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Autore: imunfjxable    06/04/2015    0 recensioni
Logophile:(n.) someone who is obsessed with the beauty of the words and them meanings.
Logofilo:(n.) qualcuno che è ossessionato dalla bellezza delle parole e dal loro significato.
Dove Luke si innamora di una piccola logofila, e delle sue parole.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3. Nyctophilia

 

 

 

Ci avviammo assieme da Twice. Era un bar dei Sydney piuttosto grande, famoso per i suoi gelati e frappè alla vaniglia e mele caramellate e per le sue crepes con crema di nocciole e cocco e marmellata d'albicocche e Grand Marnier. È situato in centro, di fianco alla mia libreria preferita e ad un negozio di gioielleria.
Quando entrammo prendemmo posto e dopo aver ordinato entrambi una fetta di torta alla Nutella e una cioccolata calda con panna iniziammo a parlare.
"Ma che coglione che sono, non ricordo il tuo nome"
"Grace" risposi ridendo.
"Bene Grace, sei la prima ragazza che prende tutte queste cose alla cioccolata senza pensare cose come 'ingrasso' 'quante calorie ci sono qui dentro' e stronzate del genere" affermò ridendo "finalmente"
"Credo in un mondo obeso ma felice" risposi
"Perché ti piace questo posto? Io preferisco i posti all'aperto"
"La cosa che mi piace di più è che, anche se è al chiuso, posso vedere i passanti. Adoro vedere le persone e immaginare le loro storie: ecco una coppia di innamorati che litiga" dissi indicandoli "più in là una ragazza che cerca disperatamente qualcosa, forse l'amore, l'amicizia, la felicità... dietro l'angolo un bambino con un signore anziano, probabilmente il nonno.
Mi piace cercare di capire chi sono e come mai sono così, mi piace leggerle, le persone"
"E tu che leggi su di me adesso?"
"Che stai ancora una merda per colpa di quella troia. Stai per scoppiare a piangere da un momento all'altro"
Non rispose e inizio a bere la sua cioccolata, volgendo lo sguardo altrove. Devo ammettere che era davvero carino, faceva tenerezza vederlo così.
"Victoria era bellissima. Era proprio una di quelle che stanno al vertice della scala sociale, e lo ammetto, ci siamo messi assieme proprio per questo motivo: il figo con la figa. Anche se non do mai importanza a questo tipo di cose. Proprio perché questo genere di persone mi fa schifo, non sono vere...sono di plastica. Così finte, false. Ha giocato con i miei sentimenti per 6 mesi e mi ha mollato prima che venissi in biblioteca facendosi vedere mentre si baciava con un altro ragazzo. Lei mi piaceva, io ci tenevo a lei; ma probabilmente mi riteneva solo un altro nome della sua lista di fidanzati"
Gli accarezzai la mano e si sforzò di fare un sorriso.
Continuammo a mangiare in silenzio, e quando finimmo Luke si offrì di accompagnarmi a casa.
Cazzo. Tasto dolente. "Casa" era una parola grossa per me.
"Luke sul serio vado a piedi"
"No Grace ti accompagno, è tardi"
"Luke è lontano"
"Ho la moto dai andiamo. Non accetto un no come risposta, non l'hai ancora capito?"
Sospirai sconsolata. Questa sarebbe stata l'ultima volta che Luke mi avrebbe parlato, dopo che avrebbe visto dove vivevo.
Non è bello avere un'amica che abita in una casa famiglia del cazzo, solo perché i tuoi 'genitori', se dobbiamo definirli tali,non ti vogliono.
Luke mi porse il casco e lo allacciai. Mi sedetti dietro di lui e gli cinsi la vita con le mani strettamente.
"Paura Grace? Sei mai stata su una moto?"
"Non ho paura Luke" dissi e lui mise in moto "comunque questa è il mio primo giro in moto"
"Tieniti forte"
Luke accelerava gradualmente tentando di farmi spaventare ma questo non faceva nient'altro che accrescere l'adrenalina che avevo in corpo. Ero sempre stata un'amante del pericolo, della paura. Non mi spaventava di certo andare su una moto velocemente.
"Dove devo andare?"
Gli spiegai la strada, senza accennare al fatto che non fosse una vera e propria casa la mia. Quando arrivammo nella strada del palazzo Luke parcheggiò e scese dalla moto. Mi aiutò a slacciarmi il casco, e mi guardò con aria interrogativa, poi capì.
"Luke non dire niente... Ti prego. Lo so già come finisce, solo Brooklyn e Drew sono restati. Finiamo la relazione e non mi vedrai mai più, va bene? Non ho bisogno della tua pietà"
Scesi dalla moto, andando via correndo, ma Luke mi bloccò.
"Ma cosa pensi? Perché dovrei mai far finta di non conoscerti? Perché vivi qui? Non è colpa tua" mi accarezzò il viso facendomi arrossire leggermente "ci vediamo domani a scuola Grace"
"Ciao Luke"
"Ah aspetta" disse scendendo dalla moto dalla quale era appena salito. Mi porse un pezzettino di carta con scritto il suo numero e io gli scrissi il mio su un altro fogliettino.
Sorrise dolcemente e dopo aver messo in moto partì. Lo seguii con lo sguardo fino a quando non girò e scomparì dal mio campo visivo.
Entrai a casa e mi fiondai nella mia camera, evitando i bambini piccoli.
Mi buttai sul letto e rimasi li a fissare il soffitto, fino a quando non decisi di farmi una doccia per poi mettermi a letto. Avevo le luci spente, mi sentivo così a mio agio nell'oscurità.
Nyctophilia:(n.) il piacere che si prova nello stare in spazi scarsamente illuminati o totalmente bui.
Un'altra delle parole del mio quaderno nero. Lo sfogliai cercando una parola sulle stelle per Luke, ma non ne trovai. Decisi di fare una ricerca su internet,e anni a letto compiaciuta dopo averla trovata.

   
 
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