Scusate per il ritardo, ma ero in vacanza all'estero senza connessione... :(



LA LETTERA SCARLATTA



POV MIKA

Ero felice: mi avevano appena comunicato che uno dei talenti che ero stato costretto ad eliminare alle HomeVisit avrebbe gareggiato contro un ragazzo di Victoria nel secondo Live per provare a rientrare nella competizione. Avrei avuto la possibilità di rimettermi in pari con il numero di concorrenti e di dare un'opportunità a qualcun'altro di imparare qualcosa!
Ero contento anche delle Assegnazioni che avevo fatto: Mario si era dimostrato entusiasta della canzone "Ricomincio da qui", mentre Emma, anche non esprimendolo a parole, si era visibilmente emozionata nel sentire "I can't make you love me".
Ma c'era una cosa che mi preoccupava in tutta questa gioia: doveva ovviamente succedere qualcosa che l'avrebbe compromessa. Infatti, appena uscito dalla sala musica del loft, un ragazzo della troupe di montaggio dei filmati mi aveva riferito che Morgan voleva parlarmi in privato, senza telecamere o altre persone intorno. Cosa c'era di preoccupante?, vi starete chiedendo voi: beh, l'ultima volta che ero rimasto da solo in una stanza con Morgan, eravamo tutti e due ubriachi marci ed avevamo quasi rischiato di finire a letto. Non avrei mai capito l'orientamento di quell'uomo.
Fatto sta che mi ritrovavo da solo a camminare nel corridoio grigio che mi avrebbe portato al camerino di Morgan, il suono dei miei passi rimbombava leggermente tra le pareti plastificate.
-Micheal!- sentii una voce familiare chiamarmi alle spalle.
-Marco! Why are you in there?- chiesi sorpreso. Sapevo che non avrebbe capito una sola parola, ma mi divertivo a farlo innervosire parlando in inglese.
-Micheal, è il mio camerino, perchè non dovrei esserci dentro?!- esclamò lui ridendo ironicamente.
Aveva imparato l'inglese? Da quando? Mika 0, Morgan 1.
Mi riconcentrai su quello che aveva appena detto e guardai avanti a me: ero così sovrappensiero che avevo tranquillamente oltrepassato la stanza a cui ero diretto. A dire il vero, ero più sovrappensiero del solito da quando il programma era iniziato. Era forse stata l'eliminazione di Diluvio a farmi andare in paranoia? No, c'era qualcos'altro.
-Mika? Micheal?- Morgan mi stava schioccando le dita davanti alla faccia, nel tentativo di destare la mia attenzione.
-What?- esclamai allontanando la testa dalla sua mano e uscendo dalla trance di pensieri che il più delle volte mi inghiottiva.
-Entra, ti devo parlare- disse lui serio. Ora potevo iniziare a preoccuparmi seriamente.
Si fece da parte sullo stipite della porta, cosicchè io potessi passare, e poi la richiuse quando fui entrato.
La prima cosa che mi colpì fu l'odore, quell'inconfondibile odore di Morgan: tabacco, menta e cannella. Se fosse esistito un profumo del genere, lo avrei sicuramente comprato. Le pareti erano rivestite da quelle che sembravano delle vecchie coperte a fiori e motivi marroni e beige, mentre agli angoli sostavano delle piccole librerie con molti volumi accatastati sopra. Dove trovava il tempo di leggere così tanto durante i Live?
Mi avvicinai alla parete di destra e sollevai un libro, per leggerne il titolo: "La lettera scarlatta".
-Un gran bel libro, se vuoi te lo presto- disse Morgan, sedendosi su una delle tre poltroncine rosse al centro della stanza e guardandomi.
-No, thanks. Non sono capace di leggere questo bene- dissi io, affiancandolo e sprofondando in quella massa di stoffa rossa.
-Ma torniamo a noi!- esclamò all'improvviso. Avevo 31 anni, potevo anche prendere un infarto e rimanerci secco! Ero vecchio ormai.
Mi guardò, come se io già sapessi di cosa volesse parlarmi, e intrecciò le dita, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e sporgendosi in avanti.
-Ehm... What?- chiesi, dopo qualche attimo di silenzio imbarazzante.
-L'anno scorso hai tenuto le Under Donna...- iniziò lui cauto. -Molti erano sospettosi della tua presunta "amicizia" con Violetta, e lo sai-
Aveva sottolineato la parola amicizia piegando gli indici e i medi di entrambe le mani a disegnare delle virgolette immaginarie: ora era lui che stava facendo innervosire me. Mika 0, Morgan 2. Dannazione.
-Violetta and I? What do you mean?!- esclamai indignato. Molti su internet pensavano a una nostra relazione segreta, ma non sarei mai arrivato alla conclusione che anche Morgan ci credesse. -You know I'm gay!-
-Tranquillo, Micheal. Non è questo quello di cui ti volevo parlare. O forse in parte anche si...- replicò lui misterioso. Odiavo quando faceva così.
-Dove vuoi arrivare Marco? Di cosa vuoi parlare?- mi spazientii io. Non era da poi molto tempo che stavamo dialogando, ma mi sentivo già molto agitato.
-Violetta... Quanti anni aveva quando l'hai conosciuta? 18, giusto?- Annuii con la testa, non capendo dove volesse arrivare: non aveva forse appena detto che non avremmo parlato di Violetta?
-Ecco, avresti anche potuto avere una relazione con lei... Non sto dicendo che quelle voci siano vere, fammi finire di parlare!- esclamò lui accorgendosi che avevo aperto la bocca per correggerlo: tra me e Violetta non era successo niente!
-E ora hai la categoria degli Over... Anche loro maggiorenni e vaccinati... È un modo di dire, Micheal... Ma ti ricordi di qualcuno che non corrisponde alla descrizione? Qualcuno che non ha 18 anni? Qualcuno il cui nome inizia per "E" e finisce con "mma"?-
Continuavo a non capire cosa cavolo mi volesse dire.
-And? Emma is 16, so?- chiesi spazientendomi, come a fargli capire che il discorso non mi piaceva.
-Mika... Allora...- non mi aveva mai chiamato con il mio nome d'arte prima di quella volta: diceva che era scontato che tutti mi chiamassero così, che faceva molto fanboy...
-So?- ripetei.
-Bene, te lo dirò senza troppi giri di parole... Ma tu promettimi che non mi interromperai, che non parlerai fino a quando non sentirai la parola fine!- esclamò puntandomi l'indice contro. Io annuii nuovamente.
-Bene... Emma è minorenne, ok? E tu sei maggiorenne da abbastanza tempo per sapere che se un adulto ha una relazione con un ragazzo, questo può essere perseguito penalmente per pedofilia... Me l'hai promesso!- esclamò lui interrompendosi e vedendo che stavo per aprir bocca. Gli mostrai i palmi delle mani in segno di discolpa e lui ricominciò.
-Dove ero rimasto? Ah si: Micheal, non voglio che questa competizione ti coinvolga sentimentalmente. E si, tu sei gay e bla, bla, bla... Sai quante volte ho sentito questa storia? Le persone cambiano, Micheal. Non importa quello che sei stato o che pensi di essere, importa quello che vorrai e sarai. Emma è ancora una ragazzina, per di più innamorata di te da quando aveva dieci anni, non farle credere delle cose che poi sai non possono essere verità. Non lasciare che le emozioni prendano il sopravvento. Ti prego- finì lui, che intanto si era alzato e si era accostato alla libreria dove io prima avevo poggiato "La lettera scarlatta".
-Fine- aggiunse poi, ricordandosi il perchè del mio silenzio.
-Can I talk to you now?- chiesi in inglese, sperando di rimontare sul punteggio.
-Sure- mi rispose sicuro. Pure in inglese: valeva doppio punto! Mika 0, Morgan 4.
-Non... Non mi sto innamorando di Emma! Non che lei sia brutta, anzi... Quel visetto magro e allegro, i capelli sempre arruffati, occhi verde smeraldo, fisico in forma... Beh, è una bella ragazza!- dissi discolpandomi a Morgan, che aveva già iniziato a guardarmi male.
-Anyway, lei è piccola per me, e io sono gay, te lo assicuro. E poi, anche tu sei interessato a lei!- 
-Io? Ho 40 anni, Mika! 40! E lei ne ha sedici! Come puoi pensare che noi potremmo stare insieme?! Sarebbe insensato anche per me! Siamo realisti!- non pensavo si sarebbe infuriato così tanto.
-Calm down, Marco, calm down. Ho solo fatto una ipotesi! Anyway, non mi innamorerò di Emma, né di nessun altro. Ti va bene?- chiesi. Ero stufo di parlare con lui: mi aveva accusato ingiustamente per tutta la durata del nostro discorso, volevo solo uscire da quella stanza e fumarmi una sigar... bere un caff... insomma, uscire di lì!
-So che non vedi l'ora di andare via... Vai pure, se lo vuoi. Non te lo impedirò. Ma prima devi promettermi che non farai nulla di stupido durante questi due mesi, ok?-
-Yes, I promise- dissi alzandomi dalla poltroncina rossa al centro della stanza e camminando verso la porta. Avevo già la mano sulla maniglia, quando una frase di lui mi bloccò: -E... Tieni: leggilo quando ne hai il tempo. È bello, parla di...-
-No spoiler, thanks- dissi fermo, mentre afferravo "La lettera scarlatta" e, oltrepassando la porta, mi avviavo a passo spedito lungo il corridoio, un mare di pensieri e di persone per la testa.





ANGOLO AUTRICE
Woo ce l'ho fatta! Che ne dite del POV? Allora per discolparmi dico che mi manca l'ispirazione (in compenso ho scritto una canzone ma ok) e che avevo preso in seria considerazione di smettere di scrivere questa long... Per questo il cap non è lungo come gli altri, né ricco, né particolarmente interessante, ma boh
Se vi va fatemi sapere qualcosa :) anche di voi, mi piacerebbe conoscervi uno a uno (qualcuno già conosco e adoro ahahah)
Alla prossima :*
Piet :)


Ps: BUONA PASQUA A TUTTI QUELLI CHE STANNO LEGGENDO, MA ANCHE AD AMICI E FAMILIARI!! AUGURI!!