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Autore: Selim    07/04/2015    0 recensioni
Premettendo che:
1) io faccio schifo con le trame
2) nonostante io scriva una storia con una trama ben precisa, alla fine non resta MAI come l'avevo immaginata all'inizio.
3) è la prima volta che scrivo in questa sezione
vi volevo consigliare di leggere questa storia fan di HTTYD :D
Trama:
I nostri eroi scoprono che esiste un'isola picco lontano da Berk e decidono di andare in esplorazione. Durante ciò però, Hiccup, nel tentativo di proteggere Sdentato, viene ferito da un drago e in maniera grave. Quando si sveglia però qualcosa è cambiato in lui.
Chi è veramente Hiccup Horrendus Haddock III?
Cosa è successo?
Chi trama nell'ombra?
Che ruolo avranno i nostri eroi in questa storia?
Chi uscirà vincitore?
Ci sarà davvero un vincitore?
Leggete per scoprire.
Selim, povera pazza uscita dal manicomio, se ne va, PACE!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio, Sdentato, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un ruggito, seguito poi da molti altri rimbombò nell'aria, mentre Astrid, seguita da un’agitata Tempestosa e un preoccupatissimo Sdentato si avvicinava a un Hiccup che tentava di rimettersi in piedi dopo il colpo ricevuto, ottenendo scarsi risultati.
 
-Hic tu sanguini- constatò Astrid terrorizzata che all'amico potesse capitare qualcosa- devi curarti. ORA. - e detto ciò passò un braccio sotto le ascelle del ragazzo tirandolo su senza sforzo, mentre il ragazzo tentava di non svenire, portandolo al sicuro nell'accampamento.
 
-Pronti a combattere? - chiese Moccicoso carico.
 
-No, per ora ci nasconderemo.  Non sappiamo chi è il nemico e quanto è forte e poi Hic deve essere curato- ordinò la bionda e stese il castano su una coperta di Yak, mentre quest'ultimo con gli occhi socchiusi e la bocca schiusa, respirava piano.
 
-Stai bene?- chiese Gambe
 
Hic schiuse la bocca come per parlare, poi la richiuse e voltandosi dall'altro lato, vomitò.
 
-Lo prendo per un no-disse di nuovo Gambe, aiutando a far stendere nuovamente il ragazzo -ora devi mangiare qualcosa- spiegò consultando un libro enorme, mentre Sdentato si avvicinava cauto e leccava la faccia all'amico.
 
-Ma cosa l’ha colpito?- chiese Bruta.
 
-La coda di un drago- esclamò Astrid, notando una macchia rossastra sulla casacca di Hic la scostò dolcemente, facendo rabbrividire il ragazzo -e anche piuttosto affilata- specificò indicando la ferita allo stomaco, che perdeva rapidamente sangue.
 
-Moccicoso le bende! -urlò Astrid per farsi sentire -Bruta, Tufo, aiutate Gambe come potete! Moccicoso tu aiutami qui!-
 
Appena fu vicino, Moccicoso vide le reali condizioni del cugino: la ferita alla testa doveva essere piuttosto grave visto la quantità di sangue perso, ma mai come quella allo stomaco. Quest'ultima partiva dalla spalla destra e finiva nel fianco sinistro, diventando violacea e gonfia.
 
-Dobbiamo cicatrizzarla- constatò la bionda e Moccicoso rabbrividì, aveva sentito uomini alti e grossi il quadruplo del cugino urlare di dolore per ferite più piccole, quindi temeva per il castano ma acconsentì lo stesso a tenere Hiccup fermo durante l'operazione o sarebbe morto dissanguato. S’inginocchiò e poggiò la schiena del cugino sulla gamba alzata, sorreggendolo con un braccio sotto le ascelle e uno proprio sotto la ferita, stando attento a non fargli male. Sdentato invece si accucciò proprio accanto a Hiccup in modo da non ostacolare Astrid ma pronto a fermarla quando per Hic sarebbe stato troppo.
 
Astrid s'avvicinò titubante con il coltello rovente in una mano e ago e filo nell'altra. Appena poggiò il coltello sulla pelle del ragazzo, lo sentì irrigidirsi ma non sentì nessun lamento o gemito: probabilmente stava tentando di non urlare per non farla distrarre.
 
L'operazione durò circa quindici minuti buoni, durante i quali Hic non fece un fiato, stupendo i compagni. Dopo che Astrid ebbe finito di cucire l'ultimo lembo di pelle Moccicoso si affrettò a spalmare sulla ferita -cercando di essere più delicato possibile- un composto verdognolo-trasparente preparato da Gambe. In seguito fasciò con cura la ferita e dopo averlo fatto stendere, ve appoggiò del ghiaccio, dando sollievo all'amico.
 
Astrid nel frattempo sbarazzatasi del coltello, spalmò lo stesso composto verdognolo-trasparente sulla ferita alla testa e bendò il tutto.
 
-Ora mangi, poi prenderai questa- spiegò Gambe indicando un composto blu- e potrai dormire-
 
Hiccup annuì con gli occhi chiusi. Si vedeva che era al limite. Tuttavia, resistette e dopo aver mangiato un pesce pescato da Tempestosa e cotto da Sdentato, ringraziandoli, bevve d'un fiato il composto d'un fiato.
 
-Come sapore fa pena Gambe, dovresti renderlo più dolce- disse con voce roca e abbozzando un sorriso, venne aiutato da Sdentato e Moccicoso a raggiungere il giaciglio preparato dai gemelli. Il tempo di sistemarsi decentemente su quel letto improvvisato che il sonno e la stanchezza lo colsero quasi subito e sprofondò tra le braccia di Morfeo, mentre Astrid gli rimboccava le coperte.

-Che dici, si riprenderà presto?- chiese Bruta a Gambe.
 
-Il fatto che abbia resistito dal cadere nell'incoscienza è un buon segno,  ma le ferite sono gravi e credo anche velenose. La botta che ha preso alla testa, oltre a indebolire ulteriormente facendolo sanguinare, potrebbe dargli noie e causare danni permanenti o no- spiegò Gambe.
 
-Ma ci riconosceva e vedeva, sentiva o si muoveva bene, magari un po' rallentato dall’intontimento, ma era il vecchio Hiccup- protestò Moccicoso.
 
-Quel momento non è da considerarsi: potrebbe svegliarsi e non vederci più o non riuscire a fare determinati movimenti o potrebbe non ricordarsi di noi, oppure potrebbe avere delle mancanze di ricordi in alcuni punti e ricordarsi invece di altri più antichi. Per la pancia, c'è il pericolo che se infetti se non stiamo attenti, però l'abbiamo ricucita quindi non credo che darà molte noie, potrebbe avere problemi nel muoversi per un po' ma non saprei di preciso- spiegò Gambe
 
-Domani torneremo a Berk quindi? - chiese Bruta
 
-Sì, domani torneremo a Berk, Hic ha bisogno di cure- esordì Astrid.
 
LA MATTINA DOPO
 
-Forza Moccicoso! Il tuo drago è pronto?- domandò Astrid.
 
-Sì Zannecurve è pronto- rispose il moro -Hic invece?-
 
-Dorme ancora, ma pazienza lo porterò io lo stesso- disse la bionda-Sdentato a te va bene?-
 
Il drago sbuffò, alzando gli occhi da Hiccup e guardando la vichinga: ovvio che non gli andava bene! Accettava solo perché era l'unico modo per portare l'amico a Berk, quindi annuì tornando a posare la testa vicino a quella del castano e proteggendolo dal freddo con le ali.
 
-Penso che sia d'accordo- disse Gambe.
 
Astrid s'avvicinò al ragazzo e passandogli un braccio sotto le gambe magre e uno sotto le spalle tirandolo a se dolcemente e si alzò. Lo legò sicuro ma non stretto e si issò in volo seguita da Sdentato e gli altri cavalieri.
 
Fu solo dopo alcune ore e molte pause, causati dai dolori di Hiccup e per evitare delle fastidiose piaghe da decubito (spero vivamente si dica così, se no… FIGURA DA CIOCCOLATAIA AVANTI TUTTA!) che arrivarono a Berk.
 
Subito furono accolti da Skaracchio e Stoick, che erano accorsi al ruggito di Sdentato. 

-Astrid, come mai in così presto? Non dovevate stare fuori tre giorni?- chiese Skaracchio sorridente, sorriso che sfumò non appena vide Hic incosciente, pallido e immobile tra le sue braccia.
 
-Per gli spiriti del grande Odino!- ruggì Stoick, prendendo il figlio tra le braccia – cosa è successo a mio figlio?-
 
-Mentre eravamo sull’isola, uno stormo di draghi si è avvicinato pericolosamente e Hic è rimasto ferito quando ha tentato di proteggere Sdentato- iniziò Moccicoso.
 
-È stato ferito alla testa e allo stomaco. Quest’ultima ferita, Astrid l’ha dovuta cicatrizzare- continuò Gambe.
 
-Da allora, non s’è più svegliato, ma penso abbia la febbre. Ho tentato di coprirlo, ma niente.- finì Astrid.
 
Stoick annuì e si diresse veloce da Gothi. Subito l’anziana signora, lo visitò e scrisse nella sabbia la sua diagnosi.
 
-Che dice?- domandò Bruta.
 
-Che abbiamo fatto un ottimo lavoro- lesse Astrid –e che… il composto era superbo! Gambe, ha detto che ti vuole come allievo!-
 
Gambe sgranò gli occhi e arrossì d’imbarazzo mentre Astrid continuava a leggere.
 
-Però…- disse –le ferite sono gravi e... e... sono anche... avvelenate e.... non sa… non sa se riuscirà a riprendersi.. o miei dei-
 
-Tranquilla, la lisca parlante che abbiamo qui- la consolò Moccicoso- ha superato una morte verde e la perdita di una gamba, supererà anche questo-
 
 
ANGOLO MANICOMIO :D

Solo due parole su questo capitolo: UN PARTO! 

Spero vi piaccia, bye <3

Per qualsasi orrore o incomprensione nel capitolo, non esitate a contattarmi :D

Selim <3
   
 
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