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Autore: AresEris    08/04/2015    1 recensioni
"Mi lascio cullare dal frusciare delle foglie degli alberi e dei cespugli, nessun pensiero in testa, distratto poi dal rumore dell'erba calpestata: socchiudo gli occhi annoiato, adocchiando la figura familiare di Nicole per la prima volta in tutta la giornata, soffermandomi sul solco tra i seni, compressi in una camicetta azzurro pallido, creato dalla tracolla. Resto a fissarle il petto anche una volta che mi si è parata di fronte a braccia conserte – l’ha fatto di proposito o pensa davvero che lo colleghi ad un gesto offeso? -, sorpreso e incuriosito da un capo che non le ho mai visto addosso.
«Guarda che i miei occhi sono più su.»
«Lo so, ma a me interessa quello che hai più giù.»"

Storia cancellata e ripubblicata perché l'autrice è stupida e non sapeva di volere una long.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Let’s go back to the start
 
Sei anni e sei mesi prima
«Ti prego, dai. Mi piace tanto e vorrei che tu la conoscessi. Non sarai il terzo incomodo, ci sarà anche la sua amica, a cui vuole presentarmi. Credo ti piacerà, ne parla sempre bene. Ti prego.»
 
Cammino per le strade sbuffando, già scocciato di quel doppio appuntamento prima ancora che sia iniziato, maledicendo Matt. Scanso il ricordino di un cane, girando l'angolo e proseguendo ancora dritto, controllando poi il cellulare perché una chiamata improvvisa possa farmi tornare indietro – niente. Decido allora di rallentare il passo, stringendomi nella giacca quando un soffio di vento mi colpisce aggressivo, rendendomi conto che sono comunque vicino al luogo dell'appuntamento. Sapevo non si trattava di un doppio appuntamento, ma ero anche sicuro che Matt e la sua nuova ragazza – Romilda? Regan? Reene? Forse Rachele – avrebbero passato tutto il tempo a scambiarsi smancerie, lasciando il sottoscritto e una ragazza dal volto ancora sfocato a riempire di chiacchiere i vuoti imbarazzanti. Rallento ulteriormente il passo, quasi fino a fermarmi, ma ormai le porte della tavola calda si stagliano di fronte a me e, riluttante, entro lasciandomi accogliere dal calore e dai profumi della cucina mentre cerco lentamente un viso familiare, adocchiando una zazzera bionda agli ultimi tavoli. Sospiro affranto, avvicinandomi a quelli che già si preannunciavano schiocchi di baci e sussurri diabetici, notando un terzo cappotto sul divanetto.
«Matt.» lo chiamo una volta giunto al suo fianco, distraendolo dalla sua attività con le labbra della ragazza al suo fianco. Si volta spaesato fino ad incontrare il mio sguardo e si apre in un sorriso estasiato, alzandosi in piedi per le presentazioni.
«Adam! Ecco, Adam, lei è Rachel. Rachel, lui è il mio caro amico Adam.» una ragazza – ecco, Rachel! – dalla pelle scura e gli occhi neri mi porge la mano, che stringo sorridendo mentre un piacere esce dalle nostre labbra nello stesso momento. Prendo posto all'interno del divanetto, guardandomi intorno per cercare l'altra ragazza, senza risultati.
«Nicole è al bagno, non sarai solo.» mi precede Rachel, facendo ridere il ragazzo al suo fianco come un idiota – lo è, è cotto come una pera – quando il rumore di una porta sbattuta ci distrae. Osservo una ragazza uscire dalle toilette, i capelli lunghi e scuri e le forme ben pronunciate; inclino la testa quando, avvicinandosi, noto una certa familiarità nel suo volto, imitato dalla stessa ragazza – Nicole – che probabilmente sta pensando la stessa cosa.
«Quindi il tuo nome è Adam?» è una domanda retorica la sua, che pronuncia con voce squillante e decisa quando prende posto al mio fianco, e finalmente la riconosco: sorride divertita porgendomi la mano, che afferro prontamente.
«E il tuo è Nicole.» le sorrido di rimando, dando finalmente un nome vero e non un nomignolo al viso che vedo ogni mattina a scuola.
«Vi conoscete?»  ci voltiamo verso Rachel, che guarda entrambi stranita e noto il broncio di Matt, interrotto probabilmente in un gioco di bocche.
«Vicini di armadietto.» rispondiamo all'unisono e un lampo di comprensione passa nello sguardo della coppia, ma non faccio in tempo a fermarlo che Matt già apre bocca: «Ah! E' lei belle chiappe
Mi immobilizzo sul posto, le mani strette a pugno e lo sguardo fisso sul mio migliore amico, che mima un mi dispiace con le labbra rendendosi conto della sua – mia – gaffe. Spero di non guadagnarci uno schiaffo ben assestato quando noto il ghigno di Rachel, voltandomi poi verso la ragazza al mio fianco: sorride gioiosa come una bambina a cui è stato detto che Babbo Natale le ha portato il regalo che desiderava, lo sguardo brillante, e per un attimo mi chiedo se non avesse da sempre una cotta stratosfericamente inquietante per me. Ma è appunto solo un attimo e la ragazza distrugge le mie fantasie narcisiste: «Mi fa piacere che tu l'abbia notato! Lavoro molto perché possa sempre apparire al meglio visto che ai ragazzi piace un bel sedere e a me piacciono i ragazzi, quindi mi hai dato una bella notizia!»
Resto interdetto, non notando nemmeno la cameriera che serve un piatto di patatine fritte di fronte a Nicole, che lo sposta immediatamente al centro perché possano favorire tutti, e un'altra domanda che mi ronza in testa è se la mia vicina di armadietto non sia una pazza. Ma anche questo è solo un attimo e mi ritrovo con una patatina di fronte al naso, il sorriso divertito di Nicole sullo sfondo mentre aspetta che io accetti l'offerta di pace – mi sta già simpatica. Accetto con un sorriso, ignorando le risate della coppia di fronte a noi e prendendo a chiacchierare con la ragazza al mio fianco, così da lasciare i due piccioncini alle loro faccende, e Nicole sembra avere lo stesso pensiero mentre lancia un'occhiata eloquente in direzione della coppia: scopro che farà marketing, mentre mi perdo nei giochi di luce nei suoi occhi; che ha un gatto dal pelo rosso e giocherellone, mentre osservo i riflessi tra i suoi capelli; e che ha anche un fratello minore – se vale come animale da compagnia -, mentre noto il sorriso che non le lascia mai le labbra quando parla e la risata spontanea che riempie il locale ad ogni battuta messa a segno.
 
«Noi andiamo, a mamma serve aiuto con la cena.» la voce di Rachel ci distrae e ci riporta alla realtà, uno sguardo all'orologio del locale e noto che sono già le sei e il Sole è scomparso. Il tempo di un saluto veloce e la coppia è già uscita dalla porta, lasciando me e Nicole da soli, ma nessun imbarazzo tra di noi.
«Se devi andare anche tu posso accompagnarti a casa, non c'è problema.» le propongo, accorgendomi dello sguardo preoccupato che lancia all'orologio e ottenendo un sorriso di gratitudine in cambio.
 
«Meglio se non mi accompagni fino alla porta di casa.» si interrompe Nicole mentre chiacchiera. La osservo perplesso mentre continuiamo a passeggiare tra le strade, una risata mal trattenuta quando mi lancia un'occhiata e decide quindi di spiegarsi: «Mio padre potrebbe avere un infarto, se qualcuno lo informasse della compagnia maschile con cui mi ha visto tornare quando dovevo uscire solo con Rachel.»
Sbuffo fintamente offeso ma sinceramente divertito – avrei anch'io un infarto se fosse mia figlia a tornare a casa con un ragazzo appresso -, rivolgendole uno sguardo accusatore.
«Guarda che sarei un ottimo fidanzato per qualsiasi ragazza e tutti i genitori mi invidierebbero come genero.» affermo solenne, trattenendo una risata al suo sguardo scettico.
«Non riusciresti a resistere. Tutto questo è troppo per te, semplicemente non sei fatto per sopportarlo.» mi invita con le mani ad osservarla interamente con espressione sufficiente in viso – non riesce a reprimere un sorriso, però – e il mio sguardo vaga concitato tra le sue curve ben visibile anche da sotto il cappotto, sogghignandole.
«Già, forse troppa carne.» la prendo in giro sul punto debole di ogni ragazza e la conosco da solo due ore ma so già che non si offenderà affatto – non ne ha nemmeno motivo. Mi si para davanti e si apre infatti in un sorriso divertito, avvicinandosi piano con sguardo malizioso fino ad arrivarmi ad un palmo dal naso, sussurrando piano.
«Non mi sembra che la mia carne ti dispiaccia, però.» ammicca prima di allontanarsi, ancheggiando di proposito e non attendendo che la affianchi. Resto imbambolato a fissarle il sedere per qualche attimo, riprendendomi solo quando si fa troppo lontano per rimanere ad osservarlo ancora e allora filo spedito fino a raggiungere la ragazza, che sorride soddisfatta.
«Vado pazzo per le curve.» le concedo, ammirato, un angolo della bocca sollevato. Si volta verso di me facendomi l'occhiolino e so che non ci sta davvero provando, ma per un attimo l'ho sperato: si sta così bene con lei.
E' la ragazza perfetta per me.

 
Presente
Il tintinnio dei cucchiai contro le tazze riempie la stanza, libera dalle chiacchiere e illuminata dal Sole delle dieci. Osservo ogni tanto Nicole, che sembra una bambina mentre raccoglie sul cucchiaio i suoi cereali e se li porta alla bocca, cercando di non sbrodolarsi sulla mia maglietta; quando intercetta il mio sguardo ha le guance piene e lo sguardo colpevole e l'attimo dopo manda tutto faticosamente giù per la gola.
«Sono al cioccolato e ora il mio latte sa di cioccolato.» si giustifica con tono infantile, portandosi la tazza alle labbra per bere mentre trattengo una risata; mando giù un'altra cucchiaiata anch'io, la tazza ancora mezza piena e lo sguardo fisso in essa, prima di aprire bocca: «Sai, voglio proprio bruciarmi.» azzardo, la gola secca nonostante il latte appena bevuto «Dico bruciarmi perché credo di essermi già scottato anni fa.» continuo, lanciando un'occhiata alla mia interlocutrice che all'apparenza sembra non capire mentre continua a bere dalla sua tazza, tranquilla, ma lo sguardo vigile e la presa rafforzata sulla tazza la smascherano da subito «Solo che non credevo fosse il caso provarci.» termino nervoso.
Finisce l'ultimo sorso, l'espressione spaesata scomparsa e resta in silenzio per un minuto.
«Il caso? In che senso?»
«Nel senso che c'erano anche Rachel e Matt, e se ci fosse stata una rottura tra qualcuno sarebbe stato un problema per tutti e avrei perso i nostri flirt amichevoli.» e te, ma questo lo ometto e sollevo un angolo della bocca cercando di non distogliere lo sguardo da quello di Nicole, che nel frattempo ha posato la sua tazza nel lavello e ora mi guarda appoggiata al mobile con le gambe incrociate. Schiocca la lingua al palato e sfiora poi i canini, come un predatore quando adocchia la sua preda.
«Sai,» comincia con un sorriso ambiguo «i miei non erano affatto flirt amichevoli. Eri e sei attraente, divertente e mi piacevi. Mi piaci ancora.» strabuzzo gli occhi alle sue parole, deglutendo «Ci provavo davvero con te e se lo capivi era tutto di guadagnato, altrimenti andavo oltre e continuavo a punzecchiarti.» aggiunge stringendosi nelle spalle, allontanandosi poi dal lavello per dirigersi nella mia camera e per una volta il sorriso divertito che mi rivolge non mi contagia.
«E perché mai non me l'hai detto prima?! Hai idea di quante volte ti sarei saltato volentieri addosso?!» le urlo dietro con tono isterico, facendola ridere. Si ferma sulla soglia della porta e si volta, appoggiandosi con un braccio contro lo stipite e portando la maglietta a sollevarsi, lasciando intravedere il pizzo nero degli slip mentre sorride maliziosa, lo sguardo illuminato – e in questo momento potrei perdonarle tutto.
«Non mi sembra ci sia qualcosa o qualcuno ad impedirtelo, ora. Che ne dici di bruciare insieme?» propone con una nota di speranza nella voce e il cucchiaio che tenevo stretto dall'inizio della conversazione tintinna rumorosamente contro la tazza, una volta lasciato cadere, mentre mi alzo velocemente dalla sedia: l'attimo dopo sollevo una ridente Nicole da terra e la trascino con me sul materasso, sorridendole contro le labbra e prendendo a baciarla come se fosse la principale ragione della mia esistenza.
Avevamo anni da recuperare.



 
N/A (Ares)
Un altro capitolo e mi avrete fuori dai piedi u.u Che per di più devo ancora finirlo, ho tutto in mente ma non riesco a scriverlo, quindi magari per quello si aspetterà più di una settimana :v Ma mi impegnerò e.e
Ringrazio come sempre chi segue/preferisce/recensisce (grazie _Cam, te posso ringraziarti singolarmente u.u) e spero tanto che anche questo capitolo vi piaccia.
Peace&Love
Ares <3
  
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