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Autore: AlexiaLil    07/04/2015    2 recensioni
In onore del Gajeevy Week, mi cimento in questa storia che parla dei nostri adorati Gajeel e Levy, dei "nove passi" che devono fare per arrivare al traguardo. Nove mesi in attesa del loro piccolo drago.
Ci si legge in 'sti giorni!!
Tammy
Ecco i prompts:
1° Step - Day 1: Cooking
2° Step - Day 2: Nursing
3° Step - Day 3: Lipstick
4° Step - Day 4: Daydreams
5° Step - Day 5: Metallicana
6° Step - Day 6: Singing
Extra Step - Day 7: AU a scelta (io lo calcolo come cap Extra perchè altrimenti perderei il filo logico e cronologico della fiction. Come so diventare noiosa a volte!).
Per il 7°, l'8° e il 9° Steps (che per la mia fic non hanno prompts) mi inventerò qualcosa poi.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil, Redfox, Levy, McGarden, Pantherlily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La primavera era solo ai suoi iniziali mesi ma il caldo estivo non si era fatto attendere molto e per le vie di Magnolia, alla prima settimana di Maggio, serpeggiava un’afosità tale che gli abitanti boccheggiavano in t-shirt e pantaloncini in cerca di refrigerio. I laghi e i parchi, per non parlare delle strutture balneari della zona, erano stati presi d’assalto e le strade del centro non potevano essere più desolate, all’infuori di qualche abitante avventuratosi fino alle gelaterie.
I maghi della gilda cittadina non ne volevano sapere di andare a lavorare, a combattere in missioni stancanti che promettevano sudate disidratanti, con un tempo del genere – i più fortunati, Natsu e Lucy, si erano arraffati l’unica missione da svolgere nei paraggi ai piedi delle montagne a Nord, dove l’aria, molto meno afosa che in città, refrigerava i villaggi sottostanti – e perciò, fra chi se ne restava in casa, chi in gilda, chi in fuga verso il freddo – Gray era scappato a gambe levate, seguito da un’allegra e sognante Juvia – si erano tutti presi una vacanza.
Master compreso, acciambellato su un materassino nella piscina della Gilda, attorniato da qualche suo figliolo – e deliziandosi della vista mozzafiato delle sue maghe in costume da bagno -.
Gajeel, Levy e Lily erano fra questi
Il ventre della ragazza, ormai tondo e prominente, gonfiava a vista d’occhio e Levy, abituata a un corpo minuto, snello e poco formoso, incespicava goffamente verso un lettino libero, più che propensa a farsi un sano sonnellino ristoratore e al diavolo il chiasso dei compagni.
Gajeel la seguiva come un’ombra, attento che non inciampasse e Lily si era premurato di portarle un thè freddo: ora che le voglie e l’umore altalenante della ragazza sembravano essersi date una calmata, l’Exceed era più propenso di stare al suo fianco ma lui e Gajeel restavano all’erta.
 
Non fosse mai che la tirannica Levy tornasse alla ribalta, più affamata e nevrotica che mai.
Ma Poryulsca era stata chiara: Levy doveva regolarsi con la dieta suggeritale e non abbuffarsi come un maialino – o come Salamander, per intenderci -.
 
La ragazza, arresasi alla realtà di trovarsi alla mercé di un bambino scalpitante e troppo attivo, stava leggendo ad alta voce un libro per bambini, regalo di Lucy, e ogni tanto lanciava qualche occhiata a Gajeel e Lily, occupati a sfidarsi in una gara di apnea.
Lily, nelle sue sembianze di mastodontica pantera, tornò a galla appena prima di Gajeel e il Dragon Slayer esultò per la vittoria, facendo balzare dallo spavento Max, subito dietro di lui; Lily lo squadrava torvo, dandogli dell’infantile in uno sbuffo infastidito.
<< Il tuo papà è proprio un bambino, Pagnotta >> sorrise Levy al ventre, accarezzando il bambino che scalciava.
Da qualche mese Gajeel aveva preso l’abitudine di soprannominare il bambino con quel nomignolo, non sapendo ancora il sesso – malgrado lui fosse ostinatamente convinto fosse femmina -, come memo, credeva lei, del modo assurdo e imbarazzante con cui sua madre gli aveva rivelato la sua esistenza.
Però pronunciava quel nome con una tale dolcezza e un tale amore devoto che anche lei e Lily, inconsciamente, cominciarono a usarlo.
Presto, comunque, avrebbero dovuto risolvere un gran problema e ormai il tempo scarseggiava per adempiere quella mancanza: dovevano ancora decidere il nome. Maschio o femmina che fosse.
Altrimenti si sarebbero trovati il giorno del parto fra le mani il piccolo o la piccola “Pagnotta Redfox” e non poteva condannare suo figlio a un tale destino infausto.
Aveva comunque qualche reticenza a consigliarsi con Gajeel: i nomi insoliti, imbarazzanti e completamente senza senso che la fantasia dal sarcasmo bastardo del suo ragazzo poteva sputar fuori, la terrorizzavano.
Insomma, lei era condannata a “Gamberetto” e “Pagnotta”, seppur dolce, lasciava qualche perplessità a chi non conosceva tutta la storia.
<< GAJEEL! >> chiamò, forse troppo ansiosa, il suo ragazzo.
Si accorse troppo tardi del suo errore perché, subito dopo, lo vide sbiancare e, acciuffando un rimpicciolito Lily per la collottola, travolse chiunque si frapponesse fra lui e l’argine della piscina, per poi correre quasi in scivolata verso di lei.
<< Che hai? Stai male? Hai fame? >> la mitragliò di domande ansimate, stringendo Lily in una morsa soffocante.
<< Gajeel … stai uccidendo Lily >> gli fece notare lei, occhieggiando il musetto ormai blu dell’Exceed. Gajeel lo guardò stranito e se lo lasciò scivolare dalle dita al che Lily, stordito, si coricò su un fianco di Levy, ringraziandola.
<< Sei la mia disgrazia, Gajeel >> gracchiò Pantherlily, fulminandolo.
<< Si sì, sono la cosa peggiore che potesse capitarti nella tua gloriosa vita da soldato. Me l’hai già detto >> tagliò corto il Dragon Slayer << Allora Levy, perché hai urlato così? Mi è preso un colpo >>
<< Non solo a lui >> mormorò Lily.
La ragazza arrossì e si scusò:
<< Scusa tesoro … è che stavo pensando. Non abbiamo ancora scelto un nome per il bambino … >>
<< BambinA, Levy … sarà femmina >>
<< Sì, come ti pare. Comunque rimane il fatto che non possiamo chiamarlo “Pagnotta” all’infinito. Perciò … e mi costa parecchio dirlo … hai qualche idea per i nomi? >>
Gajeel si accigliò – “Farò finta di non aver sentito il tuo commento, gamberetto” – e mise su l’espressione più pensierosa che riuscisse a tirar fuori con quel baccano da pazzi che lo attorniava.
Si sedette poi ai piedi dello sdraio, incrociandovi sopra le braccia muscolose per poggiarvi la testa, il naso a pochi millimetri dal fianco di Levy: con la sua fine vista da drago, non fu difficile notare il bambino in movimento, le piccole dita premere sulla superficie della pancia tonda.
<< Che guardi con tanta attenzione? >> li chiese dolcemente Levy, mentre passava una mano fra i folti capelli carbone del ragazzo.
<< La mano della bambina >> borbottò << … magari mi viene l’ispirazione >>.
Il ragazzo vide con la coda dell’occhio Lily poggiare il mento sulla protuberanza tondeggiante di Levy e subito dopo beccarsi una pedata dal bambino che lo fece sobbalzare – “Che dispettosa” si lamentò – e Gajeel rise di lui.
<< E’ bello forte >> sbuffò Levy per la fitta sentita a causa del calcetto, accarezzando con una mano le orecchie di Lily e con l’altra la pelle tesa del ventre.
<< E che ti aspettavi? E’ la mia bimba. E’ una Dragon Slayer >> s’inorgoglì Gajeel, ghignando, per poi lanciarsi in una tiritera eccitata:
<< Avrà un nome tosto, di carattere. Dovranno tremare al solo sentir parlare della figlia di Kurogane e Gamberetto >>.
Lily si schiaffeggiò la fronte per la totale stupidità dell’amico e Levy lo guardò accigliata:
<< Non credi di esagerare? Dopotutto sono la madre, magari non sarà spaventoso come sostieni >> replicò la maga.
<< E’ proprio per questo che ne sono sicuro >> mugugnò sottovoce Gajeel, punteggiando con l’indice i fianchi di Levy.
<< Come prego? >>
<< No, niente gamberetto. Hai ragione tu >> si premurò di difendersi Gajeel, sotto gli occhi atterriti di Lily – pronto alla fuga da un’eventuale furia assassina di Levy – e quelli minacciosi della maga.
<< Comunque, non ti viene in mente niente? >>
<< Non ancora. Suggerimenti? >> borbottò, mentre fissava attento l’impronta di un piedino prendere fugacemente forma sulla pelle di Levy.
<< Beh … >> rifletté la ragazza << … magari mi posso orientare sui nomi di qualche personaggio di un lib … >>
<< Neanche per idea >> la fermò Gajeel.
<< Perché no? >> chiese Lily, curioso.
 << La mia bambina non avrà il nome di qualche principessa piagnona e di qualche disperata vogliosa di uomini, come le tizie dei tuoi libri >> si schifò Gajeel, scuotendo la testa.
Levy arrossì, infervorandosi, e lo colpì in faccia – “Te lo meriti, idiota” lo sgridò l’Exceed – con il libro di Lucy.
<< Guarda che non tutte le mie eroine sono così! >>
<< Ma quelle di quei romanzetti rosa sul nostro scaffale sì >> si giustificò il ragazzo, massaggiandosi il naso.
<< Tutt’altro! Tu non hai idea del loro valore, di quello cui sono disposte, di quello che provano >> s’infiammò Levy.
<< Ehi gamberetto >>
<< Gamberetto un corno! Tu credi che le donne siano deboli e bisognose di costante aiuto, vero? Che non siano all’altezza di chissà cosa? Pensi questo anche di me? >> lo accusarono gli occhi lucidi, a uno schiocco di dita dal pianto, di Levy.
Gajeel e Lily la guardarono sconvolti e l’Exceed si premurò d’abbracciarla, facendo segno col capo al ragazzo di intervenire, in qualsiasi modo.
Il Dragon Slayer la fissò allibito, in completo panico: Levy, come al solito a causa degli ormoni, gli aveva messo in bocca parole non sue, impegnandosi ne confonderlo e lasciandolo senza via di scampo dal suo umore impazzito.
 
Quanto costava scusarsi, a un tipo orgoglioso come lui …
Ma per lei, questo è altro …
 
<< Ohi gamberetto, non volevo offenderti. Sono solo personaggi di libri, sono immaginari. Se ci tieni tanto a scegliere un nome per la bambina fra quelli, fai pure >> mormorò impacciato, cercando di essere il più delicato possibile.
Levy singhiozzò appena, scrollando le spalle e stringendo Lily al petto.
<< Non è così per me >> sussurrò lei.
<< Che vuoi dire? >>
<< Per me non sono solo personaggi immaginari, che vivono avventure immaginarie e vite immaginarie. Sono persone vere, che provano emozioni vere, palpabili attraverso la storia. La ragazza piagnona, come la chiami tu, ha perso tutto e tutti ed è sola e quella … ninfomane, come pensi che lei sia, vuole innamorarsi e provare tutto quello che l’amore per un uomo ha da offrire. C’è la contadina che riscatta il suo onore con fatica e lavoro, c’è la maga che salva un regno dalla rovina sacrificando la sua vita, c’è la regina che governa saggiamente rinunciando ai suoi desideri e c’è la guerriera in cerca di avventure. Dimmi adesso, ti sembrano tanto diverse da noi? Deboli? Tanto “finte”? >>
 
Levy, si rese conto Gajeel, aveva sempre avuto la capacità di sorprenderlo con la sua intelligenza e la sua conoscenza, con quella dolcezza e quell’amore che provava per lui – pensava a volte – più che immeritato.
Ma quella volta lo lasciò senza parole.
Aveva sempre sottovalutato la sua passione per i romanzi, declassificandoli a mero hobby; sapeva che erano una significativa parte della sua vita – dopotutto, alla morte dei suoi genitori, i libri le avevano letteralmente salvato la vita, insegnandole la sua magia – e poteva capire quello che leggeva semplicemente osservando le sue espressioni e le sue smorfie, ascoltando i suoi sospiri e le sue imprecazioni improvvise.
Ma non avrebbe mai creduto che si sentisse legata a quel modo con quei mattoni di carta e inchiostro, come un filo, un legame sottopelle forte come l’acciaio, che considerasse quelle “persone” astratte come amici di lunga data.
 
<< Va bene gamberetto. Ho capito l’antifona. E non credo assolutamente, ormai più da parecchio, che le donne siano mammolette, che tu soprattutto lo sia >> le sorrise << Erza mi ha fatto il culo innumerevoli volte, conosco Juvia da una vita e so, al contrario del ghiacciolo pervertito, quanto può essere pericolosa, di Mirajane non ne parliamo nemmeno, la Bunny-girl sopporta Salamander e ci va a letto … >>
<< GAJEEL! >>
<< … e solo per questo ha tutta la mia compassione e rispetto. Ha parecchio fegato. Ma tu sei mille volte migliore di loro >> la ignorò, concludendo che sì, con quelle finali belle parole smielate si era fatto perdonare.
Levy gli sorrise, afferrandogli il mento per avvicinarlo a sé e poterlo baciare. Gajeel accarezzò una guancia arrossata di Levy e saggiò le sue labbra morbide con pazienza, godendosele senza fretta, giocando con esse e rincorrendo i suoi sospiri.
 
<< Ehi, voi due. Io sono ancora qui >> si lamentò Pantherlily.
Gajeel si separò dalla bocca di Levy con un ringhio seccato, spiaccicando la sua grossa mano sul muso dell’Exceed – “E taci una buona volta” -, ancora stretto da un braccio della ragazza, che rise imbarazzata.
<< Ok … >> sospirò poi Gajeel, sedendosi nuovamente sul pavimento << … il nome della bimba? >>
<< Non ti arrenderai mai all’eventualità che possa essere maschio, vero? >> lo prese in giro Lily.
<< No, mai >> gli rispose lesto.
<< Allora gamberetto >> si rivolse alla ragazza << a quale grandioso eroe dei tuoi libri dobbiamo ispirarci per scegliere il nome della bambina? >>
Levy sembrò pensarci su, un dito sulle labbra e lo sguardo perso per l’enorme stanza, gli echi delle risate dei nakama nelle orecchie. Stava vagliando le migliaia di nomi di eroi ed eroine che ammirava di più, i più significativi, i più onorifici, dal suono dolce e musicale, dalla forte fierezza che desiderava il Dragon Slayer.
Poi sorrise a Gajeel – in trepida attesa – e si chinò su di lui, le labbra a solleticarli un orecchio, sussurrandogli divertita …
 
 
<< Non te lo dico >>
 
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Ooh ma sto capitolo è stato un parto!! Il gentilissimo prompt di Alechan86 doveva essere “Nome” ma, andando avanti con la storia, ho preferito cambiarlo in “Il libro dei nomi” ( per me ha un suo senso, per voi non saprei. La mia mente è contorta manco fosse quella di un super cattivo psicopatico ).
E vi ho pure fregato non rivelando né nome né sesso. Sono proprio st...za. Praticamente un cap inutile, non sono arrivata a niente!!
(Era tutto calcolato, comunque  B)  )
Bene signori, direi che stiamo arrivando al capolinea – e direte voi “Finalmente”, considerando che la Gajevy Week è finita un secolo fa e io ancora devo finire il cap finale -. Ma sooon dettagli.
Ma voi, che ne pensate? Sarà maschio e o quella benedetta femmina che Gajeel è così ostinato a credere?
Ringraziamenti per i commenti precedenti!!
Alechan86: ho amato scrivere di Lily terrorizzato ( secondo me, vedeva Levy come un tuono pronto ad esplodere, e lui è terrorizzato a morte dai tuoni), sono contenta che l'abbia trovato divertente e spero davvero che questo cap ti sia piaciuto tanto!
MaxBarbie ( la mia sensei delle Gajevy): a quella cosa dell’anello di cipolla non smettevo nemmeno io di ridere, pensavo al Mc donald’s quando l’ho scritto! Grazie mille per trovare sempre il tempo di scambiare qualche chiacchiera e di commentare! Non vedo l’ora di leggere le tue prossime storie!
Grazie a tutti quelli che seguono e leggono (anche a chi ci inciampa per sbaglio). Grazie a tutti e spero di potervi accontentare presto con l’ultimo cap (e chiudiamo finalmente questa tiritera di Gajevy senza fine)!! Un abbraccio, Tammy.
   
 
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