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Autore: ary22    22/12/2008    0 recensioni
Ho cercato di capirti, ho provato anche a sorriderti e sostenerti, ma quel mondo in cui tu vivi è solo tuo…non c’è spazio per me... Oggi mi cerchi e sei felice, domani te né andrai e piangerai, è la stabilità che ti manca, è un pilastro forte a cui sorreggerti. Ero anche pronta ad essere io quel pilastro, per te sarei stata forte, molto più di come mi hai sempre vista...
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quell’insegna al neon

Nella stanza 26

 

 

 

 

Quell’insegna al neon
dice si poi no
è l’incerto stato d’animo che hai
non ce la fai
ma dagli uomini
che ti abbracciano
e ti rubano dagli occhi l’allegria
non puoi andar via
non puoi andar via

 

Ho cercato di capirti, ho provato anche a sorriderti e sostenerti, ma quel mondo in cui tu vivi è solo tuo…non c’è spazio per me...

Oggi mi cerchi e sei felice, domani te né andrai e piangerai, è la stabilità che ti manca, è un pilastro forte a cui sorreggerti. Ero anche pronta ad essere io quel pilastro, per te sarei stata forte, molto più di come mi hai sempre vista...

Ma non puoi scappare dalla tua vita incasinata...e non la vuoi affrontare...


Se le lacrime
ti aiutassero
butteresti via il dolore che ora c’è
è dentro di te

 

Non piangere, non soddisfare così il mondo che ti vuole male, tanto non risolverai niente piangendo...se le lacrime servissero a salvarti allora non avresti più problemi...


Nella stanza 26
tra quei fiori che non guardi mai
dove vendi il corpo ad ore
dove amarsi non è amore
e sdraiandoti vai via da te
nella stanza 26
dove incontri sempre un altro addio
che ferisce il tuo bisogno d’affetto
in quel breve contatto che non c’è

 

Sei chiuso nel tuo mondo incasinato, nel tuo cuore troppo triste, fra le poche cose belle che non ti accorgi neanche di avere e quelle brutte, quelle che ti spingono a fare cose che non vorresti fare, quelle che credi ti facciano star meglio e che in realtà ti uccidono pian piano…e ti illudono di essere qualcun altro...

 

L’uomo che non vuoi
l’uomo che non sai
sta bussando alla tua porta già da un po’
ma non gli aprirai
come rondini
imprendibili
vanno liberi da un corpo stanco ormai
i pensieri che hai

C’è di nuovo la tua parte più fragile che vuole prendere il sopravvento, ma tu non ascoltarla, quello non sei tu.

Non buttarti via così, tu puoi fare tante cose migliori piuttosto che essere lui, lui, quello che non sei…

Non senti che è la tua stessa coscienza che ti impone di fermarti?

 

Nella stanza 26
tra quei fiori che non guardi mai
se ti affacci vedi il mare
ricominci a respirare
poi ti perdi nella sua armonia
e hai il coraggio di andar via
via da un mondo sporco che non vuoi
via da un bacio che non ha tenerezze
che non sa di carezze

 

Nel tuo mondo incasinato, c’è qualcuno che ti aspetta e non ti abbandonerà mai…

Fra le lacrime, fra i tuoi finti amici, fra le sigarette che vengono una dopo l’altra, se ti affacci alla finestra respiri di nuovo la felicità.

Scendi le scale e vai via, via dal tuo mondo incasinato…e se vuoi vieni a cercarmi, e insieme manderemo a fan culo il nostro mondo incasinato, perché io lo so che i nostri casini possiamo risolverli in due…


E cammini lungo il mare
nel suo lento respirare
tu sei parte di quel tutto ormai

 

E correremo insieme senza più alcun dolore, e giocheremo insieme a rincorrerci per strada, saremo una sola persona se tu lo vorrai…


Nella stanza 26
metti un fiore tra i capelli tuoi
mentre l’alba nuova ti viene incontro
nel profumo del vento

 

E al tuo mondo incasinato di che cambi strada, e apriti ad una nuova vita…


Nella stanza 26

 

Nel nostro nuovo mondo…

 

 

 

  
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