L'accordéon1
Stasera ho accompagnato
mio padre
nel suo ultimo viaggio.
L'ho accompagnato
sotto il suo amato ponte,
quello che gli offriva rifugio
dalle piogge di settembre ,
dal caldo di luglio,
dalla neve in dicembre.
L'ho accompagnato
nella sua adorata Senna,
che come un letto di gocce
lo ha accolto
gentile.
L'ho accompagnato
tra l'indifferenza della gente,
tra i canti dei soldati
che sempre salutava,
tra le donne del Pont au Change.
L'ho accompagnato
e per l'ultima volta
gli ho dato un bacio
e un saluto.
L'ho accompagnato
e da stanotte
è mio
il posto che è sempre stato
il suo.
1 Altro errore anacronistico nell'anime (come lo Steinway bianco di Oscar, la chiesa del Sacré Coeur o l'Opera Garnier): l'accordéon o armonica a manticino che usa il fisarmonicista cieco fu inventato nel 1822 era costituita da un mantice a forma di lanterna orientale (esagonale), da due cassette anch'esse esagonali, dove all'interno erano alloggiate due file di ance libere e situate in corrispondenza di appositi fori; esse venivano comandate da un modesto numero di bottoni tramite apposite valvole (o tamponi). Ma stavolta il personaggio è troppo poetico per stare a sottilizzare.