Note dell’autrice: non so se avrò mai il coraggio di
far leggere questa lettera alla destinataria.
In fondo
ormai è una delle mie amiche più care, anche se è la mia B. >.<
Ma ora che
le ho detto di avere una sorpresa per lei non me la sento più. Anche se la mia
Ran mi ha consigliato di dargliela comunque. In fondo l’imbarazzo tra noi si è
sempre sciolto facilmente. xD
Quindi
eccomi qui a pubblicare un’altra cosa molto personale, anche se molto più
personale delle drabble già pubblicate.
Baci, Lady
Vivien
Noi due
Ci
conosciamo da pochi mesi, ma già mi sei entrata dentro. Qualcosa di te mi ha
cambiata, o meglio ha tirato fuori una parte che si era assopita per troppi
anni.
La tua
semplicità è disarmante, come a volte lo è la tua ingenuità.
Mi hai
accolto senza remore nella tua vita, mi hai dato carta bianca per i nostri
sentimenti. Ti sei donata completamente, facendomi impazzire.
La tua
presenza è una costante da cui ho paura ad allontanarmi. Posso stare lontana
per un periodo e stare bene, in fondo la solitudine ha sempre fatto parte di
me, poi però sento il bisogno di tornare e lasciare vagare la mente a ruota
libera, perché quando siamo insieme posso permettermi di stare con la testa tra
le nuvole, senza temere di essere ripresa.
Mi hai
invitata nel tuo gruppo, non mi hai mai fatto sentire un’estranea.
Tempo fa
non avevo problemi a sbandierare ai quattro venti i miei fatti personali, poi
per fortuna sono riuscita a smettere. Invece tu con il tuo essere te stessa sei
riuscita a farmi aprire nuovamente. Ti ho raccontato tutto di me, e per un
attimo me ne sono pentita. Mi sono ripresa subito, dicendomi che tu non avresti
usato mai i miei sentimenti o il mio passato per accusarmi. Invece l’hai fatto:
quando ti sei sentita in pericolo, dato che ho difeso lei, hai tirato fuori apertamente lui, il mio passato ancora fresco
e doloroso, l’amico appena perso per una manipolatrice. Abbiamo litigato: una
stupidaggine forse, ma per due ore, sedute vicine, non ci siamo parlate. Allora
ho fatto il primo passo, perché ne valeva la pena. Ti ho chiesto scusa
parlandoti all’orecchio e mi sono ritratta subito dopo, torturandomi
mentalmente: alle scuse avrei dovuto aggiungere un bacio, come fanno i bambini?
Mi
torturavo inutilmente, tu hai risolto tutto il problema: ti sei sporta verso di
me e dopo avermi chiesto scusa mi hai dato un sonoro bacio sulla guancia
destra. Si sono girati tutti, facendomi ridere istericamente, ma tutto è
passato poco dopo.
Mi sei
stata vicina quando avevo bisogno di te e nessun altro. Quando le lacrime e la
paura erano tante da bloccarmi il respiro, tu non mi hai mai lasciata e di
questo ti sarò sempre grata. Mi hai aiutata a superare diversi sentimenti scomodi.
Mi hai
accettata per quello che sono ed hai utilizzato il mio essere per trovarmi tutti
quei soprannomi: chi l’avrebbe mai detto che la letteratura latina mi avrebbe
mai divertita tanto.
Sei la
prima ragazza con cui ho un’amicizia così particolare, così simile a come sono
sempre state le mie amicizie con i ragazzi.
Hai fatto
cose che non avresti mai fatto se non per fare felice me. Come quel sabato sera
di marzo. Ho quasi pianto e ti ho svelato un’altra piccola parte di me. Alla
fine la serata non è stata come l’avevo stupidamente desiderata, ma tu c’eri e
tanto basta.
Altra
cosa che sembra tenerci distanti sono le diverse concezioni del necessario e
del superfluo. Gli ideali, poi, si scontrano spesso malamente, ma alla fine non
riusciamo a stare troppo lontane.
Tu sei
riuscita a smussare molti lati del mio carattere che erano troppo spigolosi. Io
ti seguo silenziosa come se nulla mi tangesse, e tu
sempre piena di vita cerchi di non farti fermare da nulla.
Siamo
così diverse, eppure continuiamo a desiderare la compagnia dell’altra, a non
lasciarci abbattere dalle avversità, potrebbe sembrare una frase fatta... ma
non lo è, almeno per me!
E alla
fine sono tornata a parlare di me.
Ero
partita con l’idea di scrivere su di te, ma è stato più facile raccontarti
attraverso quello che hai fatto di me: attraverso i miei cambiamenti e le
nostre vicende.
Pochi
brevi pensieri per raccontare un anno d’amicizia.
Sei stata
la Musa di molte mie storie. Sei la mia Carmen e io sono la
tua Shane. Un gioco affettuoso e tanto amore.
Ti voglio
bene Ale. Baci e Tanti Auguri per i tuoi diciotto anni. Spero che questo sia un
giorno felice per te. Meriti tutto il bene che le persone a te care sono in
grado di darti.
Francesca,
la tua Shane.