Lo vidi,stava oscurando l'orizzonte con il nero della sua veste matrimoniale,era un corvo dalle ali nere,come le ombre della notte.
Non ero per niente emozionata,avevo un leggero senso di vergogna a dire la verità...lì all'altare c'erano tutti!ma proprio tutti!anche mio fratello Alec,il suo sguardo era talmente serio,ma talmente serio che faceva paura.
Anche gli altri volti erano coperti da serietà,come se quel matrimonio non potesse essere celebrato,come se fosse stato contrario a tutti,persino ad Aro,anche se era lo sposo.
Ma l'apparenza è ingannevole,se si guarda nel profondo...tutti i dubbi spariscono.
Jane camminava con passo lento ed elegante,accompagnato dal ritmo di una musica che riecheggiava misteriosamente nell'aria...pareva fosse l'aria stessa ad averla prodotta.
La sua veste bordeux oscillava,nel mentre i suoi piedi si stavano muovendo.
Al centro del petto,tra la veste, vi era incastonato un grande diamante a forma di cuore,che scintillava ad ogni passo saltellato della bionda vampira.
Sembrava felice,almeno lo si poteva capire dal suo timido sorriso da bambina, stampato sul volto angelico.
I capelli raccolti in una treccia che ricadeva delicatamente sulla bianca schiena scoperta da quel tessuto pregiato color porpora.
E come i bimbi che non si accorgono dei propri passi,era arrivata senza neanche rendersene conto di fronte al corvo imperiale.
Appena i suoi occhi incrociarono i suoi sussultò per la sorpresa e per riuscire a fermare la sua corsetta felice,dovette poggiare le mani sul torace di Aro.
La bicicletta era ferma adesso,un morbido masso l'aveva bloccata,impedendo alla ciclista di ferirsi.
L'oscuro uccello dagli occhi rossi aprì le ali,accogliendo il canarino tra le sue piume fredde.
Jane abbracciando Aro aveva poggiato la testa sulla sua spalla,e per un attimo si scordò di quel gesto tanto amoroso...
Davanti a lei vide Caius e Marcus,entrambi la stavano fissando con sguardi gelidi...o almeno il biondo,lui sì,guardava sempre tutti con quello sguardo freddo e di superiorità che dimostrava in quel volto principesco,perfetto.
Il moro,Marcus,sorrideva leggermente a labbra chiuse,e i suoi occhi rossi impolverati parevano addolcirsi sempre di più,forse stava per piangere...
Ma la streghetta non riuscì a vedere,perchè l'abbraccio con il promesso sposo era terminato,ed ora,l'unica cosa che vedeva era il volto di quest'ultimo, freddo e privo di espressione, fissarla interminatamente.
Quegli occhi ipnotici, li aveva visti milioni di volte ormai,non aveva paura,ma li chiuse,affinchè il contatto delle loro labbra fosse più voluttuoso.
Non sentiva altro odore che quello del suo respiro:sangue,puro sangue umano ancora fresco,mischiato con profumo di petali di rose.
Ci baciavamo così appassionatamente che sembrava ci volessimo divorare a vicinenda...quando l'amore colpisce,l'attrazione,il desiderio,sono più forti...
Dopo un tempo indefinito ci lasciammo da quel bacio un po' troppo intimo da fare in pubblico,e ci rivolgemmo alla nera folla,erano tutti vestiti di nero,quasi pareva un funerale più che un matrimonio...
L'uomo nero aveva l'angelo stretto a sé,una mano divina tra le sue, fredde e lisce,il suo volto ora era dipinto di una contentezza mista a malignità,con quel sorriso bonario amava guardare le file di umani morenti tra i morsi dei suoi fedeli e tra le mille grida del dolore...
Quel banchetto sarebbe stato ottimo,era la seconda cosa certa,la prima era che...sarebbero stati marito e moglie per un tempo indeterminabile e infinito,che tutti noi chiamiamo 'eternità',ma solo loro la conoscono veramente,solo quegli esseri immortali e senza anima sanno il suo vero significato,e lo sfruttano con massima importanza.