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Autore: CerseitheChaos    04/04/2015    3 recensioni
Si avvicinò, a due centimetri dalla mia faccia. I nostri nasi addirittura si toccarono ripetutamente, quasi lui spingesse il suo contro il mio.
«Io posso averti quando mi pare » sussurrò, facendo spuntare un ghigno beffardo sul proprio viso.
Indietreggiai, istintivamente.
«Prendimi, allora» lo provocai.
Fece un mezzo sorriso.
«Non mi tentare» rispose secco, ed uscì dalla cella, dando questa volta un giro di chiave.
«Non finisce qui» mi puntò il dito contro e sparì.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kili, Legolas, Nuovo personaggio, Tauriel, Thranduil
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Chapter Twenty One.
'your faith walks on broken glass'



 
-Pà, devi lasciarmi andare!- urlai, cercando di liberarmi dalla sua protezione. 
-Mi hai insegnato tu stesso a combattere, e conosci il mio destino- la sua stretta si allentò, mentre con la bocca socchiusa mi osservava 
spaventato. 
-Dove sono Bain, Tilda e Sigrid?- domandai, dopo qualche secondo di insaziabile silenzio.
La guerra intanto si stava già espandendo, come una caraffa d' acqua che si rovescia su una tovaglia e, inevitabilmente, la macchia di bagnato diventa sempre più grande. 
Corpi straziati e dilaniati giacevano ovunque, ed era solo l' inizio.
Provai a distogliere lo sguardo dal sangue fiammante che macchiava la superficie, una volta dello stesso colore della neve che la ricopriva.
-Sono a Dale- rispose, rendendosi conto della loro posizione di pericolo. 
Si guardò rapidamente intorno, facendo dei cenni ai suoi uomini. 
-Ritirata verso Dale!- gridò. 
Lui andò avanti, con il suo seguito, io rimasi ferma. Per una qualche ragione sconosciuta, cercai Thranduil tra la folla, notando che anche lui stava facendo la stessa cosa.
Non ci volle molto a riconoscerlo: la sua chioma era così brillante da rischiarare persino gli orrori della guerra.
Quando i nostri occhi finalmente si incontrarono, lui aveva appena finito di tagliare la gola ad un orco.
Guardai la lama della mia spada, ancora linda e luccicante. Presto non sarebbe più stata così.
-Thranduil!- urlai. Mi si avvicinò, piantando la sua arma prima nell' occhio di un orco, e poi nella scapola di un altro.
Era elegante persino mentre toglieva delle vite. 
Non disse una parola, e continuò ad uccidere, accanto a me. 
-Dove sono i Nani? Perchè non combattono?- gli domandai, urlando. 
-Nella Montagna- sferrò una gomitata ad una creatura Oscura, per poi infilzarla. - Da Buoni codardi che sono, non scenderanno mai in campo- 
Pensai al fatto che non li avrei mai più rivisti. Nemmeno Fìli. Soprattutto Fìli.
Non ebbi il tempo di riflettere su altro. Un orco mi si avventò contro. 
Sfoderai la mia lama e, dopo aver parato il suo colpo, lo trapassai nella schiena. 
Con un rapido calcio libera la spada dal corpo pesante.
La Guerra era iniziata anche per me. 


Persi il conto di quanti ne uccisi sul tragitto per Dale. 
Avevo perso di vista Thranduil, non vedevo più alcuna chioma bionda intorno a me. Pà era già dentro Dale, e pregai che tutto stesse andando per il meglio. Gandalf si era dissolto nel nulla, e sperai vivamente che non fosse finito morto in qualche fosso. 
Orrendi ed enormi troll costeggiavano Dale. Reggevano delle pesanti pietre, e le scagliavano ad una velocità esasperante contro le mura.
Lentamente, esse si sgretolavano. Quando una di quelle abominevoli creature mi attaccò fui costretta a sfoderare l' arco.
Cercò di tirare un pugno a terra per schiacciarmi, ma fortunatamente fui abbastanza agile da rotolare via.
Balzai su un masso, mentre la creatura si apprestava già a sferrare un secondo colpo, e scoccai la prima freccia. 
Lo colpii in una spalla. Abbassai l' arco lentamente, attendendo un esito.
Cercai di imprimere nella mente ogni istante di quella scena: L' ansia lancinante come un mal di pancia, il vento che catturava i miei capelli, le labbra schiuse lievemente, gli occhi leggermente lucidi. 
Il troll barcollò, e improvvisamente il mio cuore si riempì di speranza.
Fu effimera, però: emise un verso gutturale, per poi ripartire nuovamente all' attacco.
Allora, senza neanche riflettere, estrassi un' altra freccia dalla sacca, la deposi sull' arco e la scoccai al centro del suo occhio.
Ne presi un' altra, un' altra e un' altra ancora, fino a quando il troll non cadde a terra. 
Respirai affannosamente , e prima che qualche altra orrida creatura potesse rendersi conto del crudele omicidio che avevo compiuto nei confronti del suo simile, varcai la soglia di Dale.
La devastazione aveva raggiunto anche quel piccolo e misero posto.
Corpi di persone morte punteggiavano la superficie biancastra. Il gelo aveva addirittura ghiacciato il naso di una povera anziana. 
Uno schifoso orco provò a saltarmi addosso, ma senza nemmeno scompormi gli conficcai una freccia nel cervello. 
Corrugai la fronte e la bocca in un' espressione di fatica e disappunto, e la estrassi rapidamente. 
-Eowed! Eowed!- la voce di pà echeggiò tra le mura semi distrutte di Dale.
Mi voltai, svelta, e lui si trovava proprio dietro di me.
-Sei ferita?- mi controllò e toccò, non rilevando nient' altro che qualche graffio. 
Un' espressione di sollievo dipinse il suo volto intriso di sudore, paura e fango. -Grazie al cielo- sussurrò. 
-Dove sono i miei fratelli? Li hai trovati?- chiesi, con il cuore che batteva a mille.
-Sono arrivato giusto in tempo per salvarli da un troll- 
-Stanno bene, vero?- 
-Ora sì, ma non sono al sicuro, Eowed, nessuno di noi lo è- 
Non capii se stava cercando di dirmi 'Sei tutto ciò che serve per placare questa guerra'. 
-E Gandalf? E' vivo?- 
-Ma certo che lo sono!- tuonò, mentre piantava la sua spada dritta in faccia ad un orco. 
-Mi attiverei in questo stesso istante, se sapessi che servirebbe a far cessare tutta questa follia. E io lo desidero, Gandalf, lo desidero davvero, ma non succede niente, temo che ci sia stato un errore, davvero, non riesco ad attivarmi. 
Gandalf scoppiò in una chiassosa risata. - Ah, sciocchezze! Ma quale errore! Semplicemente, se non ti sei attivata è perchè non era il momento giusto! Non preoccuparti, Yavannah ti guiderà- 
-Ma io non ne sono niente! Io non...- Non riuscivo neanche a trovare le parole per spiegare il mio disappunto e i terribili dubbi che mi assalivano.
Pà era di nuovo scomparso, e gli orchi non si accingevano a smettere di attaccare me e Gandalf. 
-Non so quando sarà il momento giusto!- e tagliai la gola ad un orco. 
-Probabilmente neanche te ne accorgerai, lo farai e b...-
Un rumore catturò l' attenzione di tutti.
Il suono di un corno echeggiava nell' aria. 
Gandalf sussurrò qualcosa, e io mi avvicinai a lui, osservandolo.
-I Nani sono scesi in battaglia!- Gridò. 
-Ah, Thorin, lo sapevo che non ti saresti comportato da codardo, lo sapevo!- e lo vidi così felice che me ne rallegrai anche io. 
Ebbi la tentazione di uscire da Dale e correre incontro ai Nani, dirgli che ero lieta di vedere i loro valori riportati sul campo di battaglia.
Se lo avessi fatto, però, avrei corso il rischio di non riuscire più ad entrare a Dale. 
Balzai sopra uno scalino: davanti tutta la scalinata era piena di orchi. Trassi un respiro profondo, e poi iniziai. 

Quando raggiunsi il diciottesimo scalino, ed uccisi l' ennesimo orco, incontrai finalmente un nemico un po' più valido: non era un' orco nè un troll, era decisamente più piccolo, ma assai caparbio. 
Sferrai diversi colpi, ma nessuno di questi ebbe l' esito che speravo.
La creatura li schivava tutti.
-Coraggio, Gioiello di Yavannah, arrabbiati e fammi vedere quanto vali- cercava di provocarmi. 
-O forse farai come la tua povera madre? Che si fece uccidere senza dire nemmeno un' ultima parola?- non vidi più nulla. 
Lo scaraventai giù dalle scale, ma il piano non andò come previsto.
La sua testa si frantumò colpendo la superficie, e questo fu prevedibile. 
Quando io mi rialzai, illesa, la mia schiena si ritrovò contro il braccio della persona che meno mi aspettavo di vedere. 
Non mi voltai nemmeno, non ce ne fu bisogno: riconoscevo il suo odore, il suo tocco, le sensazioni che provavo quando mi sfiorava accidentalmente. 
Nessuno dei due si mosse. 
-Legolas! Legolas Verdefoglia!- strillò Gandalf. 
Quando poi si accorse della sconveniente posizione in cui io e lui ci stavamo ritrovando, emise un flebile -Oh- 
Questa volta, invece, mi voltai lentamente, e dopo tanto, tantissimo tempo, i nostri occhi si incontrarono nuovamente.
Fu come se quelle iridi blu avessero sempre vegliato su di me, senza mai lasciarmi. 
Lui rimasi immobile, con le labbra vermiglie schiuse leggermente. 
Entrambe le nostre braccia erano abbandonate lungo i fianchi. 
Fu lui ad avvicinare lentamente la sua mano alla mia. Prima la sfiorò con la punta delle dita, timidamente, per poi stringerla.
Era fredda, fredda come i fiocchi di neve che ci sferzavano il viso.
Un orco provò ad attaccarci, ma Tauriel, che finalmente avevo notato, gli piantò un coltello in mezzo alla gola. 
Produssi uno strano verso che esprimeva gioia infinita, e gli buttai le braccia al collo. 
Lui mi strinse forte, appoggiando tutto il viso tra i miei capelli.
Sentii i suoi occhi chiudersi.
Eravamo l' unica cosa bella in mezzo a tutto quell' orrore, l' unica cosa giusta tra tanta ingiustizia. 

Nessuno dei due aprì bocca, e rimanemmo abbracciati per tutto il tempo che ci fu concesso. 
-Avanti! Ci sarà il tempo in cui potrete coronare il vostro amore, non adesso! Quali notizie mi portate?- 
-C'è una seconda armata di orchi, da Gundabad!- 
-Gundabad?- Gandalf era stupito. Un ciuffo di capelli castano chiaro spuntò improvvisamente, e mi resi conto che forse Bilbo era lì con noi da molto tempo. 
-Ma certo! Era il loro piano sin dall' inizio! Azog impiega le nostre forze qui, e poi Bolg sopraggiunge da Nord!- 
Abbassai lo sguardo. 
-N..n-nord?- Balbettò Bilbo. - Dov'è il Nord?- 
-Dove si trova Collecorvo è a Nord- rispose Gandalf, pensieroso.
-Collecorvo....- attese qualche secondo. - Ma lì c'è Thorin! E Kìli! E Fìli- quel nome risvegliò la mia attenzione. 
Sbarrai gli occhi, istintivamente. 
-Lì ci sono tutti!- urlò Bilbo. 




ANGOLO AUTRICE.
Salve! Chiedo venia, come sempre, per il ritardo, ma la scuola mi stava distruggendo. Per fortuna ora siamo in vacanza! Colgo l' occasione per auguravi una felice Pasqua, e spero di aggiornare presto, visto che siamo quasi alla fine (mi intristisco solo a pensarci).
Grazie e a presto :)

 
  
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