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Autore: DoctoRose91    04/04/2015    2 recensioni
Dopo che Regina ha gettato il suo sortilegio, tutti i personaggi delle favole si sono trovati privi di memoria in una cittadina di nome Storybrooke…compresa una giovane ragazza amante della bella vita e dell’alcol di nome Lacey, la quale non ricorda che un tempo era stata Belle. Come riuscirà Mr.Gold , una volta recuperata la memoria, ad aiutare Belle a recuperare la sua?! Speranzoso che lei , prima o poi, si ricorderà di lui!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ricordati...'
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Capitolo 16: Insieme
 
Li vide uscire dall’auto e camminare per strada a braccetto. Erano molto sereni e tranquilli. Gold si poggiava con molta eleganza sul bastone ridendo con Lacey,  mentre insieme attraversavano la strada. Si vedeva che erano molto intimi;  il modo in cui si guardavano, come lui la stringeva al suo corpo, la sua mano sul fianco le faceva comprendere che qualcosa tra i due era nato o forse aveva ripreso. Visto che a Gold gli era riaffiorata la memoria, forse anche a Belle era ritornata, e se questo era avvenuto allora significava che il suo sortilegio si stava indebolendo, che forse la sua vittoria si stava trasformando lentamente in una sconfitta. Doveva indagare, doveva sapere se Lacey aveva riacquistato la memoria, se era ritornata la Belle che aveva incontrato molto tempo fa per le vie della foresta incantata.
Fatto stava che se anche Lacey non avesse ripreso la memoria, vederla frequentare Gold e vederli così spensierati le dava la nausea.
Come era possibile che un essere orribile, spregevole e antipatico potesse piacere a qualcuno? Ma soprattutto, come poteva lui piacere ad una ragazza semplice e carina come Belle?
Prese nuovamente a camminare  verso l’ufficio intenta ad aspettare suo figlio Henry.
 
 
 
-Che ne dici se dopo aver fatto colazione prendessi la tua roba dalla camera e la portassi a casa nostra?- affermò l’uomo prima di aprirle la porta del locale di Granny.
 
Belle sorrise teneramente entrando seguita da Gold.
 
Ruby notò Lacey sedersi di fronte a Gold sorridendogli spensierata.
Appena incrociarono i loro sguardi la salutò da lontano con la mano.
La vedeva felice e tranquilla con una nuova luce negli occhi. Che fosse Gold l’artefice di quel miracolo? Non seppe spiegarselo come poteva essere, sperava solo che la sua cara amica stesse bene e che avesse fatto la scelta migliore.
 
Si avvicinò al tavolo con in mano due menù e una brocca di caffè caldo.
 
-Ciao Lacey come stai?- chiese senza interessarsi dell’uomo alla sua destra.
 
-Benissimo Ruby grazie!-
 
-Sta notte non sei rientrata, mi sono un po’ preoccupata!- continuò appoggiando la mano libera sul tavolo dopo aver posato i menù.
 
-Beh…vedi...io…stavo…!-  
 
Guardò Gold, ed iniziò a sorridergli nel mentre ricordava la passionale serata e l’altrettanta mattinata passati insieme nella loro camera da letto.
 
L’amica notò un leggero rossore sulle sue guance e capì velocemente dove e come aveva passato la serata. A lei le faceva ribrezzo, semplicemente le dava la nausea nel solo concepire che avesse passato più di qualche minuto con quello zoppo usuraio. Come poteva la sua cara ed affascinante amica poter addirittura passare l’intera notte con lui? Iniziò a venirle un leggero volta stomaco solo nell’immaginare una cosa simile.
 
-Vedo che hai ritrovato la collana!- notò la catenina al suo collo.
 
-Ruby… i clienti!- la disturbò la nonna da dietro il bancone.
 
Lei sbuffò allontanandosi dal tavolo.
 
-Ne parliamo dopo!- disse poi voltandosi.
 
Lei annuì sorridendole.
 
-Credo che abbiamo fatto scoop questa mattina!- attirò l’attenzione su di lui.
 
-Io e te attiriamo sempre l’attenzione su di noi!- precisò lei ridendo.
 
-Mi domando come mai?-  fece ironia  sfiorandole con l’indice la sua mano.
 
Belle sorrise intrecciando le mani sul tavolo. Prese ad osservare il menù rimanendo in quella precisa posizione.
La guardava mentre lei era intenta a leggere il menù, gli accarezzava dolcemente la mano continuando a fissare le varie pietanze. Era così naturale, semplice e  tranquilla, non si interessava minimamente di quello che potevano pensare o dire le persone, lei voleva vivere quell’amore in tutta sincerità e serenità indipendentemente da quello che le circondava.
 
Belle si accorse che lui la stava guardando intensamente, quello sguardo era così profondo e tenero che spesso si perdeva in esso dimenticando tutto ciò che la circondava. Gli avrebbe voluto tirare il colletto della camicia e baciarlo passionalmente sulle labbra.
Aumentò la stretta sulla mano facendolo destare dai suoi pensieri.
 
-Cosa c’è?- chiese teneramente lei avvicinandosi con il busto al tavolo.
 
-Pensavo a come sono fortunato ad averti al mio fianco!- rispose romanticamente avvicinandosi.
 
-La nostra prima colazione insieme dopo anni!- constatò eccitata ed euforica lei stringendogli la mano.
 
Lui annuì ridendo per il modo buffo ed affettuoso che usò per esprimersi.
 
Ordinarono due tè freddi alla pesca, ciambelle con marmellata e biscotti della casa al cioccolato.
 
Presero a ridere ed a scherzare nell’attesa di essere serviti ricordando i vari momenti passati insieme.
 
……
 
In una piovosa e nuvolosa giornata  al castello Belle era seduta sul marmo dell’enorme finestra e fissava le gocce che precipitosamente facevano capo sul vetro rigandolo. Sembrava che quella finestra piangesse lacrime di dolore.
Si addossò al muro poggiando anche la testa rimanendo ferma a guardare fuori lasciandosi cullare dalla dolce melodia della ruota di Rumple.
 
Era passato qualche mese dal suo rientro dopo quella stressante avventura che aveva vissuto per raggiungerlo. Ormai i segni sul corpo erano impercettibili, la pelle stava riacquistando nuovamente la sua forma liscia e corposa.
 
Quella luce bianca illuminava delicatamente il profilo di Belle rendendola sovrannaturale. 
Fermò la ruota osservandola in silenzio godendosi quello spettacolo.
 
-Hai finito la paglia?- chiese voltandosi verso di lui.
 
I suoi occhi erano luminosi e meravigliosi, paragonabili a due splendidi zaffiri lucenti. Ogni volta che incrociava il suo sguardo il respiro gli moriva in gola, proprio come in quel momento.
 
Scosse la testa cercando di sistemare i suoi pensieri.
Lei sorrise vedendolo completamente impacciato ed imbarazzato.
 
-Ho preferito guardare l’angelo che avevo di fronte invece di creare inutile oro!- riuscì a dire stringendo la presa sulla ruota.
 
Lei abbassò il capo sorridendo lusingata di tale dichiarazione. Era sempre bello ricevere quei teneri complimenti da lui.
Allungò la mano invitandolo ad avvicinarsi; il folletto senza esitare lasciò la sua postazione avvicinandosi alla ragazza.
 
Belle lo fece sedere dietro di lei e poi si posizionò tra le sue gambe poggiando la schiena contro il petto di lui. Rumple la strinse per i fianchi prendendo a giocherellare con i fiocchi del suo corpetto. Lei voltò la testa alzando lo sguardo su di lui e gli sorrise, mentre il folletto prese a fissarla intensamente negli occhi spostando a volte lo sguardo sulle sue carnose e rosse labbra desiderando ardentemente di baciarle.
 
-Parlami di tuo figlio!- gli chiese  interrompendo il suo pensiero.
 
-Cosa vuoi sapere?- domandò stringendo la presa sui fianchi.
 
-Mi hai raccontato come lo hai perso, ma non mi hai mai detto com’era, cosa gli piaceva, che carattere ha, la prima parola che ha detto, cosa hai pensato appena l’hai visto tra le tue braccia. Vorrei conoscerlo attraverso i tuoi racconti così quando lo incontrerò mi sembrerà già di conoscerlo, almeno in questo modo cercherò di essere meno di una estranea per lui!-  precisò poggiando il capo contro la sua spalla.
 
Lui annuì sorridendole teneramente, rimase profondamente colpito dal suo discorso. Belle voleva conoscere Baelfire, voleva essere già la madre che lui non aveva mai avuto. Leggeva nei suoi occhi un amore materno verso quel ragazzo che non conosceva affatto, era stupenda.
 
-Nacque durante la mia partecipazione alla guerra degli orchi. Io seppi della sua nascita da una veggente e decisi di ritornare a casa procurandomi un infortunio permanente alla gamba per riuscire a sopravvivere a quella guerra e poter crescere mio figlio. Era un bambino meraviglioso, pieno di vita e di coraggio, un coraggio che io non ho mai avuto. Ha gli occhi chiari e i capelli castani molto sbarazzini sulla testa. Ha un gran senso del dovere e del lavoro. Mi aiutava sempre nelle mie faccende e nelle mie mansioni. Era un ragazzo instancabile e laborioso. Ha sofferto molto la perdita della madre e credo che abbia sofferto altrettanto la perdita di suo padre!-
 
-Perché dici questo?-
 
-Mio figlio ha vissuto il mio cambiamento da semplice filatore a Dark One. E’ stato un duro colpo per lui vedere suo padre trasformato in una bestia, credo che chiunque si sarebbe scioccato, ma nonostante ciò mi è stato vicino e mi ha sempre accudito!- cercò di spiegarsi facendosi serio.
 
Lei annuì comprendendo il significato. Quel ragazzo aveva veramente una forza eccezionale, aveva sopportato la perdita della madre e la trasformazione del padre ed ora chissà cos’altro stava passando. Si sentiva in pena per lui, era dispiaciuta per tutto quello che gli era successo, sperava tanto che quel ragazzino, ovunque ora si trovasse, era al sicuro e vivo.
 
Rimase ad ascoltare osservando fuori la vetrata giocherellando con il ciondolo che aveva al collo immaginandosi questo ragazzino coraggioso ed audace che Rumple le descriveva.
 
…….
 
Arrivarono le ordinazioni. Quella mattina nel locale di Granny non c’erano molte persone, anzi vi erano poche sparse per la stanza.
 
Belle appena vide la ciambella e i biscotti le scappò una tenera risata di gusto.
 
-Cosa c’è?- chiese osservando il suo comportamento mentre agguantava l’invitante ciambella ripiena.
 
-Mi è venuta in mente la nostra famosa colazione sulla tua poltrona! Ricordi?*- continuò a ridere prendendo un biscotto.
 
Lui annuì sorridendo imbarazzato. Quello era uno dei suoi più bei ricordi che avesse.
 
-Ricordo perfettamente la nostra romantica colazione sulla poltrona!-  ammise poi  fissandola dolcemente negli occhi.
 
-Più che romantica io ricordo che fu passionale!- aggiunse portando alla bocca lentamente il biscotto fissandolo intensamente negli occhi.
 
Gold inghiottì mentre vedeva quella perfetta ed invitante bocca mordere armonicamente e passionalmente quel biscotto.
 
-Non hai idea di come vorrei essere quel biscotto in questo momento!- ammise completamente pervaso da quella meravigliosa visione.
 
Belle abbassò il capo ridendo imbarazzata, non era da lei essere maliziosa questo l’aveva imparato da Lacey, ma non le dispiaceva provocare e mantenere sulle spine il suo partner, anzi al contrario le piaceva parecchio.
 
-Ed io quella ciambella!- confessò ritornando su di lui sorridendogli.
 
Aveva un leggero rossore sulle guance, era tremendamente carina.
 
Lui si avvicinò per poterle toccare la mano, ma sbadatamente fece cadere il bicchiere di tè bagnandola.
 
-Oh scusami Belle non volevo, mica ti sei bagnata?- disse imbarazzato cercando di riprendere il bicchiere ed asciugare il tavolo.
 
-No, solo pochi schizzi, e comunque mi dovevo cambiare quindi non preoccuparti con un po’ d’acqua andrà via!-
 
-Scusami tesoro… davvero scusami!- continuava dispiaciuto.
 
La ragazza si alzò e gli posò un bacio sulla guancia.
 
-Vado al bagno!-  bisbigliò al suo orecchio per poi allontanarsi.
 
Gold si voltò osservando la fanciulla che nel mentre spazzolava la camicetta con un fazzoletto si recava alla toilette.
 
Ancora aveva i brividi addosso nel solo aver percepito il respiro della ragazza nel suo orecchio. Adorava la sua voce, era la melodia più bella che avesse mai ascoltato. Amava quella ragazza, l’amava da impazzire.
 
Lei si voltò prima di imboccare il corridoio sorridendo, poi abbassò lo sguardo avviandosi. Lui sorrise al nulla. Era lì fermo con lo sguardo fisso immerso nelle sue sensazioni. Quella ragazza gli aveva rapito il cuore con un semplice sguardo.
 
……
 
Nonostante la pioggia era cessata, le vetrate ancora erano bagnate dalle gocce che pian piano cadevano rigandole. Belle era rimasta ad ascoltare tutto il suo racconto. Stava iniziando ad amare quel ragazzino come se fosse suo figlio, non vedeva l’ora di incontrarlo e  di vederlo. Gli voleva già bene e sperava che anche lui avrebbe ricambiato.
 
-Rumple mi dispiace tanto per quello che tu e tuo figlio avete dovuto affrontare. Avrei tanto voluto essere lì con voi ed alleggerirvi di tutto quel peso! Sono sicura che troveremo Baelfire ed insieme potremmo essere una famiglia!- ammise completamente angosciata e affranta.
 
Poteva solamente immaginare quanto dolore entrambi avessero ben rinchiuso in sé, e non sapeva come poter alleviare quel dolore.
Il folletto sorrise dolcemente accarezzandole la guancia. Lei sarebbe stata una madre perfetta per il suo Bae, l’avrebbe accudito, curato ed amato. Era certo che la sua Belle avrebbe rapito il cuore di suo figlio come aveva rapito il suo con un semplice sguardo.
 
-Pensi che lui mi accetterà?- chiese facendosi seria guardandolo con quei dolci occhi azzurri che facevano trapelare insicurezza e paura.
 
-Perché dici una cosa simile? Sicuramente Bae appena ti conoscerà ti accetterà nella sua vita. Sono io che ho paura di non essere nuovamente accettato da lui!- ammise teneramente sorridendole.
 
Belle gli prese la mano che aveva sulla sua guancia e gliela strinse nella sua.
 
-Non preoccuparti avrai tempo per poter riprenderti la sua fiducia…e se tu vorrai lo faremo insieme!- lo rassicurò lei emozionata.
 
-Insieme?-
 
-Insieme!- confermò lei voltandosi completamente per poterlo abbracciare.
 
Nonostante quella fu una giornata abbastanza cupa e piena di pioggia, fu una giornata molto importante per loro. Avevano impostato il loro rapporto, volevano essere una famiglia, desideravano costruirsi un futuro insieme ed essere finalmente felici anche al costo di dover fare degli enormi sacrifici. Insieme avrebbero sopportato tutto.
 
……
 
 
Dopo che conclusero la loro colazione Gold seguì la ragazza nella  stanza accompagnato da molti sguardi di scetticismo ed altri di invidia. Appena mise piede nella sua camera la vide molto disordinata e confusa.
 
-Scusami per il disordine, ma ieri ero talmente agitata per venire da te a parlare che ho lasciato le cose come andavano!- sottolineò  imbarazzata mentre raccoglieva alcuni abiti da terra.
 
-Caspita ti faccio questo effetto?- aggiunse chiudendosi la porta dietro.
 
Belle si alzò posando gli abiti sulla poltrona lì vicino, si diresse spedita verso di lui fissandolo intensamente.
 
-No, fai di peggio!- ammise a fior di labbra catturandole in un passionale bacio.
 
Si avvinghiò al collo costringendolo ad arrendersi alla sua lingua che prepotente gli invase la bocca. Fu un bacio ardente ed infuocato.
Leggeva passione e desiderio in ogni gesto della ragazza, e non poté non gettare a terra il bastone rinchiudendola tra le braccia approfondendo quel bacio.
La lontananza ed il sacrificio di non potersi baciare avevano alimentato in loro quella passione e quella bramosia di possesso che era difficile sopprimere proprio ora che si erano ritrovati. Dopo tutto quello che avevano passato sembrava sciocco sprecare il tempo.
 
Le sue mani iniziarono a salire sotto la camicetta con l’intenzione di raggiungere il reggiseno e sbottonarlo, mentre lei  era intenta a mordere e baciare le sue labbra.
Il suono dell’orologio della cittadina catturò l’attenzione di Gold. Tolse le mani da sotto la camicetta appoggiando la testa alla porta spostandosi dalla ragazza che sbalordita ancora era avvinghiata al suo collo.
 
-E’ ora di aprire il negozio. Mi dispiace tesoro, vorrei tanto rimanere qui con te, ma devo aprirlo. E poi tu devi prendere tutta questa roba e portarla da me!-
 
 
Anche se non voleva, doveva essere serio e rigido, avevano degli impegni ed entrambi li dovevano rispettare.
 
-Hai ragione. Sai da dove incomincio?- chiese lei spostandosi.
 
Gold negò incuriosito dal tono della ragazza.
 
Belle prese a sbottonarsi lentamente la camicetta fissandolo intensamente negli occhi con una piccola vena di malizia.
Rimase lì imbambolato a guardarla lentamente sbottonarsi l’indumento scoprendo quella candida pelle.
 
-Dagli abiti!-  disse poi facendo cadere la camicetta a terra.
 
Portò le mani verso la cerniera della gonna sbottonandola velocemente facendola cadere vicino alla camicia. Gold era meravigliato da quello che i suoi occhi gli stavano mostrando. La sua bellissima Belle si stava spogliando davanti a lui con un’armonia e grazia nei movimenti da renderlo completamente pazzo e succube delle sue sensazioni. L’adrenalina scorreva a fiumi nel suo corpo portandolo in confusione.
La ragazza non ebbe nemmeno il tempo di sbottonarsi il reggiseno che si trovò distesa sul materasso percependo la bocca di lui ovunque. 
 
-E questo è l’effetto che tu fai a me. Ogni volta che ti vedo ho solo voglia di baciarti, stringerti, averti. Sai come convincere un uomo lo sai?- confessò lui fissandola negli occhi.
 
Lei sorrise lusingata.
 
-So come convincere te! E questo mi basta!- affermò portando le braccia intorno al suo collo invitandolo a scendere verso di lei.
 
Lui sorrise prendendo a baciare le sue invitanti e desiderate labbra.
 
……..
 
La fragranza di erba bagnata profumava l’intera camera dove la principessa aveva aperto la finestra. Nonostante fosse una giornata grigia era abbastanza piacevole. Belle e Rumple avevano da poco finito di cenare, il sole stava già calando dietro le colline, e i suoi raggi caldi si mescolavano all’azzurro del cielo creando dei bellissimi giochi di colore. Quel paesaggio sembrava un meraviglioso quadro impressionista, ricco di sfumature, pennellate veloci e sottili che suscitavano  nello spettatore meraviglia e sbigottimento per la bellezza della natura. Belle rimaneva sempre sbalordita dalla magnificenza del creato.


 
Rumple la raggiunse nella stanza dopo aver concluso un suo affare. Si erano dati appuntamento proprio in quella camera, in una delle quali Belle passava pochissimo tempo. Era una delle più belle che avesse mai visto, vi erano molti giocattoli e scaffali ricchi di cianfrusaglie per bambini, c’era un enorme letto e un piccolo tavolo su cui vi erano molti oggetti di legno, tra cui un cavallino**.
 
Non aveva curiosato più del dovuto, se Rumple gli aveva dato appuntamento in quella stanza c’era un motivo e lei lo voleva scoprire insieme a lui.
 
-Sei bellissima quando hai lo sguardo perso. Leggo meraviglia e gioia nel tuo volto ogni volta che ti perdi ad osservare qualcosa! A cosa pensi?- chiese avvicinandosi.
 
-A quanto sono fortunata, a quante cose potremmo fare insieme, a cosa ci aspetterà il futuro, e come poi insieme lo vivremo. Sono così perché davanti ai miei occhi immagino te,l’uomo della mia vita. Sei tu che mi rendi felice!- rispose  voltandosi verso di lui.
 
Quanto era carina e dolce, era veramente un angelo del cielo.
 
-Tutto bene con i tuoi affari?- chiese poi sorridendo.
 
Annuì . Le pose un dolce e leggero bacio nell’incavo del collo assaporandosi, ad occhi chiusi, quell’intimo momento.
 
-Oggi mi hai chiesto di mio figlio…!- iniziò spostandosi.
 
Belle annuì incuriosita.
 
 Lui si avvicinò ad un piccolo mobile e tirò fuori una pergamena molto antica.
 
Lei si accostò a lui curiosa di cosa ci fosse scritto. Rimase scioccata da cosa i suoi occhi le mostrarono. Vi era disegnato un ragazzo con un cappuccio, non poteva avere più di 12 anni. Il suo sguardo era forte e fiero, si vedeva che avesse coraggio da vendere. Era davvero un bellissimo ragazzo.
 
-Lui è Baelfire!- ammise lei capendo subito chi fosse ritratto in quella pergamena.
 
 Lui annuì tristemente. Rivedere il volto di suo figlio gli fece suscitare dolci e tristi ricordi.
Lei gli sorrise poggiandogli una mano sulla spalla.
 
-Vedrai che lo ritroveremo e saremo una famiglia!- lo rassicurò.
 
Lui la guardò con gli occhi pieni di lacrime. Non aveva mai visto Rumple in quello stato, era profondamente afflitto e disperato.
La perdita di un figlio è la cosa peggiore che possa accadere ad un genitore, se poi la colpa è pure sua fa aumentare tali angosce da lacerare il cuore.
La prese per i fianchi tirandosela a sé abbracciandola forte al suo corpo. Belle fu presa alla sprovvista. L’abbracciò forte a sé confortandolo con la sola presenza accarezzandogli i capelli dolcemente. Non le piaceva vederlo in quello stato, soffriva molto e non avrebbe mai voluto che il suo tenero Rumple fosse così afflitto da nostalgia e sensi di colpa. Sperava tanto che il giorno della loro riunione fosse venuta in fretta così che Rumple avrebbe nuovamente incominciato a vivere.
 
……..
 
Erano distesi nel letto sotto le lenzuola abbracciati come due teneri piccioncini a fissarsi intensamente negli occhi senza emettere una sola sillaba. Erano talmente avvolti da quel sentimento e da quell’amore che quei dolci momenti dovevano rimanere intoccabili da futili ed inutili parole.
Belle sorrideva in continuazione, aveva ormai il sorriso stampato sulle labbra e nei suoi occhi. Si leggeva che era profondamente contenta e questo non poteva che lusingare Gold. Ancora non capiva come era possibile che lui la rendesse felice,  ma fatto stava che era colpa sua, una colpa che lui era ben lieto di prendersi.
 
-Vuoi che ti aiuti con il trasloco?- chiese mentre avvolgeva un suo ricciolo intorno al dito.
 
Lei negò.
 
-Non ti preoccupare, hai altro da fare, me la caverò benissimo da sola!- sorrise poi mentre prese ad accarezzargli le labbra.
 
-Vorrei aiutarti!- ammise seriamente.
 
Lei sorrise lusingata.
 
-Facciamo così…!- iniziò mentre poggiava la schiena contro il materasso e si voltava con il viso verso di lui.
 
-Io impacchetterò gli scatoli e tu questa sera passi a prendermi con l’auto e carichiamo tutto!- concluse  poggiando la mani sul ventre.
 
Lui sorrise annuendo.
 
-D’accordo, va bene!- ammise avvicinandosi a lei con l’intenzione di baciarle la bocca.
 
Lei chiuse gli occhi assaporandosi il tenero momento.
 
Si lasciarono poco dopo. Gold si recò in negozio a concludere alcuni affari, mentre Belle riprese a sistemare la camera rinchiudendo le sue cianfrusaglie negli scatoloni che Ruby le aveva procurato.
 
-Sei sicura di volerlo fare? No dico…quell’uomo è un essere spregevole, tiene in pugno tutta la città, ed è un usuraio privo di cuore!- commentava scettica la scelta della sua amica.
 
Belle la guardava sorridendo. Sapeva cosa aveva fatto Rumple e nonostante ciò non poteva fare a meno di confermare la sua scelta. Lei gli doveva stare vicino, glielo aveva promesso e voleva mantenere la sua promessa.
 
-Ruby ascolta, posso immaginare cosa abbia fatto Gold a te, a tua nonna e al resto della città. Posso capire che è difficile vedere del buono in un uomo con una tale reputazione. Credimi lo capisco, ma io ne sono innamorata profondamente. Gli donerei la mia vita se dovessi salvarlo. So che tu non puoi capirmi e credi che io forse ho preso una sbandata per quest’uomo più grande di me, forte e prepotente, ma sappi che  è tutto il contrario, io mi sono innamorata della sua gentilezza, del suo dolce animo e della sua disperata voglia d’amore!- cercò di rassicurare la sua cara e preoccupata amica che comunque rimaneva ferma sulle sue idee.
 
-Non lo capisco, ma lo accetto. Sappi che se quel brutto usuraio ti dovesse fare del male sai a chi rivolgerti. Una camera per te è sempre disponibile!- rispose l’amica abbracciandola.
 
 
Belle rispose all’abbraccio sorridendo. Le mancava Cappuccetto Rosso e nonostante Regina l’avesse trasformata in Ruby rimaneva comunque la sua cara e vecchia amica Cappuccetto.
 
-Lo terrò a mente non ti preoccupare!-
 
Ruby per quello che poteva rimase ad aiutare l’amica nel trasloco. Belle era felice e serena, piegava con cura ed armonia tutti gli abiti che aveva nel mobile e posava con attenzione negli scatoli ogni oggetto sparso nella stanza.
 
Si fece sera e Ruby dovette aiutare la nonna, mentre Belle uscì dal retro per non disturbare i clienti che facevano visita al locale.
 
Stava portando l’ultimo scatolo verso gli altri che aveva poggiato fuori il vicolo vicino all’ingresso del locale in modo tale che quando sarebbe arrivato Gold  avrebbero fatto in fretta. Era tremendamente pesante quello scatolo e non si ricordava neanche bene cosa ci fosse dentro da renderlo così  pesante.
Vide una moto lì vicino ed un giovane ragazzo alto e slanciato che si stava alzando dalla sella. Rimase immobile a fissarlo.
Lui la vide e gli sorrise. Notò lo scatolo pesante e si avvicinò.
 
-Una delicata signorina non dovrebbe trasportare oggetti pesanti!- disse togliendole da mano quello scatolone.
 
Belle sorrise annuendo gentilmente. Si sentiva strana, qualcosa non andava e non capiva cosa.
 
-Ti stai trasferendo qui?- domandò posando lo scatolo a terra.
 
-No, in verità me ne sto andando!- rispose aggiustando uno scatolo da terra.
 
Lui annuì fissandola.
 
-Mi chiamo August!- si presentò dandole la mano.
 
Lei gliela strinse alzandosi verso di lui.
 
-Io sono BelLacey…mi chiamo Lacey!- si corresse subito.
 
Il sortilegio non si era ancora spezzato e quindi doveva ancora mantenere le sue false generalità.
 
-Spero di vederti presto Lacey!- sorrise li ragazzo.
 
Lei annui.
 
I fari della Cadillac di Gold colsero la loro attenzione.
Belle prese ad osservare intensamente il taglio di occhi di quel ragazzo, le sembrava di averlo già visto da qualche parte, non ricordava bene dove, ma quel volto le sembrava familiare.
 
Gold uscì dall’auto, mentre il ragazzo lentamente si allontanò da Belle dirigendosi al locale. L’osservò con sospetto, ma in quel momento non aveva tempo per pensarci, doveva interessarsi di Belle e del suo trasloco.
 
-Chi era?- chiese avvicinandosi alla ragazza che continuava a fissare la moto.
 
-Non so dirti, si chiama August. Mi ha aiutata con lo scatolone tutto qua!- rispose  voltandosi verso il compagno.
 
Lui annuì fissando il locale di Granny. Qualcosa in lui gli diceva di tener d’occhio quel ragazzo.
 
-Vogliamo iniziare finalmente questo trasloco?- chiese felicemente prendendo uno scatolo e portandolo in auto. Belle lo seguì aiutandolo.
 
 
 
Arrivarono nel vicoletto della loro villa e portarono tutti gli scatoli nell’ingresso. Belle iniziò a sistemare qualcosa ed a disfare le valigie. Non riusciva a togliersi quello sguardo dalla mente, le diceva qualcosa, ma non riusciva a capire cosa. Perché era così difficile capire cosa la mente le voleva dire? Perché si sentiva che quel ragazzo era qualcuno di importante? Qual era il motivo per cui il nome August le sembrava una copertura?
 
Lui era appoggiato allo stipite della porta osservando la sua Belle pensierosa.
 
-A cosa pensi?- chiese avvicinandosi.
 
Belle si voltò posando l’ultimo vestito nell’armadio. Chiuse le ante.
 
-A noi, al nostro futuro ed a tuo figlio!- confessò voltandosi.
 
Gold la strinse per i fianchi sorridendole.
 
-Non preoccuparti lo troveremo!-
 
-Insieme?- gli chiese seriamente.
 
-Insieme!-

 
 
 
 
*La colazione a cui si stanno riferendo è quella che compare nel capitolo 12 :D
 
**Il cavallino di legno che si trova nella stanza è quello che Bae ha regalato a Rumple quando era piccolo. Tale oggetto lo abbiamo già incontrato nei primi capitoli di questa long. L’ho inserito anche qui visto che si trattava di Baelfire,  e quindi mi sembrava giusto che ci fosse qualche oggetto che richiamasse il ragazzo ;)

 
 
Angolo dell’autrice
 
Salve a tutti cari, per fortuna sono riuscita a trovare il tempo per pubblicare *saltella gioiosa* :D
 
Allora anche questo capitolo come il precedente non è molto lungo.  Mi dispiace, ma credo che sia la giusta quantità per questa storia, a volte capitano capitoli più corti di altri e penso che allungare inutilmente un capitolo solo per renderlo lungo quanto gli altri sia sbagliato ;)
Any way passiamo al capitolo. Allora nel passato abbiamo avuto una normalissima giornata al castello. In questa tranquilla giornata di pioggia, in cui i pensieri vengono alla mente, Belle chiede a Rumple di parlargli di Bae. Vuole conoscere quel ragazzino che il suo compagno sta cercando. Credo che sia anche giusto vedere questo interesse da parte di Belle, visto che ha saputo della scomparsa di suo figlio sembrava logico (curiosa come è) cercare di scoprire come fosse e che tipo di persona sia. Credo che questo suo interesse abbia di più convinto Rumple a voler costruire una famiglia con lei, lo ha spinto a credere che forse veramente un giorno potranno essere una famiglia e vivere insieme.
 
Nel presente invece abbiamo avuto momenti dolci (colazione da Granny), momenti hot nella camera di Belle, ed anche delle piccole scoperte (incontro tra Belle e August). Volevo precisare che mi sembrava giusto che Belle e Gold iniziassero a vivere questo amore con serenità, anche se ovviamente fanno sempre scandalo ;) La chiacchierata con Ruby credo che sia stata importante, la ragazza rappresenta tutti i pensieri della città ed ovviamente essendo la sua cara amica è l’unica che possa parlargli con sincerità. Credo che questo discorso con l’amica abbia fatto crescere ancora di più Belle. Diciamo che nel passato Belle non ha avuto modo di poter mostrare questa relazione al mondo,e quindi si può dire che questa sia la prima volta che affronta una cosa del genere. Ed affrontarla con spirito ed anche tanta maturità credo che sia un passo importante per lei , per il rapporto e la sua crescita ;) Ma ciò che fa venire un gran punto interrogativo ed un pizzico di curiosità è stato l’incontro tra Belle ed August al finale del capitolo. A Belle le sembra familiare quel ragazzo, qualcosa in lei le dice che lo ha già visto in passato…in un passato molto passato ;) Non pensate che questa situazione finisca qui, non solo Gold avrà dei dubbi sul nuovo arrivato, ma anche Belle inizierà a sospettare di lui…e vedrete come poi entrambi scopriranno la sua vera identità. Ma la domanda più grande è: Quando Belle lo ha conosciuto? In quale occasione? Ed in che modo? Beh lo scoprirete presto, non preoccupatevi tutto verrà spiegato a tempo debito.
 
Ora voglio passare all’inizio del capitolo. Come tutti avrete capito chi osservava Belle e Gold camminare per strada era Regina. Il sindaco sta avendo dei dubbi su questa relazione, se Lacey ha recuperato la memoria vuol dire che il sortilegio si sta indebolendo. Non solo, ma ovviamente prova gelosia nei loro confronti perché stanno insieme. E vedremo come la prenderà questa situazione ;)  Sappiamo come era Regina nella prima stagione, quindi non credo proprio che rimarrà a guardare questa felicità tra Gold e Lacey/Belle ;) Preparatevi perché presto avremo una grande  svolta…non tanto positiva per la Rumbelle, ma abbiate fiducia, affronteranno anche questa nuova minaccia ;)
 
Ps: ho abbondato del termine insieme proprio per marcare il titolo ;)
 
Prima di salutarvi vi lascio una piccola anticipazione del prossimo capitolo che pubblicherò la settimana prossima :D Avverto che sarà un capitolo di passaggio, ma comunque interessante ;) Nel passato vedremo cosa ha fatto Belle durante l’assenza di Rumple che era imprigionato nella cella di Snow,e chi ha incontrato ;) Nel presente invece oltre ad avere dei momenti hotissimi tra i due (mi dispiace che ve li dovete subire, ma è così! ;) ), vedremo una giornata normale a Storybrooke, in cui Henry farà visita a Gold per comprare un piccolo regalo a MM per la festa del suo scarceramento ;)
 
Ok ora passo ai ringraziamenti! Allora un grazie di <3: a tutti coloro che hanno messo la mia storia tra preferiti-seguiti-ricordate (siete aumentati è ne sono felicissima); ai lettori silenziosi; a chi ha commentato sia su EFP sia sulla mia pagina facebook I will see you again Rumbelle; a chi ha messo “Mi Piace” sotto il link della mia storia sulla pagina I will see you again Rumbelle ;) Ne sono contenta :D Grazie veramente a tutti! Ed un grazie speciale va a libellula.s e libellula.a (admin insieme a me di I will see you again Rumbelle e All crazy for Rumbelle) che seguono con affetto la mia long…vi voglio bene raga ;)
 
Ci vediamo cari e buona Pasqua a tutti :)
À bientôt!! :)
DR
  
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