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Autore: _MiAproAllaChiusura_    02/04/2015    17 recensioni
TEMPORANEAMENTE SOSPESA
Un nuovo arrivo nel BAU, Samantha Smith, ragazza solare all'apparenza ma con un passato difficile, che tutt'ora affronta.
Solo due persone conoscono ciò che le accaduto, Jason ed Aaron.
Lei non vuole dire la verità al resto della squadra, ma arriverà il momento in cui farlo sarà inevitabile..
Samantha è sempre stata una ragazza che ha cercato di allontanare tutti, ma con loro, con la sua squadra non ci riuscirà, soprattutto quando una persona inizierà a capirla fino in fondo.
Genere: Introspettivo, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aaron Hotchner, Derek Morgan, Nuovo personaggio, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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~~L’inizio di tutto


<< E’ qui dentro, entriamo >> disse l’agente Hotchner
<< FBI metti le mani in alto >> proferì Gideon, l’altro agente
Il soggetto ignoto si mise in fuga, ma fu bloccato da un altro poliziotto che era posizionato vicino all’uscita sul retro.
<< Dov’è? Dov’è la bambina >> quasi gridò Gideon
<< Oh ma che peccato, siete arrivati tardi. Quella bellissima bambina sta per prendere il volo. Mi mancherà, quel bel visino, angelico e terrorizzato, sapete un po’ mi è dispiaciuto per lei… Evidentemente la poverina voleva restare con me, ho visto come piangeva, credo proprio che non volesse allontanarsi da me e… >> fu David Rush, l’SI, questa volta a parlare.
<< Qual è l’aeroporto più vicino? >> chiese l’agente Gideon senza farlo finire di parlare.
<< C’è l’aeroporto di… >> iniziò un agente, ma fu interrotto da Hotchner << Non è in nessun aeroporto… Il volo… Ha preso il volo… Non si tratta di un aereo, la sua auto, fuori non c’è… Venite con me, subito, e voi altri rimanete a sorvegliarlo, che non si muova di un centimetro!>>
Tutti seguirono Hotchner, che correva verso il bosco, più veloce di quanto non avesse mai fatto, dalle sue azioni e dal suo intuito dipendeva la vita di una bambina innocente di soli 8 anni, non poteva fallire, ora più che in qualsiasi altra situazione.
Ma il suo intuito non l’aveva tradito, non questa volta, infatti davanti ai suoi occhi ecco la macchina, che però in quell’istante aveva iniziato a partire, dritta in direzione del dirupo…
<< Presto, è lì dentro >> gridò l’agente Hotchner che riprese di nuovo a correre.
Si sentivano le urla strazianti della bambina provenire dalla vettura, e anche se tutto sembrava perduto, lui doveva farcela, doveva salvarla.
<< Fermate la macchina >> fu la volta di Gideon gridare.
Aprirono di corsa la portiera del guidatore, Hotchner riuscì a premere il freno e a tirare fuori la povera ragazzina.
La tenne stretta tra le sue braccia fin quando non la sentì smettere di piangere, la piccola Samantha era sana e salva, finalmente erano riusciti a tirarla fuori da quell’inferno.

15 anni dopo
Quantico, Virginia

 
<< Buongiorno >> salutò l’agente speciale supervisore Hotchner
<< Giorno, c’è una ragazza che ha chiesto di te, e l’ho fatta andare nel tuo ufficio >> disse in risposta il dottor Spencer Reid
<< Chi è? >> chiese allora il diretto interessato
<< Non lo so, non mi ha detto il suo nome >> rispose l’agente più piccolo
<< Va bene, grazie >>
Hotchner entrò nel suo ufficio, e vide una ragazza alta, con i capelli castani che osservava le sue foto.
Quando chiuse la porta, la ragazza si girò, e alla vista di quegli occhi marroni si sentì quasi mancare, un po’ per la felicità, ma soprattutto per la tristezza… << Samantha?! >> domandò ancora un po’ sorpreso, ma sapendo benissimo la risposta, non avrebbe mai dimenticato quegli occhi.
<< Ciao Aaron >> disse, e sulle sue labbra spuntò un sorriso, che riservava soltanto a lui, l’uomo che l’aveva salvata.
<< Guardavo queste >> proseguì lei, indicando le foto che si trovavano nella stanza << Haley non è cambiata in questi anni >> continuò riferendosi alla moglie dell’agente << E lui? Ha i tuoi stessi occhi, e la tua stessa aria imbronciata.. >> concluse Samantha.
<< Si chiama Jack, e si, mi assomiglia molto >> disse in risposta Hotchner, gli occhi gli si illuminarono come succedeva sempre quando parlava di suo figlio.
<< Hotch voglio entrare nella squadra >> proferì improvvisamente Samantha, andando subito al punto, come era suo solito fare.
<< L’avevo capito che non era soltanto una visita di piacere… Ma qui siamo una squadra di professionisti, non possiamo accettare persone che non abbiano esperienza… >> ma fu fermato dalla ragazza << Ho studiato tantissimo, ho passato ogni giornata a studiare, sperando che un giorno potessi far parte della tua squadra. Ho letto si potrebbe dire quasi ogni libro sul comportamento umano, e anche se ho 23 anni sono laureata in psicologia criminale… Mettimi alla prova Hotch, e se poi non mi vorrai capirò… Sai ho continuato ad avere gli incubi per anni, non riuscivo a togliermi dalla testa quelle immagini… E l’unica cosa che mi faceva andare avanti era pensare che un giorno avrei potuto mettere dentro tutti quelli simili a lui >>. 
Ancora un po’ titubante, ma colpito dalle parole della ragazza disse << Inizierai a fare la tirocinante… Ma questo è un duro lavoro, in molti casi rivivrai tutto quello che hai passato >> a quest’ultima frase il suo tono si fece più tenero, ripensando a quello che le era successo anni fa, e guardandola negli occhi vide quella bambina di otto anni, alla quale era stata tolta tutta l’innocenza.
Samantha distolse lo sguardo perché non riusciva a mantenere quel contatto, cosa che con altre persone non accadeva da tempo ormai, e i suoi occhi si posarono su una foto che all’inizio non aveva notato.
<< Hai ancora questa foto? >> domandò lei, rivivendo quasi quel momento.
<< E’ qui dal giorno in qui l’abbiamo scattata..  >> rispose l’agente.
Entrambi si erano soffermati a guardare la foto che ritraeva Hotch, Haley e Samantha, dopo 6 mesi dalla liberazione di quest’ultima, abbracciati.
<< … >> Samantha stava per aggiungere una cosa quando il telefono sulla scrivania dell’agente squillò.
<< Agente Speciale Aaron Hotchner… Va bene >> e chiuse la chiamata.
<< Abbiamo un nuovo caso>> proferì Hotch << andiamo, ti presento alla squadra >> continuò lui uscendo dal suo ufficio.
<< JJ chiama gli altri, abbiamo un nuovo caso >> l’agente si rivolse ad una giovane donna dai capelli biondi, che lei riconobbe, era l’agente Jennifer Jareau, addetta alle comunicazioni, colei che diffondeva le notizie in tv, ed era per questo che Samantha la riconobbe subito.
<< Va bene Hotch >> rispose l’agente Jereau, che non si accorse di lei.
Hotchner e Samantha entrarono in una stanza con un grande tavolo rotondo al centro, un televisore, che doveva essere collegato ad un computer, e un divano.
<< Questa è la sala riunioni, dove esaminiamo tutti casi, prima di partire e andare sul luogo dei delitti >> spiegò l’agente.
Dopo qualche secondo entrarono quattro persone, ed ecco la squadra al completo che guardava me e Hotchner in cerca di una spiegazione.
<< Lei è Samantha Smith, vorrebbe provare ad entrare nella squadra, e per questo inizierà da tirocinante >> rispose così l’agente agli sguardi poco convinti della squadra.
<< Ciao io sono il dottor Spencer Reid >> la salutò un ragazzo alto, estremamente magro, con i capelli castani, gli occhi marroni resi leggermente più grandi dalle lenti degli occhiali che portava.
<< Io sono Derek Morgan >> si presentò un uomo dalla carnagione scura, e dal fisico prorompente, messo in risalto dalla maglietta attillata.
<< Io sono… >> ma fu interrotta da Samantha << l’agente Jennifer Jareau, ti ho vista durante le conferenze stampa… >> tutti la guardarono in modo strano e divertito allo stesso tempo.
<< Scusa, la rifaccio… Io sono Samantha Smith >> disse con leggera vergogna, ma cercò di camuffarla << Allora.. Io sono Jennifer Jareau, ma puoi chiamarmi JJ >> le sorrise lei.
Colto forse l’imbarazzo di Samantha, Hotch fece sedere tutti per illustrare il caso. << Bene… >> ma fu interrotto da Reid che chiese << Perché non ti sei presentato Gideon, voi vi conoscete già? >>.
<< Noi… >> cercò di dire Gideon, ma fu interrotto dalla ragazza che si affrettò a rispondere << Ci siamo presentati prima >>.
<< Come stavo dicendo, a Jacksonville sono state ritrovate tre donne morte, e l’SI ha unito i pezzi, la parte di sopra di una donna con quella di sotto di un’altra…>> continuò Hotchner, dando una sfuggevole occhiata a Samantha che se ne stava ad ascoltare in disparte, senza sembrare minimamente colpita o disgustata, nemmeno dalle foto che erano apparse sul computer.
<< Quello che si capisce subito è che non è un razzista, sono sia bianche che nere >> intervenne subito Morgan.
<< Ci vuole una notevole forza fisica per non far scappare due vittime, l’SI deve essere un uomo >> notò Spencer.
<< E non credo si tratti di un delitto passionale, perché se il delirio si scaturisce da un tradimento, non si è propensi a infliggere dolore a più di una vittima insieme >> constatò Gideon.
<< Dobbiamo subito partire, ha ucciso a distanza di una settimana, e si starà preparando già al prossimo delitto >> continuò Gideon.
<< Tra dieci minuti vi voglio tutti sul jet >> proferì Hotchner.
Tutti uscirono, tranne Gideon, Samantha e Hotch << Scusa, la forza dell’abitudine, forse dovremmo fare tra più di dieci minuti, devi andare a casa e preparare un borsa da portare >> disse quest’ultimo.
<< No, ero sicura che non mi avresti detto di no, e ho già la mia borsa preparata in auto >> rispose la ragazza, con un sorriso quasi ironico.
<< Perché non vuoi far sapere agli altri che ci conosciamo già, tutti e tre? >> intervenne Gideon conoscendo già la risposta.
<< Non voglio che sappiano >> spiegò la ragazza.
<< Lo scopriranno, sono i più bravi profiler degli Stati Uniti, e poi se sono  curiosi come credo, andranno a chiedere informazioni su di te a Garcia >> continuò Gideon.
<< Io non voglio farlo sapere ora… E chi è Garcia? >> domandò Samantha.
<< E’ l’esperta di informatica, rimane qui e ci dice tutto ciò che ci serve quando siamo nei vari luoghi dei delitti >> chiarì Hotch << sarà meglio andare ora >>.
E tutti e tre si avviarono al jet.





Angolo autrice

Salve ^^ questa è la prima storia che pubblico e vi devo confidare che ci ho messo un sacco di tempo per capire come fare, stavo letteralmente per impazzire...
No okay passiamo alle cose più importanti, cioè fatemi sapere se quest'inizio vi ha incuriosito.
Ho già altri due capitoli belli sostanziosi pronti, quindi basta solo che mi lasciate qualche recensione per farmi continuare a pubblicare :)
Se ho fatto degli errori di battitura, potete dirmelo, perchè l'ho letto tante volte, ma comunque potrebbe essermi sfuggito qualcuno.
Eee non so più che dire quindi hasta luego :3
 

  
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