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Autore: La_Sakura    04/04/2015    2 recensioni
La stessa canzone, due punti di vista diversi. Un amore passato, sopito, rinato? Where do we go now/Sweet child of mine
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco, se ci penso… questa canzone è proprio perfetta.
 
He's got a smile that it seems to me
Reminds me of childhood memories
Where everything was as fresh as the bright blue sky

Taro mi fissa, e io simulo indifferenza: mi passo una mano tra i capelli e bevo un sorso d’acqua. Ma in realtà non riesco a staccare lo sguardo da lui, e cerco di monitorare ogni sua singola reazione, senza successo, ovviamente. Perché lui rimane impassibile alla domanda, anzi, no, non è proprio impassibile. Mi guarda e… sorride, il maledetto, si prende gioco di me!
 
Now and then when I see his face
It takes me away to that special place
And if I stared too long
I'd probably break down and cry
 
È così… bello. Ha sempre avuto quel non-so-che che mi faceva battere forte il cuore, che mi imporporava le gote, che mi faceva abbassare lo sguardo e balbettare. E la cosa bella è che anche lui si imbarazzava parecchio a parlare con me, forse perché ero la sorella del suo migliore amico, la cugina della prorompente Nami, o forse perché gli piacevo. Ad ogni modo quando lui rientrò a Nankatsu per fare le superiori, io ero la ragazza più felice del pianeta. E lo fui ancora di più quando mi chiese di uscire, quando ci baciammo, quando iniziammo ad andare a scuola mano nella mano.

Sweet child o' mine
Sweet love of mine

Poi? Poi cosa è successo… ah sì, Parigi. Parigi, quindi il World Youth, l’incidente e Azumi. Nel giro di un anno è andato tutto a farsi benedire, tutto quello che avevamo costruito. Ma io ero giovane e ingenua, testarda e orgogliosa, e anche molto cocciuta. Non volli nemmeno parlarne con lui, eressi immediatamente un muro che lui rispettò. Sono stati gli accadimenti ad allontanarci, ma noi non abbiamo fatto nulla per tenerci stretti, per legare più saldamente quel filo che ci univa e che, inevitabilmente, si è sciolto.

He's got eyes of the bluest skies
As if they thought of rain
I hate to look into those eyes
And see an ounce of pain
 
Quando lui se n’è andato dal ritiro del World Youth, mi ha lasciato una lettera, in cui mi spiegava ciò che aveva in mente di fare. E in quella lettera, oltre alle spiegazioni riguardanti la sua vita calcistica, al suo trovare una dimensione che andasse al di là di Tsubasa, al suo volersi rigenerare, c’era anche una parte dedicata a noi.
“Ci siamo persi, Sakura, e ritrovarci, in queste condizioni, sarà ancora più difficile. È giusto che entrambi ci dedichiamo alle nostre priorità, in questo momento, che sono il World Youth per me, e l’ultimo anno di scuola per te. Solo allora, dopo aver concluso questo ciclo, potremo guardarci di nuovo negli occhi e capire cosa dobbiamo, possiamo, vogliamo farne di noi. Sei forse il regalo più bello che la vita mi ha voluto donare, la persona che meglio mi comprende, mi sai stare vicino e nei tuoi silenzi posso sentire tante cose, ma questo era prima. Ora non so più niente. Non so chi sono, non so chi sei. E non vorrei perderti, perché il mio cuore mi dice che sarebbe la cosa più sbagliata ma DEVO compiere questo percorso.”

His hair reminds me of a warm safe place
Where as a child I'd hide
And pray for the thunder
And the rain
To quietly pass me by
 
La mia vita? Costellata di addii: papà, che partiva con la Eiko Maru per sei mesi l’anno; Tsubasa, che a 15 anni è andato in Brasile; Nami, che l’anno successivo è partita per l’Italia; Taro, che ha girato il mondo per trovare sé stesso. E io chiusa nel mio microcosmo, sola, privata di tutti gli appigli, con la voglia di urlare al mondo quanto facesse male quella solitudine, ma con la voce che moriva in gola e impotente rimanevo in un angolo coi pugni stretti e gli occhi pieni di lacrime che no, non potevo e non posso versare, perché sono grande e forte, e sono una Ozora, non posso permettermi certe “debolezze”. Che poi, sfogarsi non è una debolezza… o sì?

Sweet child o' mine
Sweet love of mine

Sono fuggita dal Giappone, dopo il matrimonio di mio fratello, dopo QUELLA notte, dopo quell’amore che credevo perduto e invece era ancora lì, più vivo che mai.
Me ne sono andata perché non ho avuto le palle per affrontare la questione, per mettermi in discussione, per mostrarmi senza veli e dire finalmente le cose come stavano. Perché pensavo che fuggendo, il dolore, il rammarico, le lacrime, ma anche le cose belle, tutto sarebbe scomparso, dimenticato, gettato nell’oblio eterno.
E ho anche provato a rifarmi una vita, gettandomi tra le braccia di un altro uomo, pensando (sperando?) che fosse quello giusto, e che Taro facesse parte di un passato che ormai non mi apparteneva più.

Where do we go?
Where do we go now?
Where do we go?
 
E invece…
Sono passati anni da quella fuga, ora sono una brillante donna in carriera, poliglotta e polivalente; mi districo tra le traduzioni per una casa editrice di Tokyo, e il lavoro di Interprete per la Federazione calcistica giapponese. Mi scappa da ridere: sono fuggita dalla Generazione d’Oro, e alla fine… ci sono ricaduta dentro come un sacco di patate! E mi piace anche, condividere con loro tutte queste piccole cose, i ritiri, le interviste, i gossip che intasano i giornali scandalistici…
Ed è per questo che ci stiamo guardando, ora: ti hanno appena chiesto se è vero che la tua fidanzata storica, la brillante Azumi Hayakawa, ha lasciato la casa che dividevate ad Iwata. E tu, prima di rispondere, hai alzato lo sguardo verso di me.
Lo sai che sono tornata definitivamente a Nankatsu? Lo sai Taro?
E lo sai che non ho mai smesso di amarti? Lo sai?
Perché io l’ho capito ora, quando il mio cuore ha sobbalzato incrociando il tuo sguardo dorato.
 
Sweet child o' mine
 
§§§
 
Sapevo che prima o poi mi avrebbero posto questa domanda...

She's got a smile that it seems to me
Reminds me of childhood memories
Where everything was as fresh as the bright blue sky

Avrei preferito parlartene di persona, avrei voluto guardarti negli occhi per vedere la tua reazione, ma anche ora che siamo davanti a tutta questa gente non riesci a trattenere lo stupore per questo scoop: sì, Azumi se n’è andata. Non viviamo più insieme.

Now and then when I see her face
She takes me away to that special place
And if I stare too long, I'd probably break down and cry

Riesco ancora a riconoscere ogni minimo cambiamento in te: quando ti sistemi i capelli dietro le orecchie e abbassi lo sguardo per nascondere l’imbarazzo, quando ti gratti la testa esattamente come fa Tsubasa (ebbene sì!), o quando ti mordicchi le labbra o le unghie per il nervoso.
E se vuoi che vada più nello specifico, so ancora dove sono dislocati i nei, sul tuo corpo: se chiudo gli occhi riesco ancora a percepire la sensazione di accarezzare la tua pelle morbida e nuda, e ricordo bene i tuoi brividi al tocco delicato delle mie dita. Sì, sono pensieri un po’ peccaminosi, e se mi sentisse Tsubasa probabilmente esigerebbe la mia testa su un piatto d’argento, ma non posso farne a meno.
Sei diventata una donna splendida, molto diversa dalla ragazzina timida e impacciata che ho conosciuto 15 anni fa a Nankatsu.

Whoa, oh, oh, sweet child o' mine
Whoa, oh, oh, oh, sweet love of mine

E provo ancora gli stessi sentimenti di allora, anzi no, provo sentimenti ancora più forti e contrastanti tra loro!

She's got eyes of the bluest skies
As if they thought of rain
I'd hate to look into those eyes and see an ounce of pain

Perché se penso a tutte le volte in cui mi ha fatto perdere la pazienza mi verrebbe voglia di mandarti a quel paese (sì, a quel paese), poi però mi perdo in quei tuoi occhi tanto particolari e non capisco più niente.
È una mia impressione, o crescendo il verde si nota di più? O è semplicemente quel trucco delicato che hai iniziato a darti che esalta la tua bellezza?
Cavoli, sono innamorato cotto, non posso nasconderlo... e Azumi se n’è accorta, per questo se n’è andata. Quando Nacchan mi ha chiamato per dirmi che stavi tornando definitivamente in Giappone, il mio cuore ha perso un battito: la vita ci sta dando una nuova possibilità, Sacchan? 

Her hair reminds me of a warm, safe place
Where as a child I'd hide
And pray for the thunder and the rain to quietly pass me by

Quanti anni sono che continuiamo questo tira e molla? Forse è anche per questo che Tsubasa è all’erta (da quando il giornalista ha chiesto delucidazioni sulla mia relazione con Azumi, tuo fratello sta passando lo sguardo da me a te per captare ogni minimo segnale... ti tiene d’occhio, sappilo!)
Avevo giurato che mai più ti avrei permesso di irrompere nella mia vita come un uragano, per questo mi sono messo con Azumi: le voglio bene e credevo davvero che con lei le cose potessero funzionare. Ma tu sei come un chiodo fisso che non se ne va mai, gira che ti rigira torni sempre in primo piano, per un motivo o per un altro. E non solo perché sei la nostra interprete, o la sorella del mio migliore amico, la cugina dell’Onda Anomala Minami... è che quando ci sei tu in una stanza, mi attrai come se io fossi un ape e tu il miele, e inizio inevitabilmente a gravitare intorno a te. Per fortuna sono bravo a mascherare queste cose, e tu non ti sei mai accorta di nulla.

Whoa, oh, oh, sweet child o' mine
Whoa, oh, oh, oh, sweet love of mine

Come lo so? Semplice... leggo nei tuoi occhi quell’interrogativo che tutti si stanno ponendo: perché è finita tra me e Azumi? C’entri tu?

Whoa, oh, oh, oh, sweet child o' mine
Oh, oh, oh, oh, sweet love of mine

Ho sempre pensato che tu volessi conquistarti il tuo posto nel mondo, per questo hai cercato la tua indipendenza lontano dalla tua famiglia. Non capivo perché tutto questo dovesse ricadere su di noi, su di me, e allo stesso tempo non volevo tenerti ancorata a una relazione che ti avrebbe impedito di realizzarti in maniera totalitaria.

Whoa, oh, oh, oh, sweet child o' mine
Ooh, sweet love of mine

Ho sofferto, lo ammetto. Il giorno dopo le nozze di Tsubasa e Sanae, quando mi sono svegliato e tu non eri più lì, ho capito che non avresti rinunciato al tuo sogno. E ho pianto, Sacchan, ho pianto lacrime amare. Perché anche tu, come tuo fratello e tua cugina, hai messo in discussione tutto il tuo mondo per rincorrere il tuo sogno. In quanto a testardaggine, voi Ozora siete dei maestri di vita. Lo sai?

Where do we go?
Where do we go now?
Where do we go?

Vorrei alzarmi, venire lì davanti a te, buttare all’aria tutti quei fogli che ti rigiri tra le mani, prenderti fra le braccia e baciarti, baciarti come non ho mai fatto in vita mia, come non ho mai avuto il coraggio di fare. Sentire la tua bocca su di me, annusare il profumo della tua pelle, stringerti a me e non lasciarti mai più andare via.

Where do we go?
Where do we go now?
Oh, where do we go now?

Il giornalista incalza e ti vedo sobbalzare sulla sedia, poi abbassi lo sguardo e ti sistemi i capelli dietro l’orecchio. Mi viene naturale sorridere, mentre riporto l’attenzione al giornalista che non molla la presa, peggio di un mastino.

Where do we go?
(Sweet child)
Where do we go now?
Ooh, where do we go now?

«Voglio molto bene ad Hayakawa, abbiamo passato bei momenti insieme, ma come spesso accade, certe cose hanno un inizio, uno svolgimento e una fine. Ci siamo lasciati senza rancore.»

Where do we go?
Oh, where do we go now?
Oh, where do we go?

«C’entra per caso un’altra donna?» insiste. Ora anche i miei compagni sono incuriositi. Tu no, all’apparenza: adesso stai scarabocchiando qualcosa sul tuo blocco degli appunti.

Where do we go now?
Where do we go?
Oh, where do we now?

«Credevo scrivesse per un giornale sportivo, non per una rivista scandalistica. - rumore di risate in sottofondo - Ad ogni modo, sulla mia sfera privata, preferisco mantenere il più stretto riserbo.»
Ora hai alzato lo sguardo verso di me, sei incuriosita, lo so. Ma non è ancora il momento. 

Now now now now now now now

Ma te lo dirò, Sacchan. Te lo dirò, che ti amo ancora.

Sweet child, sweet child o' mine

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Questa storia è nata per essere dedicata alla capitana Ken Hyuga e ad Agatha.
Alla prima perché questa canzone, per entrambe, pur se con motivazioni differenti, è legata al personaggio di Misaki. 
Alla seconda perché tempo fa mi aveva chiesto il punto di vista di Taro sulla sua relazione con la mia Sakura. Questo è un punto di vista già "adulto", un po' avanti nei tempi, ma spero apprezzerai. 
La canzone in questione è appunto Sweet child of mine, nella versione di Sakura cantata da Sheryl Crow, mentre la versione di Taro è quella originale e immortale dei Guns'n'Roses. Non posso più farne a meno, a maggior ragione ora che l'ho legata agli Sweetie.
Nel corso del tempo, è stata aggiornata, rispetto alla prima versione: è stata aggiunga Nami Ozora. Perché? Perché ormai fa parte della famiglia. In tutti i sensi. Il suo personaggio sembra fatto apposta per essere accostato a Sacchan, così uguali e così diverse, ma comunque ormai imprescindibili l’una dall’altra. Come le sue autrici, del resto.
Può essere anche una risposta per chi, dopo aver letto Cherry blossom, mi ha chiesto cosa sarebbe successo tra i due. Questo è, come dicevo, un punto di vista più adulto, e doveva essere un preludio alla terza parte della loro storia ma… il destino ha deciso di rimescolare un po’ le carte, e adesso le cugine Ozora, dopo aver preso dimestichezza l’una con l’altra, devono raccontarvi chi sono, e come sono.
E, lo so, Sacchan sotto certi versi È UNA PALLA. Ma, come tutti, ha pregi e difetti che la caratterizzano, e credo che se vorrete darle una possibilità, potrebbe ritagliarsi un posticino nel vostro cuore.
Ora vi lascio, vi auguro buonanotte e una serena Pasqua.
Bacioni
Sakura chan 
   
 
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