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Autore: Madworld916    03/04/2015    3 recensioni
Sono passati diversi anni dalla scomparsa di naraku e Rin , ormai cresciuta , trascorre una vita semplice e tranquilla ma caratterizzata dalla costante presenza del suo amato signor Sesshomaru. Ma una nuova minaccia incombe sulle vite di inuyasha e dei suoi amici , che ancora una volta si troveranno riuniti per uno scopo comune : riconquistare la propria libertà.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Il fuoco scoppiettava incalzante.
Il cielo aveva ormai perso le rosee sfumature di un pallido tramonto.
La notte era calata silenziosa sui nostri corpi affaticati.
Jaken riposava accanto a me , Ah Uhn dormiva , mentre io osservavo con fare nostalgico le stelle da poco apparse.
Sesshomaru  invece era ancora in perlustrazione , un’abitudine ormai quotidiana .
Da quando aveva affrontato quello stregone era diventato particolarmente taciturno e solitario, e per due settimane di viaggio non aveva proferito parola , ne con me , ne tanto meno con Jaken.
Il suo essere così vigile e in allerta mi aveva spaventata inizialmente , si ostinava a non rivelare il proprio tormento, e a chiudersi in un sommesso e sigillato silenzio , dentro il quale veniva consumato da un dolore e una paura che non avevo mai riconosciuto.
E mentre lui si lasciava rosicchiare dall’interno , io mi richiudevo in me stessa , con l’unica e amara consolazione che forse un giorno  avrei potuto redimere e abbattere quella barriera invalicabile.
Le stelle apparivano lontane e un rumore di passi felpati e leggeri sul terreno mi destò dalla mia momentanea assenza.
Il kimono bianco si fece strada attraverso il buio ormai sceso sulla vallata.
Gli stivaletti neri risuonavano nitidi e chiari alle mie orecchie.
Finalmente la flebile luce del fuoco mi permise di osservare con maggiore attenzione i lineamenti di Sesshomaru.
Non mi degnò di particolari attenzioni , limitandosi a sistemarsi con delicatezza e grazia ai piedi dell’albero di fronte al mio.
I nostri occhi si incontrarono , ed entrarono in una dimensione esclusiva.

:”Buonasera Sesshomaru , hai notato qualcosa nei dintorni?”

Esaminai la sua espressione del tutto lontana.
Non rispose , riducendosi  semplicemente ad osservarmi statuario e indifferente , estraneo.
Il suo sguardo si soffermò a lungo sulle curve ormai evidenti del mio corpo , il che mi fece arrossire violentemente , anche se in cuor mio sperai non lo avesse notato.
I tratti marcati e severi non lasciarono trapelare alcun tipo di emozione.

:”Sei ancora sveglia”

La sua voce , atona e profonda , mi colse alla sprovvista , rubandomi da quel velato mutismo.

:”ecco io volevo aspettarti , perdonami”

Ferita da quella ostinata freddezza , non mi curai della sua presenza, e con una superbia e superiorità alquanto effimera, gli voltai le spalle .

:”Rin”

Non mi lasciai condizionare dal tono spazientito della sua voce.
Il suo respiro divenne percettibile .

:”Rispondi”

Per la seconda volta , non risposi.
Mi feci scudo con lo stesso silenzio che anche lui aveva indossato per tutti quei giorni.
Poi una mano mi afferrò di slancio il volto , e il mio sguardo riconobbe la sua alta e possente figura a pochi centimetri dalla mia.
Con un balzo felino aveva oltrepassato e dimezzato la distanza tra noi.

:”Che cosa ti prende?”

Il mio viso , ad una vicinanza pericolosa dal suo.
La sua mano , stringeva morbidamente il mio mento , e i suoi occhi ambrati scrutavano indagatori lo stupore nei miei occhi.
L’agitazione , il nervosismo e la stanchezza mi fecero scoppiare definitivamente .

:”cosa prende a te! Sono giorni che ti ostini a non rispondermi , dopo l’attacco di Baraka , dopo la tua fuga , dopo quel bacio…!”

Il ricordo ancora fresco nella mia memoria ebbe lo stesso effetto di uno schiaffo.
La sua indecifrabile espressione si rivelò un enigma.
Quei lineamenti così perfetti non avevano intenzione alcuna di lasciar emergere ciò che realmente si nascondeva dentro il suo cuore.
La mia reazione però lo colpì , ne fui certa.
La presa della sua mano si fece più prepotente , poi , senza nemmeno accorgermene , le sue labbra furono sulle mie .
Rimasi interdetta , colta alla sprovvista.
Erano fredde e pungenti , cariche di un sapore forte e delicato allo stesso tempo , di cui le mie papille gustative si saziarono.
In un attimo le sue mani valicarono il confine , intraprendendo un sensuale viaggio lungo tutto il mio corpo .
Le dita affusolate si annidarono con grazia e gentilezza a studiare le mie curve , e il contatto divenne più caldo e focoso.
Un bollore si propagò su tutta la mia essenza , riempendomi di un’intraprendenza mia conosciuta.
Trasportati da quella dimensione così ultraterrena , fui trascinata con forza in un giogo pericoloso e invitante.
Sesshomaru mi cinse la vita con una mano , mentre con l’altra tastò delicatamente i lineamenti del mio volto , quasi impaurito di potermi fare del male.
Mi ricordò moltissimo il nostro primo vero contatto , così inesperto e allo stesso tempo inaspettato.
Ma questa volta era diverso , ogni sensazione , odore o percezione risultava amplificata , e quell’emozione così travolgente e misteriosa cullò i nostri i corpi in balia della passione.
Liberai inesperta una mano , e la lasciai goffamente scorrere lungo la simmetrica e perfetta linea dello zigomo , tentando di catturare ogni centimetro della sua pelle.
Col respiro e il fiato corto , mi staccai a malincuore , e ricercai negli occhi di lui , un indizio , un barlume che mi dimostrasse un ripensamento o pentimento.

:”Io…p-perdonami , non so cosa mi sia preso , i-io”

Si scostò impercettibilmente , e studiò per un momento l’espressione del mio volto.

:”Rin , non scappare.”

Scappare.
Una parola ambigua per certi versi , dal momento che di mia spontanea volontà avevo intrapreso quell’avventura , con l’unico scopo di poter guadagnarmi un po’ da pace da condividere con la sola  persona che avrei mai potuto amare.
 Ma forse stavo davvero fuggendo da qualcosa , da quel sentimento così sconosciuto e spaventoso.
 
:”Non farlo nemmeno tu.”

Per tutta risposta mi rivolse un’occhiata particolarmente nostalgica e timorosa.
Non parlò , ma riconobbi sul suo volto , la volontà di chi ha qualcosa troppo importante da difendere.
Mi strinse protettivo sul proprio petto.
Sgranai gli occhi contro i muscoli scultorei , sbalordita dalla sua iniziativa .
Dopo qualche minuto di silenzio e quiete assoluta, mi trascinò accanto a se ai piedi della quercia dove poco prima avevamo suggellato quel contatto unicamente nostro.
Tentai con tuta me stessa di oppormi al sonno che minacciava di piombare, in modo da godere fino all’ultimo istante della nostra vicinanza.
Ma a poco a poco , la stanchezza mi colse , e presa alla sprovvista , decisi di addormentarmi contro il corpo marmoreo di Sesshomaru , mentre le sue braccia mi cingevano ancora timorose.
Pregai con tutto il cuore che quel momento non terminasse mai.
 
 
 
 
 






I raggi del sole illuminavano in parte il mio viso , nascosto nella penombra.
Schiusi pian piano gli occhi , nel tentativo di abituarmi gradualmente a quel bagliore accecante.
Poi un volto familiare invase il mio campo visivo.

:”Finalmente ti sei svegliata! Alzati pigrona , dobbiamo rimetterci in marcia”

Sbadigliai sommessamente.
Notai Ah Uhn a pochi metri , proto per la partenza.
Di Sesshomaru nemmeno l’ombra.

:”Jaken ma …”

Il kappa mi interruppe con un gesto annoiato della mano.

:”Il padrone sta controllando la zona , non appena sarà qui potremo riprendere il cammino”

Mi alzai , e aiutai il demone a raccogliere le ultime necessità.
Osservai il piccolo Kappa , e mi ritornarono alla mente numerosi battibecchi di quando ero ancora molto piccola.
Nonostante tutte le nostre divergenze , avevamo imparato ad accettarci vicendevolmente , e per me era diventato una figura fondamentale.

:”Ma lo sai che russi la notte Jaken? Non pensavo che un demonietto piccolo come te potesse fare  un frastuono del genere!”

Sorrisi compiaciuta della mia pungente provocazione , in attesa della sua replica.

:”Ma come ti permetti ragazzina! Io sono Jaken , gran vassallo di padron Sesshomaru da anni , e nessuno si è mai lamentato di come dormo e poi faresti meglio a tacere o giuro che…”

:”Jaken”

Un avvertimento atono e avverso proruppe dalle profondità della foresta.
Poi la figura riemerse dall’oscurità.
A Jaken basto percepire la presenza del padrone per ammutolirsi.
Sesshomaru si fece avanti .

:”Procura della legna da portare nel viaggio”

Il Kappa si inchinò ai piedi del venerato padrone.

:”Ma certo padrone , non tarderò”

Quando fu abbastanza lontano , gli occhi di Sesshomaru si confusero nei miei.
Fece un passo in avanti , poi , con una grazia ineguagliabile e senza interrompere nemmeno per un momento il nostro contatto visivo, mi sfilò dalle mani la coperta e la ripiegò lui stesso nella sacca al collo di Ah Uhn.
Arrossii in risposta a quel gesto così gentile e premuroso.
Chiunque non avrebbe badato agli aspetti così semplici , ma con Sesshomaru , anche il minimo cenno del capo sarebbe potuto valere oro.
Qualche minuto più tardi Jaken fece ritorno , carico come un mulo , e insieme riprendemmo il nostro viaggio.
Dopo qualche ora di cammino , il sole era ormai alto nel cielo , e il caldo divenne quasi insopportabile.

:”Sesshomaru , posso chiederti una cosa?”

Il principe dei demoni mi dava le spalle , in quando proseguiva in testa.

:”Chiedi”

:”Dove siamo diretti di preciso? Adesso che Kagura agisce da sola , e che Inuyasha e gli altri sono lontani da noi , come faremo a raggiungere Shakenda?”

Sesshomaru si prese qualche secondo per rispondere.

:”Grazie al mio olfatto ho la possibilità di percepire un elevato numero di emanazioni , e in base quanto detto da Kagura , Shakenda dimora al di là delle montagne rocciose , una zona molto pericolosa e irraggiungibile secondo alcune leggende”

Si fermò un momento , poi proseguì il discorso.

:”Ma sono solo ridicole storie , scritte da coloro che non sono riusciti laddove io , Sesshomaru , trionferò.”

La sua sicurezza e pacatezza mi conferirono un coraggio inaspettato.
Lui era perfettamente conscio delle proprie capacità e non se ne vergognava affatto.
Contemplai la sua figura così elegante , muoversi a passo lento e misurato.

:”Hai altro da chiedermi?”

Mi riscossi .

:” No , grazie”

Proseguimmo per diverse ore , durante le quali avevo approfittato della presenza ben gradita di Ah Uhn.
Un placido e sincero silenzio aveva travolto l’intera compagnia , e così dopo un consistente numero di miglia avevamo deciso di sostare per la nottata.
La boscaglia aveva ormai lasciato posto ad una zona molto più arida e meno umida , a tratti desertica.
Le rocce della vallata facevano da sfondo a quell’immagine così diversa.
Io e Jaken stabilimmo un confortevole punto per riprendere le forze e riposare , non distante da un fresca e limpida sorgente .
Intanto Sesshomaru si preoccupò di controllare i dintorni , quell’alone di paura ancora evidente nei suoi occhi e gesti.
Mangiai in abbondanza , colmando il vuoto nel mio stomaco che per un’intera giornata mi aveva perseguitata.
Poi , un manto stellato fece da coperta sia a me che al piccolo Kappa , il quale era sprofondato in un quieto dormire , lasciando a metà un’avvincente aneddoto riguardo la passata avventura che avevano vissuto in giovinezza lui e lo stesso Sesshomaru.
Sorrisi immaginando come potesse essere stato il principe dei demoni da ragazzo.
Nonostante l’aspetto ingannasse la sua reale età , non riuscii a formare con chiarezza i contorni della persona che un tempo era stata.
Nella mia mente , si concretizzò un paffuto bambino dall’aspetto severo e rigido diventare poi un uomo di pari carattere.
Arrossii con imbarazzo di fronte alle mie formulazioni , e mi concentrai su un punto indefinito di fronte a me.
Poi , un accecante bagliore catturò la mia attenzione.
Sembrava una stella , una luce ad intermittenza poco oltre circa due rocce.
Mi alzai spaventata , e afferrai il pugnale che Sesshomaru mi aveva predisposto in caso di necessità.
Non mi preoccupai di chiamare Jaken , perché probabilmente avrebbe alzato un polverone inutilmente.
Mi avvicinai timorosa e con passo felpato , accompagnata solo dall’assordante e imperterrito battito del mio cuore.
Quella fioca e delicata luce era ormai vicina , mi sarebbe bastato poco .
Con il pugnale stretto nella mano destra , mi feci coraggio.
Poi , d’improvviso fui travolta da una figura contro il mio esile corpo.
La luce era scomparsa .
Una trappola.
Il corpo dell’aggressore tentò di trattenermi per il kimono , e di disarmarmi in qualche modo , ma fui abbastanza svelta da sgusciare via da quella minacciosa presa.
Nell’agitarmi però , caddi all’indietro , tradita da una sporgenza ai miei piedi.
Rantolai nel buio in cerca di una via di fuga.
Solo dopo qualche secondo , ormai terrorizzata e convinta di cosa sarebbe successo , il suono di una voce familiare mi coccolò.

:”Mai voltare le spalle al tuo nemico”

Con un’agilità e forza fisica incomparabile , Sesshomaru riuscì a sollevarmi dalla mia posizione inesperta , sistemandosi esattamente di fronte a me.
Fui combattuta dall’impulso di urlargli addosso quanto fosse stato imprudente e sciocco , ma riuscii in qualche modo a trattenermi.
Mugugnai un’imprecazione a denti stretti , e attraverso il buio , riuscii comunque a percepire il suono della sua roca risata.
Era divertito dalla mia indisposizione.
Ma guarda che sconsiderato.

:”Mi hai spaventata , io credevo che fosse Baraka”

Mi afferrò una mano , e ne libero dall’impugnatura il pugnale.

:”Baraka ti avrebbe ucciso senza pietà.

Ammutolii .

“Però sei stata ugualmente coraggiosa”

Sorrisi flebilmente , imbarazzata.

:”Grazie , anche se temo di non essere stata poi così brava.  A proposito , quella luce , era davvero agghiacciante , come sei riuscito a riprodurla?”

Il respiro di Sesshomaru si fece corto .

:”Quale luce?”

Il tuono della sua voce rivelò quanto fosse ignaro delle mie parole.

:”Ma come , non eri tu , io credevo di aver visto una luce , proprio qui …io…”

Ripercorsi inorridita ogni singolo evento precedente allo scontro con Sesshomaru.
Se non era stato lui , ciò poteva significare una sola cosa : qualcuno aveva voluto che io fossi manipolata e attirata dal maleficio , e forse quel qualcuno in quel preciso istante stava assistendo al nostro stupore.

:”Andiamo”

Sesshomaru mi afferrò con forza un braccio , trascinandomi dall’altra parte , in direzione del nostro giaciglio.
La preoccupazione e il timore dei suoi comportamenti simboleggiarono la gravità dell’accaduto.

:”Jaken , in piedi avanti.”

Il Kappa fu risvegliato dalla volontà del padrone.
Lo osservai frastornato e confuso rivolgermi uno sguardo interrogatorio .
Dal canto mio , ero troppo spaventata per poter rispondere , o dare forma a un qualsiasi tipo di pensiero o rassicurazione.
Sesshomaru anticipò le mosse di entrambi e scalciò lontano Ah Uhn , ordinandogli di tenere una quota di volo alta e di aspettarlo a qualche miglio non lontano da lì.
Nel mentre io e Jaken assistevamo impauriti e sconcertati quel susseguirsi di azioni , fin quando Sesshomaru con una prontezza e lucidità ammirevoli , non mi cinse la vita , trascinandomi con lui al di sopra di quel pericolo.
Letteralmente.
Jaken fece appena in tempo ad accaparrarsi un posticino ai margini della morbida coda.
Mi strinsi sempre più sconvolta contro il suo fisico statuario , ricercando al di sotto della nostra elevatura , il minimo segnale o indizio , che mi rivelasse qualcosa riguardo quanto accaduto.
Ma l’orrore e la paura annebbiarono i miei pensieri, e le mie volontà.
Nella mia mente , si ripetè meccanicamente una ricostruzione degli eventi , e la tragica realizzazione e consapevolezza di questi.
Un nostro nemico , forse un demone , o magari lo stesso Baraka o Shakenda , aveva meramente tentato di avvicinarmi con un espediente , nel tentativo di…cosa?
Rapirmi?
O forse anche…uccidermi.
Quella condizione mi fece gelare il sangue nelle vene.
Quanto stupida ero stata , e mal fidata a gettarmi con una tale sconsideratezza in un pericolo del genere.
La mia ingenuità superava il limite del normale.
Sesshomaru intanto non proferì parola , ne tanto meno cercò in qualche modo di fornire una spiegazione , o una personale teoria in merito.
Ma probabilmente quel frammentato mutismo era la causa di una profonda delusione nei confronti di se stesso.
Non si era minimamente reso conto della presenza di una figura nemica , e ciò aveva di certo ferito nel profondo il proprio orgoglio.
Sorvolammo con agitazione snervante un paesaggio in continuo mutamento , e una profonda sonnolenza mi aveva ormai conquistata.
Ero ancora stretta contro Sesshomaru quando ad un trattò , la paura mista a stanchezza si fece padrona di ogni mia volontà.
 
 
 
 
 
 





Il gruppo di Inuyasha proseguì per un paio di giorni in direzione ovest rispetto alla radura , ma la difficile condizione di Sango aveva ostacolato il cammino.
La sterminatrice aveva potuto beneficiare della medicazione repentina di Rin , ma la ferita era ugualmente profonda , e sarebbero stato necessari ulteriori giorni per una definitiva ripresa.
Quella sera , i quattro sostarono non lontani da un villaggio umano , in parte distrutto e abbandonato.
I restanti abitanti non avevano posto troppe domande riguardo il loro arrivo , ne tantomeno sulle loro identità , il che si rivelò un bene , in quanto fosse necessario mantenere un profilo basso.
In particolare tra questi , un’anziana signora si offrì di predisporgli una comoda abitazione , il minimo indispensabile per poter trascorrere in tranquillità la nottata.
All’interno della stanza vi era un fuoco e della legna , un paio di letti ed un piano di lavoro dove poter preparare qualcosa da mangiare.
Il pavimento in legno rivelava una sostanziale differenza con le capanne del villaggio di Kaede.
Quelle erano molto più strutturate , e probabilmente sicure.
Il tetto difatti non era rivestito in paglia , bensì con comode tegole interamente di quercia , robuste e solide.
Intanto la misteriosa paesana si era allontanata qualche secondo , con la promessa di tornare con un pasto decente.
Inuyasha osservava pensieroso il fuoco , Miroku era intento a cambiare il bendaggio alla moglie , e Kagome nel mentre aveva preparato una tavolata di formaggi e del pane come accompagnamento.
Si avvicinò silenziosa al compagno.

:”Cosa ti turba Inuyasha?”

Il mezzo demone fu risvegliato dal dolce e soave tocco dell’amata.
Sospirò amareggiato.

:”Pensavo che questo viaggio si sta rivelando un fallimento sotto ogni punto di vista. Il nemico è sempre un passo davanti a noi , costantemente. In più è circondato da un’orda di valorosi demoni , per non parlare di quello stregone. Sesshomaru è convinto che molto presto reclamerà la propria rivincita contro di lui. Se solo non fosse partito , forse avremmo avuto qualche possibilità in più ….”

Inuyasha serrò la mascella in preda alla collera e al rimorso.
Kagome accarezzò teneramente i muscoli tesi , riservandogli un sonoro bacio a fior di labbra.

:”Noi ne usciremo vivi , ne sono certa. Fidati di tuo fratello , si prenderà cura di Rin , e saprà fronteggiare qualsiasi minaccia, vedrai. "

Inuyasha si lasciò coccolare dalle parole della sua amata Kagome , restituendole un gesto d’affetto.
Poi un imprevisto bussare alla porta riscosse entrambe le coppie.
Il mezzo demone si distaccò con gentilezza dalla presa di Kagome , e andò alla porta.

:”Deve essere la vecchia , finalmente”

Girò la maniglia , e tirò i battenti contro di se , nel tentativo di spalancarla.
Ma la figura che ne apparve , lo sconcertò.

:”Mi dispiace deluderti , ma temo che la cena dovrà aspettare”

Una donna di invidiabile bellezza aveva prepotentemente fatto irruzione nell’umile dimora , sotto lo sguardo sconcertato dei quattro.

:”Kagura!”

La mezzo demone sorrise beffarda.

:”Vi sono mancata?”
 
 
 
 
 
 
 





Alle prime luci dell’alba raggiungemmo una successiva foresta , con alberi molto più alti e una vegetazione decisamente più vasta e ampia.
Sesshomaru mi aiutò a discendere sul terreno , e la sua mano accompagnò i miei movimenti fin quando non fu certo che fossi abbastanza in grado da tenermi in piedi da sola.
Jaken mi raggiunse distrutto e affaticato quanto me.
Lo stesso Ah Uhn  sembrava aver sofferto il lungo tratto di volo.
Mi accasciai atterrita al suolo , portandomi una mano sulla tempia e regolando il ritmo del mio respiro.
Non ebbi il coraggio di rivolgere un’occhiata a Sesshomaru , anche se dovetti ammettere di essere stata molto curiosa riguardo cosa temesse il suo istinto.

:”Sesshomaru , dove siamo di preciso?”

Non rispose istantaneamente , ma cercò in qualche modo di ascoltarmi.
Controllai i suoi gesti pacati e meccanici , all’apparenza innocui e indifferenti.

:”Ci troviamo a diverse leghe dal nostro precedente accampamento.”

Sospirai sollevata.

:”Questa è una zona protetta dallo spirito di una sacerdotessa , le sue barriere non possono essere valicate o infrante da nessun tipo di demone”

Corrucciai il volto.

:”Allora come puoi tu , in quanto demone superiore , superarle?”

Sesshomaru mi riservò uno sguardo indecifrabile.

:”Non ho ancora oltrepassato quella zona infatti , perché vi entrerai soltanto tu”

Ammutolii sconvolta.

:”C-cosa vuoi dire Sesshomaru? Intendi abbandonarmi qui? Perché io i-io credevo che avremmo viaggiato insieme …”

La sua espressione inflessibile torreggiò come un ombra sul mio cuore.

:”Non lontano da qui vi è un villaggio umano , sarai al sicuro per qualche giorno. Poi tornerò a prenderti.”

Boccheggiai , sommersa dalla realtà di quelle parole.
Si sarebbe trattato di pochi giorni , ma io non lo avrei lasciato andare facilmente.
Anche Jaken intanto assisteva incredulo le volontà del proprio padrone.

:”Padrone , mi perdoni se mi intrometto , ma dove andremo di preciso?”

Sesshomaru non degnò di uno sguardo l’umile servitore , limitandosi ad una smorfia contrariata.

:”Jaken , tu resterai con lei”

Il Kappa rimase di sasso di fronte all’ordine rigido e senza repliche dell’amato padrone.
Io stessa faticai a credere a tutte quelle assurdità.

:”Tu non capisci , i-io ho …ho bisogno di te nella mia vita , non posso permettere che tu vada via un’altra volta , non lo sopporterei mi capisci? Se questo è un tuo modo per liberarti di me , perché sono un’umana , avresti fatto molto prima a dirlo apertamente! Io non ho la forza di continuare la mia vita , se tu non ne farai parte!”

Biascicai a stento quell’amara accusa , contornata dal sapore dolce e saturo delle mie stesse lacrime.
Sesshomaru non si lasciò piegare da quella visione , e rimase indifferente di fronte alla mia aperta dichiarazione.
Si avvicinò di qualche passo , ma non ebbi abbastanza coraggio dal mantenere il contatto visivo.
Abbassai il volto , abbandonando le braccia sui fianchi.

:”Non hai capito niente”

Sgranai gli occhi.
Poi , il frastuono assordante del vento mi circondò , lasciando soli sia me che Jaken.
Se ne era andato.
 
 
 
 
 
 




Kagura addocchiò con superiorità l’abitazione.

:”E io che pensavo avreste scelto un posto di classe”

Inuyasha la osservò infuriato , più che sbalordito.

:”Ma dove sei stata si può sapere? Sei andata via senza dire farci sapere nulla, e adesso ripiombi qui come se niente fosse? Hai
una gran faccia tosta lo sai?”

Kagura sorrise maliziosa , scrutandolo dall’alto in basso.
Poi , alle spalle del mezzo demone , comparve l’anziana signora.

:”Spostati ragazzo. Kagura , sei arrivata finalmente”

Kagome e gli altri restarono di sasso .

:”V-voi due vi conoscete? “

:”Si ragazzina , e adesso fareste meglio a sedervi e a cucire quelle bocche”

La stessa Sango dimenticò per un attimo il proprio diliro , e si concentrò sulle nuove figure.
Inuyasha e Kagome si sistemarono su un paio di sedie insieme all’anziana , mentre Kagura preferì rimanere in piedi vicino al fuoco.
La vecchia osservò i compagni di viaggio per un momento , studiandone le espressioni.
Poi , con flemma e delicatezza , si decise a parlare.

:”Temo sia giunto il momento delle presentazioni. Il mio nome è Iyuma , e sono una strega.”

Per poco Kagome non rotolò giù dalla sedia.
Gli altri rimasero attoniti dalle affermazioni della vecchia.

:”U-una strega? Ma cos stai dicendo è i-imposs”

Iyuma non le lasciò il tempo di protestare.

:”Cosa ti credi ragazzina , che in questo mondo esistano soltanto sacerdotesse e demoni? Beh ti sbagli. Proprio come Baraka , anche io sono una strega , e per la precisione , l’ultima.”

:”che vuoi dire ?”

L’anziana donna sospirò flebilmente , riportando alla memoria le vicende di quella vita.

:”Un tempo , vi erano quattro stregoni , rispettivamente dell’Ovest , Est , Sud , e Nord. Io , sono la strega dell’Ovest , e il mio compito è di respingere tutte le influenze del male che possano minacciare la scurezza delle mie terre , ed era il dovere a cui noi tutti dovevamo adempiere. Ma le cose sono drasticamente cambiate dall’arrivo di Shakenda. Egli , accecato dall’odio , si recò inizialmente dallo stregone del Nord , Itzumi , il quale rifiutò di prestarsi ai suoi malvagi scopi. Infuriato Shakenda , ripose le sue ultime speranze in  Baraka , il quale accettò meschino il volere di quel rancoroso uomo , e lo rese un essere micidiale e potentissimo. Una volta diventato tale , andò a riscuotere vendetta anche contro  coloro che non avevano partecipato alla sua trasformazione , e uccise sia Itsumi che Nata , strega del Sud, .Affrontò anche me , rendendomi schiava di questo corpo raggrinzito , e privandomi in parte delle mie capacità magiche.”

Miroku alzò un sopracciglio , con fare interrogativo.

:”Mi scusi Iyuma , ma perché non ha provato a dissuadere Baraka dalle proprie scelte?”

La donna sorrise amaramente.

:”Baraka è sempre stato un uomo ambizioso , egli desiderava più di ogni altra cosa l’immortalità , e aiutando Shakenda è riuscito ad ottenerla , ma questo gli costa  tutt’oggi moltissima fatica. I suoi poteri risentono grandemente dello sforzo che egli subisce giorno dopo giorno per rigenerare il proprio fisico.”

Questa volta le perplessità furono sollevate da Kagome , che ancora non capiva quale tipo di legame intercorresse tra quella donna e Kagura.

:”Ma questo cosa c’entra con Kagura? Insomma come vi conoscete?”

La mezzo demone anticipò Iyuma , rubandole la parola.

:”Tempo fa , una volta compreso i piani malefici di Shakenda , è stata la stessa strega a ricercarmi.”

:”Perché l’avete cercata signora?”

Iyuma la osservò di sottecchi.

:”Ragazzina non chiamarmi signora , non sono mica così vecchia! Comunque la verità è che ho cercato Kagura poiché in principio era l’unica che conoscesse direttamente voi , e il fratello di Inuyasha , Sesshomaru. Egli corre un grave pericolo , e così facendo mette  a repentaglio la vita della ragazza che viaggia con lui.”

Al solo sentire il nome del demone , Kagura fu riscossa da un piacevole fremito.

:”Ma v-voi come fate  sapere di Rin?”

Kagome si stupì delle capacità dell’anziana.

Iyuma dal canto suo , sorrise compiaciuta.

:”Io posso vedere esattamente il percorso di vita di una persona , e ho studiato a lungo quello di Sesshomaru. In questo momento ha lasciato l’umana in un villaggio nel tentativo di andare alla ricerca di qualcosa. Purtroppo però non ne sono ancora a conoscenza , temo che ciò implicherà più tempo del previsto.”

Inuyasha intanto aveva assistito silenzioso alla discussione , senza interrompere il racconto più del dovuto.
Una volta terminata la spontanea rivelazione delle due , prese parola.

:”Vecchia parli sinceramente : lei sa come potremmo sconfiggere Shakenda , non è così?”
Iyuma ascoltò la domanda del ragazzo , ma rimase impassibile di fronte al quel suo tono minaccioso.

:”Io sono l’unica a saperlo.”

Inuyasha strabuzzò maggiormente gli occhi , battendo con violenza un pugno sul tavolo.

:”Allora ce lo deve dire!”

:”Inuyasha…”

Kagome tentò di affievolire la sua ira , e di riscuoterlo dalla collera da cui era ormai stato raggirato.
Il compagno si ricompose , ma continuò imperterrito ad osservare truce Iyuma.
Questa scambiò una fugace occhiata con Kagura , la quale rispose affermativa.

:”L’unico modo per uccidere Shakenda , è distruggere il cuore di Baraka , all’interno del quale alleggia il suo spirito corrotto dal male. Ma per farlo , è necessario riunire entrambi i cuori , che purtroppo non si trovano nei loro carnali corpi. Da diversi anni sto tentando di rintracciarli , ma è un lavoro complicato e richiede un lasso di tempo di cui purtroppo non disponiamo più”

Kagura avanzò , richiamando l’attenzione dei presenti.

:”Sentite , so che può suonare assurda come affermazione , ma dovete continuare questo viaggio , e dirigervi il più in fretta possibile al castello di Shakenda. Da qui , dista circa due settimane di cammino , prendete questa”

Così dicendo porse a Kagome una mappa illustrativa del percorso , e una successiva esplicativa dell’interno del castello , con annesse informazioni aggiuntive riguardo punti ciechi e strategici.

:”Kagura , tu cosa farai?”

La mezzo demone voltò le spalle ai propri commensali.

:”Raggiungerò nuovamente Sesshomaru , e con lui cercheremo di arrivare quanto prima al palazzo. Tra quindici giorni esatti ci incontreremo li, intesi?”

Inuyasha rimase perplesso qualche secondo , poi , con un cenno del capo , acconsentì e si rivolse nuovamente all’anziana.

:”Vecchia , intendi venire con noi?”

Iyuma si trattenne dallo scoppiargli a ridere in faccia.

:”Ragazzo mio , sono l’unica in grado di affrontare Baraka , e poi muoio dalla voglia di vederlo implorarmi umilmente perdono per tutto il male causatomi!”

Uno strano barlume contornava gli scuri occhi di Iyume , che aveva ormai preso la propria decisione.

:”Molto bene , allora riprenderemo il cammino alle prime luci dell’alba”

Kagome sorrise divertita , rivolgendo uno sguardo incoraggiante al compagno , il quale le cinse la vita con un bracciò e l’attirò a se.
Iyuma intanto si ritirò nella propria abitazione , congedandosi dalla compagnia.
Sarebbero partiti la mattina successiva.
Anche Kagura lasciò l’umile dimora , e si prese qualche momento per riflettere sul da farsi.
Camminò a lungo nella notte , avvolta dalla cupa ombra del buio.
Un unico chiodo fisso tormentava i suoi pensieri : trovare Sesshomaru.
L’avventura continuava.
 
 
 
 
 NOTA DELL'AUTORE:
Allora ragazzi , la storia continua , e assistiamo a continui colpi di scena , personaggi che ritornano e nuove figure che si riveleranno fondamentali per il proseguimento della storia. Spero ancora una volta che possa piacervi , e interessarvi e che inoltre stiate apprezzando la piega che hanno preso gli eventi. Cosa ne pensate di questo lato di Sesshomaru? Prima la bacia e poi la lascia , Rin tormenata , e Kagura che si fa avanti nel momento del bisogno. Cosa succederà nel prossimo capitolo? Vi posso soltanto anticipare che un atteso personaggio tornerà , indovinate chi?
Un bacione e se non dovessi pubblicare prima di Domenica , auguro buona Pasqua a voi e a tutte le vostre famigilie. Un bacione!
   
 
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