fosse fermato…era una cosa terrorizzante, al
solo pensarci Josh
rabbrividì.
Chi
era in realtà Harry? Ma
forse la domanda più giusta era: cos’era Harry?
Una
cosa era certa…non poteva
essere umano…anche se può sembrare inverosimile
non era umano….Josh questo lo
sapeva, se lo sentiva dentro.
*Milli Lin*