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Autore: FrenzIsInfected    04/04/2015    1 recensioni
Andy Walcott e Natalie Johnson sono due studenti universitari di Seattle. Una sera, guardano insieme i due "The Ring". Andy rimane colpito dalla storia di Samara. Dopo quella sera, strani sogni invadono le menti dei due giovani; la bambina appare sempre più spesso ai loro occhi. Mossi dalla curiosità, intraprendono un viaggio che nasconde loro incredibili verità.
Genere: Avventura, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Samara Morgan
Note: AU, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La verità del Cerchio'
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Ecco ciò che accadde a Andy e Natalie nei giorni seguenti alla visione della videocassetta.

Primo giorno: Scale e facce deformate

Il giorno dopo, il primo, Andy si svegliò presto. Non si ricordava cosa avrebbe subito chi avesse guardato la videocassetta. Fece colazione con lo sguardo perso nel vuoto.

- Stai ancora dormendo? – chiese suo padre vedendolo in quello stato.

Andy scosse la testa.

- Sono sovrappensiero. – rispose.

-Eh, l’amore, caro Andy. – sospirò il padre.

Si sedette di fronte a lui.

- Appena hai finito scendi di sotto. Dobbiamo riverniciare la parte sopra l’apertura del garage. – gli annunciò.

Il ragazzo fu contento di ciò. Recentemente aveva passato poco tempo con il padre, e i lavori manuali gli piacevano. Finì di bere il latte, si cambiò e scese nel garage. Le tinture erano già pronte, dovevano solo disporre i fogli di giornale per non far gocciolare la vernice sul cemento. Andy uscì, portandosene dietro un po’.

- Accidenti, mi sono scordato la scala. – esclamò il padre.

Il ragazzo guardò alla sua sinistra. Appoggiata al muro, c’era una scala rossa.

- Papà, la scala è qui fuori. – disse.

Il padre uscì.

- Quale scala? - .

- Lì, papà. Quella scala rossa. – indicò il ragazzo.

- Figliolo, ti senti bene? – chiese suo padre, sempre più sorpreso.

Si ricordò poi delle visioni di chi aveva guardato la cassetta.

Andy non insistette oltre. Suo padre non poteva vederla.

Chiunque avrebbe guardato la videocassetta, avrebbe visto una scala rossa.

 

Natalie si stava dirigendo dalla fotografa. Doveva fare delle fototessere per il rinnovo della carta d’identità. Una volta arrivata, si accomodò nello studio.

- Stupenda come sempre. – disse la signora Randall, che conosceva Natalie da quando era piccola.

- Mi servirebbero delle fototessere. – chiese la ragazza.

La donna prese la fotocamera e ne fece quattro. Quando andò a vederle, spalancò gli occhi.

- Dobbiamo rifarle. - annunciò.

- Perché? - .

- La tua faccia è deformata…ma non capisco perché. Fino a ieri funzionava. – spiegò la signora Randall.

Natalie ebbe un tuffo al cuore. Si alzò di scatto.

- Devo andare. – disse di fretta e furia.

- Ma le foto…? – domandò la donna.

- Un giorno le spiegherò, signora Randall. - .

Forse.  Pensò la ragazza.

Raccolse la sua borsa ed uscì dallo studio.

Chi avrebbe guardato la videocassetta, nelle foto avrebbe avuto il volto sfocato e deformato.

 

Secondo giorno: Mosca e sangue

Andy e Natalie si incontrarono il giorno successivo, rivelandosi ciò che era successo a vicenda.

- Oggi cosa dovrebbe capitarci? – chiese Andy.

- Non lo so, Andy. Non me lo ricordo. Ho anche reso le cassette a Lucas. – rispose la ragazza.

- Andiamo a noleggiare il primo film. – propose il ragazzo. – Lì forse troveremo qualche risposta. - .

Così i due uscirono, noleggiarono il film ed andarono a vederlo a casa di Natalie. Si posizionarono nella sua camera, fecero partire il film ed avanzarono nelle scene fino a quelle delle visioni di Rachel. Videro la scena in cui la giornalista estraeva una mosca dallo schermo di un televisore. Provarono anche loro, e videro che, mettendo in pausa il filmato, la mosca continuava a muoversi. Provarono a prenderla, e ci riuscirono. Una volta estratta la mosca, però, i loro nasi cominciarono a sanguinare. Corsero in bagno per fermare il flusso.

Chiunque avrebbe visto la videocassetta, sarebbe stato in grado di estrarre la mosca dal video.

 

Terzo giorno: Larve e millepiedi

- Andiamo a Newport dai nonni. Ti ho lasciato il pranzo vicino ai fornelli. – salutò la madre di Andy.

- Ok, salutateli da parte mia. – rispose il figlio, disteso sul letto.

Era tornato barcollante e bianco cadaverico dall’incontro con Natalie, il giorno prima, per il troppo sangue perso. La madre lo aveva chiuso in camera per sicurezza. Nonostante ciò, appena i genitori uscirono di casa, Andy cominciò a vagare per l’appartamento. Quel silenzio era inquietante. Resistette qualche ora, poi chiamò Natalie, sperando fosse libera. La ragazza aveva un esame tra due giorni, ed era sopra i libri da poco dopo l’alba. Fortunatamente arrivò l’ora di pranzo. Si diresse in cucina, apparecchiò la tavola e mise il piatto al suo posto.

Alzò il coperchio, e vide che la carne lasciatagli dalla madre era piena di larve.

Urlò di spavento, e lanciò il cibo fuori dalla finestra, per la gioia di cani randagi e topi.

La madre non poteva avergli servito carne avariata.

Ancora una volta, pensò ad un effetto della videocassetta.

 

- Ehi, studiosa! – la salutò il padre. Natalie sorrise, e si mise a tavola. 

– Due esami e la laurea sarà mia! – gioì. 

– Polpettone in arrivo! – annunciò la madre. 

L’odore del cibo si espanse per tutta la stanza, stuzzicando le papille gustative dei presenti.

Fece in tempo ad addentare la prima polpetta, quando iniziò ad avere dei conati di vomito, non causati dal cibo.

Si chiuse in bagno, ed appena chiuse la porta, un millepiedi nero lungo qualche metro uscì dalla sua bocca.

Chiunque avrebbe visto la videocassetta, avrebbe trovato larve, ed un millepiedi sarebbe uscito dalla sua bocca.

 

Quarto giorno: Acqua

Andy si mosse ad uscire dalla doccia. Per un momento, gli era parso di aver visto Samara dietro il vetro. Si asciugò in fretta, si vestì ed andò in camera.

Quando fu davanti alla porta, però, notò che il pavimento era bagnato.

Mancavano ancora tre giorni. Samara non poteva essere così in anticipo.

Aprì la porta.

Un flusso d’acqua, partente dalla finestra, pioveva sulla parete della camera dal giovane. Pioggia che si muoveva orizzontalmente, sfidando qualsiasi legge fisica. Andy prese acqua dalla pozza che si era formata sulla parete, lasciandola ricadere.

Mise una mano sul muro.

Samara gli afferrò il braccio.

Andy ritrasse l’arto urlando.

La pozza ed il flusso d’acqua sparirono.

Chiunque avrebbe visto la videocassetta, avrebbe visto una pioggia orizzontale.

 

Quinto giorno: Apparizioni

Natalie era appena entrata in aula. Era stata chiamata per dare l’esame.

- Bene, signorina Johnson. E’ un piacere rivederti. – gli disse la professoressa di medicina. – Forza, caviamoci questo dente e abbiamo quasi finito. - .

La ragazza si sedette, ed iniziò a rispondere alle domande. Fece discorsi fluidi, interrompendosi poche volte. I professori erano contentissimi di questo.

Alla fine, la professoressa fece una domanda.

- Un ultimo quesito, signorina Johnson. – disse.

Natalie era pronta per il rush finale.

- Se una bambina cade in un pozzo, quanto può sopravvivere e per cosa muore? - .

La ragazza vide Samara sorridere beffarda dietro l’insegnante.

- Sette giorni. Si muore per la fame e la consunzione. - .

- Esatto, signorina Johnson. Per me è un 30. Puoi andare. Complimenti. – la congedò l’insegnante.

Natalie prese la sua borsa ed uscì dall’aula, sperando di non vedere più la bambina.

Chiunque avrebbe visto la videocassetta, avrebbe visto Samara apparire e scomparire durante il giorno.

 

Il giorno seguente, il sesto, i due vennero invitati a fare una cavalcata con degli amici, ma sapendo che chiunque avrebbe visto la videocassetta avrebbe ucciso dei cavalli, restarono in casa.

Il settimo giorno era alle porte.

L’ora di morire, per uno dei due ragazzi, stava per arrivare.

  
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