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Autore: Tonks98    07/04/2015    9 recensioni
Una storia a metà tra avventura e commedia. Ecco cos' è successo, secondo me, la notte tra il primo e il due maggio 1998, e dopo. E' una storia vista e rivista, ma un po' alternativa. E' stata scritta per chi, come me, non crede che un doppiogiochista, spia, Occlumante, abile duellante e Maestro di Pozioni non possa sopravvivere a una biscetta come Nagini. Buona Lettura!
Tonks98
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Lucius Malfoy, Minerva McGranitt, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Hermione/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Per una mente ben organizzata, la morte non è che una nuova grande avventura.

Prologo 

Romania, 15 novembre 2001 Prigione di Bucarest, ore 03:34 
Cella numero 10 sezione MP (Maghi Pericolosi)
Da ore ormai continuavano i lamenti e i colpi secchi. Gli altri prigionieri non avevano mai visto le guardie accanirsi così su un detenuto, almeno non per così tanto tempo. Erano giorni ormai che andavano avanti quasi senza sosta. Anche se mai avevano sentito provenire un urlo di dolore da quella cella, solo gli insulti delle guardie. 
"Engleza nu renuta, nu?" (L'inglese non molla, eh?")
"Da..."                            ("Già...")
"Quanto tempo credi che resisterà ancora?"
"Dicono che stia per cedere."
I due compagni di cella, vicini a quella dell' "Inglese", discutevano da giorni sul perchè mai si fosse meritato un trattamento del genere, nemmeno col Mangiamorte più crudele che avessero avuto in quella sezione si erano accaniti tanto. Ormai giravano persino scommesse su quanto avrebbe ancora resistito prima di lasciarci le penne, o se si sarebbero arrese prima le guardie. Chi scommise sul "ci lascia le penne" quella sera perse quel poco che aveva. 
Nella cella 9, di massima sicurezza, una guardia alta un metro e novanta per un metro di spalle e cento chili di muscoli si stava accanendo con calci e pugni su una figura ammanettata e accasciata contro il muro. In quel momento entrò un uomo con un completo verde militare e un basco peloso sul capo. Anche nella penombra della cella si potevano distinguere i tratti fini e nobiliari dell'uomo e i suoi capelli biondissimi, nettamente in contrasto con tutta l'oscurità della stanza. 
"Suficient!"              ("Basta così!")
"Dar..."                    ("Ma...") 
Il biondo lo congelò con uno sguardo glaciale.
"Da, domnule."        ("Sì, signore")
E il gigante uscì dalla cella, lasciando la figura inerme sul pavimento. Era un uomo, magro ma prestante, dal volto insanguinato e il corpo pesto per le percosse, il grande naso rotto e i capelli neri sporchi e incrostati di sangue. Lì per terra ansimava appena, le labbra morse a sangue per non lasciarsi sfuggire nemmeno un lamento di troppo. Il biondo lo guardò, non sapeva se provare pena per lui, ammirazione o semplicemente ritenerlo un folle per tutto quello che aveva fatto in quei tre anni. Decise di tenersi il dubbio, poi parlò.
"E' scemo come un Troll, quella guardia, non riesce nemmeno a eseguire dei semplici ordini." quella voce strascicata era inconfondibile. Anche se era un po' intontito, il prigioniero alzò il volto e guardò l'uomo dritto negli occhi. Ghiaccio contro tenebra. 
"Pensavo non conoscessi il rumeno."
"Solo gli ordini basilari e qualche bell'intercalare ad effetto. Mio Salazar...come ti sei ridotto."
"Potrei dirti la stessa cosa, non finirai mai di leccare i piedi al Ministero, vero?" rispose quello con mal celata ironia, avendo notato lo stemma sulla manica dell'altro.
"Oh, ti assicuro che è il contrario, senza le finanze della mia famiglia l'Inghilterra sarebbe già andata in rovina da un pezzo." 
"E cosa fa sua altezza la Regina d'Inghilterra nella mia umile magione?" lo canzonò senza pietà con voce appena udibile.
"Primo, la Regina il mio charm se lo sogna. Secondo, con che coraggio chiami questa fetida cella 'magione'? Terzo, sono venuto perchè è ora."
"Per cosa? Se mi è concesso." 
"Di ritornare. Sei stato via a lungo, il tuo compito è finito."
"No. Ci sono ancora dei Mangiamorte a piede libero. E poi, di grazia, tu che ne sai di cosa ho fatto io in questi tre anni?"
"So molto più di quanto tu non creda, sono un funzionario di alto rango adesso, non più solo un 'finanziatore'. Riguardo ai Mangiamorte, gli unici ancora a piede libero, come dici tu, sono proprio in questa stanza."
"Se non l'hai notato, Lucius, io sono ammanettato in una cella."
"L'ho notato, ma non ancora per molto." tirò fuori un mazzo di chiavi, si avvicinò al prigioniero e gli liberò i polsi dalle manette, poi gli diede una mano e lo aiutò ad alzarsi. "Epismendo!" 
"Ahi! Il mio naso!"
"Scusa, ma così non si poteva proprio vedere, già è brutto al normale..."
"Sempre meglio di quel ridicolo basco."
"Ah, taci! Ora spicciati, ho corrotto a destra e a manca per farmi dare l'incarico di venirti a recuperare, Severus, perciò smettila di fare storie. Ah, e un ultima cosa..."
"Dimmi Lucius, vuoi per caso che rimetta a posto il tuo naso con le mie mani?" rispose, seccato, in fondo non vedeva davvero l'ora di tornare a casa.
"Non direi, più che altro...puzzi amico mio, appena arrivati a casa ti consiglierei una lunga doccia."
Severus borbottò qualcosa di inudibile, ma dall'aria minacciosa. Recuperarono la sua bacchetta da un carceriere di fiducia e poi uscirono all'aria fresca della notte. Severus Piton, un po' ammaccato, ritornato finalmente dopo sette lunghi giorni in possesso della sua bacchetta, respirò una profonda boccata d'aria prima di concedersi un sorriso tra sè e sè. Finalmente poteva tornare a Casa, magari si sarebbe nascosto ancora per un po', il tempo di rimettersi in sesto e per preparare il suo ritorno a sorpresa. Era indeciso se presentarsi a Diagon Alley dal suo fornitore di ingredienti di fiducia dicendo: "Eccomi, scusi il ritardo, mi ha tenuto da parte la pelle di Girillacco, vero?" oppure una mattina ad Hogwarts seduto sullo scranno del Preside in Sala Grande, e aspettare che entrassero i professori solo per dire loro: "Oh! Finalmente, era ora! Ma dove accidenti eravate?! Vi ho cercato ovunque!", e godersi le loro facce scioccate. Lucius lo riscosse dai suoi pensieri, ci avrebbe pensato poi. 
"Io torno al Ministero a dire a chi di dovere che la missione è compiuta. Tu torna a casa e fai quella famosa doccia."
"Agli ordini, Vostra Maestà." rispose Piton con la sua solita ironia. I due si strinsero la mano, poi uno si Smaterializzò per poi riapparire al Ministero a dare la "Lieta Novella", l'altro rimase ancora per un secondo a fissare il cielo di un blu talmente intenso da sembrare nero, con solo una falce di luna che vi faceva capolino sorridendo sorniona. Poi l'uomo si Smaterializzò in una piroetta. 










Angoletto dell'autrice: Rieccomi come promesso con una nuova storia!!! Questa sarà un po' diversa dalle solite che scrivo, o magari no, insomma sono i lettori che devono giudicare, giusto? Vi avverto subito, ho l'idea in testa, ho già scritto qualche abbozzo di capitolo e cercherò di aggiornare abbastanza regolarmente, scuola e ispirazione permettendo. Come avrete visto nella descrizione della storia,sarà una Hermione/Severus, la mia coppia preferita. Questo è un primo tentativo, perciò mi aspetto tante recensioni per sapere cosa ne pensate. A Presto!!!
Tonks98


   
 
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