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Autore: Al_Alexis    01/04/2015    0 recensioni
Alexis, conosciuta da tutti con il soprannome di Al, insiste nel festeggiare il suo diciottesimo compleanno in una stupenda villa con bordo piscina. La festa va alla grande e tutti si divertono, ma, alla fine della festa quando non ci sono più invitati, nella villa qualche cavo va in cortocircuito, e scoppia un incendio, Al, nella macchina dei suoi genitori, si accorge troppo tardi delle fiamme che stanno divampando nella villa, e che ormai hanno divorato i suoi genitori.
Così viene separata dai servizi sociali dal fratello, Xavier, che ha 16 anni e viene affidato ai parenti dall'altra parte del paese. Lei ora vive sola nella villetta al centro del bosco, che era la casa di villeggiatura. Come se non bastasse, a qualche giorno dall'incidente, si rende conto che qualcosa non va in lei.. sarà grazie all'aiuto di un amico e di sua madre che riuscirà a controllarsi..
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Al
Sento il campanello della porta del bar suonare, significa che è entrato qualcuno, instintivamente dico:
-Buonasera!- e solo quando giro lo sguardo mi rendo conto che i clienti erano Den e Ashley, com'è che non mi ero resa conto del loro arrivo? Mi chiedo, continuando a pensare a quanto ero stupida. 
-Al!- dice Ashley sorpresa -Non sapevo lavorassi qui.- 
-Ehm,- comincio io confusa, non sapevo cosa fare, non sapevo cosa dire, alcuni clienti del bar escono, e io decido di chiedere aiuto a Tom -Tom, puoi venire?- lo chiamo, e esce dalla porta di servizio, lui guarda prima me, poi loro due.
-Siete qui per la torta di compleanno?- gli chiede
-Si.- dice Den, mentre si avvicinano entrambi al bancone.
-Vado a prenderla subito!- dice, poi mi guarda brevemente, e torna nella stanza di servizio.
-Desiderate qualcosa?- domando, mentre tengo lo sguardo basso, pulisco alcuni bicchieri.
-No grazie.- dice Den. 
Si apre improvvisamente la porta che c'è dall'altro lato, dove di solito se ne va Margaret, era uno di quei ragazzi lupo che avevo incontrato l'altra volta! Quelli che volevano il potere di Tom e Margaret! Che ci fa qui?
Lui e Den cominciano a fissarsi con rabbia, avevano riconosciuto l'uno la presenza dell'altro.
-Come posso aiutarla?- chiedo cercando di distogliere la sua attenzione da Den e Ashley, e ci riesco
-Vorrei parlare con Tom.- mi dice
-Eccomi!- dice Tom, mentre esce dalla stanza di servizio e si mette di fronte al lupo, saranno distanti circa due metri. Margaret è nella stanza da cui è uscito il lupo, e con lei c'è l'altro che ho incontrato quella volta, ne sento l'odore.
-Cosa vuoi? Non vedi che ho clienti?- gli dice Tom
-Si, lo vedo, hai dei clienti piuttosto particolari.- dice
-Ti ho già dato una risposta.- dice Tom
-Lo so, lo so, ma io non l'accetto!- dice e comincia a ringhiare
-Anthony, io e mia madre non abbiamo alcuna intenzione di aiutare te ed il tuo branco!- dice Tom
-E se ti dicessi che Gustav è di là con tua madre? Ed è pronto ad appiccare un incendio in tutto il bar, che lo distruggerà in pochi secondi? E' tutto pronto, gli basta fare una mossa al mio segnale e la bomba scoppierà, ed il tuo cliente lupo qui non potrà neanche salvare tutti, qualcuno morirà qui.- dice Anthony minaccioso, dannazione, che posso fare? Mi domando, guardandomi intorno agitata, Ashley incrocia il mio sguardo e mi sorride, voleva rassicurarmi.
-Decidi in fretta Tom! Altrimenti Gustav prima taglia la gola a tua madre e poi dà fuoco a questo posto!- dice Anthony, Den lo fissa come se volesse attaccare da un momento all'altro.
-Sei disgustoso!- grida Den
-Se mi attacchi farò quello che minaccio!- dice Anthony, facendolo paralizzare. Tom sembra indeciso, allora io, spinta alle spalle al muro, decido di fare la mia mossa.
Metto una mano sopra il bancone, e lo scavalco con una salto, capitando proprio tra Tom ed Anthony.
-Odio profondamente...- dico a denti stretti e stringo forte i pugni -odio profondamente...- dico, mentre comincio a trasformarmi sotto gli occhi di tutti -i bastardi come te!- grido forte, mentre gli dò un colpo di artigli elettrici alla gola, facendogli saltare quasi la testa, nello stesso momento si apre la porta da dove Anthony era uscito, c'era Margaret minacciata da Gustav con i suoi artigli vicino la gola, Gustav nota il corpo del compagno:-Anthony!- grida, un attimo suo di distrazione e io gli corro incontro, uccidendolo allo stesso modo del compagno.
Mi riprendo dall'agitazione:
-Margaret, stai bene?- le chiedo
-Io si Al, ma...- dice Margaret, mentre guarda dietro le mie spalle, io mi giro, e vedo Den e Ashley che mi guardano sorpresi, riprendo le mie sembianze umane.
-Mi spiace, ma era meglio se voi non lo sapevate.-
-Sei tu quella che ci ha aiutati da Aaron?- chiede Den stupito
-Si.- rispondo io senza guardarli in faccia
-Al quindi per tutto questo tempo...- dice Ashley, trattenendo le lacrime
-Mi dispiace.- dico io, poi mi giro e corro nello stanzino di Margaret, dove c'è una finestra, la scavalco ed esco fuori, corro velocemente verso casa mia.

Den
-E se ti dicessi che Gustav è di là con tua madre? Ed è pronto ad appiccare un incendio in tutto il bar, che lo distruggerà in pochi secondi? E' tutto pronto, gli basta fare una mossa al mio segnale, ed il tuo cliente lupo qui non potrà neanche salvare tutti, qualcuno morirà qui.- dice l'altro lupo minaccioso cosa crede di fare? Mi domando. ho paura per l'amica di Ashley, non vorrei venisse coinvolta in qualche battaglia.
-Decidi in fretta Tom! Altrimenti Gustav prima taglia la gola a tua madre e poi dà fuoco a questo posto!- dice quel lupo, mi metto in posizione d'attacco e lo fisso minaccioso, è pur sempre nel mio territorio, non può fare quello che vuole!
-Sei disgustoso!- grido, intenzionato ad attaccarlo
-Se mi attacchi farò quello che minaccio!- mi dice, questo mi blocca, mi fa sentire inutile, anche se provassi ad attaccarlo, l'altro lupo ucciderà l'ostaggio e darà fuoco al bar, e io non potrò salvare più di due persone, che posso fare.
Non capisco come, ma l'amica di Ashley si mette tra Tom e il lupo, nonostante ci fosse un grande bancone a separarli, è di fronte a me, ed è di spalle, sembra furiosa.
-Odio profondamente...- dice a denti stretti e stringe forte i pugni -odio profondamente...- dice, mentre il suo aspetto comincia a mutare, i suoi capelli lisci e scuri diventano bianchi con riflessi argentati, le appaiono delle orecchie e una coda dello stesso bianco -i bastardi come te!- grida forte, mentre si butta addosso al lupo e gli dà un colpo di artigli elettrici alla gola, facendogli saltare quasi la testa, nello stesso momento si apre la porta da dove il lupo, ormai morto, era uscito, c'era un'anziana, la madre di Tom penso, minacciata da un'altro lupo con i suoi artigli vicino la gola, il lupo nota il corpo del compagno:-Anthony!- grida, un attimo suo di distrazione e la ragazza gli corre incontro, uccidendolo allo stesso modo del compagno.
-Margaret, stai bene?-chiede la ragazza rivolta all'anziana
-Io si Al, ma...- dice l'anziana, mentre guarda dietro le spalle della ragazza, lei si gira, la vedo in viso, i suoi occhi sono dorati, probabilmente era lei il lupo che ci ha aiutati contro Aaron, e guarda me e Ashley, ancora stupiti dall'accaduto, riprende le sue sembianze umane.
-Mi spiace, ma era meglio se voi non lo sapevate.- dice, abbassando lo sguardo
-Sei tu quella che ci ha aiutati da Aaron?- chiedo stupito
-Si.- risponde senza guardarci in faccia
-Al quindi per tutto questo tempo...- dice Ashley, trattenendo le lacrime
-Mi spiace Ashley.- dice lei, poi si gira e corre via.
-Ragazzi,- dice Tom mentre si gira per guardare me e Ashley -mi dispiace che lo abbiate scoperto così.-
-Non mi sono mai accorto di nulla,- rifletto -com'è possibile?- 
-Si è sempre trattenuta.- mi risponde Tom
-Ma, lei non odorava e non odora di lupo, perché?- chiedo, riflettendoci su
-Nessun cane-lupo del fulmine sotto forma umana odora di lupo, è un modo loro per difendersi.- mi spiega l'anziana
-Ma perchè!? Perchè mi ha tenuto tutto questo nascosto anche se sapeva che anche io ero un lupo!?- grida Ashley mentre piangeva
-Lo ha fatto per proteggerti! Te e tutto il branco!- dice Tom a voce alta, sembra scosso -Ora vi prego di andarvene, e meglio che la lasciate in pace.- ci dice, io, senza ribattere, esco dalla porta d'ingresso, tirando Ashley per un braccio che ancora era scossa.
Per tutto il tragitto in auto, Ashley ha continuato a piangere. Arrivati davanti al cortile del rifugio fermo la macchina, e dico ad Ashley:
-Cosa facciamo?-
-Riguardo a cosa?- chiede lei confusa
-Alla tua amica, lo diciamo agli altri, oppure no?- chiedo
-Non vorrei che gli altri lo sapessero, anche perchè, ne sono sicura, se non ha detto niente, è perchè c'è qualcosa che non va, e voglio scoprirlo.- mi dice
-Okay, non diremo niente.- dico mentre scendo dall'auto

Al
Stupida, stupida, stupida, sono stata solo una stupida! Continuo a ripetermi mentre gironzolo da qualche parte nel bosco, perchè mi sono trasformata davanti a loro? Avrei dovuto prima cacciarli via e poi trasformarmi, ma che sto dicendo? Non se ne sarebbero mai andati quegli idioti, non avrebbero mai potuto andarsene dato che due lupi stavano minacciando il loro territorio, ma che avrei dovuto fare? Permettere che schiavizzassero Tom e Margaret? Oppure che uccidessero Margaret? Non potevo starmene con le mani in mano, ma adesso sono sicura che mi perseguiteranno. Dannazione ora che faccio? Sanno di me, sanno qual'è il mio aspetto e odore umano, sanno dove vivo, dove vado a scuola, dove lavoro, sanno tutto di me.
E, come se mi stessero leggendo nel pensiero, ecco che mi squilla il telefono, era Tom. Faccio un respiro profondo e poi rispondo:
-Pronto?- dico io, come se tra poco mi aspettassi una bella sgridata
-Al, dove sei?- mi chiede Tom
-Mhh, vediamo,- dico io girandomi intorno, ma tanto è buio, quindi dico -da qualche parte nel bosco.-
-Torna subito indietro.- mi ordina lui
-Perchè? Mi stanno seguendo?- domando io allarmata, mentre mi guardo intorno
-Non lo so, ma non voglio che tu resti sola per adesso.- mi dice -Vieni, ed è meglio che ti sbrighi!- poi chiude il telefono, come se si aspettasse che tra qualche secondo compaio da lui, ma non posso, non credo che riuscirei più a guardarlo in faccia, mi ha sempre detto che non dovevo mai trasformarmi accanto a qualcuno, qualunque cosa accadesse, e infine mi sono trasformata per uccidere due membri di un branco, addirittura davanti Ashley e Den! Cosa dovrei fare adesso? Non andare più a scuola? Trasferirmi? Sono così confusa, mi squilla di nuovo il telefono, era ancora Tom, evidentemente si sta spazientando, allora decido di correre in fretta, così arrivo subito, una volta arrivata alla porta d'ingresso posteriore, mi trasformo in umana, ed entro nel bar, dove trovo Tom seduto in uno sgabello dal lato opposto del bancone, che usa il cellulare in maniera molto agitata, e Margaret che fa avanti e indietro davanti la porta d'ingresso, quando avvertono la mia presenza, rivolgono lo sguardo verso di me nello stesso momento.
Tom mi guarda prima serio e furioso, poi fa un sospiro e si alza, quando sta per parlare, Margaret lo precede:
-Al! Ma cosa ti è saltato in mente!?- mi domanda mentre si avvicina a me e mi abbraccia
-Mi dispiace, non volevo farvi arrabbiare, ma non vedevo alternative...- dico io, ricambiando il suo abbraccio, nel frattempo vedo Tom che mi fissa con un'espressione indescrivibile, sembra arrabbiato, ma pure sollevato, non riesco a capire...
-Al,- comincia Margaret mentre si allontana da me, e mi appoggia le mani sulle spalle -deve ancora nascere il lupo che riesce ad uccidermi!- mi dice sorridendo, e facendomi l'occhiolino
-Eh?- domando io sorpresa
-Sono capace di fondere un cervello di lupo in un attimo.- mi spiega Margaret
-Eh!?- domando io, ancora più stupita
-Non lo sapevi?- domanda Tom
-No!- dico io -Se solo lo avessi saputo, se solo avessi saputo che potevi difendere da quel lupo, non mi sarei mai trasformata!- dico io
-Bhe Al, quel che è fatto è fatto.- mi dice Margaret, tornando seria
-Mi dispiace Al.- mi dice Tom, abbassando lo sguardo
-Adesso non ci resta che sperare che loro non ti obbligano a far parte del branco.- dice Margaret
-Non ci spererei tanto.- dico io, incupendomi, restiamo tutti in silenzio, finchè Tom non sospira e mi dice:
-Meglio che vai a casa a riposarti un pò.-
-Si.- dico io, mentre esco dal bar, salutandoli con un cenno della mano. Mi siedo sulla macchina, e resto qualche minuto ferma, con lo sguardo fisso sul volante. Faccio un sospiro, rassegnata, accendo il motore e parto, dirigendomi verso casa, però col timore di trovare qualcuno che mi aspetta davanti casa, eppure quando arrivo nel giardino e non trovo nessuno, sono quasi sorpresa. Scendo dall'auto, entro in casa, e mi fiondo in bagno, a farmi una calda doccia rilassante, indosso un maglione e dei leggins, e vado nel salotto per accendere il fuoco nel camino, ed anche i termosifoni, dato che, da quando mi sono risvegliata come lupo, ho notato che soffro molto il freddo, ma comunque, ci ho fatto l'abitudine. Vado in cucina, e preparo una zuppa calda, nel fornello accanto cucino delle succose bistecche, un'altro problemino che ho avuto da quando mi sono risvegliata come lupo, è che sbavo quando ho fame e vedo delle fette di carne cruda, una volta pronto comincio a mangiare, finito tutto lavo i piatti, vado in bagno, mi lavo i denti e mi metto a letto, molto noiosa la mia routine serale, lo ammetto, a differenza di quella di un tempo, dove uscivo ogni sera, o quando non potevo mi mantenevo in contatto con le persone fino a notte fonda, ora invece mi metto a letto alle dieci di sera, cosa inquietante se si parla di me, ma adesso è la mia vita, noiosa, ma meglio così... penso malinconica, mentre mi si chiudono gli occhi e cado in un sonno profondo.

Den
Finalmente entro nella mia camera, dopo aver affrontato Hailey per il fatto che sono tornato senza una torta di compleanno, fortunatamente la festa è andata bene lo stesso, e abbiamo scoperto che a lui non piacciono le torte, quindi è andata bene. Ho dovuto spiegare a Hailey come mai sono tornato senza una torta, e, dato che avevo deciso di non dire nulla al branco sull'amica di Ashley, le ho detto solo che avevamo incontrato due lupi nel bar, e che poi li ho uccisi, la vera storia è andata ben diversamente, però l'importante è che non abbiano sospetti.
Mi butto a peso morto sul mio letto, e guardo il soffitto, poi sospiro, per tutto questo tempo l'ho avuta sotto il naso, e non ho capito niente, non ho capito che lei era un lupo, che lei era il lupo che in un certo senso ci aveva anche salvati. Ma perchè? Mi domando, mentre mi rialzo con la schiena, ma resto ugualmente seduto nel letto, perchè non ho capito che era un lupo? Penso, mentre ricordo che tutti i lupi che ho incontrato in vita mia, si riescono a riconoscere anche sottoforma umana, perchè odorano di lupo, ma perchè lei no? Anche se so cosa è, io non l'avrei mai capito dal suo odore, ma perchè? Perchè? Mi domando, senza darmi pace, perchè se non riesco a riconoscere un lupo di quel livello, che capobranco sono? Come penso di proteggere il mio branco se non so riconoscere i lupi nella loro forma più debole? 
E poi non capisco un'altra cosa, questa ragazza è amica d'infanzia di Ashley, ma come mai i suoi genitori non fanno parte del branco di mio padre? Conosco tutti i membri, e nessuno di loro è morto lasciando una figlia, soprattutto che io ricordi, nel branco di mio padre non ci sono mai stati lupi di quel genere, com'è possibile? Che i genitori di questa ragazza, essendo irriconoscibili sotto forma umana, hanno fatto in modo di non farsi notare dagli altri lupi della zona? Probabilmente è possibile, questo spiega perchè non si è fatta riconoscere neanche lei per tutto questo tempo, eppure, mi chiedo, come potrebbe vivere da sola? Sensa nessuno con cui confrontarsi, senza nessuno con cui parlare, senza un... branco. Penso, con un pò di malinconia, pensando a come potrebbe essere la mia vita senza un branco, triste, solo, quasi inutile, è così che si sente quella ragazza? Mi domando, mentre mi alzo dal letto, apro la porta-finestra e mi affaccio nel balcone della mia camera, che da sul bosco, faccio un respiro profondo, poi prendo una decisione, dovrei convincerla ad unirsi a noi, così non si sentirà più sola.
   
 
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