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Autore: Spensieratezza    07/04/2015    4 recensioni
"Cosi siamo cresciuti tu ed io, come due ciliegie, nate in coppia, che sembrano divise sui due gambi, ma nella divisione sono unite"
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Mary Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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“Sai, Dean, quand’ero bambino, la mamma mi ha offerto una ciambella ripiena di frutti di bosco. Me lo ricordo ancora. Mi ha detto di assaggiarla, ricordo ancora che aspetto invitante avesse.”

“Ebbene?” chiese Dean, che aveva già l’acquolina in bocca al pensiero.

“Ho preso un morso e mi sono scottato. La ciambella era calda. La mamma l’aveva messa nel microonde. Si scusò per non avermi avvertito. Non pensava fosse troppo bollente, ma lì ho capito una cosa. Ho capito che fidarsi ciecamente, portava a farsi male.”

“Sammy, era solo una ciambella.” Disse Dean, mortificato e dispiaciuto che Sam conservasse quel pensiero triste.

“Ehi, non fraintendere, io non sono triste. Rifletto solo sul fatto che…tutti finiscono per farti male prima o poi…tutti tranne te. Tu no.”

Dean lo guardò sorpreso e poi lo abbracciò intenerito e commosso da quella rivelazione così dolce.

“Sei il mio eroe.” Disse poi Sam.
 
 
 
 
 
*

Erano a scuola e Sam si trovò a incrociare Dean mentre parlava con alcuni ragazzi che discutevano di rapporti incestuosi. Uno chiese a Dean che ne pensava e l’altro rispose che erano disgustosi.

Sam guardò Dean a bocca aperta, lottando per non cedere alle lacrime proprio in quel momento. Dean intercettò il suo sguardo e Sam continuò a camminare senza fermarsi, facendo forza su sé stesso per non mettersi a correre.

Si rifugiò in bagno e scoppiò a piangere, accasciato contro il muro. Come aveva potuto Dean dire una cosa del genere? Con tutte le cose che avrebbe potuto dire, perché proprio *disgustosi*?
 
 
 
 
*

Durante il percorso che fecero insieme a casa, Dean tentò più volte di parlare con Sam, anzi a dire la verità ci aveva provato anche quando erano tornati in classe dopo l’intervallo, ma Sam non proferì parola da allora.

Quando tornarono a casa, trovarono un biglietto di Mary e John che dicevano loro che erano andati a fare la spesa.

Dean ne approfittò per affrontare Sam.

“Hai intenzione di ignorarmi ancora per molto?”

“E tu hai intenzione di continuare a parlare ancora per molto?” gli fece il verso Sam.

“Dimmi che cosa ho fatto.”

Sam fece una smorfia.

“Se non lo sai tu…non devo dirtelo io.”

“È per il discorso dei rapporti incestuosi, vero?”

Sam tremò. Non avevano mai detto quella parola esplicitamente quando stavano insieme.

“Solo pochi giorni fa…ti avevo detto che sei il mio eroe…che non avresti mai fatto niente che…”

“Beh, ed è qui che scopri invece che gli eroi sono fatti per deluderti, Sammy.” Disse Dean, sarcastico, ma anche ferito.

Quando Sammy non replicò, Dean disse ancora:

“Sammy, ascolta, che cosa volevi che dicessi davanti a quelli? Era chiaro che…”

“Con tutte le cose che avresti potuto dire…perché proprio disgustoso?  Ti fa schifo quello che facciamo? È così?”

“NO!”

“Perché non dire qualcos’altro? Perché non mostrarti neutrale??”

“Sarebbe sembrato sospetto.”

E allora potevi stare semplicemente zitto!!!” urlò Sam.

Dean non sapeva cosa dire. Si trovava impreparato ad affrontare una cosa del genere.

“Ascolta, non mi fa schifo quello che facciamo. Io amo quello che facciamo. Amo tutto.”

“Ti fanno schifo i rapporti incestuosi?” continuò Sam imperterrito.

“SAM, MI VUOI ASCOLTARE? TI STO DICENDO CHE AMO TUTTO DI NOI!”

“Rispondi alla domanda, Dean.  Come vedresti questa cosa, se non si trattasse di me? Come la vedi dall’esterno?”


“Va bene, forse una volta avrei anche potuto considerare questo come sbagliato. Prima di stare con te! Ora non più, sinceramente….no, non mi farebbe schifo vedere qualcun altro fare la stessa cosa, perché vedrei in essi l’esempio di noi, e io AMO quello che siamo noi, ma se devo essere sincero? Non mi importerebbe neanche più di tanto, perché in realtà mi importa solo di noi.”

Sam restò a riflettere su quelle parole.

“Ehi, ho detto solo quello che quei ragazzi volevano sentire.” Disse Dean, ora provando ad avvicinarsi a Sam.

Sam lasciò che si avvicinasse e che lentamente lo abbracciasse.
 

“Sai, c’è però una cosa su cui non andremo mai d’accordo, credo. La visione di cosa è l’amore per me, e per te.” Gli disse Dean dolcemente.

Sam stava per ritrarsi, ferito di nuovo, ma Dean lo trattenne.

“Aspetta, ragazzo permaloso. Lascia che ti faccia vedere. Lascia che ti mostri.”
 

Andò davanti alla scrivania e prese il suo telefonino. Tornò da Sam e gli fece vedere una sua foto sul cellulare. Ritraeva Sam a petto nudo che dormiva.


“Ecco. Per me è questo l’amore. Cioè TE. “ disse Dean.

Sam lo abbracciò più affettuosamente, ora.

“Non ti avevo deluso?” lo provocò Dean.

“Ho capito che i veri eroi non sono quelli che non deludono mai, ma quelli che riescono a farsi perdonare.” Gli disse Sam, baciandolo.

Dean ricambiò il bacio, sentendosi l’uomo più fortunato sulla terra.
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice: 

Eccomi! xd Mi è venuto in mente questo pezzo stamattina e anche se non c'entra molto con la storia, l'ho trovato carino! xd Mi piacerebbe più in là scrivere storie dove i due non stanno tanto a ragionare sul fatto che è sbagliato...amo quelle storie lì e comincio a non sopportare più l'angst che scrivo nelle mie storie, lo ammetto ahhahh

ciao <3
   
 
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