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Autore: Sunrise19    06/04/2015    3 recensioni
Traduzione dell'omonima storia che si trova sul sito fanfiction.net scritta da mende5525
Sul mio profilo troverete il link necessario per trovare la storia originale in inglese ( e quindi anche l'autrice originale ahah). Ogni parola, virgola, punto, qualsiasi cosa, è sua. A me non appartiene nulla di ciò!
" Lui è un punk e lei una prepotente. Loro non hanno niente in comune, e nessuna ragione per essere amici o anche andar d'accordo. Ma da qualche parte lungo la strada loro avranno bisogno l'uno dell'altro per prendersi cura ed essere curati. " Duncan/Courtney
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Angolo traduttrice:
* segnali di vita *
Ebbene sì, esisto ancora ahah, a distanza di quello che forse è un mese o quasi.
Siamo quasi giunti a destinazione, mancano due ( lunghissimi ) capitoli e poi il viaggio sarà terminato, questa storia sarà terminata. Avverto subito che la traduzione del diciannovesimo capitolo è già in corso quindi spero di postarlo presto! Altrimenti vi chiedo direttamente di picchiarmi ahah ( e già che ci siamo, picchiate anche Duncan per la sua cattiveria… ma non spoilero niente, quindi buona lettura ahahah )



 
Se dovrò perderti

ti perderò ora per sempre

- Pete Yorn



 
Duncan guidò la propria moto dritto verso casa di Courtney senza idea di cosa dirle. Avrebbe dovuto rompere con lei? Non voleva, nemmeno un po’. Avrebbero dovuto provare una relazione a distanza? Quanto sarebbe durata o per quanto sarebbe stata abbastanza?

Guidando superò un po’ il limite, aveva bisogno di velocità, di adrenalina, di pericolo. Era l’unica cosa in grado di calmarlo fino a che sarebbe arrivato da lei. Sfortunatamente tutto ciò che la velocità sembrava fare era farlo arrabbiare di più. Perché l’universo stava scherzando con lui in questo modo? Perché non poteva essere un fidanzato che andava alla stessa università della fidanzata e tutto? Perché semplicemente quello non era lui.

Quando arrivò a casa sua corse sulle scale e praticamente picchiò contro la porta. Fu investito dal disappunto quando la madre rispose.

“ Duncan? Cosa ci fai qui? “

“ Devo parlare a Courtney, “ disse cercando di non sembrare troppo impaziente.

La madre sospirò stancamente. “ È andata a casa tua per parlarti. “

Duncan imprecò tra i denti il che portò la madre della ragazza a guardarlo abbastanza scioccata. “ Mi dispiace, “ farfugliò. Era sul punto di andarsene quando la donna lo fermò.

“ C’è un problema tra voi? “ chiese seria.

Duncan non voleva giocare alle venti domande ma allo stesso tempo capiva che fosse interessata. “ Uhm… una specie. “

Finalmente uscì con Duncan, le braccia incrociate come se avesse avuto qualcosa di importante da dire. “ So che ciò ha a che fare con il fatto che se ne stia per andare per l’università e… e voglio solo assicurarmi che tu non abbia intenzione di cercare di farle cambiare idea. “

Duncan rimase in silenzio. A dir la verità non sapeva cosa fare.

“ Perché se lo stai pensando, ti suggerisco di non farlo. So che ami mia figlia, lo vedo con i miei stessi occhi, ma… “ fece una pausa per assicurarsi che lui stesse cogliendo ogni parola detta. “ Ma non voglio che Courtney rinunci ai propri sogni solo perché è innamorata di te. Non voglio che abbia rimpianti e sono sicura che nemmeno tu lo voglia. “

Duncan recepì tutto per quanto non volesse e sospirò profondamente. “ Beh allora… cos’altro faccio? Non voglio perderla… ma “ Smise di parlare, tutto questo aprirsi non era da lui, a meno che fosse con Courtney.

Questa volta fu la madre a sospirare e gli disse onestamente. “ Lasciala andare. Non trattenerla. “ Detto ciò tornò all’interno.

Duncan rimase lì in piedi pensando a cosa far dopo. Qualsiasi altro ragazzo sarebbe andato dalla ragazza e l’avrebbe mollata delicatamente. Ma Duncan non era come la maggior parte di essi e anziché andare verso casa sua dove si trovava la ragazza, salì sulla moto e guidò in direzione opposta. Si sarebbe sorpreso se fosse stato lui stesso a porre fine a tutto ciò.




 
La vera perdita arriva quando perdi qualcosa che ami più di te stesso.

- Sconosciuto




 

“ Cosa vuol dire che era qui? “ chiese Courtney ancora confusa.

Sua madre la guardò calma e ripetè. “ Era qui per parlarti cara. “

“ Gli hai detto che ero a casa sua? “ chiese Courtney cercando un modo per incolpare sua madre. Quando era andata i genitori del ragazzo erano già andati via ed aveva aspettato lì stupidamente per ore sperando che lui si facesse vedere, ma non lo aveva fatto.

“ Gli ho detto che eri andata a casa sua, pensavo sarebbe andato direttamente lì se avesse saputo che stavi aspettando. “

Courtney appoggiò i gomiti al banco da cucina e guardò le piastrelle triste. Perché l’aveva snobbata? Perché la stava evitando? Doveva volerle parlare se era andato a casa sua, allora perché aveva cambiato idea tutto ad un tratto?

“ Non so cosa fare mamma, “ disse parlando per lo più a se stessa. Già sapeva che sua madre le avrebbe detto di rompere, ma non voleva sentir ciò. Ma cos’altro doveva fare? Non andare all’università e star lì con lui?

Invece sua mamma le diede colpetti alla testa e sospirò. Entrambe sapevano che l’inevitabile sarebbe arrivato presto o tardi. Finalmente la madre parlò dopo quelli che erano parsi anni e disse, “ Dovresti andare a studiare. “

Courtney annuì e d’abitudine salì in camera sua preparandosi per ore e ore di studio. In passato solitamente avrebbe chiamato Duncan per parlargli durante lo studio. Era quasi troppo facile tornare alla vecchia routine. Aprì uno dei suoi libri e si lasciò dimenticare il ragazzo che apparentemente si era dimenticato di lei.




 
Se qualcuno mi avesse detto che tra tre anni

tu te ne saresti andato da tempo

io mi sarei alzata e l'avrei preso a pugni

perché sapevo che sbagliavano

- Pink




 
La mattina seguente Courtney si alzò aspettandosi che Duncan apparisse come sempre per andare a scuola a piedi con lei. Aveva pianificato un lungo e necessario discorso da fargli quando sarebbe arrivato ma con suo estremo disappunto non lo fece. Cosa stava cercando di fare? Ferirla?

Era sicura che fosse solo arrabbiato, ma non è che intenzionalmente si fosse sforzata di fargli del male. Era la vita, tutti andavano avanti. Aveva il diritto di inseguire ciò che voleva. Non è che avesse pianificato di stare con Duncan comunque. Da quando si erano conosciuti erano stati nemici. Perché erano cambiati questi ultimi mesi?

‘ Per colpa di quella stupida notte. ‘ pensò Courtney ricordandosi come fosse stata stupida a fidarsi di Heather, e a come Duncan fosse stato in realtà l’eroe.

‘ Cosa sarebbe accaduto se ciò non fosse mai successo? Cosa sarebbe accaduto se non mi fossi cacciata nei guai e fossi rimasta a casa? ‘ Pensava Courtney. Realizzò, da un triste punto di vista, che le cose non sarebbero mai cambiate. Loro sarebbero rimasti nemici, due persone diverse. Non si sarebbe innamorata di lui.

Mentre pensava tutto ciò andando verso scuola vide Duncan vagabondare vicino all’entrata della scuola come se fosse perso nella nebbia. La sola vista del ragazzo le fece torcere il cuore, non voleva ferirlo ma cos’altro poteva fare? Sapeva che nemmeno tra un milione di anni lui l’avrebbe ferita. Lui si prendeva cura di lei. Si fece velocemente strada verso il ragazzo e si sedette.

“ Ehi, dove sei stato? “ chiese cercando di non suonare arrabbiata. “ Sono venuta a casa tua ieri ma non ti sei fatto vedere. Mamma ti ha anche detto che ero lì e tu mi hai snobbata? “

Duncan arcò un sopracciglio e fece spallucce. “ Scusa tesoro, avevo altre cose da fare. Non sei l’unica ad essere impegnata sai. “

La bocca della ragazza si spalancò mentre lo guardava in totale shock. “ Scusami! Ma io- “

“ Mi spiace devo andare a lezione, ci vediamo più tardi, “ disse Duncan lasciandola lì.

Courtney rimase lì seduta cercando di restar calma. Prese qualche respiro profondo, fece scomparire le lacrime e si diresse a lezione. Non poteva credere che le stesse facendo questo. Stava cercando di farla sentire in colpa? Non si sarebbe scusata, non avendo fatto nulla di sbagliato. Piuttosto doveva essere lui a chiedere perdono.

Per il resto della giornata tutti poterono constatare che Courtney fosse di cattivo umore e cercarono di starne alla larga. Arrivata l’ora di psicologia la ragazza stava bollendo e praticamente gettando fuori fumo dalle orecchie. Bridgette decise di cogliere l’occasione e chiedere all’amica cosa la stesse infastidendo.

“ Ehi Courtney, va tutto bene? “

Inalò bruscamente prima di brontolare sarcasticamente, “ Oh sì, il mio ragazzo si comporta come uno stronzo con me, ma a parte questo la mia giornata è stata grandiosa. “

Bridgette notò che Duncan non era a lezione il che era strano dato che lui era sempre a quella lezione in quanto c’era Courtney.

“ Non capisco, cosa sta succedendo tra di voi? “

“ È arrabbiato con me perché me ne andrò, perché a contrario suo io avrò un futuro. Perché a contrario suo mi importa della mia vita, “ sputò Courtney che non aveva notato che Duncan fosse appena entrato.

Era stato male tutto il giorno per l’averla ignorata. Il suo piano era di farla arrabbiare tanto fino al punto in cui lei l’avrebbe odiato abbastanza da lasciarlo. Era di trovare qualcosa che l’avrebbe esonerato da ogni responsabilità. Il suo piano era di assicurarsi che lei volesse andare avanti. Preferiva che fosse arrabbiata con lui piuttosto che con il cuore spezzato a causa sua.

Ma una volta entrato e ascoltato il suo piccolo discorso si sentì vuoto. Era questo ciò che pensava di lui? Che non gli importava della propria vita? Che non aveva alcuna meta? Che non aveva un futuro? Era questa l’unica ragione per cui stava con lui, perché pensava che potesse rendere la sua insignificante vita significativa? Pensava davvero che fosse così danneggiato da poter essere aggiustato da lei? Non aveva bisogno di essere messo a posto!

Duncan rise ad alta voce ottenendo la sua attenzione prima di andarsene senza dire un’altra parola.

Courtney non intendeva ciò che aveva detto. Era solo arrabbiata. Non pensava male di Duncan e mai l’aveva fatto. Piuttosto lo ammirava. Era la sua metà, tutte le cose che si perdeva nella propria vita. Realizzò ora che se quella notte con Heather non fosse accaduta allora sarebbero stati ancora nemici, lei sarebbe stata ancora sola, sarebbe stata ancora stressata, non avrebbe mai conosciuto la gioia che ora conosceva.

Prese velocemente la propria roba e lo inseguì ignorando la voce dell’insegnante che le ordinava di tornare indietro.




 
Sappiamo entrambi come si concluderà a fine giornata

ma non mi importa e non mi importerà più

- Avril Lavigne





 
Courtney corse attorno a tutta la scuola cercando di trovarlo. Alla fine lo trovò al parco con in bocca una sigaretta. Gli avrebbe detto quanto facesse male alla sua salute se non fosse stato per l’espressione sul suo viso.

Prese un respiro profondo e si fermò a tre passi da lui. “ Guarda… riguardo ciò che ho detto prima… non lo intendevo davvero. “

Duncan sogghignò scuotendo la testa. “ Certo che lo intendevi. Voglio dire dai principessa, “ ringhiò alzandosi. “ Per quale altro motivo una ragazza come te starebbe con me? Quale ragazza non vuole un ragazzo che può mettere in ombra e superare? Questo è tutto ciò di cui si tratta giusto? Mi vedi come qualcuno che ha bisogno di essere messo a posto, di essere curato perché è così stupido da non poter avere un futuro a meno che tu ti prenda cura di lui. “

“ Questo non è vero Duncan! “ urlò Courtney. “ Sto con te perché ti amo. Amo tutto di te e non proverei mai ad oscurarti solo perché potrei. Non hai bisogno di essere messo a posto o di essere curato. Io… “ prese un respiro vacillante cercando di non piangere. “ Io non voglio che accada. Non mi aspettavo che fosse così difficile. “

Duncan si limitò ancora a fare una smorfia e roteò gli occhi. “ Non ti aspettavi che fosse così? Voglio dire cos’altro dovremmo aspettarci l’uno dall’altro Courtney? “

“ Cosa? Non capisco “ disse Courtney non capendo la piega che stava prendendo la conversazione.

Duncan si sfregò gli occhi prima di indicarla. “ La gente come te è fatta per andare all’università, avere doti naturali che danno grandi opportunità e tutta quell’altra merda. “ Duncan puntò il dito a se stesso. “ La gente come me, noi lavoriamo con ciò che abbiamo e ciò che otteniamo. Così forse non finiamo sempre all’università e forse abbiamo un lavoro di seconda mano. “

Courtney scosse la testa realizzando che lui li stesse separando, facendoli sembrare incompatibili.

“ Ci sono persone come te e persone come me. Cos’altro ti aspettavi se non che questo dovesse accadere presto o tardi? “

“ Quindi si tratta di questo? “ urlò Courtney. “ Di quanto siamo diversi? Duncan non puoi dire che questo è stato tutto un errore. Okey forse se l’intero incidente con Heather non fosse successo non staremmo insieme ma sono felice che sia accaduto. Non puoi dire che non dovesse andar così. “

Duncan sospirò ora prendendo la sua decisione. Doveva farlo ora o l’avrebbe ferita ancora di più. Ma non l’avrebbe fatta sentire in colpa per la persona che era e quello che doveva fare. L’avrebbe lasciata andare anche se ciò lo uccideva. “ Principessa, non importa dove vai o cosa fai, sarai sempre due passi avanti a me. È la tua natura, è ciò che sei. Ti amo… ma non posso continuare a inseguirti per il resto della mia vita. Non posso continuare a farlo se alla fine della giornata finiremo per cadere a pezzi. “

Courtney indietreggiò di qualche passo di modo da non buttarsi su di lui e iniziare a colpirlo. “ Cosa stai dicendo Duncan? Che ti stai arrendendo? Che non ci proverai nemmeno? Che tutto ciò non significava niente?! “

Duncan si morse le labbra prima di forzar ciò che doveva dire, “ Sto dicendo… è finita principessa. Non devi più preoccuparti del fatto che io possa trattenerti. “

Courtney portò una mano alla bocca e scoppiò a piangere. Ciò che le aveva appena detto era che l’intera relazione era destinata a finire fin dall’inizio, che era stata un errore, che non erano fatti per stare assieme. E forse questo era vero, ma come poteva guardarla e non dire che ne era valsa la pena. Che non significasse qualcosa. Che non voleva nemmeno provare a sfidare le probabilità e continuare a star con lei. Come poteva buttar via tutto?
Mentre Courtney soffocava tra i singhiozzi, Duncan se ne andò velocemente prima di ferirla, o ferirsi, ulteriormente. Ora lei l’avrebbe lasciato, sarebbe andata avanti e avrebbe trovato di meglio di lui. Qualcuno che poteva essere tutto ciò che lei era e continuare ad essere lì per lei. Duncan sentì il collare per cani che gli aveva dato iniziare a bruciargli il collo mentre tutti quei pensieri gli entravano in testa. Guardò indietro e vide che Courtney se n’era già andata.

Intanto Courtney si era diretta a casa ed era crollata sul letto piangendo più di quanto avesse mai fatto in tutta la sua vita. L’aveva davvero ferita, aveva davvero rotto con lei! Mentre continuava a piangere prese il piccolo teschio di legno che Duncan le aveva fatto e lo lanciò per la stanza con tutta la sua forza. Lei avrebbe dovuto lasciarlo, ma lui se n’era andato e aveva cambiato i suoi piani e le aveva distrutto il cuore. Almeno lei gli avrebbe offerto qualcosa, un modo per farla funzionare, si sarebbe scusata mille volte per ciò che gli aveva detto, ma lui l’aveva chiaramente lasciata!

Guardò il teschio di legno a terra e sussurrò, “ Mi hai lasciata… come hai potuto lasciarmi? “




 
Non ritirare tutto

Non scusarti

Non perdere l’occasione

Non guardarmi negli occhi

e dirmi addio

- Me
  
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