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Autore: fastingpylades    04/04/2015    0 recensioni
“Re sarà, chi la mezza luna dorata illuminerà.
Egli sarà un genio, talento nel governare avrà.
Ma grazie al suo Cavaliere, più umano sarà.”
[raccolta di one-shot dedicate alle varie coppie di haikyuu!! in chiave medievale e fantasy]
Genere: Angst, Avventura, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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PARING: iwaizumi hajime/oikawa tooru
PROMPT: king and lionheart
 
 
Circles
 
 
La prima cosa che profetizzava il Libro dei Quattro Regni era il Primo Cavaliere, poi i Cavalieri.
Iwaizumi Hajime, all'epoca aveva sedici anni, era stato scelto per quel ruolo.
 
“Una stella di color argento si colorerà,
e un ragazzo arriverà.
Forte e fiero sarà,
e solo lui il Re umanizzerà”.
 
Era abbastanza generica come profezia, pensava il ragazzino che si era ritrovato a leggere quella profezia sulla bacheca degli annunci della grande piazza blu insieme al suo amico d’infanzia, Oikawa Tooru che sorrideva e gli stringeva la mano.
“Immagina se fosse come qualche anno fa, quando giocavamo e sognavamo di essere il Re e il Primo Cavaliere, non sarebbe magnifico?”.
L’idea non lo allettava tanto, la vita di palazzo gli sembrava noiosa e spesso pericolosa, in più non gli sarebbe stato permesso di morire accanto al suo migliore amico visto che raggiunta una certa età, il primo cavaliere doveva lasciare la corte mentre il Re doveva rimanere sul trono fino all’ultimo respiro.
“Già, magnifico”.
Ripose guardando la profezia e poi il suo migliore amico che lo scrutava con quei bellissimi occhi color cioccolato e gli strinse la mano.
“Sono sicuro che daresti la vita pur di salvarmi”.
“Non ci contare, ti lascerei nelle mani dei nemici, tanto ti rilascerebbero poche ore dopo per quanto sei fastidioso”.
“Ah che cattivo che sei, Iwa-chan!”.
I due risero prima di allontanarsi dalla bacheca, ignari del futuro che li attendeva.
 
Due giorni dopo l'uscita di quella profezia, la spilla a forma di stella di Hajime, regalatagli dal Re alla sua nascita, prese a brillare illuminando la camera.
Era una notte serena piena di stelle e il ragazzo si svegliò dal bagliore forte della spilla, rimase per qualche minuto ad osservarla prima di avvicinarsi e prenderla in mano.
Il destino lo stava chiamando, era onorato di questa svolta, ma significava abbandonare la propria famiglia e il suo migliore amico, Tooru.
Si mordicchiò le labbra e lanciò un’occhiata alla finestra rilassando le spalle, si alzò mettendosi il mantello blu notte con una stella ricamata all’altezza del cuore prima di uscire per raggiungere la casa del suo migliore amico.
Bussò usando il segnale segreto e attese prima di vedere una luce che si accendeva e i capelli marroni arruffati del suo migliore amico che si avvicinava assonnato alla finestra, lo fece entrare e accomodare sul letto.
“Cosa succede, Iwa-chan?”.
Hajime si tolse il cappuccio e prese dalla tasca del suo mantello la stella d’argento che brillava più di più di prima. Tooru aprì la bocca poi la richiuse, il suo sguardo passava dal viso del migliore amico alla spilla.
“Iwa-chan!! Il nostro desiderio si è avverato!!”.
“Ma che dici, non sei ancora Re!”.
“Ma presto lo sarò, il nostro Re è vecchio e tra poco non ci sarà più!”
“La profezia non è an—”, Iwaizumi fece una pausa prima di rilassare le spalle e rimettere la stella in tasca. “Chi ti dice che sarai Re?”.
“Questa”, mormorò il ragazzino che si alzò dal letto per prendere una mezza luna dorata dalla scrivania per mostrarla all’altro.
Quella spilla la possedevano solo le famiglie antiche che in epoche passate erano stati Re e Regine, infatti rispetto a lui Oikawa frequentava una scuola diversa e aveva un educazione diversa, ma questo non gli impediva di frequentarlo.
“Un giorno brillerà e ti raggiungerò a palazzo”, gli promise guardandolo negli occhi e posando la spilla, si stese sul letto e l’altro fece lo stesso prima di prendergli la mano. “È una promessa, Iwa-chan”.
Iwaizumi lo guardò negli occhi e strinse la presa prima di annuire.
“Vedi di rispettarla allora!”.
I due sorrisero e rimasero in silenzio, fronte contro fronte, mani che non avevano la minima intenzione di lasciarsi, ma Iwaizumi doveva andare via e affrontare il suo destino.
Attese che l’altro si addormentasse per andarsene dalla stanza, gli baciò la fronte e gli lasciò il mantello che aveva addosso dopo aver levato la spilla che gli ricordava che l’ora di crescere.
Si avvicinò alla finestra e prima di uscire da lì, guardò per l’ultima volta il suo migliore amico che dormiva stretto al mantello.
Si morse il labbro e se ne andò dopo aver chiuso la porta.
Quella notte Oikawa pianse in silenzio stretto a quel pezzo di stoffa, ma doveva essere forte e doveva mantenere la promessa che aveva fatto al suo migliore amico.
 
Il mattino successivo, Hajime fu immediatamente portato a palazzo dove si svolse la cerimonia di annunciazione del nuovo Primo Cavaliere, quel ragazzino dai capelli neri e gli occhi chiari che sarebbe diventato forte e fiero.
 
Da quel momento in poi Iwaizumi era diventato un abitante del palazzo e aveva visto e dato la nomina di nuovi cavalieri mentre imparava a gestire gli affari interni ed esterni, combattere per proteggere il popolo e il proprio Re.
Divenne davvero forte e fiero, ottimo comandate che era amato e stimato dai suoi soldati e dal suo popolo.
Per quanto tranquilla fosse la vita a palazzo, Iwaizumi era malinconico. Qualcuno gli mancava, il suo migliore amico gli mancava, gli mancava il suo compagno se così poteva definire quel ragazzo, che doveva essere cresciuto ormai.
 
Era gennaio, Hajime osservava le stelle dalla sua finestra come faceva tutte le sere, gli ricordava la sua vecchia vita, quando uno dei cavalieri, Kindaichi, gli disse che era stata annunciata una nuova profezia che riguardava il nuovo Re. Il precedente era morto qualche giorno fa ed era ora che ne fosse annunciato uno nuovo.
Il ragazzo annuì lentamente prima di seguire l'altro nella sala comune dove il guaritore, Yahaba, aveva in mano il pezzo di carta che diede al Primo Cavaliere che lo lesse non appena prese il suo posto.
 
Re sarà,
chi la mezza luna dorata illuminerà.
Egli sarà un genio,
talento nel governare avrà.
Ma grazie al suo Cavaliere,
 più umano sarà.
 
Tutti guardarono Iwaizumi che non si scompose davanti a quella profezia, in fondo la propria gli anticipava questo legame, ma non aspettava che questo concetto venisse ribadito anche in quella del Re che venne trovato il mattino dopo.
 
Un servitore bussò alla sua porta e gli comunicò che il nuovo Re era arrivato, dopo aver indossato gli abiti per la cerimonia e l’armatura si avviò nella stanza reale dove trovò un viso familiare.
Oikawa Tooru era su una pedana e indossava l’abito per l’incoronazione: una casacca blu notte piena di piccole perle bianche che simboleggiavano le stelle, un mantello che gli ricopriva una parte della spalla con una grande luna pallida ricamata all’altezza del cuore e dei pantaloni blu.
Alzò lo sguardo e rimase immobile per un po’ prima di fare un cenno con la testa, Iwaizumi non poteva crederci.
Oikawa Tooru era il nuovo Re del Regno della Notte.
Aveva mantenuto la promessa, questo fu il primo pensiero del Cavaliere quando si avvicinò per osservarlo meglio.
Era rimasto uguale, ma allo stesso tempo qualcosa in lui era cambiato. Nonostante l’aspetto bambinesco, c’era qualcosa di maturo nella sua espressione ed era diventato ancora più bello di quanto si ricordasse.
Anche Oikawa l’osservò e rimase piacevolmente contento della crescita del suo migliore amico e compagno di giochi, era diventato forte e più attraente di quanto fosse prima.
Rimasero a guardarsi per un po’ prima di abbracciarsi, l’uno stretto all’altro con una promessa silenziosa che non si sarebbero mai e poi mai lasciati. Il Re poggiò la testa sulla spalla del proprio Primo Cavaliere e socchiuse gli occhi prima di accarezzargli la schiena, quando gli era mancato quel ragazzo che era sempre nei suoi pensieri, quante volte lanciava occhiate alle finestre del palazzo nella speranza di incrociare il suo sguardo o semplicemente vedere quanto era cresciuto, quante volte aveva sperato che venisse di notte e prendesse il posto di quel vecchio mantello che portava sempre con sé nel ricordo dell’amato.  
Lo stesso valeva per Iwaizumi che sperava di vederlo ogni volta che usciva con il Maestro dal castello per portarlo in campagna ad allenarsi, quante volte voleva abbandonare la propria stanza per andare da Tooru dove si sentiva a casa.
“Mi sei mancato”, sussurrò piano il reale che aveva gli occhi lucidi dopo tante notti che si tratteneva dal piangere perché gli mancava tanto.
La risposta da parte dell’altro non tardò ad arrivare e lo strinse di più a sé dopo aver chiuso gli occhi.
Quei due erano paragonabili a due semicerchi, insieme formavano un cerchio perfetto che funzionava perfettamente.
Il silenzio fu rotto da un singhiozzo e dal corpo tremante di Oikawa, Iwaizumi aprì gli occhi e guardò la sua nuca.
“Ehi, stai piangendo?”.
“N-No”, rispose tirando su col naso prima di staccarsi di poco dal suo abbraccio per pulirsi il viso con la manica del vestito ma fu prontamente bloccato da Iwaizumi che levò via quelle lacrime baciandole delicatamente e assaporando quelle lacrime di felicità.
“Non puoi sporcare il vestito nuovo e  poi mi era mancato farlo”.
Quante volte aveva curato la tristezza, il dolore di Oikawa tramite quei baci e quanto gli era mancato appoggiare quelle labbra sulla sua pelle delicata.
Si staccò e lo guardò negli occhi color cioccolato accarezzandogli dolcemente la testa dove presto sarebbe stata depositata una bellissima corona fatta di stelle argentate e una luna dorata posto al centro; il viso di Tooru si fece più vicino e le labbra si sfiorarono prima di toccarsi.
Quanto avevano aspettato questo momento, quanto avevano desiderato questo momento ed entrambi provarono una felicità che non avevano mai provato prima.
Si diedero piccoli baci che lentamente si trasformarono in baci più lunghi e passionali, le mani di Iwazumi gli accarezzavano le spalle mentre quelle di Oikawa accarezzavano i capelli corti e neri come la pece.
Socchiusero gli occhi prima di staccarsi e poggiare la fronte contro quella dell’altro, ridacchiarono.
“Era da tanto che lo volevo fare”.
“Posso dire lo stesso”.
E il silenzio tornò a regnare sovrano, ma andava bene così, a loro non servivano le parole per comunicare solo piccoli gesti significativi come quel tocco della fronte.
Rimasero così fino a quando non furono chiamati per la cerimonia, i due si diedero la mano prima di guardarsi ed avviarsi nella sala del trono.
“Insieme?”.
“Insieme”.
 
La cerimonia si tenne nella sola del trono che fu addobbata a festa per l’occasione, si presentò molta gente tra cui i sovrani degli altri Regni insieme ai loro Primi Cavalieri che erano curiosi di conoscere il nuovo sovrano del Regno della Notte.
Non appena Oikawa e Iwaizumi varcarono la porta, il silenzio calò nella stanza e la gente lasciò passare i due, che sembravano due sposi, seguiti a ruota dall’esercito fino al trono dove Oikawa si accomodò.
Il sacerdote prese la corona e iniziò la cerimonia benedicendo e dichiarando che lui era il nuovo sovrano del Regno, poi gli depositò sulla testa la corona che faceva un bellissimo contrasto con i suoi capelli.
Iwaizumi si inginocchiò davanti a lui, i suoi soldati fecero lo stesso.
“Io, Iwaizumi Hajime, sarò la vostra spada, il vostro consigliere più fidato, il compagno di vita che avete desiderato e vi proteggerò da tutti i pericoli che correrete in questa vita”, poi si alzò e puntò la spada in alto e guardò il suo esercito.
“LUNGA VITA AL RE!”, urlò con tutte le sue energie.
“LUNGA VITA AL RE OIKAWA TOORU”, urlò di rimando l’esercito e la popolazione.
 
La festa che ne seguì dopo, permise ai due di conoscere il Re del Regno del Sole, Sawamura Daichi, con il suo Primo Cavaliere, Azumane Asahi e tanta altra gente che presto avrebbe rincontrato nel corso della sua carriera di Sovrano.
Tutti si stavano divertendo, ma i due lasciarono i festeggiamenti poco dopo e si ritirarono nelle stanze di Oikawa dove rimasero per tutta la notte a festeggiare in un modo diverso, dopo essersi liberati di tutti quei vestiti che erano diventati troppo scomodi.
Ora si trovavano sotto le calde coperte del letto reale, nella stessa posizione in cui si erano lasciati tanti anni fa.
“Come vedi ho mantenuto la promessa e ho una cosa per te”, mormorò il sovrano che gli accarezzò il viso prima di alzarsi e prendere un piccolo pezzo di stoffa da un baule vicino che mostrò a Iwaizumi.
“È il mio mantello”, rispose il moro mettendosi seduto e osservando l’altro che ritornava sotto le coperte.
“Il nostro mantello”, corresse il castano che gli mostrò cosa aveva ricamato accanto alla stella bianca: una luna simile a quella della spilla. “Mia madre l’ha cucita dopo averle chiesto un modo per sentirti vicino”, disse mordicchiandosi le labbra e alzando lo sguardo sugli occhi marroni di Iwaizumi.
“Sei la mia stella, Iwa-chan”.
Hajime sorrise e gli accarezzò la mano prima di avvicinarsi e baciargli le labbra.
“E tu la mia luna, Idiotkawa”.
Tooru ridacchiò prima di ricambiare il bacio e mettere quel pezzo di stoffa sul comodino, si strinse a lui.
“È vero che mi proteggerai sempre? È vero che non mi lascerai mai da solo? Mi prometti che sarai sempre al mio fianco, nella cattiva e nella buona sorte?”.
“Sarò sempre con te, mio Re”.
I due si guardarono soddisfatti prima di darsi un altro bacio, poi si addormentarono l’uno stretto all’altro per la prima volta dopo tanto tempo.
 
Da quel momento per il Regno della Notte iniziò un regno prosperoso e forte grazie alla leadership di quella coppia che non si separava mai, tanto da morire mano nella mano una volta che la vecchiaia fu raggiunta.
Quei due erano un cerchio che nemmeno la morte poteva spezzare.
  
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