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Autore: notebookGirl    08/04/2015    0 recensioni
Penso che introdurre questa storia sia molto difficile. Ho cercato di descrivere i sentimenti che nascono durante un rapporto violento e come una persona che lo vive non sente che c'è qualcosa di sbagliato. La mia storia non giustifica questi rapporti né la violenza sulle donne ma ne parla con l'occhio di chi lo vive e che ne giustifica ogni gesto.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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L'amore nell'odio


Di nuovo dolore. Lancinante, atroce e senza fine. Così di nuovo mi solleva in preda alla rabbia e mi scaraventa a terra senza che i suoi occhi mi diano alcuna traccia di umanità. Eppure io lo amo. Non riesco a smettere. Per ogni osso rotto. Per ogni livido che scompare. Io non riesco a smettere. Se scappo, lui torna pregandomi di non lasciarlo promettendo di smettere ma dopo ogni abbandono lui diventa più feroce. Questa è l'unica forma d'amore che, però, conosciamo. Non possiamo amarci normalmente, quello no. Viviamo l'uno per l'altra. Nessun ossigeno e, poi, la saturazione. Le violenze. Le continue lotte per poterlo cambiare e poi la sottomissione. Mai una denuncia. Mai un ricovero. Lui è sia il mio unico dolore che l'unica mia cura. Mai una volta un livido visibile. Così da poter andare in giro a testa alta, perché nessuno sa. Un dolce-amaro segreto. Perché la mia vita sembri perfetta. Invece, soffro di un male senza fine. Ma alla fine, per quei pochi istanti in cui mi fa sentire la donna più amata del mondo, l'unica nell'universo io tornerei sempre. Vive di me e anche nella rabbia non può farne a meno. Come se fossi una droga che lo aiuta a calmarsi. Lui è capace di amare più di ogni altro. Mi bacia ogni livido, ogni cicatrice. Un amore non comune. Semplicemente straordinario, quando la rabbia finisce. E siamo qui nel letto dove non mi tratta mai con violenza. Siamo solo io e lui. Un mondo parallelo in cui ogni carezza risana le mie mille cicatrici, dove ogni bacio purifica le violenze. Piange a volte, perché sa che non è normale trattarmi così ma non può fare altro. Io lo accetto. Perché è lui. Perché senza di me non sarebbe nulla. Perché soffriremmo entrambi.
Guardarlo dormire è la cosa più bella. Definirebbero lui mostro e me vittima. Ma chi veramente soffre tra noi? Nessuno. Entrambi. Se esisterà una vita dopo di lui sarà fatta di macerie ma quelle saranno le nostre. L'unica traccia di questo nostro amore malato.


 


Angolo autrice:
Come specificato in descrizione non voglio esaltare in nessun modo la violenza sulle donne ne sulla del genere. Non voglio far pensare che ci sia passata in modo così violento ma posso capire i sentimenti che ho qui sopra descritto. Se dovesse urtare la sensibilità di qualcuno non esiterò a togliere la storia. Spero in cuor mio che qualcuno però leggendo possa capire e trarne una riflessione profonda. Non esitate a recensire anche con consigli e critiche
Grazie
 
  
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