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Autore: sakurina265    22/12/2008    2 recensioni
Sakura è la figlia del ninja capo ispettore Haruno, che si trasferisce nel piccolo villaggio segreto della foglia, konoa. Ma non sa che l'attende un destino divino ma paricoloso.//// la storia di twilight in versione Naruto,elaborata diversamente ma anticipo che alcune frasi sono prese dal libro.///paring sasu/saku.
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1- un piccolo sguardo omicida

1 messaggio per mamma:

cara mamma, lo so che ti sembrerò una pazza ma credimi è meglio così...da quando ho lasciato il villaggio del tuono, qui a konoa - la sera- fa leggermente più freddo...e umido! ma non ci faccio caso, la mattina fa molto caldo di quanto tu possa immaginare ma non c’è mai ombra di sole. Domani andrò a scuola,non vedo l’ora che mi insegnano le tecniche mediche ninja ! spero che vada tutto bene.

P.S. papà ha fatto un vero miracolo! Credevo che appena arrivata, avrei trovato la casa tutta sottosopra invece è di un ordine pazzesco. Comunque non preoccuparti per me andrà tutto bene, me la caverò. Ciao, ti voglio bene. Sakura.

IO? Ero una ragazza normalissima...avevo qualche problema sull’equilibrio ma sapevo essere molto intelligente – qualche volta-. Mi ero rifugiata qui nel piccolo villaggio segreto della Terra del Fuoco – konoa -, perché volevo passare un po’ di tempo in famiglia con mio padre e lasciare che mia madre trascorresse il suo tempo col suo nuovo marito... Quando arrivai, mi sentii subito in soggezione,lì mi conoscevano tutti come la figlia del ninja ispettore capo haruno che scappò 16 anni fa con la madre... Il giorno dopo che arrivai, andai a scuola e l’unica consolazione che avevo, era che mio padre abitava vicino e potevo benissimo andarci a piedi. Quando varcai la soglia della scuola tutti gli altri studenti mi fissavano ed – io essendo timida- arrossii tenendo gli occhi abbassati.

La mia prima lezione era al terzo piano e conobbi un ragazzo di nome Rock lee, che mi accompagnò –gentilmente- ad un'altra lezione.

Conobbi altri ninja e alcuni di loro si sedettero vicino a me quando arrivai nella mensa. Mi guardai attorno e cercai di ricordare i nomi dei miei nuovi compagni di scuola,invano. Loro mi facevano domande di ogni tipo e io – come al solito- rispondevo con frasi brevi e insensate. Ma fu in quel momento, che ero occupata a conversare con sette estranei ninja curiosi che li vidi per la prima volta.

Erano in cinque,fissavano tutti il muro,non parlavano e non mangiavano,benché ognuno di loro avesse un vassoio pieno di cibo intatto davanti. Ma non furono questi particolari a catturare la mia attenzione. Dei tre ragazzi uno era jonin, capelli castani scuri raccolti in una coda alta. Il secondo era smilzo,aveva i capelli neri,lunghi la sua veste era bianca e i suoi occhi erano di un color lilla chiaro. Molto probabilmente era anche lui un jonin.

Il terzo invece era molto più magro,aveva i capelli neri come il carbone e indossava una maglia blu a maniche corte. Sembrava molto più giovane degli altri.

Le ragazze erano sedute accanto a loro, una aveva capelli marroni raccolti in due chignon, il suo corpo era minuto,magro e sedeva abbracciata al ragazzo con la veste bianca.

La seconda ragazza invece, era bellissima, e aveva i capelli biondi raccolti in quattro code. Era magrissima e indossava un vestito di seta nero,legato da una fascia rossa lunga.Sulla schiena aveva un grosso ventaglio nero legato al corpo da una corda anch'essa rossa .

Tutti e cinque,erano pallidi come il gesso e sotto gli occhi c’erano enormi occhiaie profonde livide. Ma la cosa più strana per cui non riuscivo a distogliere lo sguardo era che tutti avevano una bellezza incomprensibile,inumana.

- e quelli chi sono?-chiesi alla ragazza seduta vicino a me,vestita con una tuta viola. Prima che lei alzasse lo sguardo per capire di chi parlassi..-ma fosse per il mio tono di voce l’aveva già intuito.- il più giovane,il più bello,quello con l’aria da ragazzino.

Guardò la mia vicina non più di una frazione di secondo e i suoi occhi scuri lampeggiarono nei miei. Distolse lo sguardo subito e io imbarazzata feci lo stesso. La ragazza accanto a me fece una risatina nervosa e rispose alla mia domanda, "Sono Shikamaru,Tenten e Sasuke Uchiha, Assieme ai fratelli hyuuga, Neji e Temari. Sono i figli adottivi della dottoressa Tsunade, l’hokage del nostro villaggio." ,"sono molto carini." puntualizzai "sì!" concordò lei con un sorriso e ricordai che il suo nome era Ino. " Però Neji hyuuga –quello con i capelli corvini e lunghi- sta con TenTen,e Shikamaru – il ragazzo jonin - sta’ con quella ragazza bionda Temari."aggiunse lei rivolgendomi un’altro sorriso. Fissai quel bel ragazzo che mi aveva guardato prima, lui dopo un secondo mi guardò alzando solamente gli occhi e la sua espressione era incomprensibile: sembrava arrabbiato,deluso e in qualche modo incuriosito,distolsi lo sguardo... "e lui chi è? Intendo quello moro..." chiesi incuriosita più che mai a Ino. "Si chiama Sasuke Uchiha.Uno schianto vero? Quasi Tutte le ragazze di questa scuola gli vanno dietro,ma non esce con nessuna. A quanto pare, qui non ci sono ragazze abbastanza attraenti per lui." rispose con acidità lei. La volpe e l’uva. Chissà quando era toccata a lei essere rifiutata. Mi morsi un labbro per non riderle in faccia,guardai altrove ma i miei occhi caddero di nuovo sul giovane uchiha che guardava altrove come me e una mano la teneva sulla bocca. Eppure mi sembrava che stesse ridendo anche lui.

Al suono della campanella, si alzarono sincronizzati e con passo elegante uscirono dalla mensa. Io invece mi diressi verso medicina chimica,avevo il terrore di arrivare in ritardo per questa materia.

Entrai nell’aula e per fortuna il professore non mi presentò alla classe anzi chiese soltanto " voi siete la signorina Sakura haruno?" io annuì con la testa, mi sorprendeva di come era misterioso e allo stesso tempo affascinante il professor kakashi Hatake. Lui firmò il modulo che gli porsi e mi indicò un banco,l’unico posto libero della classe… e accanto c’era proprio lui,Sasuke Uchiha. Mi prese alla sprovvista quando mi rivolse uno sguardo freddo,pieno di odio. Mi veniva da piangere,che cosa gli avevo fatto? Con esitazione mi avvicinai al banco e lui seguì ogni passo che facevo. Non me ne ero accorta ma i suoi occhi erano neri, neri come la pece. Rabbrividii del suo sguardo e inciampai su un libro. Lui chiuse gli occhi,molto probabilmente pensava a quanto fossi imbranata. La ragazza accanto rise e io le lanciai una occhiata per poterla zittire,invano. Finalmente mi sedetti vicino a lui con aria leggermente frustata. Cercai di non degnarlo di nemmeno uno sguardo quando posai i libri sul banco. Ma – non so come – avevo la sensazione che lui da momento all’altro mi strangolasse. Allontanò la sedia dalla mia e si sistemò sull’orlo di essa rigido,coi pugni serrati come se si volesse allontanare da me,come per evitare una puzza terribile. Senza farmi notare mi annusai i capelli rosa...profumavano di rose,come il mio shampoo preferito. Mi sembrava piuttosto innocente come odore. Mi girai verso di lui e me ne pentii subito...mi stava di nuovo squadrando ma stavolta con disprezzo...e mi venne in mente quella frase: se gli sguardi potessero uccidere.... Volevo dirgli qualcosa ma quando aprii la bocca la campanella suonò e lui si alzò veloce e fluido come un fulmine diretto verso la porta dell’aula. Shoccata per la sua incredibile velocità,raccolsi i libri e li riposi in cartella. Non potevo credere che mi odiasse. "Scusa ma hai accoltellato Sasuke Uchiha con la matita o cosa? Non l’avevo mai visto comportarsi così.",mi voltai, un ragazzo,mi fissava e sorrideva. "ciao io mi chiamo Sai. Tu devi essere Sakura.Giusto?" domandò lui con completa tranquillità," Non sbagli." Risposi io e gli rivolsi un sorriso sforzato. "qual è la tua prossima lezione?" domandò,io gli risposi controvoglia "palestra,ed. fisica" " anche la mia" sorrise ancora. Molto probabilmente a Sai piacevo ma non ci feci troppo caso.

Dopo aver fatto l’ora di palestra , cioè dopo aver quasi ucciso una mia compagna con il kunai, andai in segreteria ma fui sul punto di uscirne subito. Dentro c’era Sasuke Uchiha che discuteva con la segretaria. A quanto pareva l’Uchiha voleva spostare l’ora di medicina chimica a un qualunque orario a qualsiasi altro orario. Non potevo credere che fosse a causa mia. "un attimo solo cara, vengo subito da te" disse rivolgendomi un sorriso la segretaria. Non l’avesse mai detto, il moro si girò lentamente verso di me, con uno sguardo pieno d’odio. "non fa niente, mi rendo conto che è impossibile, grazie lo stesso" disse lui con voce melodiosa "tanto devo solo resistere!" sussurrò ma solo io sentii quella frase. fece per andarsene, ma io gli andai in contro innervosita e se non si fosse spostato molto probabilmente gli urtavo la spalla. Mi girai e lo guardai in cagnesco.

Dopo aver dato dei moduli alla segretaria uscii da quella stanza e andai verso casa cercando per tutto il tragitto di non piangere.

Note autrice: lo so cosa state per dire! Ho copiato troppo dal libro ma vi giuro che nei prossimi capitoli non sarà così! La vicenda sarà sempre la stessa ma leggermente modificata. Anzi totalmente diversa.^^’

Spero che commentate e recensite lo stesso!^_____^ | sakurina265|

scusate per eventuali errori grammaticali o ortografici! U__U!

 

  
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