Prologo

Era una mattina qualunque di un giorno d'inverno, il sole era ormai scomparso dietro le montagne, e già si intravedeva la luna, ero steso sul letto a fantasticare su come si sarebbe svolto il domani, se avrei incontrato qualcuno di particolare, se avrei preso dei brutti voti, cose così.

Tra le tante fantasie, speravo che domani sarebbe successo qualcosa di unico, speravo di trovare qualcosa che mi portasse fuori dalla mia monotonia, qualcosa che avrebbe cambiato il mio futuro, e così fu, ma come molti eventi unici, accadde in un modo molto strano.

Capitolo 1 - Una normale mattina di fine inverno.

In prima mattina non accadde nulla di insolito, il telegiornale parlava di una strana coincidenza astrale, si chiamava eclissi solare e sarebbe avvenuta oggi verso le nove, casualmente oggi era l'equinozio di primavera.

Dal telegiornale ho capito che è l'ottava volta, in 100 anni, che il 20 marzo è il primo giorno di primavera, e non il 21, come ci hanno insegnato da bambini.

Anche questa mattina avevo perso il pullman, quini mi toccava andare a piedi a scuola, non che mi dispiacesse camminare ma io disto un oretta a piedi da scuola quindi, anche se ho un permesso speciale per entrare tardi, questo non mi copre per entrare alla seconda ora.

Camminavo sul bordo della strada che passava in mezzo a una foresta, di cui non conoscevo neanche il nome, anche se i miei genitori me ne avevano parlato, ero in vista della paesino deve si trovava la scuola quando una strana sensazione mi attirò nel bosco, c'era uno strano obelisco che non avevo mai notato che si distingueva dagli alberi.

Mi avvicinai velocemente, siccome se avessi perso troppo tempo avrei fatto tardi a scuola, improvvisamente il sole si oscurò, sicuramente perché stava avvenendo l'eclissi solare.

In quel momento l'obelisco iniziò a rompersi; frammenti di roccia girgia caddero al suolo, lasciando posto a una roccia più scura di colere nero che rappresentava un drago con le ali chiuse su s stesso.

L'obelisco, anche se piccolo, sembrava reagire all'eclissi, infatti improvvisamente introno a esso partirono delle lingue di fuoco di colore azzurro, esso attraversò il suolo e iniziò a congiungersi formando un cerchio magico, a forma di pentacolo.

Delle fiamme circondarono questo cerchio creando una barriera di fuoco blu e poi una voce solenne parlò:

Scegli...Puoi entrare nelle fiamme e accettare il tu destino, ottenendo nuovi poteri, o puoi aspettare che termini l'eclissi e perdere questa opportunità, non ci pensai neanche due volte, ero stufo di questa monotonia, ma pensai: potrebbe essere una trappola...ma chissenefrega, voglio tentare, e guai a chi mi ferma.

Con decisione mi buttai nelle fiamme, dopo aver letto tanti fantasy credevo che esse fossero solo immagini irreali e quindi che rappresentassero una barriera, ma invece quelle fiamme erano vere, e anche se azzurre bruciavano, urlai dal dolore e pensai che fosse finita prima di iniziare, pensai che fossi troppo debole, ovviamente non avevo pensato che quella scelta forse non fosse stata preparata per me, c'era la possibilità che fosse stato un caso che io mi trovassi li, forse ero nel posto sbagliato al momento sbagliato...

Ciò che so è che dopo molte sofferenze svenni, l'ultimo pensiero che feci fu che in molti fantasy c'e sempre il protagonista che sviene per dare un po' di suspense, per far sì che le persone leggano il prossimo capitolo...ah, che storia strana sarebbe se ci facessi un libro...