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Autore: Letizia25    04/04/2015    6 recensioni
«Qual è la ragione di tutto questo?»
Lei fa per rispondergli, con le parole sulla punta della lingua. Ma proprio in quel momento, dalla camera vicino a loro si sente riecheggiare una risata, una risata di un ragazzo biondo che sta a cuore ad entrambi.
«Lui. Lui è l’unica ragione. Lo è sempre stato e per sempre lo sarà. Non posso permettermi di perderlo, non adesso, non quando posso rimediare a tutto il dolore che ho causato ad entrambi. È troppo importante per me.»
*
Da quando Letizia è tornata a New York, sono passati due lunghissimi mesi.
Lei si è rifatta una vita, ma dall’altra parte dell’Oceano qualcuno non ha dimenticato niente.
Una festa a sorpresa porterà tante novità a galla, e anche tanti problemi, facendo incrinare ogni rapporto.
Poi il destino gioca le sue carte.
Letizia si troverà a lottare per far rimanere vivi quei ricordi che l’hanno salvata, farà di tutto pur di farli riaffiorare e finalmente capirà cosa vuole davvero.
Troverà la sua unica ragione.
*
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=1hwVDTRBxpE&feature=youtu.be
*
Sequel della mia long Ovunque sei. La trovate sul mio profilo, buona lettura ;).
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Just us'
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(Per cortesia, andate a leggere le note in fondo, sono importantissime oggi! <3)
15 . I got you
 
'Cause this is love and life
And nothing we can both control
And if it don't feel right
You're not losing me by letting me know

Leona Lewis – I got you

«Dai muoviti, ‘ché siamo in ritardo!» esclama Luke con un sorriso divertito sulle labbra mettendosi le scarpe.
«Quanto ti lamenti! Ci vorranno solo dieci minuti per arrivare dagli altri.» risponde la mora indossando il cappotto.
Lui le si avvicina, con un sorriso sornione sul viso, prima di calarle il cappello sul naso, per gioco.
«Luke, smettila una buona volta!» lo rimprovera Letizia.
Il biondo ride di cuore all’espressione falsamente infastidita della ragazza – espressione che ha imparato a conoscere e apprezzare durante quelle prime settimane di convivenza – e le scompiglia i capelli da sopra il tessuto grigio del beanie, riuscendole a strapparle un sorriso.
«Sei proprio scemo, Hemmo.» dice lei uscendo dall’appartamento ed aspettando che anche il ragazzo sia fuori. Poi chiude la porta e scendono in strada, diretti a casa di Calum e Michael, dato che quel giorno, il punto di ritrovo è da loro.
«Scemo è il mio secondo nome. Lo sapevi?» commenta Luke, con un’espressione così seria che fa scoppiare la mora in una grossa risata e che «Ma falla finita, scemo.» replica, cercando di contenersi.
Luke sorride nuovamente, al vedere il volto della ragazza così allegro e luminoso.
E si ritrova a pensare che quelle due prime settimane di quella strana convivenza sono andate molto meglio di quanto si era aspettato. Letizia è fantastica, sotto ogni punto di vista. È paziente, curiosa, chiacchierona, testarda e così vivace che il biondo rimane spiazzato ogni volta da quell’esplosione di vita. E, nonostante tutto, ancora si sorprende per il fatto che lei voglia aiutarlo a tutti i costi. A conti fatti, lei per lui è una completa estranea, o quasi. Eppure non è così, né agli occhi del biondo né agli occhi degli altri. Perché Luke, nonostante tutto, sta imparando a conoscerla, ad affezionarsi a quella ragazza mora, e non potrebbe chiedere niente di meglio. Ci sono ancora così tante cose che lui non sa, ma ha tutto il tempo per scoprirle, perchè – anche se non riesce a spiegarselo – sente di voler far parte della vita di Letizia. È una cosa che sente dentro, fin nell’angolo più profondo del suo cuore. Ed è una sensazione che non gli da fastidio, anzi, è più che gradita.
Posa un istante gli occhi sulla figura minuta di lei, che - come suo solito - ha un sorriso luminoso sul viso, che la rende veramente molto carina.
E si ritrova a sorride ancora una volta, Luke, perché non avrebbe mai creduto possibile che, in così poco tempo, quella ragazza mora fosse diventata una delle persone più importanti della sua vita. È un qualcosa che proprio non riesce a spiegarsi, ma che comunque percepisce forte e pulsante, vivo dentro di lui, come una fiamma che arde lentamente ma in modo costante.
Senza rendersene conto, lascia che la sua mano vada ad incastrarsi perfettamente con quella di Letizia che, a quel contatto, sussulta impercettibilmente, perché proprio non se lo aspettava, specialmente non così in mezzo ad una delle strade più affollate e conosciute di tutta New York.
Ma la ragazza non si fa prendere dall’ansia e risponde alla stretta, facendo spuntare sui loro volti un sorriso mozzafiato. Nonostante il cuore le batta fortissimo, cerca di non far sì che la felicità prenda totalmente il controllo. Perché pian piano sta imparando che, nella situazione in cui lei e Luke si trovano, è bene cercare di non impazzire subito per un nonnulla. Basta andare con calma, lasciando che tutto venga da sè, senza troppe pretese.
Anche Luke la pensa così, specialmente per quanto riguarda i suoi ricordi, il suo chiodo fisso. Ha provato di tutto per ricordare almeno un qualcosa, una piccola scena. Ma più si sforzava, più andava a ritrovarsi a brancolare nel nero – o nel bianco, certe volte – in un posto senza né spazio né tempo, che gli faceva accapponare la pelle e lo faceva rinunciare nel suo intento. E la cosa buffa era che cinque minuti dopo, inaspettatamente, un ricordo – seppur piccolo – faceva capolino nella sua mente e gli risollevava il morale.
Ha solo qualche piccolo spezzone dei suoi ultimi mesi di vita. Ma non si preoccupa, sa di potercela fare, specialmente grazie alla piccoletta che è proprio accanto a lui e che sembra non volerlo lasciar andare per nessuna ragione al mondo.
Vorrei che fosse davvero così, perché non credo di riuscire a lasciarla andare, sta diventando troppo importante, si ritrova a pensare, senza neppure volerlo, mentre il cuore gli batte forte per una cosa che sa ma che non vuole pensare, neppure per un secondo. Ha lei, e questo gli basta per sentirsi bene. Ed automaticamente le guance gli diventano più rosee. Perchè, andiamo, conosce Letizia da troppo poco tempo in questa “nuova vita”, e non è possibile pensare ad una cosa simile, non con lei, più che altro non adesso. Non si ricorda cosa loro due erano stati nei mesi che lui ha perso, momentaneamente, nella sua testa. E per adesso preferisce restare nell’ignoranza. Non può permettersi distrazioni o altre cose.
Sospira stanco e si passa una mano sul viso, rabbrividendo. Non avrebbe mai creduto che nella Grande Mela, in quel periodo dell’anno, ci fossero quelle temperature così basse.
«Tutto bene?» domanda la mora preoccupata, attirata da quel sospiro.
E Luke non vorrebbe cambiare Letizia per nessuna ragione al mondo. Perché, per ogni minima cosa, lei è lì, al suo fianco, e non lo lascia cadere, non lo lascia da solo. È lì, accanto a lui, in silenzio, ma pronta ad accorrere se ha bisogno. E, nonostante un po’ gli faccia rabbia il dover così tanto a quella ragazza, sa che senza di lei sarebbe tutto più difficile. Luke sa di dover tanto – se non tutto – alla più piccola, che però non gli ha mai detto niente. Gli ha sempre e solo dimostrato un affetto smisurato e indescrivibile. E lui gli sarà grato, per tutto, per ogni singolo giorno della sua vita…
E mentre Luke, è immerso nei suoi pensieri, due grandi occhi marroni lo scrutano silenziosamente, mentre un cuore che non si arrende batte ferocemente nel petto, come a dimostrare che c’è e che ha ancora forza a sufficienza per continuare a combattere.
Letizia lo osserva rapita, ancora incredula. Potrà sembrare stupido ma, per lei, avere nuovamente Luke così vicino, viverci insieme, condividere gli spazi, è come vivere un sogno bellissimo, un’illusione. Ci sono tante difficoltà, questo è vero, ma non avrebbe mai creduto di poterle affrontare nuovamente insieme a lui, fianco a fianco, come mesi prima. Ed è questa consapevolezza, questa piccola cosa che la aiuta a tenere in vita quella fiammella dentro al cuore che non vuole spengere, per nessun motivo al mondo.
Continuano a camminare così, con le mani unite dolcemente, senza dar segno di volersi dividere. Stanno bene, Letizia e Luke. Stanno fottutamente bene e, nonostante i ricordi che ancora mancano, a loro va bene così.
Passano davanti una caffetteria, quella dove la settimana prima erano andati per prendere una cioccolata calda con gli altri. Il pomeriggio era stato veramente uno dei loro pomeriggi, con le loro battute squallide ma buffe, con le loro risa, con i loro sguardi di intesa, con la loro amicizia. Almeno, tutto questo fino a che le fan, in numero sempre maggiore, non erano entrate nel locale, assalendoli di foto e di domane.
«Ragazzi, come mai siete a New York?» 
Era questa la domanda che aveva fatto gelare a tutti il sangue nelle vene, solo per un istante.
Perché Michael, prontamente, era riuscito a salvare l’intera situazione con un «Ci siamo presi un periodo di pausa e siamo venuti a trovare delle vecchie amiche.»
Subito dopo era arrivata la polizia per far sgomberare il locale. E nessuno – per fortuna - aveva chiesto altro.
Sospira Letizia, perché certe volte situazioni simili le danno veramente fastidio. Certo, lei – come anche i ragazzi – è immensamente grata ai fan per tutto quello che fanno per lei e per tutto ciò che le fanno vivere. Però ancora non riesce a comprendere come mai alcuni (o alcune) di loro non capiscano quando sia il momento di finirla, di darsi una controllata ed essere paziente, riservando al cantante o chicchessia un po’ di privacy.
Magari fosse così semplice…
Sospira di nuovo, e stavolta è il biondo a preoccuparsi per lei. Subito i suoi occhi color del mare incontrano quelli caldi della ragazza che rabbrividisce, che ogni volta subisce lo stesso effetto, da quello sguardo così intenso e profondo.
«Che c’è?» chiede preoccupato, facendo fermare entrambi al centro dell’ampio marciapiede, il pollice di lui che accarezza lentamente il dorso della mano di lei.
E la mora si ritrova a sorridere, a causa di quel ragazzo che sempre occupa le sue giornate da quando si sono conosciuti, quel ragazzo che ama più di se stessa e per cui farebbe di tutto pur di aiutarlo.
«È tutto ok, Luke, sta’ tranquillo.» gli risponde dolce, per togliere di mezzo una preoccupazione di troppo.
Lui annuisce, benché sia ancora un po’ in pensiero, ed aumenta la stretta sulla mano di Letizia, riprendendo a camminare, inconsapevole del fatto che la ragazza stia toccando il cielo da quanto è felice, grazie a quel piccolo e semplicissimo contatto tra loro.

«Ma quanto ci avete messo? Le lumache sono più veloci di voi!» li saluta Michael facendoli accomodare.
«È tutta colpa sua.» si difende il biondo indicando la mora con la mano libera. Lei lo guarda male per una frazione di secondo, prima di ribattere. «Oh, ma insomma! Sei stressante quando ti ci metti.»
E ridono divertiti, perché lo sanno di star giocando. In fondo, ognuno di loro ha bisogno di non pensare a quello che stanno vivendo, di svagarsi un po’.
«È per questo che mi vuoi bene.» le sussurra Luke, serio, all’orecchio, notando i brividi che si formano sul collo della ragazza, facendola voltare e ritrovandosi così davanti il sorriso più bello che abbia mai visto.
Perché Letizia sta sorridendo, felice come mai prima di allora era stata, a causa delle parole del biondo. Sta sorridendo, anche se il perché proprio non riesce a spiegarselo. Sente qualcosa nel petto, come un calore che la invade tutta, che le tocca ogni singola cellula, facendola fremere.
«Ti vorrei bene in ogni caso, Luke, sempre e comunque. Ti vorrei bene nonostante tutto e tutti. Ti vorrei bene semplicemente perché sei tu.»
È questo che dice, a voce bassa, molto simile ad un soffio di vento, che solo il biondo riesce a sentire per pura fortuna. E neppure lui non riesce a non sorridere. E lo sa, che la causa di quel sorriso è Letizia con le sue parole, vere, sincere e così semplici che gli hanno fatto fatto perdere le staffe.
Gli vuole bene.
Non si sarebbe mai aspettato che quelle tre parole potessero diventare così importanti nella vita di una persona. In fondo, quante volte vengono pronunciate, per circostanza, con simpatia, con affetto? Tante, forse troppe volte. E raramente si capiscono i veri sentimenti celati dietro ad esse. Solo che adesso lo sente, distintamente, che quelle parole hanno qualcosa in più, un qualcosa che le rende dannatamente speciali alle orecchie e al cuore del ragazzo.
Sorride, Luke, perché veramente si sta rendendo conto di quanto pian piano Letizia stia entrando nella sua vita e di quanto stia diventando importante. E la cosa che più lo sorprende è il fatto che se lo sta lasciando fare, come se nulla fosse, come se quella ragazza avesse sempre avuto un posto nel suo cuore, ancor prima che si conoscessero.
«Beh, se volete fare i piccioncini, non fatemi salire la glicemia nel sangue, grazie.»
A quelle parole, i diretti interessati arrossiscono immediatamente, senza però dar segno di volersi allontanare l’uno dall’altra. 
«Dai Mike, ora non esagerare.» commenta il biondo, sperando che il rossore sulle sue guance se ne vada il prima possibile. Detesta farsi vedere timido, specialmente dalle persone a cui tiene, per il semplice fatto che vorrebbe poter dare sicurezza. Ma lo sa benissimo che è un enorme contro senso. Lui, spesso e volentieri, è l’insicurezza in persona. Come potrebbe darla agli altri, quando il primo ad averne bisogno è lui stesso?
Michael sorride e fa per andare in salotto, ma due occhi scuri che lo osservano tristi con aria di rimprovero lo fanno ghiacciare sul posto. Perché Letizia lo sta guardando in un modo che non aveva mai usato, con nessuno. Perché quegli occhi velati, lucidi, così carichi di un qualcosa che non si può e non si riesce a spiegare, Michael non li ha mai visti. E capisce anche di aver dato troppa aria alla bocca, senza pensare che le sue parole avrebbero potuto ferire la sua migliore amica. 
Nessuno del gruppo aveva ancora affrontato la relazione tra Letizia e Luke. Nessuno di loro sa cosa fare o cosa dire quando sono tutti insieme, pur di non ferire Letizia e pur di non far preoccupare troppo Luke. Solo che siamo umani, e sbagliare certe volte è concesso.
Subito Michael si avvicina alla mora, che si lascia stringere in uno degli abbracci migliori del mondo. Perchè lo sa, che il ragazzo non voleva dirlo di proposito, lo sa bene, lo conosce. In fondo, sono o non sono migliori amici? Sa che non voleva dirlo di proposito, ma fa male lo stesso, perché vorrebbe che quell’accenno alle dolcezze tra lei e Luke fosse una cosa reale, e non che sembra.
«Scusami.»
Una parola che fa sentire in colpa entrambi, come se già non stessero male per non ritenersi abbastanza forti l’uno per l’altra.
«Mike, non fa niente, davvero. È tutto ok.»
E mentre i due amici restano così, uniti, cercando di non dare così troppa importanza a quel piccolo incidente di percorso, due occhi blu come il mare li stanno osservando, in disparte, in silenzio, attenti ad ogni singolo dettaglio, a come quelle due persone – che Luke si ritrova ad analizzare – si completino a vicenda, senza bisogno di troppe cose. Si bastano da soli.
Osserva tutto, Luke, attentamente, e si sente un po’ fuori posto da tutto quello che sta succedendo. Certo, in quelle settimane, non hanno fatto altro che stare tutti insieme, ed i rapporti tra lui, Letizia e Keli si sono intensificati parecchio, ma sente distintamente che manca ancora qualcosa, un qualcosa che lega passato e presente, un qualcosa di cui ha assolutamente bisogno.
«Luke, vieni di là con noi?» chiede Letizia, facendolo tornare bruscamente con i piedi per terra. Sposta lo sguardo per l’ingresso. Michael è già andato in soggiorno senza che lui se ne sia accorto. La mano della mora tesa verso di lui lo riporta del tutto sulla terra. 
Annuisce e la afferra, quella mano, la afferra forte, perché sta iniziando a sentirsi strano, come se un qualcosa che non riesce a capire fino in fondo sia dietro l’angolo, in agguato, pronto ad attaccare. Tiene forte quella mano come se fosse l’unica certezza a cui potersi aggrappare in quel mare di incertezze in cui è andato a finire a causa del gioco del destino, della vita o di chi altro sia ai vertici e che muove tutto e tutti.
Sospira forte, e Letizia lo nota, che Luke è teso e preoccupato, lo nota benissimo. 
Allora, senza aggiungere altro, gli stringe la mano a sua volta, come a dargli ulteriore sicurezza. 
E così, mano nella mano, entrano finalmente in salotto, accolti dal saluto degli altri quattro.
Subito Ashton e Calum si alzano e vanno incontro all’amico, sommergendolo di insulti buffi e di pacche sulla spalla, mentre Keli va subito da Letizia e la stringe forte, in un abbraccio in cui entrambe riescono a ritrovarsi e a ritrovare anche un po’ di quella forza che serve a tutti loro.
«Come sta andando?» chiede la bionda a bassa voce, sedendosi sul divano.
La mora la imita e si si sistema nervosamente gli occhiali neri sul naso prima di rispondere.
«Va… bene. Nonostante tutto, va bene. È difficile che si ricordi qualcosa. Spesso passano giorni prima che gli venga in mente anche la più piccola scena. Però in generale va bene.» dice Letizia, con voce un po’ insicura, come le parole che ha pronunciato. 
Perché sì, sarà pur vero che sotto questo punto di vista le cose vadano abbastanza bene. Ma è il resto ad essere uno schifo. Perché Letizia vorrebbe tanto poter amare Luke, con le parole, con i gesti, con le labbra, con il corpo e con l’anima. Vorrebbe. E per i primi due punti della lista ci riesce. È quando si comincia a parlare del resto, che le crolla tutto. 
Punta gli occhi sulla figura del biondo, intento a ridere come un pazzo con i suoi amici di sempre. E, nonostante quella visione faccia sorridere anche lei, Letizia si sente morire, mentre un buco enorme le si apre nel petto e le fa male, tanto, le fa mancare il respiro, quasi fosse sott’acqua e stesse affogando, lentamente ed inesorabilmente.
«A malapena ricordo il sapore delle sue labbra.» si ritrova ad ammettere, e gli occhi le diventano lucidi quando vanno a finire contro quelli castani della sua migliore amica. «Dimmi Keli, tu ci riusciresti a stare senza ricordarti neppure il profumo di Ashton?» chiede, con la voce che ormai è solo un soffio leggero e tremante.
La bionda nega con la testa, incapace di rispondere. Perché sa che Letizia, con quelle parole, con quelle domande, le sta facendo capire come si stia sentendo, e che i sentimenti che provava durante l’assenza di Luke sono tornati. Perché, nonostante Luke sia lì con loro fisicamente, mancano i sentimenti del ragazzo per Letizia a chiudere veramente tutto il cerchio.
Sospirano entrambe, e si ritrovano a sorridere un po’. In fondo non va bene che si buttino così giù. Insomma, devono pur reagire!
Intanto, dall’altra parte della stanza, anche se continua a parlare con i suoi amici, Luke ha notato il cambiamento di espressione della mora. Ma cerca di non dar a vedere quanto sia preoccupato per lei, anche se vorrebbe chiederle cosa le succeda. Sono giorni che la vede strana, triste, con il morale sotto ai piedi. E il nono essere in grado di poterla aiutare lo manda in bestia, completamente. 
E, come un segnale d’allarme, un'altra piccola scena fa improvvisamente capolino nella sua mente.

«Sono inutile.»

Una frase che gli rimbomba nella testa da quanto è forte, sentita dentro. Una frase che sa di aver detto tempo prima, ma non si ricorda in quale occasione. Un brivido gli percorre la schiena e torna a prestare attenzione ai suoi amici, che intanto hanno preso posto sui divani. Michael e Calum su quello davanti alla TV, Ash con in braccio Keli e Letizia seduta vicina sull’altro.
«Luke, vieni pure se vuoi.» lo chiama la mora alzandosi e facendogli segno di sedersi dove era lei prima.
Ma il biondo scuote la testa, con il sorriso sulle labbra, dato che Letizia gli ha appena dimostrato che, in fatto di gentilezza e disponibilità, lei nono cambierà mai. In compenso, il ragazzo si siede a terra, con la schiena poggiata alle gambe della sua coinquilina, che sorride, felicissima della loro vicinanza.
Anche Luke è felice, perché anche il semplice fatto di poter starle vicino lo fa stare bene. Ma adesso c’è altro nella sua testa, che riguarda i suoi due amici seduti accanto sull’altro divano. Perché non gli torna che Michael e Calum siano diventati tutt’ad un tratto così intimi, sempre vicini, sempre a scambiarsi sorrisi o occhiate languide e dolci. Certo, gli fa piacere che, finalmente quei due si siano avvicinati un po’ di più, dopo tutti quegli anni passati insieme. Ma c’è qualcosa di… strano, nel loro modo di approcciarsi l’un l’altro che proprio non riesce a capire, e gli fa nascere un qualcosa dentro. Un qualcosa che gli si annida nello stomaco, nel cuore, e gli dà fastidio.
Però cerca in tutti i modi di non pensarci e continua ad ascoltare le battute squallide dei suoi amici, le piccole discussioni tra Ashton e Keli, la risata di Letizia. E tutto gli sembra perfetto. Appunto, sembra e basta. Perchè quel qualcosa fottutamente ingombrante, pungente, doloroso, c’è ancora, e non vuole lasciarlo andare…
«Vado a prendere qualcosa da bere e da mangiare.» dice ad un tratto Michael alzandosi e dirigendosi verso la cucina. Immediatamente Calum si alza e gli va dietro, urlando a squarciagola un «Aspetta, che ti aiuto!» che fa ridere tutti gli altri in sala.
«Non cambieranno mai quei due.» commenta divertito Ashton, facendo aumentare le risa di Keli, che proprio non riesce più a contenersi, non quando il suo ragazzo parla con quelle espressioni buffissime sul viso.
Letizia si ritrova un po’ contagiata dall’allegria dei suoi amici e sorride, sentendo che il cuore le si alleggerisce un po’. I suoi occhi, però, vengono catturati dal movimento troppo brusco che Luke ha compiuto per mettersi in piedi.
«Tutto bene?» chiede allarmata, notando la strana luce in quegli occhi scuri.
Lui si volta e le sorride, passandosi una mano sul viso. «Non mi sento molto bene, vado un attimo in bagno.» spiega, mentre il dolore all’altezza dello stomaco non fa altro che peggiorare, ad ogni secondo, quasi fosse una sorta di campanello di allarme.
La mora annuisce, un po’ preoccupata per lui, ed il biondo le sorride una seconda volta per rassicurarla. Poi va alla ricerca del bagno. Il problema è che quell’appartamento non lo conosce ancora molto bene, e spesso gli è capitato di sbagliare stanza. Spera solo che non succeda anche questa volta e, sicuro che la porta del bagno sia quella bianca davanti a lui, abbassa la maniglia ed entra, ritrovandosi di fronte ad un scena che mai e poi mai si sarebbe sognato.

Appena Michael aveva messo piede in cucina, aveva sentito la porta sbattere piano e subito le labbra di Calum si erano avventate sulle sue, timide, bisognose di colmare quella piccola distanza tra loro. Senza pensarci troppo, il maggiore aveva preso il minore per la vita e lo aveva fatto sedere sulla tavola, senza interrompere il contatto. Ed avevano continuato a baciarsi, con amore, con dolcezza. Si stavano concedendo un attimo tutto per loro, per coccolarsi un po’, per amarsi anche con un gesto semplice come quello.
Ed era così bello sentire i loro profumi mischiarsi, le loro lingue rincorrersi, i loro respiri accarezzarsi, i loro cuori battere così forte che probabilmente sarebbero scoppiati presto.
«Ti amo, Michael.» aveva detto il più Calum, interrompendo un attimo il bacio, perché voleva farglielo sapere, voleva ricordargli che in tutto quel caos, il suo amore non se ne sarebbe andato, mai.
«Ti amo anche io, Calum.» aveva risposto Michael sorridendo felice, per le stesse motivazioni che avevano spinto il moro a dire quella frase.
Ed avevano ripreso a baciarsi, lentamente, dolcemente, per colmare i loro spazi vuoti, sentendosi veramente bene, come non accadeva da un po’ di tempo.
Almeno fino a che la porta della cucina non si era aperta.






Letizia
Ciao a tutti! <3
Scusate l'orario a cui posto, ma oggi avrò tantissimo da fare, quindi è bene che facia adesso ;).
Allora, che capitolo dolcissimo abbiamo qui! <3 
Voglio spiegarvi una cosa: il titolo. I got you significa fiducia, il fatto che sia Luke che Letizia vogliano essere importanti l'uno per l'altra e che, qualsiasi cosa accada, saranno sempre pronti ad aiutarsi, a tirarsi su il morale, ad amarsi (anche se lui ancora non ricorda niente u.u). 
Ora chissà cosa succederà u.u
Bene, detto questo, anche questa settimana volevo dirvi che ho postato ben 4 OS! Eccole a voi! <3
Angel (su Luke), Only human (su Calum), Echi nel tempo (su Ashton), Cicatrici (su Calum, di nuovo ;)).
Poi, altra cosa: una volta postato questo capitolo, metterò LA NUOVA STORIA A PIU' CAPITOLI. 
Sarà su Mike e si chiamerà Give me love and fill me in :3. Spero vi piaccia e che andrete a dare un'occhiatina :3 <3
Detto questo scappo ringraziandovi di ogni cosa! <3
Alle recensioni rispondo in giornata, quando sarò in macchina ;).
Un bacione e grazie mille per tutto, Letizia <3
   
 
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