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Autore: Martina87    05/04/2015    0 recensioni
dal testo:"Lily e Sirius avevano qualcosa in comune sotto il punto di vista “famiglia disfunzionale”, Lily aveva una sorella che la detestava cordialmente e Sirius un fratello che era la sua nemesi". Lily e Sirius e un pomeriggio di Pasqua all'insegna del cioccolato e dei ricordi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Evans, Regulus Black, Sorelle Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Lily e Sirius stavano passando un pomeriggio a mangiare le uova di Pasqua, mentre James era in missione per l'Ordine. Lei non poteva più muoversi tanto perché era incinta e sarebbe stato imprudente lasciarla andare e Sirius era stato in missione due sere di seguito e aveva davvero bisogno di rilassarsi un pomeriggio e non c'era niente di meglio di un'amica e di un quantitativo industriale di cioccolato, babbano o magico poco importava. Sirius e Lily erano seduti sul divano con un plaid sulle gambe, la cioccolata delle uova di Pasqua dentro una ciotola in mezzo a loro e sul tavolino due belle tazze colme di cioccolata calda, per Sirius amara con un goccio di whiskey incendiario e per Lily aromatizzata alla vaniglia dolce con panna e granella di biscotti (lei era incinta dopotutto e mangiava per 2!!!). Il pomeriggio era iniziato bene, i due avevano giocato a carte e chiacchierato inizialmente di cose banali, forse per non pensare alla guerra che in corso, forse perché entrambi avevano bisogno di respirare ma il gesto banale di Lily di aprire l'uovo di cioccolata aveva portato i due a raccontarsi, per Lily era spiegare quella festività e il significato che per lei la Pasqua rivestiva come babbana e come persona, gli aveva spiegato la religione cristiana e le altre religioni monoteiste e il significato della parola perdono cristiano per i babbani religiosi e questo portò Sirius a pensare alla sua ex famiglia e al perdono che lui mai avrebbe ricevuto, e che non voleva, e che probabilmente non sarebbe stato in grado di offrire lui stesso alla famiglia che lo aveva disconosciuto. Lily e Sirius avevano qualcosa in comune sotto il punto di vista “famiglia disfunzionale”, Lily aveva una sorella che la detestava cordialmente e Sirius un fratello che era la sua nemesi, incompatibile e indifferente, almeno secondo il suo punto di vista, e due genitori che si pentivano di averlo messo al mondo. Lily raccontava a Sirius come era la Pasqua a casa sua da bambina, prima della magia, prima che Petunia la odiasse, e di come i loro genitori nascondessero le uova colorate in giardino per poi farle cercare dalle due bambine con una caccia al tesoro, Lily ricordava con occhi sognanti quei momenti di felicità infantile e Sirius ne era affascinato, non perché provasse qualcosa oltre l'affetto per Lily, ma perché grazie a lei scopriva ogni giorno un modo diverso di vivere la vita, un mondo diverso da offrire alle future generazioni, lui che era il figlio purosangue e rinnegato dalla propria famiglia, lui che non aveva mai festeggiato una Pasqua perché i genitori non credevano al dio babbano (e neanche lui a dir la verità ci avrebbe creduto) lui, quel Sirius Black, era appunto affascinato dal significato della Pasqua e dal perdono e anche dai giochi infantili in cui si perdeva il racconto di Lily. Sirius non era mai stato un gran pensatore, né molto introspettivo, almeno all'apparenza era molto arrogante, buffone e paradossalmente affascinante ma quel ragazzo ogni tanto sapeva anche usare il bel cervello che gli era stato donato e sopratutto sapeva ascoltare il suo cuore e per questo Lily non si stupì nel vedere Sirius perso in quel discorso mentre sorseggiava la cioccolata calda e non si stupì Lily nel non avere una reazione quando gli posò la sua mano sulla sua e come risvegliatosi da uno stato di trance finalmente Sirius sentì quello che la ragazza gli stava dicendo, Lily gli chiedeva se anche lui e Regulus avessero avuto dei momenti felici insieme prima di tutto “quello” e nella mente di Sirius si riformarono immagini di una infanzia dimenticata e di quelle poche risate cristalline concesse a lui e al suo fratellino nei momenti di libertà dai loro genitori, quelle risate nascoste e quegli abbracci negati dagli adulti ma scambiati tra di loro nel buio della cameretta di Sirius quando Regulus aveva gli incubi... Sirius si alzò all'improvviso e salutando Lily frettolosamente con un bacino sulla guancia se ne andò. Non diede spiegazioni, ma Lily non ne aveva bisogno, immaginava dove il suo amico stesse andando... Era abbastanza fredda e uggiosa quella domenica e soprattutto umida e grigia come la maggior parte dei giorni londinesi. Sirius era volato con la propria moto verso Londra, verso Grimmauld Place 13, l'indirizzo di casa dei suoi genitori e di suo fratello. Sirius non sapeva razionalizzare quello stato d'animo in tumulto che sentiva, non sapeva nemmeno spiegare perché fosse lì, perché per davvero stesse davanti quella casa dalla quale era fuggito due anni e mezzo prima, sapeva però che voleva vederlo, vedere anche solo di sfuggita suo fratello e forse non dirgli niente e rimanere nascosto dove si trovava, o forse tirargli un cazzotto o forse abbracciarlo. Sirius rimase nascosto fino alle sette di sera vicino al cespuglio davanti la sua ex casa fino a quando non sentì un PoP di materializzazione, ecco forse era Regulus! Ma non era Regulus, era un uomo che lui di vista conosceva come un Auror e qualcosa nel suo stomaco si bloccò come avere un mattone là dentro, e la lingua gli si seccò in bocca... Sirius aspettò che l'uomo suonasse alla porta di casa e quando vide sua madre aprire la porta, sua madre che mai avrebbe tenuto un comportamento così indecoroso, Sirius capì. Regulus non sarebbe tornato e anche quella piccola speranza di perdonare o esser perdonato svanì nell'oscurità di Grimmauld Place, sentendo le urla strazianti di una madre e l'urlo del suo cuore che diceva “troppo tardi”.
  
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