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Autore: mengoni88    04/04/2015    0 recensioni
Una storia impossibile tra una 16enne troppo presa dai suoi sogni e un ragazzo troppo grande per lei (26 anni) che sta diventando un cantante affermato in tutto il mondo. Lui è troppo preso da interviste e tour ma nonostante ciò la vuole, sconsideratamente la vuole. Lei lo amerà per ciò che è, e non per ciò che sta diventando ed è questa la chiave di questa storia, ma alla fine avverrà qualcosa che cambierà la vita a entrambi
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Passammo la serata sdraiati lì, vicini, forse un pò troppo per due quasi sconosciuti. Si accese una sigaretta, una Marlboro Rossa.
Ale:"Vai sul pesante."
Marco:"Queste o le Marlboro Gold. Tu fumi?"
Ale:"Solo in compagnia o in momenti di crisi."
Mi passò la sigaretta e l'accesi, erano passate settimane da quando non ne fumavo una. Inspirai, il fumo mi pizzicò la gola.
Marco:"Sei sexy quando fumi."
Lo guardai e scoppiai a ridere.
Marco:"E' la verità! E poi fumi come una che ha il vizio."
Ale:"Il vizio no, ma non è la seconda o terza sigaretta che fumo."
Inspirai un'altra volta, mi osservava, curioso. Cercai di dire qualcosa, mi sentivo in soggezione.
Ale:"Da quanto tempo fumi?"
Marco:"Ho iniziato più o meno a 18 anni, ma vorrei tanto smettere."
Ale:"Perchè non lo fai?"
Marco:"Perchè poi non potrei offrire sigaretta alle ragazze ubriache che trovo nei locali."
Ale:"Scemo!"
Gli diedi un colpo sul braccio e lui rise.
Marco:"Hey, mi hai fatto male! Ora mi vendico."
Mi prese e iniziò a farmi il solletico. Dio se soffrivo il solletico, ridevo, tanto, mi stavano uscendo le lacrime per le troppe risate.
Ale:"No... Ti prego... Basta... Non.. ce la faccio... più!"
Gli afferrai le mani e mi resi conto che eravamo in una situazione un pò ambigua, io ero sdraiata e lui era sopra di me. Notò la mia perplessità, si alzò e mi diede una mano a sistemarmi.
Marco:"Mi piace quando sorridi."
Arrossii, sorrisi e abbassai lo sguardo. Lui mi alzò la testa con un dito sotto il mento. Si avvicinò... un pò troppo. Mi allontanai, avevo paura, ma il motivo non lo conoscevo.
Marco:"Non avere paura, non farò come gli altri, resterò. Te lo prometto."
Una promessa. Per tante volte sono stata delusa. Ecco qual'era la mia paura. Una nuova delusione.
Marco:"Non aver paura, fidati, non ti deluderò."
Mi inspirava fiducia e perciò lasciai che si avvicinasse, ma a differenza di quanto pensassi non mi baciò, almeno non sulle labbra. Mi baciò sulla fronte e mi fece sentire piccola, come una volta.
In un certo senso mi sentii rilassata, l'idea di dare un bacio a un ragazzo che vedevo per la seconda sera non mi emozionava, nemmeno sapendo che era il mio idolo.
Mi abbracciò e mi strinse a sè. Non so perchè ma mi rilassai tra quelle braccia, era come se avessi abbandonato tutte le paure e le ferite, per la prima volta mi sentivo bene.
Marco:"Si è fatto tardi, ti riaccompagno."
No, ti prego restiamo ancora un pò, insieme...
Ale:"D'accordo."
Mi aiutò a rialzarmi, prese l'asciugamano e ci dirigemmo verso la macchina. Mentre io salivo, lui mise l'asciugamano nel cofano della sua bella Audi A3. Ci accendemmo entrambi una sigaretta e mi persi nei miei pensieri, mentre il fumo entrava e usciva dai miei polmoni. Non mi resi conto che nel frattempo Marco mi aveva osservato, per tutto il tempo. Lo guardai con fare interrogativo.
Marco:"Sei pensierosa."
Ale:"Stavo pensando a ciò che sarà di tutto questo.."
Marco:"Dipenderà da te, ma ora non fregartene, pensa al presente. Goditi il momento perchè prima o poi finisce."
Aveva proprio ragione. 
Il tragitto al ritorno fu più breve e infatti subito arrivammo fuori casa mia.
Marco:"Domani devo tornare nella mia città, ho alcune interviste da fare, ma non appena ho tempo voglio tornare qui e rivederti."
Ale:"Ah, ho capito."
Quanto avrei dovuto aspettare prima di rivederlo o sentirlo?
Marco:"Prometto di farmi sentire ogni volta che avrò 5 min."
Ale:"Promesso?"
Marco:"Lo prometto."
Mi prese e mi strinse a sè con un abbraccio. E sentii ancora una volta che tutti i mali erano spariti.
Lo salutai con un bacio sulla guancia e entrai in casa.
Tutto era spento, probabilmente i miei già stavano dormendo. Controllai il cellulare e non avevo nessuna chiamata... mmh strano, mamma non mi aveva chiamata.
Misi il pigiama e andai a dormire. Quella notte lo sognai, fui svegliata dalla sveglia... uff un altro giorno di scuola, che noia. 
Notai che avevo un bel pò di messaggi da leggere.
Marco"Buonanotte o buongiorno, sono le 4 del mattino e sto ancora pensando a qualche ora fa, e sento che mi manchi e sai perchè? Perchè mi era mancato stare così bene dentro le braccia di una persona."
L'ho fatto stare bene.. Per la prima volta mi sentii felice, mi sentii buona in qualcosa, nel far star bene lui, sperando almeno la metà di quanto lui ha fatto stare bene me.

fatemi sapere cosa ne pensate e se magari avete qualche suggerimento :3

  
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