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Autore: Evil Ulquiorra    03/04/2015    8 recensioni
( Ultimo capitolo della trilogia "Hogwarts big four")
" In assenza di luce...l'oscurità prevale.
Pensate che il vostro mondo sia al sicuro? è solo un illusione.
Godetevi questi ultimi giorni di pace...perchè io sto arrivando.
Pitch ? Tenebre? Non ha importanza.
Chiunque io sia, vi farò a pezzi...dall'interno "
coppie:( Jack/Elsa ; Hiccup/Merida ; Rapunzel/Flynn ; Anna/Kristoff )
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I, Cinque, Guardiani, Jack, Frost, Pitch
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve ragazzi! Tranquilli,non sono morto,solo molto occuopato.Tra la scuola,la gita a Limone e la nuova fic che ho iniziato a scrivere sugli anime,ho avuto poco tempo per aggiornare.Tuttavia,spero di rifarmi con questo capitolo,per cui...buona lettura!

L'undicesima ora

La luna piena brillava,al di sopra del palazzo Sloss.
L'erba alta e i petali dei fiori proiettavano  un azzurro pallido, in netto contrasto con il buio della manor stessa,  torreggiante sul quartiere  come una catena montuosa.
All’interno dell’abitazione, Hans Sloss, neolaureato di Hogwarts, era comodamente intento a leggere un libro a lume di candela. La casa vuota scricchiolava attorno a lui.
I tubi gorgogliavano.
Il giovane rimase disteso in una sorta di torpore, senza pensare a niente, sospeso nella sua tranquillità .
Poi ,udì con grande chiarezza, alcuni frastuoni provenienti dalla  cucina. Scattò dal posto a sedere e ascoltò attentamente. Ci fu silenzio per qualche secondo, poi voci. Ladrì,pensò, lasciandosi scivolare dal letto, ma, un istante dopo, gli venne in mente che i ladri avrebbero parlato a bassa voce…e chiunque si aggirasse in cucina certo non si dava la pena di farlo.
Afferrò la bacchetta dal comodino e rimase lì in piedi davanti alla porta della camera. Un attimo dopo sussultò, mentre dalla serratura veniva il rumore di un forte scatto e la porta si spalancava.
Hans rimase immobile a guardare il buio pianerottolo oltre l'apertura, tendendo le orecchie in cerca di altri rumori, ma non ne vennero. Esitò un momento, poi uscì rapido e silenzioso dalla sala e andò in cima alle scale.
Il cuore gli balzò in gola.
C’erano delle persone nell’ingresso denso d’ombre, stagliate contro la luce del lampione che filtrava dalla porta di vetro; erano circa otto, e tutte, per quello che poteva vedere, avevano gli occhi puntati su di lui.
 << Jack?>>domandò,in tono sorpreso
<< Ciao Hans>>salutò il serpverde.
L’ex studente abbassò appena la bacchetta ma non allentò mai la presa e non si mosse. Dopotutto, la prudenza non era mai troppa, di questi tempi.
Di fronte a lui,il londinese non potè fare a meno di volgergli uno sguardo leggermente imbarazzato
<< Avrei bisogno di un favore>>

                                                                                                                         * * *

Ascoltò con attenzione tutta la storia, mantenendo un volto inespressivo, nel tentativo di celare il suo nervosismo.
Dopo che ebbero terminato, prese un respiro profondo e volse la propria attenzione nei confronti di Jack
<< Così…Nord ti ha detto di raggiungere questo indirizzo. E poi ? Nient’altro?>>
il serpverde si strinse nelle spalle
<< è stata una cosa veloce>>
Al sentire tali parole, il giovane non potè fare a meno di emettere un fischio
<< Che diamine, sapevo che la situazione era grave ma, dopo tutto quello che mi hai raccontato…>>
fece una pausa per riprendere fiato
<<  Ad ogni modo, la mia casa è a vostra completa disposizione. Sentitevi liberi di restare qui tutto il tempo che volete>>
Jack volse al compagno un sorriso genuino, così come il resto degli studenti
<< Ti ringrazio>>
<< Ehi,a che servono gli amici?>>
Volse lo sguardo in direzione del gruppo
<< Vi avverto, ho solo due camere per gli ospiti per cui alcuni di voi dovranno trovarsi una sistemazione alternativa>>
<< Nessun problema. Mavis può prendere tranquillamente il letto>>ribattè Jhonny.
Merida ridacchiò divertita
<< Come cavalleresco da parte tua>>
<< è dovere di ogni fidanzato assicurarsi che la propria signora disponga di  tutti i confort che sia in grado di fornirgli>>continuò il grifondoro, in una palese imitazione della voce di Bunnymund.
Affianco a lui, la corvonero lo baciò leggermente sulla guancia, prima di fuoriuscire dalla sala, seguita da Rapunzel.
Anna e Kristoff puntarono lo sguardo nei confronti di Jack
<< A domani>>salutarono all’unisono e, detto questo, anch’essi presero a camminare verso il dormitorio più vicino
<< Io e Hiccup prendiamo il divano>>avvertì Merida, saltando sul mobile come una studentessa del primo anno.
Jhonny incrociò ambe le braccia, chiudendo il volto in un espressione imbronciata. Voleva prendere lui il divano!
Volse la propria attenzione nei confronti di Hans
<< Immagino che un sacco a pelo sia fuori portata, no?>>domandò scettico.
L’ex serpverde cominciò a strofinarsi la testa ,leggermente imbarazzato.
Il giovane sospirò in sottomissione
<< Ho capito, userò il tappeto come coperta>>

                                                                                                                    * * *                       

Elsa aveva diffcoltà a dormire.Lei e Jack si erano sistemati lungo un paio di sdraio disposte sull’unica terrazza dell’edificio.
Alzò la testa e vide che il fidanzato era ancora sveglio.
Prese un respiro profondo
<< Come stai ?>>
Il giovane volse la propria attenzione nei confronti della corvonero, il volto chiuso in un espressione stoica
<<  L’ha spezzato, Elsa>>sussurrò.
La studentessa inarcò un sopracciglio
<< Che cosa?>>domandò,in tono confuso.
Il serpverde puntò lo sguardo in direzione del cielo
<< Ha preso il bastone e poi…puf,l’ha spezzato come fosse uno stuzzicadenti>>
Al sentire tali parole, la ragazza non potè fare a meno di trasalire. Abbassò lo sguardo, per poi posare la mano destra sulla spalla del compagno
<< Mi dispiace>>rispose infine. Jack tornò a fissarla dritta negli occhi e prese un respiro profondo
<< Ti ho mai raccontato…la prima volta che mio padre me ne parlò?>>
La corvonero scosse leggermente la testa. Nel vedere la sua reazione, il serpverde le lasciò un po’ di spazio sul lettino,permettendole di sedersi accanto a lui.
La studentessa non perse tempo e posò il capo sul petto dell’amico, lasciando che il semplice suono del suo respiro la cullasse.
Il giovane chiuse il volto in un sorriso divertito ,per poi prendere un respiro profondo
<< Avevo circa sei anni...>>

flashback

Il 21 Luglio dell’anno 2010, Jack  Frost era intento ad ascoltare un piccolo spot sui cereali fruit n bran mentre osservava la signora Voris, una vecchia matta amante dei gatti che abitava nella vicina Feel Strett,attraversare in fretta e furia il marciapiede opposto.
Per un breve momento, il giovane fu molto contento di essersi nascosto in un cespuglio, perché la donna ,di recente, aveva preso l’abitudine di invitarlo a bere il tè tutte le volte che lo incontrava per strada.
Aveva svoltato l’angolo ed era scomparsa, quando la voce di Jhonatan Frost rieccheggiò alle sue spalle
<< Tua madre mi ha detto che hai avuto una rissa con i tuoi amici>>
Jack soffocò a fatica uno sbuffo
<< Ne vuoi parlare?>>domandò l’uomo, il volto chiuso in un leggero cipiglio.
Emise un lungo,lento respiro e scrutò il cielo di un azzurro luminoso.
Tutti i giorni di quell’estate erano stati uguali. La tensione, l’attesa, il temporaneo sollievo, e poi la tensione che saliva di nuovo
<< Hanno maciullato una rana con una roccia>>sussurrò infine.
Volse la propria attenzione nei confronti del genitore, gli occhi pieni di lacrime
<< Lei non aveva fatto niente…e loro l’hanno uccisa>>
L’auror fissò il figlio dritto in quelle pupille color turchese, per poi prendere un respiro profondo
<< è proprio da te>>ridacchio.
Quando il giovane si voltò, il mago emise uno sbuffo divertito e cominciò a inginocchiarsi al livello del primogenito, posandogli delicatamente una mano sulla spalla
<< Vedi,ragazzo…io so come ci si sente quando capitano cose del genere,perché anch’io sono stato giovane. E ti dirò una cosa…se tu,tua madre e tua sorella non foste qui,oggi…io probabilmente non sarei più vivo>>
Al sentire tali parole, Jack non potè fare a meno di emettere un piccolo sussulto.
Puntò lo sguardo in direzione del padre e questi chiuse il volto in un sorriso sincero
<< Il fatto che tu ora sia qui e fai quello che fai mi da,come la chiami…una motivazione per continuare a vivere. Perchè io credo che una persona muore quando non ha più niente per cui vivere>>
fece una pausa per riprendere fiato
<< Vedi…la natura è più furba di quello che l’uomo crede. A poco a poco perdiamo tutti i nostri amici,perdiamo tutto quello che abbiamo,ma tu continui e un giorno ti fermi e dici" Che diavolo sto vivendo a fare,non ho ragioni per andare avanti?>>
rivolse la propria attenzione nei confronti del figlio e prese un respiro profondo
<< Ma con te,ragazzo…bhe,io vedo una ragione per andare avanti e continuerò a vivere per vederti far bene. E non ti abbandonerò mai, ci sarò sempre perché…il giorno in cui ti lascerò, tu non solo saprai combattere ma sarai anche in grado di prenderti cura di te stesso, sono stato chiaro ?>>
Jack fissò l’uomo per circa una decina di secondi, il volto chiuso in un espressione stoica, per poi annuire dolcemente
<< Chiaro>>sussurrò.
L’auror annuì comprensivo e afferrò qualcosa posto alle sue spalle
<< Ho un regalino per te>>
Al sentire tali parole,gli occhi del giovane parvero illuminarsi. Tuttavia,non appena il suo sguardo entrò in contatto con la forma dell’oggetto in questione, non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio. Di fronte a lui, infatti, non vi era altro che una specie di bastone da pastore, leggermente ricurvato all’estremità superiore e con i bordi riccamente decorati con quelli che ,apparentemente, sembravano simboli nordici. Jhonatan ne indicò la parte inferiore
<< Lo vedi questo qui? Dopo di voi è la cosa a cui sono più affezionato sulla faccia della terra. Lo sai, è stato Nicholas Nord a darmelo>>
Afferrò la mano del figlio e ne chiuse il palmo attorno al manico della bacchetta
<< Adesso io lo regalo a te. E sarà come…sarà come il tuo angelo custode. Se sentirai di non farcela…se sentirai che stai per andare giù…quest’angelo ti sussurrerà nell’orecchio e ti dirà” Reagiscì figlio mio!”>>
fece una pausa per riprendere fiato
<< Perché tuo padre è con te>>terminò

fine flashback


<< A volte vorrei solo dimenticare tutto. Farla finita una volta per tutte>>
Volse la propria attenzione nei confronti della corvonero
<<  Sono stanco Elsa. Stanco di lottare. Stanco di vedere che tutto intorno a me diventa…polvere. Sono stanco del male che gli uomini fanno agli altri uomini. Sono stanco di tutto il dolore che io sento e ascolto nel mondo, ogni giorno. Ce n’è troppo per me>>
strinse il volto con ambe le mani
<< è come avere pezzi di vetro conficcati in testa, sempre, continuamente…lo capisci questo?>>
Non ebbe neanche il tempo di voltarsi, che sentì un paio di braccia avvolgersi attorno al proprio corpo.
Rimase fermo e immobile ,non appena percepì qualcosa di umido scivolargli lungo la spalla.
Abbassò lo sguardo, appena in tempo perché i suoi occhi entrassero in contatto con quelli della compagna. Lacrime scendevano copiose dal volto della giovane e, per una attimo, la visione parve così straziante che Jack fu tentato di scappare
<< Razza di stupido>>mormorò lei, stringendo la presa sul serpeverde
<< Smettila di dire certe cose>>
Porse la mano in avanti e la posò delicatamente sulla guancia dell’amico
<< Lo so che soffri e ti preoccupi. Te lo sento addosso…ma adesso,però,la devi smettere>>
Questi non potè fare a meno di emettere un leggero sussulto. Afferrò il palmo della corvonero e prese un respiro profondo
<< Elsa,io…>>
<< Tu mi hai aiutato quando ne avevo più bisogno>>continuò lei.
Volse lo sguardo in direzione del londinese
<< Quando avevo paura…quando non conoscevo altro che il dolore …tu sei stato li per me>>
fece una pausa per riprendere fiato
<< E io farò lo stesso>>terminò.

Rimasero abbracciati un paio di minuti.
Elsa chiuse il volto in un sorriso volpino, per poi avvicinare le labbra all’orecchio del mago
<< Potresti dire quella parola, sai?>>sussurrò
<< Quale parole?>>domandò lui, in tono confuso.
La studentessa incrociò ambe le braccia, guardandolo come per chiedegli” Sei serio?”.
Il serpverde inarcò un sopracciglio ,per poi dilatare le pupille
<< Oh,quella parola>>ridacchiò.
Volse la propria attenzione nei confronti della strega
<< Perché non lo fai tu ?>>
<< I ragazzi scappano quando la dici>>ribattè lei
<< E le ragazze ancora di più>>continuò lui.
La giovane non potè fare a meno di chiudere il volto in un broncio infantile
<< Deduco… che questo sia un paino altamente elaborato per tenermi sulla corda>>
<< Può darsi>>commentò lui.
Elsa gli inviò un sorriso divertito
<< Il guaio è che funziona>>
E poi,le loro labbra si incontrarono in un bacio appassionato.

                                                                                                                        * * *

All’interno di una delle camere da letto, Rapunzel e Mavis erano intente a sistemare gli ultimi capi d’abbigliamento fornitigli da  Hans per passare la notte.
Dopo circa una decina di minuti di totale silenzio, la voce della corvina cominciò a rieccheggiare nelle profondità della stanza
<< Credi che stiano bene ? I nostri genitori,intendo>>
Rapunzel volse la propria attenzione nei confronti dell’amica e prese un respiro profondo
<< Sono sicuro che tuo padre è più che in grado di badare a se stesso>>ribattè lei.
Al sentire tali parole, la corvonero non potè fare a meno di ridacchiare
<< Sì,forse hai ragione>>commentò.
Puntò lo sguardo in direzione della finestra più vicina, un espressione stoica che gli adornava il volto
<< Sai…vedere la morte in faccia non è proprio come lo descrivono le persone>>mormorò, abbstanza forte perché la strega potesse sentirla.
La giovane trasalì leggermente e dilatò le pupille
<< Poco dopo l’inizio dell’attacco… mi sono ritrovata la spada di una dei quelle creature ad appena un centimetro dal  cuore>>continuò l’altra
.Arricciò le labbra in un sorriso divertito
<< Ovviamente, Jhonny è venuto in mio soccorso e sono riuscita a cavarmela. Eppure, ho pensato...e se fosse finito tutto in quel preciso istante?>>
Volse la propria attenzione nei confronti di Rapunzel
<<  Ti fa riflettere sulle cose importanti della vita. Quello che ti lascerai alle spalle, le persone che hai conosciuto…e i segreti che hai tenuto loro nascosti>>
fece una pausa per riprendere fiato
<< Potremmo non sopravvivere entro i prossimi tre giorni,per cui…>>
si alzò dal posto a sedere, il volto chiuso in un espressione visibilmente seria
<< Rapunzel…voglio mostrarti una cosa>>
La giovane non ebbe neanche il tempo di rispondere che,come dal nulla, Mavis allungò la mano destra e le dita di quest’ultima iniziarono a protrarsi verso la parete opposto, per poi essere arricchite dalla formazione di una membrana trasparente che ne collegò le falangi. Non passarono che appena un paio di minuti, che il braccio della corvonero aveva appena lasciato il posto a quella che, all’apparenza, sarebbe potuta benissimo sembrare l’ala di un pipistrello.
Rapunzel dilatò le pupille e toccò leggermente l’estremità dell’arto
<< Cosa diavolo…>>
il respiro parve mozzarglisi in gola. Puntò lo sguardo in direzione dell’amica e questa si voltò. Poi,una rivelazione la colpì
<< Quelle ali…>>
<< Sì…io sono per metà umana e per metà vampiro>>confermò lei.
Fece una pausa per riprendere fiato
<< Sono il prodotto di Vladimir Dracula, ultimo discendente della famiglia di vampiri Dracula,e di Mina Von Staffer, una donna umana>>continuò.
La corvonero chiuse il volto in un espressione di puro shock
<< Perché non me lo hai mai detto?>>sussurrò.
Al sentire tali parole, la giovane non potè fare a meno di emettere un sospiro di rammarico
<< Mia madre e la sua famiglia vivevano nei colli della Transilvanya. Un giorno,mio padre giunse alla loro porta,ferito e debole,a causa di un gruppo di cacciatori,e lei lo curò>>
fece una pausa per riprendere fiato
<< Ho saputo…che sono stata concepita in quell’occasione>>
Rapunzel annuì comprensiva, per poi distogliere lo sguardo
<< Mi dispiace,non volevo metterti a disagio>>
Arricciò le labbra in un sorriso divertito
<< Anche se,a pensarci bene,il cognome e l’insolita tendenza di tuo padre a farsi vedere in pubblico solo di notte avrebbero dovuto far suonare qualche campanello>>commentò.
Mavis ridacchiò di rimando, ma la sua espressione si fece subito più seria
<< Per millenni,la nostra specie è stata perseguitata dai babbani e discriminata dal mondo magico ,così abbiamo tenuto la nostra vera natura un segreto. Per fortuna,essendo per metà umana,non avevo bisogno di nutrirmi di sangue e potevo camminare tranquillamente alla luce del sole>>
Rivolse la propria attenzione nei confronti dell’amica
<< Sono un abomino. Ne vampiro ne essere umano>>
sentì le lacrime cominciare a farsi strada lungo le guance
<< è così,non è vero? Continuerai a essere mia amica…anche sapendo che razza di mostro sono?>>
Non ebbe neanche il tempo di continuare a parlare, che sentì una piccola slecca colpirgli la fronte, facendola cadere sul letto. Alzò lo sguardo, un espressione visibilmente irritata stampata in volto
<< Perché l’hai fatto?!>>domandò,in tono offeso.
Rapunzel fissò la giovane dritta in quelle pupille azzurre ,incrociando ambe le braccia
<< Certo che sei proprio stupida>>mormorò.
Al sentire tali parole,la corvonero non potè fare a meno di emettere un leggero sussulto. La mora non perse tempo e volse all’amica un sorriso genuino
<< Se c’è una persona in grado di accettare gli altri per quello che sono davvero…quella sono io>>
La mezza vampira non sapeva come rispondere. Per anni, aveva vissuto nel segreto, con la credenza che chiunque avesse appreso della sua vera natura l’avrebbe rifiutata. Questa volta, non fece alcuno sforzo per fermare le lacrime e avvolse le braccia attorno al corpo dell’adolescente
<< Grazie!>>singhiozzò.
Rapuzel trasalì leggermente,per poi posare la mano destra sulla schiena della draculina
<< Mavis…abbi un po’ più di fiducia in me,la prossima volta>>
Rimasero così per circa un minuto buono, prima che la mora rivolse nuovamente la propria attenzione nei confronti della giovane
<< Tuttavia…dobbiamo trovare un modo per dirlo anche a Jhonny>>esclamò.
La corvonero inarcò un sopracciglio
<< Jhonny?>>domandò,in tono confuso.
Rapunzel annuì di rimando
<< Bhe,affrontare  queste informazioni nel modo sbagliato potrebbe essere rischioso, per cui…>>
<< No!>>interruppè l’altra.
<< Ti prego, non farlo>>
<< Hai paura che ti rifiuterà?>>
Mavis annuì in assenso.
La strega prese un respiro profondo
<< Bhe,se lui non è in grado di superare il fatto che tu sia una ragazza in grado di trasformarsi in pipistrello …allora non è certo il ragazzo giusto per una delle mie migliori amiche>>
Al sentire tali parole,la mezza vampira non potè fare a meno di chiudere il volto in un sorriso di gratitudine. Dopo circa un paio di secondi,tuttavia,un nuovo dubbio iniziò a farsi strada nelle profondità della sua mente
<< A proposito…punzie, posso farti una domanda?>>
Rapunzel annuì comprensiva.
La corvonero prese un respiro profondo
<< Che hai fatto ai capelli?>>
La mora trasalì leggermente, per poi grattarsi la testa, con fare imbarazzato
<< Ah. Bhe,ecco,vedi…>>


Com'era? Spero bello! Come al solito,commenti e recensioni sono sempregraditi.Ho messo molto impegno nella scrittura del flashback di Jack,per cui,spero davvero che sia riuscito a tirare fuori qualcosa di soddisfaciente.Nel prossimo chappy,il ritorno di Shen e la comparsa di un nuovo personaggio dreamworks che sarà molto importante per il proseguimento della trama.In poche parole...a presto!
 
 
 
 
 

 
  
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