-Edward, vuoi dirmi dove mi stai portando?
-No, tesoro.
Sorpresa...
Erano ore che viaggiavano in barca, dopo essere scesi dall'aereo.
Per quanto ne sapeva Bella, stavano andando verso il nulla...
-Mi devi dare
qualche risposta...
-Uhm... si, no, perché due non fa tre...
La ragazza
sbuffò e si addormentò, stufa di aspettare una risposta sensata. Venne svegliata
poco dopo, quando giunsero su un'isoletta con pochissimi abitanti.
-É questa
la meta del viaggio di nozze?
-Assolutamente no. Questa é solo una tappa,
devo cercare una persona...
-Chi?
-Vedrai...
Edward parcheggiò la
barca, la assicurò al molo e aiutò sua moglie a scendere.
-Sembra che il tuo
senso dell'equilibrio sia migliore di qualche secolo fa...
-Menomale! Non sai
che frustrazione inciampare ovunque.
Arrivarono poco dopo davanti ad una
casetta modesta ma molto bella. Edward si avvicinò e bussò piano, finché venne
ad aprire un omino basso e magro, vestito di nero.
Il ragazzo gli parlò in
perfetto portoghese, dopodiché lo seguì facendo cenno alla ragazza di fare lo
stesso.
-Edward, dove stiamo andando?
-Vedrai...
Si fermarono davanti
ad una chiesetta, piccola e un po' diroccata ma circondata da alberi di ogni
genere. Sembrava un luogo quasi fiabesco.
-Coraggio, Bella. Entra, senza
timore.
Lei lo fece e scoprì che l'interno della chiesa era ancora più bello
di come appariva all'esterno.
-Ma é magnifico, qui. Solo mi domando perché tu
mi ci abbia portata...
Il vampiro le sorrise, girandosi per indicarle il
prete che preparava tutto il necessario.
-Bella, adesso diventerai mia moglie
a tutti gli effetti.
-Ma lo sono già!
-No, cara. Adesso ci sposeremo con i
nostri veri nomi, non con Amber e Patrick. Noi, adesso saremo solo Bella ed
Edward. Sei d'accordo?
Lei non ebbe la forza di rispondere tanto era
commossa.
Questa fu una cerimonia molto semplice e soprattutto intima. Erano
solo loro due e l'anziano prete nella chiesetta e, questo, per un po' cancellò
l'avversità di Bella per le cerimonie.
Uscirono dalla cappella e stavolta non
dovettero affrontare nessuna pioggia di riso, con gran sollievo di entrambi.
Tornarono nuovamente alla barca, con Edward alla guida.
-Allora, dove
andiamo?
-Te l'ho detto che é una sorpresa. Pazienta ancora un attimo,
eh?
-Uffa, va bene...
Non mancò molto all'arrivo su un'altra isoletta, ma
stavolta completamente deserta tranne che per una grande casa che si intravedeva
fin da lontano.
-Ma dove siamo?
-Bella, ti do il benvenuto sull'isola
Esme.
-Isola Esme?
-Già... é stato un regalo di Carlisle per Esme, tanti
anni fa e adesso hanno deciso di prestarcela...
-Però! Venti secoli di
carriera medica si fanno sentire, eh?
Il vampiro rise mentre prendeva le
valige, portandole in casa in un baleno per poi tornare in un lampo da lei e
prenderla dolcemente in braccio. Bella, dal canto suo, rabbrividì benché non
facesse freddo e sentì aumentare paurosamente i battiti del suo cuore.
-Non
dovresti aspettare ad essere davanti alla soglia di casa?
-Ormai dovresti
sapere che sono pignolo, no?
-Già, assolutamente vero...
Davanti alla
porta, Edward non fece alcuna fatica ad aprirla anche tenendo sua moglie con un
solo braccio. Entrarono e la posò sul divano.
-In teoria avresti dovuto
portarmi in camera da letto, sai?
-Si, Bella. Lo so. Ma io...
-Cosa
c'é?
-Ecco... niente, vado fuori a fare un bagno.
Bella rimase per un
attimo a fissare il punto in cui Edward era sparito, sorpresa della sua
improvvisa espressione spaventata. O forse, sapeva cosa lui stesse
pensando...
Decise di lasciargli un attimo libero, dirigendosi in camera da
letto dove era sicura di trovare le sue valige. Salì le scale e aprì una porta
sulla destra sontuosamente decorata, trovando quello che cercava appoggiato
accanto al letto.
Si avvicinò per aprire la valigia e cercare dei vestiti
puliti da indossare dopo la doccia e quello che vide la lasciò di stucco. Si era
completamente scordata di Alice e di quando aveva detto che avrebbe pensato lei
al guardaroba, così ora si trovava con succinti vestiti non suoi e con un
mucchio di lingerie moolto striminzita.
“Oddio, e adesso come faccio? Appena
torno a Forks le farò un bel discorsetto... ehi, ma...”
In mezzo alla
biancheria, trovò un biglietto che scoprì essere di Rosalie.
“Ehilà, adesso
siamo sorelle per davvero! Non infuriarti, ma ho aiutato Alice con la scelta
della lingerie. Dovrai in qualche modo far cedere quel testardo di mio fratello,
no? Se vuoi un consiglio, indossa quello nero di pizzo con le roselline di
velluto... io ne ho uno uguale e, se Edward assomiglia solo un pochino ad
Emmett, vedrai che impazzirà letteralmente. Adesso ti saluto e ti auguro una
felice luna di miele.
Ciao,
Rose”
Bella cercò nella valigia e trovò il
completino indicato da Rosalie. Era sicuramente il più striminzito in mezzo a
tutti gli altri.
“Non avrò mai il coraggio di indossare una cosa simile, che
cavolo...”
Lo posò sul letto e andò in bagno a farsi una doccia. L'acqua era
fresca e in mezzo a quel caldo infernale era la cosa ideale. Quando finì,
ritornò in camera avvolta dal suo asciugamano verde e pensò che non era il caso
di aspettare ancora; quindi, decise di raggiungere Edward in spiaggia.
“Cosa
mi metto, adesso? Se indossassi quel completo che mi ha regalato Rose,
penserebbe che voglio saltargli addosso, il che é anche vero... ma lui ha paura
e non mi asseconderà mai. E poi, sarebbe infinitamente stupido indossare della
biancheria intima per andare a nuotare. Perciò, ci vado così...”
Uscì dalla
casa avvolta nel grande asciugamano, dirigendosi verso la spiaggia dove trovò i
vestiti di Edward posati poco lontani dalla riva. Alzò gli occhi e lo vide
immerso nell'acqua fino alla vita, col viso rivolto verso la grande luna
piena.
All'improvviso, sentendosi sicura di sé stessa, lasciò scivolare
delicatamente l'asciugamano che l'avvolgeva accanto ai vestiti di suo marito per
poi andare a raggiungerlo in acqua.
-Edward...-gli si avvicinò e gli strinse
dolcemente una mano.
-Bella, temevo non arrivassi più. Ti stavo aspettando,
sai?
Aspettò una risposta che non arrivava, poiché la ragazza si era
incantata a guardare la parte visibile del corpo di lui.
-Bella, respira,
coraggio..
Lei alzò lo sguardo verso il viso del vampiro e arrossì nel vedere
che sogghignava divertito.
-Cosa c'é?
-Ho notato un certo sbalordimento da
parte tua. Allora non mi sei così indifferente, eh?
Bella lo guardò
sbigottita.
-Come diavolo puoi pensare che io ti sia indifferente? Se lo
fossi stata, non ti avrei sposato e ora non sarei qui in acqua insieme a te. Non
credi?
-Si, lo so. É che mi diverte tantissimo provocarti...-l'ultimo pezzo
lo disse ad un centimetro di distanza dalle labbra di lei, che si dischiusero
leggermente, ansiose di essere baciate.
-Edward...
-Bella, io ho paura.
Sul serio...
-Io no. Per favore, non farti problemi. Io mi fido di te, e
questo dovrebbe bastare per farti passare tutte quelle paure.
-Non dovresti
riporre in me tutta quella fiducia. Non sai se la merito o no.
-Sono sicura
che la meriti e che non mi farai alcun male. E poi, lo abbiamo già fatto,
no?
-Si, ma allora io ero ancora umano. Potevamo farlo finché tu non avessi
ricordato tutto, ma ora dobbiamo stare attenti. Con questo non voglio dire che
non lo faremo, ma solo che se ti farò male dovrai fermarmi. Non avere paura di
ferirmi, perché sarebbe peggio se io domani scoprissi che ho ferito te. Me lo
prometti?
-Si, te lo prometto..
Bella non voleva costringere Edward a
farlo, ma anche lui sembrava volerlo, così gli si avvicinò lentamente per
baciarlo. All'inizio, lui si irrigidì ma poi si lasciò andare e premette la sua
lingua fredda contro le labbra della ragazza, leccandole nel frattempo il labbro
inferiore.
Bella schiuse la bocca quel tanto che bastava per fare entrare la
lingua di suo marito, che adesso le sfiorava gentilmente il palato mentre faceva
scorrere lentamente una mano dalla spalla fino al fianco.
La ragazza allacciò
le sue braccia attorno alle spalle muscolose di lui, che la prese in braccio per
portarla sul bagnasciuga e distenderla sul grosso asciugamano con cui poco prima
era avvolta.
Si staccò un attimo per osservarla, mentre il suo respiro
affannoso le faceva muovere il seno in maniera molto sensuale ed
eccitante.
-Cos'hai? In fondo, lo abbiamo già fatto, no?
-Ma é la prima
volta che lo facciamo come Edward e Bella...-rispose con la voce
affannata.
Il vampiro tornò a baciarla, ma stavolta lei non aveva intenzione
di restare ferma. Sapeva che non doveva rischiare, perciò ci andò piano. Gli si
mise a cavalcioni, facendo strusciare i loro bacini e chinandosi sul suo petto
per lasciare una scia di baci infuocati che lo fecero gemere.
-Ti
piace?
-Bella, se il mio cuore battesse ancora credo che adesso avrei un
attacco cardiaco.. mi stai facendo morire...
Soddisfatta, continuò con la sua
tortura fino ad arrivare all'ombelico che leccò sensualmente con la lingua. A
questo punto, Edward non resistette più e ribaltò nuovamente le posizioni fino a
sovrastarla completamente. Si chinò su di lei, mordicchiando un suo capezzolo e
torturando l'altro con la mano, dopodiché tornò sul suo viso e le baciò ancora
le labbra.
Bella schiuse automaticamente le gambe, e lui esitò un attimo,
accarezzandola solo con la mano. Poi, dopo un attimo si decise ed entrò in lei
con un unico movimento fluido che gli fece metaforicamente andare il sangue al
cervello.
Siccome non era la prima volta per Bella, non provò nessun dolore e
cominciò subito a muoversi insieme a lui a ritmo della danza più antica del
mondo.
Edward portò le gambe di lei a circondargli la vita, intensificando le
spinte per quanto possibile.
Quando raggiunsero l'apice del piacere, il
vampiro si tolse subito di dosso dalla moglie per paura di schiacciarla col suo
peso.
Quella notte, le temperature
erano altissime e Bella poté addormentarsi fuori tra le braccia di Edward mentre
uno strano sogno di cui non poteva sospettare l'importanza si insinuava nella
sua mente...