Un penny per ogni parola non detta.
Un penny per quel che tieni dentro.
Un penny per un tuo sorriso, vero.
Un penny per odiarti.....penso e sorrido sarcastica.
Mi sento in un eterno conflitto contro me stessa, il che è estenuante.
Seduta sul mio sgabello al bancone, gioco con il bicchiere del mio Whisky, lo faccio muovere e scivolare contro il vetro sorseggiando di tanto in tanto, e ti guardo, ti osservo, scruto.
Tu, seduto li in disparte ad un tavolo in penombra, una bottiglia sul tavolo e il bicchiere mezzo pieno stretto fra le mani, anche tu lo muovi, mi soffermo a guardare l'ondeggiare di quel liquido per un'istante, fermo il mio.
Il mio sguardo si sposta verso il tuo viso, sembri immerso anche tu nel contemplare quel ondeggiare lento che ricorda il mare.
Si, perso.
I tuoi occhi guardano verso il bicchiere ma il tuo sguardo è spento, vaga altrove, chissà dove.
Mi sfugge un sospiro amaro, di quelli che fai quando ti senti inutile di fronte a certe situazioni.
Distolsi lo sguardo da te tornando a guardare il mio bicchiere mezzo vuoto, un altro giro e lo mandai giù d'un fiato.
Poggiai il bicchiere sul bancone con quasi con prepotenza e lo feci scivolare su di esso.
Poi di nuovo quasi come un gesto automatico tornai a guardare te.
Scossi lentamente il capo come a dire no, e di nuovo pensai...
Un penny per ogni pensiero.
Un penny per ogni parola non detta.
Un penny per quello che tieni dentro.
Presi una sedia e mi sedetti invadendo il tuo spazio.
Tu eri li ma eri perso.
Il tuo sguardo si spostò verso me, lo incrociai per un'istante, in quel vuoto c'era l'equivalente di mille parole.
Accennai un lieve sorriso sporgendo di poco il mio bicchiere, parlare era inutile, le parole se le porta il vento.
Distogliendo lo sguardo che tornò al tuo bicchiere che si scontro piano con il mio, hai scosso lentamente il capo accennando un lieve sorriso, ed entrambi in quel silenzio portammo il bicchiere alle labbra bevendo.