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Autore: Lisaralin    04/04/2015    4 recensioni
"The core of all life is a limitless chest of tales."
(Storytime, Nightwish)
Raccolta di flashfic e one shot di genere vario su personaggi dell'universo di Kingdom Hearts scelti con la modalità random della wikia di KH. Nata da una sfida tra amici e dal divertimento di scrivere qualcosa insieme.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Personaggio: Yuna, Rikku & Paine
Genere: Commedia
Rating: verde
Avvertimenti: nessuno


Lady Luck

Tre contro uno. A prima vista potrebbe sembrare una passeggiata.
Il suo istinto di guerriera e cacciatrice di tesori però manda segnali d’allarme. Un avversario che accetta di affrontarne tre insieme in molti casi è solo uno spaccone che presto si pentirà della sua arroganza, ma questo avversario è troppo tranquillo, troppo sicuro di sé. Il viso disteso, un accenno di sorriso ad increspare appena la barba. Occhi chiari che sono lo specchio assoluto della serenità.
Con un’occhiata Paine abbraccia il teatro dello scontro. Alla sua destra Yuna, sguardo concentrato, espressione battagliera. Pronta a tutto. A sinistra Rikku, sorriso estatico, lampo di sfida. L’eccitazione della battaglia fa fremere ogni fibra del suo corpo sottile.
Pazienza, Rikku. Non tentare mosse azzardate.
E di fronte a lei lo straniero, serafico, avvolto nella tunica nera che grida a gran voce la sua appartenenza alle schiere dell’oscurità.
Il suo sguardo è fisso proprio su di lei.
“È il tuo turno.”
Paine scruta per l’ennesima volta le proprie carte. Al centro del tavolo, il tris di carte scoperte sembra tentarla con la promessa di guadagni favolosi, premi ricchi oltre l’umana immaginazione. Jack e re di cuori, nove di quadri. Non ha mai visto un mazzo con disegni così belli ed esotici. Il re di cuori brandisce una falce ed è circondato da una cascata di petali, il suo sguardo colore del mare buca la carta, magnetico, beffardo. La sta sfidando.
“Rilancio.”
Venti munny sul tavolo. Una formalità: la vera posta in gioco ha un valore ben più alto.
Paine sa già che non sarà lei a conquistarla: la sua mano è talmente scadente che tanto varrebbe giocare con due carte dei tarocchi al posto di quei fiori e picche di basso livello. Avrebbe le stesse possibilità.
Ma vince una, vincono tutte. Le Gullwings unite sono inarrestabili.
Porta a termine il bluff con una faccia da poker impeccabile e fa un cenno del capo verso Rikku:
“A te.”

“Rilancio, rilancio, rilancio!”
Una carta di cuori. Cuore dei Mondi, mandami una carta di cuori. Anche un due piccolo piccolo, ma una carta di cuori!
Lo straniero scopre la quarta carta sul tavolo. Sette di picche. Un inutile, inutilissimo sette di picche.
Cuore dei Mondi, potresti impegnarti un po’ di più…
Ma rimane un’ultima carta da scoprire, e la sua mano è buona. Non ha una sola possibilità.
“Il dio della fortuna è pazzo di me!”
Paine le lancia una di quelle sue occhiate torve che vogliono dire “Rikku, non parlare tanto per dare aria alla bocca”, ma non capisce che fa tutto parte della strategia. Tattica psicologica, si chiama! Deviare, confondere. Distrarre. Ma non si meraviglia che Paine non la conosca. Già è un miracolo che sappia cosa vuol dire “parlare”.
“Dio della fortuna?” lo straniero sembra divertito. “Io invece l’ho sempre considerata una donna. Una dama bellissima e capricciosa. Non possiamo sapere se ci concederà mai suoi favori, o se non si stancherà di noi dopo il primo bacio fugace, eppure non riusciamo a smettere di corteggiarla. E ci struggiamo per lei, sempre, nella speranza che almeno per un istante volga verso di noi il suo viso radioso. E quando questo succede, il nostro cuore è toccato per sempre, e nei tempi bui traiamo forza dal ricordo di quel suo unico, inestimabile sorriso.”
È bravo a parlare lo straniero. Molto. Forse, se la fortuna fosse davvero una donna, si farebbe incantare da parole ricamate e forbite come le sue. Ma Rikku non è una povera principessina romantica, e ci vuole ben altro per incantare lei.
“Non perdere tempo, pizzetto biondo!” lo provoca. “È perché ti piacciono così tanto le donne che vuoi la scarpetta? Cosa sei, un maniaco?”
Un altro sorriso enigmatico. “Voi tre damigelle siete attratte da tutto ciò che brilla, ma sottovalutate il potere di un oggetto legato in modo così indissolubile a una Principessa del Cuore.”
“Io so solo un cosa: che la scarpetta l’ho trovata io in quello scrigno. E quindi è mia. Mia e delle mie compagne. Ci faremo una cascata di munny!”
Trovata?” il sorriso dello straniero le fa salire la bile ogni secondo che passa, e Rikku giura che se le sue mani fossero appena un po’ più grandi le stringerebbe volentieri intorno al suo collo arrogante. “Hai un piede leggiadro, mia signora, ma dalla sua misura microscopica deduco che la legittima padrona dell’oggetto non sei tu.”
“Tu meno che mai, brutto… “
“Rikku, non dargli retta, ti prego. Vuole solo provocarti. Lascialo parlare.”
Yuna è provvidenziale quando si tratta di rimettere pace. Il suo sguardo d’incoraggiamento le ricorda che per un attimo è stata lei a cadere nella tattica psicologica del maniaco delle scarpette. Non deve succedere mai più.
“Hai ragione, Yuna. Sta a te. Affondalo!”

Altro giro di rilanci. Sono tutti così certi del favore della fortuna? Yuna guarda dubbiosa le due carte nelle proprie mani – curioso come si siano adattate alle sue dimensioni non appena le ha sfiorate. Ammette di non essere in grado di prevedere come finirà la sfida.
Il quintetto sul tavolo ora è al completo: un dieci di cuori chiude la serie. Rikku non riesce a trattenere un urletto di esultanza: è la prima a buttare giù la propria mano, mostrandola con orgoglio a tutti.
“Colore!” esclama soddisfatta. “Nessuno può battere un colore!”
Paine non ha fatto punti. Yuna ha una modesta doppia coppia, ma è il colore dell’amica il pezzo vincente per il momento. Getta un’occhiata alla scarpetta al lato del tavolo, incantata ancora una volta dal gioco di luce che dà vita a un mosaico di sfavillii colorati sulla superficie perfetta del cristallo. Rikku ha ragione: varrà come minimo migliaia di munny.
Lo straniero resta imperturbabile. L’incarnazione perfetta della faccia poker.
Poi volta le proprie carte.
Yuna trattiene il respiro. Asso di cuori. Regina di cuori. L’urlo di trionfo di Rikku si trasforma in un’imprecazione. La regina è giovane e bionda e ride, ride di gusto, sfacciata e crudele. Ride di loro.
“Scala reale.”
“Hai barato! Il tuo mazzo è truccato!” È un attimo. Rikku sfreccia verso la scarpetta proprio nell’attimo in cui la mano dell’uomo in nero sta per chiudervisi intorno. E… da dove diavolo è saltato fuori quello spillone?
Lo straniero grida e agita la mano di scatto. La scarpetta… le sembra muoversi a rallentatore, disegnando nell’aria una parabola perfetta. Un nastro che avanza fotogramma per fotogramma di fronte ai suoi occhi raggelati. Non riescono a reagire, né lei, né Rikku, neanche Paine con i suoi riflessi rapidi.
La loro cascata di munny si infrange in un tripudio di frammenti di cristallo.
Yuna continua a fissare i resti senza crederci, si sente una bambina a cui è appena caduta a terra la pallina di gelato ottenuta a prezzo di capricci immani. I gemiti di Rikku li sentiranno fino a Radiant Garden. Come minimo. Paine si limita a sbuffare, ma lei è sempre la prima a riprendersi.
“A quanto pare dama fortuna oggi non concederà i suoi favori a nessuno di noi” è incredibile come l’uomo in nero riesca a restare tranquillo anche in un momento come questo. Schiocca le dita e tutte le carte spariscono, lasciando libero il tavolo.
“Dato che il motivo del contendere è venuto meno, non c’è ragione di continuare a scontrarci.” La voce dell’uomo assume per la prima volta una sfumatura calda, sorprendentemente piacevole. Yuna riesce finalmente a staccare lo sguardo dai frammenti sparpagliati ed è sorpresa dal lampo di genuina galanteria che vede passare nei suoi occhi chiari. Non ha senso, ma le viene da pensare che se fosse un po’ più alta le farebbe battere il cuore entrare in un salone da ballo appoggiata al braccio di quel misterioso gentiluomo.
“Del tè con pasticcini aiuterebbe a riportare il sorriso sui bei visi di queste piccole, incantevoli signore?”


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Note: La versione di poker a cui gioca il quartetto è il cosiddetto Texas hold'em: due carte in mano per ciascun giocatore e tre scoperte sul tavolo, comuni a tutti i giocatori, a cui nel corso dei giri se ne aggiungono altre due.
Per i disegni sulle carte, ho preso spunto dal fatto che in Kingdom Hearts II alcune carte di Luxord ritraggono i membri dell'Organizzazione eliminati in Chain of Memories.
  
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