Libri > The Maze Runner
Segui la storia  |       
Autore: Ladyoftherainbow    07/04/2015    3 recensioni
Comunicazione importante della W|C|K|D
Il test è finalmente terminato. Abbiamo la cura. I corpi dei membri ‘morti’ sono stati rimesti in azione. Sono già stati rimessi in comando della propria mente. Possiamo spedirli a Paradiso come era stato promesso.
Ava Paige.
E se in realtà i morti, non fossero morti? Se la tecnologia avanzata della W|C|K|D avesse fatto in modo di creare un corpo esattamente uguale al loro e controllarlo attraverso la loro mente, mentre loro erano tranquillamente vivi e vegeti in un laboratorio segreto della W|C|K|D?
THOMINEWT
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Minho, Newt, Nuovo personaggio, Thomas, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Newt fissò Daphne, la mente completamente svuotata di ogni emozione.

Minho lo odiava? Thomas aveva tentato il suicidio? Non aveva senso. Thomas non avrebbe mai fatto qualcosa del genere. Mai e poi mai. Thomas era un ragazzo altruista e sempre pronto a dare il meglio di se per gli altri. Non avrebbe mai fatto una cosa tanto egoista come suicidarsi, Newt rifiutava di crederlo.

Thomas non avrebbe mai fatto nulla di così egoista, al contrario di se stesso. Pensò, mentre scuoteva la testa. “Ti sbagli, di sicuro…”

La ragazza lo fissò, offesa. “Se non fosse vero, per quale ragione conosco il tuo nome?” fece, a mo’ di sfida. Newt la fissò, esterrefatto. “Ma… perché…” Lo sguardo della ragazza si fece più dolce. “So che è difficile. Ma Minho e Thomas…” “Daphne?” fece una voce. “Cazzo!” fece la ragazza bionda, alzandosi in piedi. Probabilmente era un’imprecazione, anche se Newt non aveva mai sentito un termine del genere. La ragazza lanciò un’occhiata di scuse a Newt. “Gally mi ammazza, se mi vede qua.” Disse, prima di sfrecciare via. Newt tentò di richiamarla, ma era già scomparsa.

Si sedette a terra. Minho lo odiava. Ecco perché si rifiutava di guardarlo in faccia. E Thomas… Non riusciva ancora a pensare che Thomas avrebbe potuto fare qualcosa del genere, era un concetto che rifiutava di entrargli in testa.

Batté le palpebre più volte, per impedirsi di piangere. Da quando era diventato così patetico?

Notò con la coda dell’occhio Teresa parlare con altre ragazze, probabilmente le vittime del Gruppo B. Una ragazza in particolare, dai capelli ramati e gli occhi grandi e verdi le stava tenendo la mano forte. Sembravano amiche di vecchia data. Teresa lo notò fissarla e gli offrì un piccolo sorriso. Lui si ritrovò a rivolgerle una piccola smorfia, mentre nella sua testa infuriavano una miriade di domande. Non riusciva a capire. Minho lo odiava per quello che aveva fatto?

Non poteva dargli torto, ma la cosa gli sembrava eccessiva.

All’improvviso sentì la stanchezza travolgerlo all’improvviso, per tutte le emozioni che lo aveva attraversato quel giorno. Guardò Chuck, ormai addormentato accanto a lui, e per nulla sorpreso, vide gli altri Radunai e le altre Radunae, tutti sul punto di addormentarsi, e qualcuno già dormiente.

Chiuse gli occhi, ma poi li riaprì di scatto quando udì la voce di Minho parlare a bassa voce con qualcuno. “Una pastiglia va bene.” Fece l’asiatico, pragmatico. L’altra persona sembrava scettica. “Non mi hai ancora spiegato che intendi fare con una pastiglia di sonnifero.” Aspetta, sonnifero? “È per Thomas, ultimamente fa fatica a dormire, e dopo quello che ha passato oggi, credo che una buona dormita non potrebbe che giovargli.” Fece, e dopo qualche secondo la donna accettò. “Ok.”

Peer chiunque le parole di Minho sarebbero sembrate sincere e vere. Ma Newt conosceva Minho abbastanza bene da capire se mentiva solo dal tono di voce che usava. E in quel momento, Minho stava mentendo spudoratamente, anche se Newt non era certo se fosse tutta una bugia o solo in parte. Sentì i passi dell’Asiatico e della donna allontanarsi e chiuse gli occhi.

A Newt parvero passare pochi secondi prima di sentire qualcuno battere una campana. Aprì gli occhi infastidito, per vedere Aris e Frypan, una campana in mano e un sorriso divertito in volto. “Buongiorno signori e signore!” fece Frypan, ridendo. Il sorriso di Aris era rivolto a due persone in fondo, però. Seguì il suo sguardo e notò che stava fissando la rossa e Teresa. Huh.

Frypan aprì la porta della Gattabuia. “Ora, mie care Teste Puzzone, non fate nulla di cui potreste poi pentirvi.” Fece, ridacchiando. La sera era scesa su Paradiso.

Seguirono Frypan fino al luogo dove i Pacifici si erano seduti a mangiare poco prima. Frypan fece loro cenno di sedersi a dei tavoli. “Tra poco esce Jorge e darà il suo discorsetto del caspio.” Fece Aris, tranquillo. Frypan annuì. “Non muovetevi da qui.” Disse, prima di allontanarsi.

Newt si mise a scagliare la folla. I Pacifici li fissavano con un misto di riverenza e curiosità, ma non era ciò che cercava. Alla fine lo vide: Minho. Era seduto ad un tavolo con Brenda e stavano parlando animatamente di qualcosa. La bionda non sembrava affatto felice, anzi sembravamo molto infastidita. Ma si vedeva che era sul punto di cedere, dal sorriso sicuro dipinto sulle labbra di Minho.

Osservò nuovamente la folla, questa volta alla ricerca di Thomas. Lo trovò facilmente, seduto accanto a Daphne. Non sembrava aver notato i Radunai. Poi Jorge e Gally arrivarono. Si diressero verso il tavolo al centro della radura in cui si trovavano. Con la coda dell’occhio, Newt notò Minho sedersi accanto a Thomas e consegnargli un bicchiere d’acqua, sorridendo. Sentì una stretta al cuore.

Jorge e Gally si limitarono a sedersi, mentre Frypan e altri Pacifici cominciavano a distribuire il cibo. Era un piatto di riso speziato, con lenticchie e altre verdure dentro. Durante i tempi della Radura non avevano mai mangiato nulla di simile. Jorge alzò il suo bicchiere, pieno di una sostanze color oro. Ci vollero pochi secondi a Newt per rendersi conto che si trattava della speciale ricetta di Gally. Suo malgrado, sorrise. “Radunai. Benvenuti a Paradiso.” Fece, alzando la voce giusto in modo che gli altri lo udissero. Molti Pacifici alzarono il proprio bicchiere per imitare Jorge, ma né Thomas né Minho né Brenda lo fecero.

Brenda stava fissando Minho, chiaramente irritata. Thomas invece sembrava sul punto di addormentarsi in piedi, mentre Minho lo fissava, non divertito più che altro soddisfatto. Daphne li osservava curioso. Newt li fissò, corrugando la fronte.

“Non vai dai tuoi fidanzati?” chiese una voce. Newt mosse di malavoglia lo sguardo dal gruppetto, per trovarsi a fissare gli occhi di pece di Alby. Le sue labbra si assottigliarono. “Cosa ti fa credere di potermi parlare?” chiese al ragazzo più grande. Alby strinse le labbra, mostrando ancora di più il gonfiore del labbro inferiore, poi sospirò. Si massaggiò la tempia. “Senti, Newt, mi dispiace. Hai tutte le ragioni del mondo per avercela con me, e ti capisco. Probabilmente se i ruoli fossero invertiti non potrei fare a meno di fare lo stesso. Ma credimi: mi dispiace. Se potessi tornare indietro…” Alby lasciò la frase in sospeso.

Newt avrebbe tanto voluto odiarlo. Rifiutarsi di perdonarlo. Ma un pensiero gli passò in testa.

Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te.

Non voleva che Minho lo odiasse. Voleva che tutto tornasse come prima, tra di loro. Non aveva diritto di giudicare le scelte di Alby. Il ragazzo se ne era pentito. Toccava a lui perdonarlo.

“Ti credo. Proverò… proverò a perdonarti, Alby.” Fece Newt, e lo disse con sincerità, non tanto per dire. Alby gli sorrise. Jorge si raschiò la gola, e tutti si volsero verso l’ispanico.

“Dobbiamo pensare agli alloggi dei nostri nuovi amici. Tutti coloro che vivono in una casa da uno o da due, per favore vengano qua per scegliere uno o due Radunai da aggiungere alla propria casa.” Fece. Newt notò ancora una volta Thomas, ormai profondamente addormentato sulla spalla di Minho.

Gally fu il primo a scegliere. “Scelgo Ben.” Disse, con voce tranquilla. Il vecchio membro dei Costruttori sorrise al proprio ex Intendente, e seguì Gally verso la casa in cui avrebbe vissuto.

Sonya scelse una ragazza di nome Beth, che si sedette accanto a lei e Harriet. Frypan scelse Chuck, mentre Alby fu scelto da Clint insieme a Jeff.

La ragazza dai capelli ramati, venne scelta da Aris, che la chiamò Rachel. In poco tempo, gli unici rimasti erano Newt e Teresa. Minho, Thomas, Brenda e Jorge erano gli unici che dovevano ancora scegliere.

Minho sorrise, mentre lo sguardo di Brenda si fece ancora più malcontento. E mentre la ragazza guardava irritata la figura dormiente di Thomas, tutto si incastrò perfettamente nella mente di Newt.

Primo, Minho aveva fatto bere a Thomas il sonnifero, probabilmente con l’inganno.

Secondo, Brenda ne era al corrente e non molto contenta.

Terzo, se Minho aveva fatto una cosa del genere, significava che non voleva che Thomas si mettesse in mezzo durante la scelta della persona che sarebbe stata con loro.

Quando Minho fece la sua scelta, Newt non ne fu sorpreso, solo molto ferito. “Teresa.” Disse il moro, sorridendo alla ragazza dagli occhi azzurri. Lei lo fissò come se avesse cresciuto una seconda testa, prima di alzarsi e muoversi lentamente verso di lui. Lanciò un’occhiata sorpresa verso di Newt, ma non disse nulla.

Brenda sbuffò. “Newt, sei con noi.” Fece alla fine. E mentre si alzava e seguiva Brenda, Newt non poté impedirsi di lanciare un ultimo sguardo a Minho. Non fu sorpreso nel constatare che, ancora una volta, non lo stava guardando.

ANGOLO AUTRICE

Tatatata. Min Min. spiegami cosa sta succedendo! Perché eviti Newtie?

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > The Maze Runner / Vai alla pagina dell'autore: Ladyoftherainbow