Capitolo 2
Era strana. Kokoda l'aveva notato già da un po' di tempo, e sembrava peggiorare: era diventata super emotiva, stava sempre male, ed era sempre stanca. Ed era oltremodo insopportabile.
Settembre era appena inizato, e il clima non era né troppo caldo, né troppo freddo. Era giusto secondo il ragazzo. Peccato che Nozomi non fosse dello stesso parere.
-Nozomi, non è il 15 agosto, non puoi girare per casa con dei pantaloncini corti e una canotta. Una canotta scollatissima, oserei dire.
La ragazza aveva avvertito una nota di fastidio nella voce del giovane, cosa che la mandò su tutte le furie.
-Adesso basta! Smettila di criticare ogni cosa che faccio! Non ti va mai bene niente! E adesso non posso nemmeno vestirmi come mi pare?! Vai al diavolo!
-Se non mi andasse mai bene niente, non rimarrei qui insieme ad una ragazza isterica.
Il tono di voce usato e la durezza delle parole fecero ammutolire Nozomi, che solo in quel momento si rese conto di quanto male avesse trattato il proprio fidanzato.
-Kokoda io...
-Non c'è bisogno che tu dica niente, volevi che me ne andassi? Bene, arrivederci Nozomi.
Nozomi si accasciò a terra, mentre le lacrime scendevano copiose sul suo viso, impedendole di vedere Kokoda chiudere dietro di sé la porta.
N.D.A.
Salve a tutti! Bene bene, anche il secondo capitolo è fatto, e ho già delle idee per il prossimo.
Allora, passiamo alla storia: la nostra cara Nozomi ha fatto infuriare Kokoda, lo credevo impossibile, e invece no! Cosa avrà provocato il suo cambiamento? Tutto è collegato: le strisce blu, il pollo bruciato, il litigio. Chi sarà così sveglio da arrivarci?
(Non è difficile, con un po' intuito ci si arriva :'D)
Ho parlato troppo, e quindi è il momento di chiuderla qui. Aspetto i vostri commenti, buona Pasqua e al prossimo capitolo!
LoveStory214