Il soldato
https://www.youtube.com/watch?v=HYd19T1J1lU
Improvvisamente la folla distoglie lo sguardo dalla figura di Sherlock. Un improvviso gelo scende negli animi, come se fosse appena arrivata una bufera. Ma è piena estate, e le strade non sono coperte di neve.
Tra la folla si fa largo una schiena di soldati scelti con le uniformi della Guardia Reale. Acciambellato come un gatto, su una portantina retta da cinque uomini, in un completo elegante e un mantello rosso fuoco, James Moriarty. Gli occhi felini scintillano alla luce delle torce come i rubini sulla sua corona. Non degna di uno sguardo l’amalgama di persone che i suoi uomini stanno calpestando: ha gli occhi rivolti verso il cielo, più precisamente verso Sherlock. I suoi soldati buttano a terra chi non si fa da parte, e la folla arretra spaventata, creando un varco per permettere il passaggio. Nessuno tenta di resistere alle spade e alle pistole impugnate dai Soldati Senza Morale – così è chiamata la guardia speciale. Timorosi, si stringono tutti l’uno addosso all’altro, attendendo di vedere cosa succederà.
Il tono di Jim è beffardo, quando si rivolge a Sherlock.
Guarda un po’
chi è uscito da casa,
il mio Sherlock, tesoro di tanti.
Debolezze! Chi guardi per strada?
chi è uscito da casa,
il mio Sherlock, tesoro di tanti.
Debolezze! Chi guardi per strada?
I suoi occhi lasciano la figura del suo prediletto, per scandagliare la folla. Finché non trova colui che sta cercando, in piedi su un alto muro di cemento, a guardare la scena con un’espressione dura.
John Watson, piacere, il soldato perduto.
Poi i suoi occhi morti tornano a fissare il volto pallido del prigioniero.
È un peccato la curiosità:
non ti facevo azzardato.
Ma con che occhi lo guardi?
L’amore bussa alla porta e ti rovina la mente, stasera.
Se gli arrivassi più vicino e lo spingessi giù?
Se lo facessi torturare e poi morir? Gli mostrerò
la signoria di Jim Moriarty
e poi così, io e te, vedremo!
non ti facevo azzardato.
Ma con che occhi lo guardi?
L’amore bussa alla porta e ti rovina la mente, stasera.
Se gli arrivassi più vicino e lo spingessi giù?
Se lo facessi torturare e poi morir? Gli mostrerò
la signoria di Jim Moriarty
e poi così, io e te, vedremo!
Il volto di Sherlock si fa di pietra, impassibile ed impenetrabile. La sua voce è gelida e determinata quando parla.
No!
Qualsiasi cosa
solo se lasciassi stare John.
Farei di tutto soltanto se tu,
tu lo lasciassi star!
Jim lo guarda a sua volta, con negli occhi un bagliore di sfida.
Ti brucerò il cuore.
E Sherlock ribatte, determinato:
Lo brucerai a me.
Note:
“John Watson, piacere, il soldato perduto”: è come se Moriarty gli stesse stringendo la mano, presentandosi, maliziosamente, affibiandogli questo soprannome per via di quello che John stesso dice: “qualcosa ho perso là, sui monti dell’Afghanistan”. Sé stesso.
Ok, la prossima è la mia canzone preferita. Non sto nella pelle.
Come sempre, grazie a tutti quelli che leggono/commentano/apprezzano!