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Autore: auroramyth    07/04/2015    7 recensioni
Una ragazza attende in una camera d’albergo.
Sa che cosa la attende, glielo hanno detto.
Glielo hanno riferito il giorno che l’hanno assunta. Ricorda bene quel giorno di un paio di mesi prima. Ricorda bene la domanda che le hanno fatto: -Cosa sei disposta a fare per lavoro? Fin dove sei disposta a spingerti?-
E lei sapeva già allora di essere disposta a fare tutto.
Ma proprio tutto.
E ora sa che cosa deve fare con lui e come farlo… teoricamente…
La pagano per portarsi a letto un uomo.
Ma non un uomo qualunque.
No, una rockstar.
Una rockstar conosciuta ai più in tutto il mondo.
E lei sarà la sua puttana personale.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'She is the dream of my forever'
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CAPITOLO 4
 
Da qualche giorno Bill è strano e Amber non sa se è per qualcosa che ha fatto lei che non gli ha fatto piacere o se è semplicemente perché le tappe del tour si stanno facendo sempre più serrate e i membri della band sono sempre più stanchi e impegnati.
Quel pomeriggio, poi, mentre lo attende sul tourbus nel minisalottino, ha come la sensazione che qualcosa di brutto stia per accadere.
Volge lo sguardo verso il corridoio che porta alle cuccette della band e da dove provengono le voci delle consorti di Georg e Gustav.
Il ricordo della sua prima notte in cuccetta con Bill le provoca suo malgrado un sorriso.
È salita per penultima, dietro di lei Bill, che le ha indicato come muoversi in quegli spazi ridotti ma lussuosi.
Arrivata davanti alla cuccetta di Bill, sotto quella di Tom, si è chinata per appoggiare la borsa e nel farlo ha sbattuto la testa sul legno della cuccetta sopra.
Più per la sorpresa che per il dolore è barcollata indietro e Bill l’ha afferrata per le braccia sghignazzando insieme a quelli della band.
-Attenta, qui si sta stretti!-
-Me ne sono accorta!-
Con grande attenzione poi è andata a sdraiarsi su quel microscopico letto che avrebbe diviso con Bill.
Un attimo dopo lui l’ha seguita e nello scavalcarla per addossarsi contro la parete rivestita di legno del tourbus e lasciare lei dalla parte del corridoio ha inciampato sul bordo della cuccetta, finendo a sbattere con le ginocchia sul legno e la testa e la schiena sulla cuccetta superiore, cadendo rovinosamente con una imprecazione in tedesco sopra di lei, spiaccicandola col suo peso sul materasso.
Lei è scoppiata a ridere lottando per prendere fiato sotto di lui.
-Attento, qui si sta stretti!- gli ha detto scimmiottandolo.
-Sta’ zitta, maledizione! Che male cane, porca put…- ha imprecato Bill, non riuscendo a finire a causa della sua mano che è andata a coprirgli la bocca.
-Non dire parolacce!- l’ha rimproverato bonariamente lei con ancora la sua mano sulla bocca di Bill.
Lui ha alzato gli occhi al cielo.
-E potresti, per cortesia, spostarti? Mi stai spiaccicando!-
Mentre Bill cautamente prendeva posto nel suo angolo, Tom ha sporto la testa di sotto dalla sua cuccetta e con le lacrime agli occhi dal ridere ha chiesto se erano ancora tutti interi.
-Vaffanculo, Tom! La prossima volta ci mettiamo noi sopra! Echecazzo!- gli ha sibilato Bill, facendo di nuovo ridere tutti quanti.
Alla fine poi si sono infilati sotto le coperte e hanno finito per addormentarsi abbracciati e con le gambe allacciate le une alle altre.
È stata la migliore notte della sua vita.
Mentre una lacrima di nostalgia le solca il viso al ricordo, volge lo sguardo fuori dal finestrino ed è lì che scorge Bill, abbracciato ad una ragazza.
Sgrana gli occhi incapace di distogliere lo sguardo dalla scena.
Bill ora la bacia sulla bocca.
Incapace di continuare a guardare la scena corre via e si va a rifugiare nella cuccetta, tirando la tendina e voltandosi con le spalle al corridoio.
-Oddio, Amber, che hai?- le domanda la moglie di Gustav.
-Niente, ragazze, sto solo poco bene, credo sia un po’ di mal d’auto. Scusate.- risponde con voce fievole per non far notare la disperazione che serpeggia in lei.
“Stupida, cosa credevi?! Che si fosse innamorato di te?! Di una puttana?! Sei solo questo per lui… la sua puttana personale! Chissà con quante altre se la fa alle tue spalle!”, si dice con astio e sconforto mentre piange silenziosamente contro il cuscino.
-Beh, se hai bisogno di qualcosa faccelo sapere, ok? Comunque non preoccuparti… manca poco a che potremo scendere da qui, stasera dormiamo in hotel!- la rassicura con dolcezza la ragazza di Georg.
Amber, nonostante creda fermamente che siano due donne dolcissime e carinissime con lei e con gli altri, non riesce lo stesso a non provare fastidio per il loro interessamento.
In quel momento vuole solo rimanere sola col suo dolore.
Come ha potuto credere che Bill potesse mai ricambiare il sentimento buono e genuino che in due mesi di frequentazione con lui è sorto dentro di lei?! In fondo lui può avere tutte le donne che vuole, è da masochisti ciechi pensare che fosse fedele.
Non si sono mai imposti, in realtà, la fedeltà verso l’altro e nemmeno nel suo contratto si accennava alla cosa, non nel caso in cui lui avesse voluto altre ad ogni modo. Amber, sì, avrebbe dovuto avere solo lui per un anno, era scritto a chiare lettere.
Finalmente la band risale sul tourbus dopo il soundcheck e così possono ripartire alla volta dell’hotel.
Dopo il check-in in albergo, rimasta sola con le ragazze, Amber dichiara, con la scusa del mal d’auto, di non voler scendere per cena con loro due, ma di avere solo bisogno di una dormita. Nessuna la ferma per fortuna. I ragazzi sono già ripartiti alla volta della location del concerto e ceneranno lì. Una volta in camera si fa una doccia e poi si infila sotto le coperte dove si addormenta quasi subito.
Viene strappata dai suoi sonni agitati dall’arrivo di Bill in camera, il quale sbatte la porta e getta malamente le scarpe ai piedi della poltrona con uno sbuffo sfinito.
Lanciando un’occhiata alla sveglia sul comodino nota di aver dormito per tutta la sera e che i ragazzi hanno già fatto e concluso il loro concerto da un pezzo.
Bill va a sedersi sul letto accanto a lei e le scosta una ciocca di capelli dal viso.
-Ti ho svegliata?- le domanda con dolcezza, mentre appoggia delicatamente una mano sul suo fianco.
-Sento ancora il suo profumo su di te…- replica lei con un filo di voce.
-Cosa?- domanda Bill sorpreso.
-Ti ho visto con lei, oggi pomeriggio. Immagino che tu non abbia bisogno di me stanotte visto e considerato che è molto probabile che ti abbia già soddisfatto lei…-
-Ma di cosa cazzo parli?!- domanda Bill leggermente alterato e con lo sguardo confuso.
-Ho visto che baciavi una oggi pomeriggio!- gli urla addosso lei.
Lui scosta di scatto la mano come scottato.
-Mi hai visto?- chiede sconvolto.
-Sì…- mormora lei tristemente.
Bill sospira.
-Lascia che ti spieghi.-
-Non fa niente, non c’è niente da spiegare, so che non posso avanzare pretese su di te… Lasciami solo dormire in pace questa notte, ti prego…-
-No, tu adesso mi ascolti.-
-Bill, davvero, non voglio sapere…-
-Ascoltami, ti dico!- le urla lui al limite della pazienza.
Amber ammutolisce.
Non l’ha mai visto tanto arrabbiato.
-Lei è la mia ex groupie. Qualche giorno fa mi ha contattato telefonicamente dicendomi che avrebbe avuto piacere ad incontrarmi personalmente, visto che questa tappa è molto vicina a dove vive lei, per spiegarmi faccia a faccia i motivi per cui non ha rinnovato il contratto come mia groupie per questo tour.-
-Lei ha il tuo numero?- domanda lei timidamente.
-Sì.-
“E io no… Non sono nessuno per lui… Mentre io lo amo… Che stupida…”, si dice con tristezza.
-Comunque, quello che hai visto oggi è stato un bacio di addio. Ha voluto dirmi di persona che ha conosciuto un ragazzo negli ultimi sei mesi e che aspetta un bambino da lui. La prossima primavera lo sposerà. Ho trovato il gesto molto carino, visto e considerato che eravamo diventati molto amici e ci confidavamo spesso l’uno con l’altra per tutto il tempo che siamo stati insieme.-
-Se l’hai vista solo oggi pomeriggio, come è possibile che tu abbia ancora addosso il suo odore dopo tutte queste ore?!- lo interroga con un filo di voce e sull’orlo delle lacrime, non credendo completamente alla spiegazione di Bill.
-Perché era con me anche stasera. L’ho invitata nel backstage così che dopo il concerto potessimo parlare un altro po’ e lei potesse salutare per l’ultima volta gli altri. Ecco tutto.-
Le parole di Bill sono come una stilettata nel suo cuore.
Lei ha il permesso di accedere al backstage, Amber no.
Magari si è pure congratulata con lui per il suo concerto con un bel bacio sulla bocca, quella puttana!
Lacrime amare cominciano a sgorgare dai suoi occhi.
-Amber, che ti prende?! Perché piangi adesso?!- le domanda Bill confuso e sconvolto.
Lei si rannicchia sotto le coperte singhiozzando.
-Lasciami in pace!- urla.
“Non mi amerà mai, non sarò nient’altro che una puttana per lui, per sempre! Può pure dirmi il contrario Tom, ma non è vero!”, si dispera.
Bill si alza dal letto e si chiude in bagno per una doccia.
Non sa davvero che cosa abbia Amber.
Non crede che possa essere stata la gelosia a farla comportare così, in fondo non è tanto stupido da credere che il suo attaccamento verso di lui sia tanto forte da scatenare una reazione del genere.
Non può illudersi del fatto che forse lei possa tenerci a lui. Sa bene che è con lui solo perché è pagata. Anche se non sa cosa darebbe perché non fosse così.
Alla fine con la sua ex groupie ha capito subito che non sarebbero mai potuti andare al di là dell’amicizia, perché anche se a letto stavano bene non ha mai provato nulla di più di un fraterno affetto per quella ragazza. Amber invece tocca corde del suo cuore che nemmeno pensava di possedere.
Con lei si sente completo, integro, e non sa cosa darebbe perché tra loro fosse tutto vero e non una finzione.
Dopo essersi accertato di non avere più l’odore della sua ex addosso per non urtare ancora di più la sensibilità di Amber, indossa la tuta morbida che usa per dormire e va a distendersi sotto le coperte.
Lei gli dà le spalle.
Si fa vicino e la abbraccia, respirando il profumo confortevole di frutti dei suoi capelli.
-Non piangere, amore mio, non farlo…- mormora, certo che si sia già addormentata.
Ma lei invece è sveglia e lo sente.
“Amore mio, oddio… mi ha chiamata così!”
Lentamente si volta verso di lui e con gli occhi gonfi e arrossati dal pianto lo fissa.
Lui le sorride poi le dà un tenero bacio sulla bocca.
-Sono innamorata di te, Bill…- prende il coraggio di confessargli.
Lui la stringe ancora di più a sé.
-Sei mia. Non ti lascerò andare via da me.- le dice ed è la cosa più simile ad una dichiarazione d’amore che potrà mai ottenere da lui.


My Space: appena ad un giorno dalla fine delle vacanze di Pasqua, torno già con un nuovo capitolo! (Ringrazio infinitamente la mia amica Phantom Rose per aiutarmi sempre nella revisione dei capitoli e la correzione degli errori di battitura, sai che senza di te sarei persa! Ti voglio bene, Ery!)
Un grande, enorme, infinito grazie va a Petit_fantome, Phantom Rose, Zsadist e Alice Aghony, memy881, RiaMore e Silents_words per aver commentato il precedente capitolo, a Beatrice29 e manhattansheaven per aver aggiunto la storia alle preferite e a dakihysteria e koa91 per averla inserita tra le seguite, infine un grazie va anche a tutti i numerosi lettori silenziosi!
Senza di voi le mie storie non avrebbero senso di esistere!
Ricordo infine come sempre la mia (e di Petit_fantome) pagina facebook per news ed info: Dark Blue Horizon
  
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