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Autore: alwaysandforever17    07/04/2015    1 recensioni
Ogni scuola come succede nella vita reale è divisa in due fazioni: gli sfigati e i popolari. Margareth Dolores Smith, giovane ed ingenua ragazza appartenente al gruppo dei nerd. Ha sempre vissuto nella sua bolla senza considerare il mondo che la circonda. Non sa cosa siano i ragazzi se non quelli che la sfottano e la umiliano davanti a tutta la scuola. Ha un migliore amico di nome Ashton. Si conoscono da quando erano piccoli e come lei non è molto popolare nella scuola a differenza del suo compagno di banco: Lucas Robert Hemmings alias mister figo. Capitano della squadra di Football e migliore amico di Charlotte Sullivan, la bulletta della situazione. Due mondi che vivono due realtà opposte eppure succederà qualcosa che unirà questi ragazzi. Un incantesimo, una notte, un mese che rivoluzionerà tutto ciò che conoscevano, due corpi e due anime.
Cosa succede se una mattina ti svegli nel corpo sbagliato e sei costretta a vivere una vita che non è la tua?
Charlotte diventa la sfigata e Maggie la popolare, ma se iniziano a nascere amori impossibili riusciranno a mantenere il segreto?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina Charlie non voleva svegliarsi e le stupide urla di suo padre al piano di sotto erano solo dei fastidiosi suoni lontani. Si malidiva per aver accettato di andare ad una festa il giorno prima e di essersi ubriacata con l'aiuto di quel coglione di Hemmings. La loro era una vera amicizia, una di quelle che anche se fai una cazzata madornale sai che l'altro sarà sempre pronto a sostenerti o a spaccarti la testa se hai sbagliato. Non si era mai lamentata della sua vita e del tempo che passava a scuola, infondo aveva degli amici stupidi, ma fantastici ed era una delle ragazze più invidiate della scuola. I ragazzi volevano un suo bacio e le ragazze la invidiavano. Dopo l'ennesimo urlo di suo padre spalancò gli occhi e cercò di mettere a fuoco la piccola stanza dove era cresciuta. Il colore predominante era il nero. Le pareti rispettavano il colore principale, mentre sopra il suo letto vi era stato disegnato il simbolo dei Nirvana a caratteri giganteschi. Il letto a due piazze occupava gran parte della stanza e dava un aspetto imponente alla camera. Sul lato opposto si trovava la scrivania bianca con il cassettone abbinato. I vestiti coprivano il pavimento e i dischi dei Green Day erano sparsi per tutta la stanza in disordine. Un fastidioso suono fece girare Charlie verso il suo ipad appoggiato sul cuscino. Lo Afferrò e lo portò davanti alla sua faccia. Lo schermo si illuminò mostrando una videochiamata in arrivo. Il suo sorriso spuntò sulle labbra quando lesse il nome del mittente. " Gemello diverso " Era quel coglione di Luke, che come tutte le mattine voleva fare il simpatico e rompere le palle. La ragazza fece scorrere il dito sullo schermo accettando la chiamata dal biondo. "Brutta addormenta sul pisello alza quel bellissimo culo dal letto che fra venti minuti sono da te." Charlie fece una piccola smorfia abbandonando il letto e avviandosi verso il piccolo bagno della sua stanza. " Non rompere il cazzo Luke! Sembra che gli americani abbiano sganciato la bomba nucleare sulla mia testa. Sto uno schifo!" Il ragazzo fece una risata smorzata cercando di non esagerare per non offendere la moretta. Senza nessun tipo di imbarazzo Charlie cominciò a spogliarsi non degnato di attenzione il biondo dall'altra parta dello schermo. " Coccinella anche se facevamo il bagno insieme quando avevamo cinque anni non significa che ti puoi spogliare davanti a me." Charlie sbuffando per il nomignolo che le aveva affibbiato il suo amico si spostò dalla visuale e cominciò a vestirsi. "Sei pronta per un altra giornata nel regno dei professori sessualmente frustrati? " Charlie infilandosi la sua amata maglia dei Rolling Stones si avvicinò allo schermo. "Non puoi scoparti la Brown di matematica? Con quella di fisica ha funzionato." "Intanto la Shepard di fisica è una gran gnocca e una dea del sesso, non nego che me la farei di nuovo, ma mi rifiuto di farmi la Brown e il suo amichetto." Charlie e Luke avevano costato che il neo sulla faccia della professoressa vivesse di vita propria e tutte le volte che si avvicinava ai loro banchi non potevano non fissare quella creatura che si era impossessata del viso rugoso della donna. "Una bottarella e via?" Il viso di Luke si contrasse in una smorfia prima di fare comparire il dito medio sullo schermo del suo computer. "Ti voglio bene anch'io Polentina. "Il biondo ricambiò con un bacio teatrale sulla web Cam. "Sullivan alzati da quel dannato letto o sennò mando tua madre e sono cazzi amari." La ragazza alzò gli occhi al cielo e tornò a guardare il suo amico che se la rideva di gusto. "Sarà meglio che tu vada se non vuoi che rilasci il doberman." Charlie salutò l'amico e indossò i suoi jeans neri strappati prima di correre giù. "Buongiorno famiglia."Posò un bacio sulla guancia di sua madre e diede una pacca sulla spalla del padre. Con una delicatezza sconosciuta si lasciò cadere sulla sedia in attesa della sua colazione. "Passami il piatto Char." La ragazza allungò la stoviglie dove la signora Sullivan lasciò cadere del Bacon croccante. "Hai qualche verifica figliola?" La ragazza annuì con al testa mentre continuava ad ingozzarsi con la colazione. "Se pigli almeno una D ti porto allo stadio a vedere gli All Stars." La ragazza spalancò gli occhi. Il suo sogno era diventare una giocatrice di basket professionista e grazie alla sua tenacia era riuscita ad entrare nella squadra scolastica e a diventarne capitano. "Tanto sai che risparmierai i soldi. Tua figlia non ha mai superato la lettera F." L'uomo guardò sua moglie e annuì. Infondo lo sapeva che lo studio non faceva per quella famiglia, anche lui appena ha potuto si è ritirato per andare a lavorare con suo padre nell'azienda di famiglia a vendere cessi. "Facciamo che ti ci porto se mi pigli almeno un F+" "George dovresti incoraggiarla tua figlia e faresti meglio a non assecondarla in tutto." L'uomo si leccò i baffi prima di rispondere alla moglie. "Amore ho già comprato i biglietti sicché in tutti i casi, anche se da fuoco alla scuola ormai ce la porto.".La ragazza saltellando dalla gioia si attaccò al collo del padre e gli baciò la guancia più volte finché un clacson attirò la loro attenzione. "Vi devo lasciare è arrivato Luke." Prese i suoi stivaletti e lo zaino prima di avviarsi fuori. "Trioietta muovi quel culo che dobbiamo andare a caricare quello sfigato testa di lattuga di Clifford." Charlie scese veloce gli scalini e senza aprire la portiera saltò dentro la decappottabile nera del suo amico. "Buongiorno anche a te Trombetta." Di nuovo quello stupido soprannome che Luke odiava, ma questo Charlie lo sapeva e si divertiva troppo a tormentarlo. Da piccolo circa quando avevano cinque anni Luke ebbe un po' di colite che lo faceva scurreggiare ogni tre per due. Per questo motivo Michael lo aveva iniziato a chiamare Trombetta. "Tappa la bocca e chiama testa di lattuga e digli che stiamo arrivando." La ragazza annuì e la macchina sfrecciò sulla strada. Nella casa accanto una melodia classica invase la piccola stanza rosa di Maggie. Amava svegliarsi sulle note di Mozart. Lentamente mise i piedi per terra in cerca delle pantofole. Sempre lentamente si avvicinò al computer e osservò il programma della giornata. Due compiti in classe e il colloquio per Harvard. Fece un grosso respirono e si avviò nel bagno. Si fece una doccia veloce pulendo con precisione il suo corpo. Amava sentire il rumore dell'acqua infrangersi sulla sua pelle. Quella sinfonia di piccoli suoni non le faceva pensare alla sua vita così mediocre. Non si era mai soffermata molto su quello che pensava la gente, perché sapeva che un giorno le sarebbe uscita dalla scuola per andare ad Harvard e studiare per diventare dottore, mentre altri avrebbero passato la loro vita a togliersi la lana dall'ombellico. Finì la sua doccia e avvolse il suo corpo nell'asciugamano rosa. Districò i capelli con una spazzola liberandosi dei nodi. Asciugò i ciuffi biondi che le ricadevano delicati sulle spalle. Indossò un vestitino rosa con le sue ballerine bianche e il suo cardigan preferito. Un maglioncino bianco con piccole rosellinei sui fianchi. Racchiuse i suoi capelli in una treccia che cadeva sfiorando la schiena coperta di Maggie. Tornò in camera sua e Afferrò i grossi occhiali e li posizionò sul suo naso. Una voce al piano di sotto le fece capire che qualcuno era appena arrivato in casa Smith. "Tesoro Ashton e Calum sono appena arrivati. Muoviti altrimenti perderete lo scuolabus." Ormai pronta si assicurò di aver sistemato la stanza e soddisfatta del risultato raggiunse gli amici al piano di sotto. "Ciao ragazzi, ciao mamma. Papá è già a lavoro? " " Sì tesoro è uscito presto. Forza siediti che ti porto il latte con i cereali integrali." La ragazza si accomodò al suo posto, mentre i suoi amici si accomodarono sulla panca vicino a Maggie. "Dobbiamo raggiungere Megan al muretto appena arriviamo a scuola." Disse Calum girandosi il cellulare tra le mani. "Cosa è successo?" Chiese la ragazza appena la madre lasciò i ragazzi da soli. "Indovina la banda degli stronzi. Clifford ha rinchiuso Megan nello sgabuzzino del bidello per tutto il pomeriggio. Menomale che la prof di educazione fisica ha sentito i pianti." Maggie riusciva a stento a trattenere le imprecazioni contro quei primitivi pieni di sé. Si divertono a rovinare la vita ai diversi, Che poi non ho ancora capito chi sono quelli diversi. Loro o noi? Calum attirò l'attenzione degli amici con un finto colpo di tosse. "Non vorrei disturbare, ma il bus passa fra trenta secondi, sempre se rispetta l'orario prestabilito nella riunione scolastica." I ragazzi non fecero finire il loro amico di parlare che gli Tapparono la bocca con la mano. Maggie afferò lo zainetto bianco e salutando la madre a gran voce uscì dalla casa. Nel momento esatto che il loro piede toccò il legno bianco del primo scalino un bus giallo passò difronte a loro. Con tutte le loro forse è la velocità di cui erano a disposizione iniziarono a correre dietro lo scuolabus. Dei ragazzi cominciarono ad urlare "scemi", "sfigati" mentre loro continuavano a correre dietro l'autista che non sentiva il motivo di fermarsi. Alla fine dovettero arrendersi e avviarsi a piedi a scuola. Luke e Charlie erano passati a prendere Michael e ora ascoltavano America Idiot a tutto volume sulla macchina del biondo. "Questa si che è musica ragazzi." Michael iniziò a muovere la mano sulla pancia come se avesse una chitarra appesa al collo. " Ehi ragazzi!" La ragazza indicò tre ragazzi che camminavano insieme sul marciapiede. " Sfigati a ore tre." I ragazzi si girarono e riconobbero subito Hood, Irwin e la verginella. Charlie notò un occasione d'oro per fare un bel bagnetto al trio dei secchioncelli. "Luke accelera e prendi la pozzanghera vicino al marciapiede. Mi sembrano un po' addormentati magari hanno bisogno di una rinfrescata." Un sorriso malizioso si dipinse sulle labbra dei tre. Luke spinse sull'acceleratore e svoltando con lo sterzo prese in pieno la pozza centrando i tre ragazzi sul marciapiede. Subito dopo urlarono "ci vediamo sfigati" al trio e se ne andarono. Ormai i tre amici erano abituati a subire gli del clan capitanato della Smith e non ci facevano nemmeno più caso. Ora dovevano solo prepararsi al vero inferno: LA SCUOLA.
   
 
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