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Autore: easylife4u    02/04/2015    1 recensioni
Clara, ragazza dai capelli rossi e dalla personalità complessa. Di giorno, studentessa diligente e ottima amica, di notte, violenta assassina. Arriverà mai alla scoperta di se stessa?
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Little Violin - Scoperta di se stessi'
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~The Little Violin - Scoperta di se stessi

CAPITOLO 1

Tutto iniziò 10 anni fa.
E la sveglia suonò. Come ogni mattina, mi alzai e andai in bagno a prepararmi. Mi guardai assonnata allo specchio (la mia testa fuoriesce un po' dal vetro), mi lavai, pettinai i miei capelli rossi, mi truccai e sorrisi guardando i miei occhi azzurro-verdi quando la voce di mia madre, ancora triste per la morte di mio padre, mi ricordò che dovevo fare più in fretta. Dopo aver finito di vestirmi, andai in camera mia per recuperare lo zaino sepolto da mille mie cose. Dopo averlo preso, notai che da sotto vari fogli di carta spuntava una cosa appuntita; sollevai i fogli e il sangue mi si gelò nelle vene: un coltello con la lama totalmente insanguinata. Indietreggiai, impaurita, e rimasi a guardarlo per alcuni secondi, quando mia madre mi ricordò che stavo per fare tardi a scuola. Purtroppo, da un mese circa, non è stato più mio padre a svegliarmi con la sua dolcezza, poichè è stato ucciso, e non sappiamo da chi. Presi il coltello e me lo infilai nello zaino, con il proposito di buttarlo nel cassonetto pubblico, e scesi in fretta le scale, dove mia madre mi aspettava da un bel pezzo. Salimmo in fretta in auto e corremmo verso la scuola; quel giorno, però, chiesi a mia madre di farmi scendere un po' prima. Lei lo fece: così mi sbarazzai del coltello e corsi. All'entrata, mi aspettavano Giorgio (il mio fidanzato) e Viola (la mia migliore amica); baciai lui e abbracciai lei e insieme corremmo in classe. Purtroppo Giorgio era un anno più grande di me, per cui non ci vedevamo molto spesso a scuola. L'ora di matematica non finiva mai, anche se era un piacere stare a guardare il professore. Finalmente la campanella suonò e così potemmo uscire. Ci salutammo e andammo a casa, con la consapevolezza che non potevamo incontrarci quel giorno, sommersi dagli esercizi di grammatica. Il giorno passò tranquillo, come la sera, per cui andai a dormire, dopo aver impostato la sveglia per il mattino successivo. Dormii.

   
 
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