Sei mesi. Erano passati sei mesi da quando si erano sposati. Non poteva andare meglio il loro matrimonio.
Era giugno ed erano partiti per la loro vacanza alle Bermuda.
Passavano le giornate a fare bagni di sole e di mare, cene fuori feste eccetera.
Movita era davvero splendida quella sera.
Stavano tornando nella loro camera per prepararsi ad uscire.
"Prendiamo qualcosa prima di uscire?" le chiese Paul andando verso il bar della spiaggia.
"Perchè no? Andiamo."
I Due si sedettero sugli alti sgabelli quando un ragazzo andò da loro.
"Signora Diamont?" chiese
Movita lo guardò
"Si?"
"C'è una chiamata per lei. Il telefono è laggiù a sinistra."
Movita si alzò e guardò Paul "Torno subito".
Disse avviandosi nella direzione dove infatti trovò il telefono.
Paul guardò la ragazza allontanarsi e parlare al telefono.
Giunse un altro ragazzo più o meno della stessa età di Paul.
"E' bellissima!" disse notando che Diamont la guardava.
Paul si girò per vedere chi era colui che apprezzava le grazie di SUA moglie, poi tornò a guardare Movita.
"Lo so." disse sorridendo senza togliere gli occhi dalla giovane.
"Quella è la ragazza che mi vorrei ritrovare nel letto tutte le mattine quando mi sveglio."
Paul non si girò a guardare l'altro , ma anche se il commento che aveva fatto non gli andava molto a genio fece finta di nulla.
"Mi sa che me la farò" disse con una sicurezza che fece ridere Paul.
"Non credo proprio." disse infatti.
"Perchè?"
"Bè prima cosa è incinta."
"E come fai a dirlo tu?"
"Basta guardarla. Ha quella luce negli occhi che solo una madre o chi sta per diventarlo può avere..." fece una pausa e bevve un sorso del suo drink "...e poi ha la pancia. Non vedi?"
L'altro guardò meglio. In effetti il ventre della ragazza era leggermente evidente.
"Si hai ragione... Ma scusa tu come fai a saperlo? Non sarà mica la tu fidanzata vero?!" chiese allarmato.
Paul si girò verso di lui e ridacchiando gli rispose "Nooo!... E' mia moglie..."
L'altro era rimasto senza parole...
"Ah. Io non volevo... si ecco... isomma..."
Intanto Movita aveva raggiunto Paul.
"Era mia madre, voleva sapere a che ora arriviamo dopodomani."
Paul la guardò e senza curarsi troppo del tizio che aveva accanto la baciò.
Poi tornò a guardarlo e lo salutò allontanandosi e mettendo un braccio intorno alle spalle abbronzate di sua moglie.
"Chi era quel tipo?" chiese lei.
"Un cretino che faceva apprezzamenti." disse lui portandola davanti a sè.
"Oh. Che apprezzamenti?" fece curiosa.
"Apprezzamenti che solo io posso fare!" disse facendo il finto offesso.
Lei lo baciò ancora.
"Movita?"
"Cosa c'è?"
"Ti amo."
LEi sorrise.
Poi Paul si chinò e appoggiò un orecchio sulla pancia della ragazza.
"Ehi, zaza! Fa presto a nascere che non resisto più!"
Movita rise "Paul hai aspettato per cinque masi, puoi aspettare per altri quattro!"
"Dici poco! Tu non sei curiosa di vederlo?"
"Si, tanto. Ma preferisco vederlo completo che a metà strada. tu no?"
"Certo. Che nome gli mettiamo?"
"Non avevamo deciso per Daniel o Danielle?"
"Si è vero."
"Vieni andiamo a cambiarci o ci salta la prenotazione!"
Paul e Movita si avviarono verso la loro stana abbracciati.

FINE