Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Jade Tisdale    08/04/2015    3 recensioni
Nel futuro di Trunks, la distruzione ormai è all'ordine del giorno. Gli androidi costruiti dal Dottor Gelo, oltre ad essere molto forti, sono estremamente pericolosi. I guerrieri Z, nonostante sperino di riuscire a batterli, sanno che potrebbero essere uccisi da un momento all'altro. L'incontro tra C18 e Crilin, però, cambierà il corso degli eventi e Trunks riuscirà a trovare la luce che, attraverso un labirinto buio, lo condurrà verso la guerra più importante: la vita.
Genere: Azione, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 17, 18, Altri, Marron, Mirai!Trunks | Coppie: 18/Crilin, Marron/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo 14
“Rivelazioni alla Kame House”

 



«Se vai avanti così distruggerai la Terra! Smettila!» gridò Marron.
Il sayan non la ascoltò. Volavano ormai da un tempo che sembrava interminabile per la bionda, durante il quale il figlio di Vegeta si era messo a distruggere isole, colline e resti di cittadine già annientate in precedenza. Il ragazzo, in quel momento, aveva la testa da un'altra parte: non riusciva a non pensare ad altro, eccetto sfogare la rabbia che aveva in corpo.
Marron, però, era veramente stufa di vederlo in quello stato. Prese un respiro profondo ed attese il momento giusto per urlare, forte e chiaro: «Adesso basta, Trunks!»
Quest'ultimo, all'improvviso, cessò di generare onde energetiche e si bloccò. Una strana sensazione gli pervase il petto, mentre i suoi capelli, da biondi, divenivano nuovamente lilla. Rilassò lentamente i muscoli: era sudato, stanco ed estremamente arrabbiato. Soltanto una cosa era riuscito a fermarlo: la voce di Marron.
Si voltò verso la ragazza, che sorrideva amaramente: «Adesso dove andiamo?» sibilò.
Lui abbassò lo sguardo verso il mare e nella sua mente, apparve un ricordo.
«Vieni con me.»

 

***

 

«Voglio fare il bagno! Il bagno!»
«Marron, tesoro, c'è il temporale: non possiamo uscire a fare il bagno!»
La bimba si strinse tra le braccia di Bulma, un'espressione malinconica stampata in volto. I suoi occhi si inumidirono di colpo, segno che a breve sarebbe scoppiata in un fiume di lacrime.
«Non cominciare a frignare!» soffiò Trunks, incrociando le braccia.
La biondina, in tutta risposta, alzò lo sguardo verso il piccolo sayan: quest'ultimo, nel guardarla negli occhi, arrossì e provò parecchio dispiacere per la bimba.
«Voglio il mio papà!»
«Tuo padre si sta allenando» rispose duramente il vecchio Muten, sorseggiando una tazza di tè verde «e noi non lo possiamo disturbare, altrimenti rischia di non diventare abbastanza forte per battere Cell. Giusto?»
Marron strinse le labbra. Sapeva benissimo che il nonno aveva ragione, ma in fondo, era pur sempre una bambina: per quanto potesse essere intelligente, desiderava la compagnia dei genitori, soprattutto nel bel mezzo di un temporale. Voleva andare a fare il bagno, ma nel frattempo desiderava che i lampi svanissero, perché ne era terrorizzata.
Ad un tratto, uno squarcio fece sobbalzare tutti i presenti: Marron balzò a terra e corse al piano di sopra, terrorizzata. Si accasciò di fianco alla porta di quella che un tempo era la camera di suo padre e nascose il visto tra le braccia.
Dopo non molto, una mano calda le cinse le spalle, come per rassicurarla.
«Ehi, non devi piangere: ti proteggo io!»
La piccola tirò su col naso, singhiozzando subito dopo. «E come fai... a proteggermi... dal temporale?»
«Io sono un sayan!» esclamò altezzoso, battendo un pugno sul petto. «Di certo non mi fa paura una pioggerella!»
Nello stesso istante, si udì il rimbombo di un altro tuono: il lilla, terrorizzato, si strinse ancora di più a Marron. Quest'ultima scoppiò finalmente a ridere, divertita dalla reazione dell'amico.

 

 

Il giorno seguente, per fortuna, fu molto soleggiato e la piccola Marron riuscì a fare il bagno in mare che tanto desiderava. Non appena Bulma le mise i braccioli, la piccola corse verso l'acqua gioiosamente.
«Mamma, vai pure in casa a riposarti: ci penso io a controllarla!» le aveva detto Trunks, cercando di fare l'uomo di casa.
La turchina sorrise e gli accarezzò dolcemente i capelli: «È un gesto carino da parte tua, tesoro, ma preferisco restare qui a guardarvi. Di certo è meglio della compagnia di Muten, non credi?» scherzò, facendo un occhiolino.
Il bambino annuì, dopodiché raggiunse l'amica in acqua.
«Cavolo, ma è ghiacciata!» esclamò il lilla, iniziando a tremare.
«Non è vero, è calda!» sbuffò Marron, corrugando la fronte «Trunks dice le bugie!»
«Eh? Ma cosa stai dicendo, marmocchia? È freddissima! Se non usciamo subito rischiamo di farci venire un raffreddore!»
La bimba abbassò lo sguardo con fare malinconico: nel mentre, la scienziata si era avvicinata ai due bambini, un'espressione indecifrabile in volto. «Marron, l'acqua è fredda?»
Quest'ultima chiuse gli occhi e come il giorno precedente, cercò di trattenere le lacrime pronte a cadere. «Sì...»
Trunks la prese per un braccio e la trascinò fuori dall'acqua, starnutendo subito dopo.
«Ecco, adesso va a finire che mi viene l'influenza per colpa tua!» dichiarò il bimbo, coprendosi il petto con le braccia.
La figlia di Crilin alzò lo sguardo verso l'amico: i due si scambiarono una lunga occhiata e Trunks non riuscì a non arrossire nuovamente.

 

***

 

«Che cos'è questo posto?»
Trunks sorrise amaramente. «La Kame House. Dubito che tu te la ricordi.»
La bionda scosse meccanicamente la testa: «No, non mi pare di aver mai visto questo posto...»
«E invece siamo stati qui parecchie volte» soffiò lui, prendendo un vecchio album di fotografie da un cassetto. «Questa era la casa del nonno Muten.»
«Oh.» Un brivido attraversò la schiena della ragazza. «Non lo sapevo...»
Il sayan aprì l'album impolverato e i due cominciarono a sfogliarlo.
«Chi sono questi bambini in prima pagina? Somigliano molto a-»
La ragazza si bloccò di colpo, gli occhi leggermente più spalancati del solito.
«Sì, sono Goku e Crilin» spiegò Trunks, ammiccando un sorriso. «Ci sono altre sue foto qualche pagina più avanti.»
Le fotografie successive ritraevano i momenti più importanti avvenuti fino ad allora, come il matrimonio di Chichi e Goku, quello di Bulma e Vegeta, ma anche i primi anni di infanzia di Gohan e Trunks.»
«Io... non ricordo nulla. Né di questa casa, né di quello che è ritratto in queste fotografie...» ammise la bionda, leggermente a disagio.
«È successo tutto prima che tu nascessi. E poi, l'ultima volta che siamo stati qui, avevi appena tre anni, è normale che tu non ricorda nulla. Poi Muten ha deciso di trasferirsi alla Capsule Corporation e l'anno dopo... è successo quel che è successo.» (*)
Marron abbassò lo sguardo, cominciando a giocherellare con un filo del vecchio divano,  arrotolandoselo intorno all'indice.
«Era l'album di tuo padre» concluse il lilla, estraendo una fotografia dall'ultima pagina. Essa ritraeva Crilin con in braccio una neonata bionda, piccolissima e dall'aria così pura e innocente. Marron la prese tra le mani e accarezzò un paio di volte la parte raffigurante il padre, cercando di trattenere le lacrime pronte a cadere.
Erano passati dodici anni da quando suo padre era morto. All'inizio aveva sofferto, ma solo in quel momento si rese conto di quanto gli mancasse. Ricordava perfettamente il suo profumo, la morbidezza dei suoi capelli neri come la pece, la sua risata allegra e piena di vita. Terminati gli allenamenti giornalieri, la portava sempre a fare una passeggiata al parco, oppure a prendere un gelato. E quando aveva scoperto che era morto, ci era stata male, aveva pianto, ma nulla di più. Si era sempre tenuta tutto dentro e anche dopo aver visto Gohan, dopo aver visto Bulma morire davanti ai suoi occhi, non aveva fatto altro che trascinare via Trunks, pensando a consolare lui e mai sé stessa.
Si sentiva un'insensibile e forse lo era. Avrebbe dovuto scoppiare a piangere e arrabbiarsi, come aveva fatto il sayan ogni volta che era morta una persona a lui cara. Eppure, lei provava una sensazione di vuoto nel petto, ma nulla di più.
Era pazza, forse? Senza cuore? O forse la speranza di ritrovare le sfere del drago era così immensa che non aveva paura di non rivedere più i suoi amici, la sua famiglia?
«Ne mancano soltanto due. Le sfere del drago, intendo.»
La figlia di C18 si voltò verso l'amico, che sembrava averle letto nel pensiero.
Il ragazzo si lasciò andare ad un lungo sospiro. «Quali desideri esprimeremo?»
«La mamma voleva chiedere a Shenron una macchina del tempo» soffiò Marron, socchiudendo un poco gli occhi per la stanchezza.
Trunks scosse la testa. «Non voglio tornare indietro nel tempo.»
«Perché?»
«Perché non voglio rischiare di perderti.»
Un lieve rossore andò a formarsi sulle guance della giovane: «Trunks, io...»
«Ci alleneremo per un po'» continuò, non permettendo a Marron di concludere la frase «dopodiché combatteremo contro Cell.»
«E se non riusciremo a batterlo?»
Lui ammiccò un sorriso amaro: «Lo batteremo. In fondo, te l'ho promesso.»
Siccome quella situazione -ma, in particolare, le frasi sdolcinate dell'amico- la stava mettendo seriamente a disagio, la figlia di Crilin decise di sorvolare. «Quindi cosa chiederemo al drago?»
«Innanzitutto, propongo di far resuscitare tutte le vittime di C17 e C18, tranne il Dottor Gelo, ovviamente. Uhm, vediamo... poi potremmo chiedergli di far tornare normali tutti i villaggi, le città e la vegetazione del pianeta, che ormai sono invivibili. E infine, gli chiederemo di riportare in vita tutte le vittime di Cell... eccetto i due cyborg.»
Marron annuì con gioia: Trunks era sempre stato estremamente intelligente e lo si capiva anche in una situazione simile visto che, nel giro di pochi secondi, aveva trovato una soluzione più che ragionevole. Poi, però, assorbì il significato delle sue ultime parole.
«Cos'hai detto scusa?»
Il ragazzo ruotò leggermente la testa di lato, mentre l'altra, al contrario, incominciò inspiegabilmente a tremare.
«Lei è mia madre...» sussurrò, cercando di non mostrare troppa agitazione. «L'hai conosciuta anche tu e hai detto che era diventata buona... come puoi non volere che ritorni in vita?»
«Lei e suo fratello hanno ucciso un sacco di persone, te ne rendi conto o no?» sbottò lui.
Marron non rispose: incrociò le braccia e mise su il broncio più serio della storia, che fece subito sciogliere il povero Trunks.
«Dai Marron, non fare così... ne riparliamo, va bene?»
La bionda arricciò il naso: «Tanto non cambierai idea neanche sotto tortura, ormai ti conosco troppo bene.»
I due si scambiarono una rapida occhiata, dopodiché scoppiarono a ridere come due bambini: era stata una giornata lunga e piena di tensione e nessuno dei due aveva voglia di mettersi a litigare.
Marron si distese nel divano, vicino a Trunks: quest'ultimo la abbracciò dolcemente, cingendole la vita.
«Se ripenso a quanto è accaduto oggi, mi viene da piangere» sussurrò, facendosi piccola piccola tra le braccia dell'amico.
Quest'ultimo socchiuse un poco gli occhi: «Sai, in fondo ti ho sempre invidiata. Quando moriva qualcuno, tu sei sempre stata forte, mentre io... io mi sono sempre messo a piangere.»
«Anche io scoppiavo a piangere.»
«Già, ma dopo dieci minuti sorridevi, perché eri convinta che avremmo trovato le sfere del drago e che quindi avremmo rivisto presto i nostri cari.»
La figlia di Crilin deglutì. «È per questo che adesso sei più... calmo
Quest'ultimo annuì: «Ci ho messo un po' a motivarmi, ma sono fermamente convinto che ce la faremo: siamo rimasti solo noi due, ma finché restiamo uniti, possiamo farcela.»
Marron abbozzò un sorriso alla frase da film del lilla. Sospirò profondamente, dopodiché chiusero entrambi gli occhi, con l'intento di dormire. Dopo poco, però, la bionda rivelò un segreto contro la sua volontà. E quando si rese conto di ciò aveva detto, era troppo tardi.
«Trunks?»
«Uhm?»
«Ti amo.»

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(*) Per chi non se lo ricordasse, Trunks si riferisce a quando, durante una battaglia contro Cell, quest'ultimo ha ucciso Vegeta, Piccolo e Crilin.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

È passato un mese esatto dall'ultimo aggiornamento (meno male, credevo di averci impiegato più tempo...)
Secondo i miei calcoli, mancano ancora pochi capitoli alla fine, forse 2 o 3, ma sapete che sono imprevedibile, perciò la pianto con queste anticipazioni poco sicure.
Questo capitolo non è uscito come me lo ero immaginato, ma credo che sia anche dovuto al fatto che l'abbia scritto a pezzi, giusto quando ho trovato del tempo. Mi servirebbe un giorno di riposo in cui scrivo e basta, ma a quanto pare non si può avere tutto dalla vita.
Spero di aggiornare presto, un abbraccio a tutti.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Jade Tisdale