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Autore: KeiraGreen    09/04/2015    1 recensioni
La guerra è finita, e ha lasciato dietro se persone che tentano di dare un senso ai cocci di ciò che è rimasto della loro esistenza. Non ci sono vinti o vincitori, in un modo o nell'altro hanno perso tutti. Finalmente è arrivato il momento in cui si può ricostruire tutto dall'inizio, vivere una nuova vita. Ed è quello che vuole fare Hermione. Lei che dopo tutto riesce ancora a sorridere ed essere felice. Vecchie amicizie si mescolano con nuove conoscenze, passato si scontra con il futuro. Ma la cosa più importante è che le seconde opportunità non guardano in faccia nessuno, e infondo anche lei capirà che tutti i duri, lei compresa, hanno due cuori.
Dal primo capitolo: "In fin dei conti era felice. Si, lei la ragazza dei libri, quella che arrivava a fine giornata con una storia diversa per la mente. Quella sera, mentre dava la buonanotte al suo Mr. Darcy, pensava che la vita, la sua vita, non era per niente male. Non le mancava nulla. Certo, era un po cambiata, ma infondo la guerra aveva cambiato tutti. Non riusciva a non essere felice."
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Capitolo 1

"Buonanotte, Mr. Darcy"
 


In fin dei conti era felice. Si, lei la ragazza dei libri, quella che arrivava a fine giornata con una storia diversa per la mente. Quella sera, mentre dava la buonanotte al suo Mr. Darcy, pensava che la vita, la sua vita, non era per niente male. Non le mancava nulla. Certo, era un po cambiata, ma infondo la guerra aveva cambiato tutti. Non riusciva a non essere felice. La notte sognava Remus, e le loro chiacchierate fuori dalla Tana, a lui sarebbe davvero piaciuto se lei un giorno avesse intrapreso la strada dell’insegnamento. Molte volte invece rivedeva Tonks, negli occhi di Luna, quella piccola ragazza svampita che la faceva sempre sorridere. Rivedeva i gemelli, tutti e due. Non si erano mai divisi. Fred e George. Non puoi separarli. Sinceramente, nessuno aveva mai considerato la notte senza il giorno. Il caffè senza la sigaretta. Aveva provato a fumare con Ginny quella stessa estate, quando era finito tutto. Si era anche presa la sua prima sbronza, sempre fuori dalla Tana. Si ricorda che era appena uscita dalla camera di Ronald, quando era successo. Quello. Nessuno dei due voleva, eppure sembrava cosi giusto in quel momento. Pensava che dopo sarebbe stato il coronamento perfetto alla loro vittoria. La ciliegina sulla torta. Appena finito Ron si era messo a piangere, si sentiva in colpa. Non voleva andasse cosi. A lei era venuta una voglia incontrollabile di ridere, quindi era scappata dalla stanza ed era andata a svegliare Ginny. Erano poi andate fuori, poco lontane dalla veranda e si erano ubriacate con il Firewhisky che la rossa aveva cosi alacremente trasfigurato in una boccetta di inchiostro posato sul comodino in camera sua. Quale posto migliore per nascondere qualcosa se non porlo in bella vista? Quella sera avevano provato a fumare sigarette che facevano ridere. Ginny fumava spesso a scuola. Era Dean Thomas a passargli il tabacco magico. Il ragazzo sperava cosi di entrare nelle grazie della bellissima ragazza. Peccato che anche il povero Gazza sapeva che il suo cuore apparteneva ad Harry, da sempre e per sempre sarebbe stato cosi. Harry aveva confessato ad Hermione che ci aveva sperato per lei e Ron, sarebbe stata il punto e a capo di quella storia. Ci aveva davvero creduto in loro. Si immaginava che in un futuro lui e Ron avrebbero intrapreso la carriera di auror e lei e Ginny li avrebbero sposati e sarebbero andati a vivere loro quattro. Magari avrebbero potuto costruire una Tana nuova vicino alla vecchia. Le chiedeva se si riuscisse ad immaginare una tavolata enorme fuori nel giardino delle due case, la domenica a pranzo, i maglioni di molly. Lei riusciva ad immaginare tutto, e poi le veniva una gran voglia di ridere. Non poteva stare con Ron, seriamente. Era stata innamorata, davvero, ma forse mai di lui. Semplicemente era presa dall’idea di lui, era la via piu semplice per il suo futuro. Non doveva lanciarsi nell’ignoto. Lei, lui, Harry, Ginny. Tutti insieme. Dopo la guerra era cambiato tutto. O forse era cambiata solo lei. Non avrebbero finito il settimo anno. Loro erano gli eroi. Nessun professore si sentiva di poter insegnare davvero qualcosa a quei tre ragazzi, che invece avrebbero potuto insegnare qualcosa loro al resto del mondo. Avevano conferito a tutti coloro che avevano partecipato alla guerra il diploma. A tutti quelli del settimo anno ovviamente, gli altri sarebbero stati accolti tra le mura della scuola. Calde come le braccia di una mamma. Hermione si chiedeva se avrebbe mai avuto il coraggio di andare a trovare i suoi genitori. Per ora, forse, era meglio cosi. Non se la sentiva di intraprendere davvero quella strada. E se la magia non sarebbe potuta servire e i suoi genitori avessero la memoria troppo compromessa?era morta troppa gente, non poteva morire anche lei. E poi era cambiata. Niente più vecchia Hermione. Si sentiva bene ora, era quasi felice. Era ritornata nella sua vecchia casa nella Londra babbana. Si sentiva bene. Alla fine Harry e Ron erano davvero entrati nella grande famiglia degli Auror. Lei aveva scelto di fare l’avvocato. Si era iscritta alla facoltà. Si era un po allontanata da tutto. E da tutti. Scriveva periodicamente a Ginevra. E a Molly. E a Harry. E ogni tanto il magico trio si riuniva da Madama Rosmerta, o alla Tana. Al diavolo, non era vero che si era allontanata. Solo adesso non si vedevano più tutti i giorni. Harry ormai stava ufficialmente con ginevra. Aveva promesso ad Arthur che avrebbe aspettato che la ragazza finisse gli studi prima di chiederle di sposarlo. Molly aveva pianto. La sua bambina era cresciuta. Alla fine del loro dolore comunque potevano sempre contare su cio che rimaneva di loro. Hermione era una studentessa modello,esattamente come ci si aspettava da lei. Nell’arco di poco era diventata la migliore del suo corso. In tre anni aveva finito gli studi, aveva preso la laurea da avvocato magico con due anni di anticipo. Avevano fatto una piccola festicciola prima alla Tana, con la famiglia al completo, e poi in un locale della londra magica. Avevano partecipato tutti  suoi amici. Vecchi e nuovi. Come Pansy Parkison. La vecchia oca giuliva fissata con la purezza del sangue e i lineamenti spigolosi quanto un tavolino avevano lasciato spazio ad una grande amica. Tutta questa storia della guerra le aveva dato un grosso schiaffo e le aveva aperto gli occhi. Alla fine aveva combattuto anche lei, per salvare la sua pellaccia, per carità. Ma da qualcosa bisognava pur partire no? Quando l’aveva vista in classe Hermione si era alzata dalla sua sedia ed era uscita dall’aula. Aveva chiesto alla segreteria di cambiare corso. Aveva preso appuntamento con il rettore dell’università e gli aveva chiesto in maniera molto educata di espellere la serpe verde. Tre mesi dopo, la suddetta ragazza si trovava nel suo appartamento e godeva per la prima volta delle gioie di un buon bicchiere di vino, sotto le coperte sedute sul divano, e di un film babano strappalacrime. Ecco cosa erano diventate. Erano amiche. All’inizio ginny non la prese bene. Forse gelosia, o forse perché si era fatta avvolgere dalle spire del serpente. Lo stesso serpente che aveva ucciso suo fratello. Non si parlarono per un po, ma poi anche lei capì che la guerra non aveva fatto vinti o vincitori. C’era chi aveva perso di più e chi di meno. Pansy era paradossalmente una di quelle che aveva perso di più. Genitori, amici, nome, sangue e denaro. Era una di loro. Lei era loro, ormai. Comunque sia, passato o presente non era importante. Quella sera dava la buonanotte al suo caro, amatissimo Mr. Darcy e finalmente sorrideva.





Ciao a tutti!
Mi ero ripromessa che prima o poi avrei avuto il coraggio di pubblicare qualcosa anche io, l'intenzione era quella di fare una cosa veloce e indolore ma, per vostra disgrazia, avevo troppe idee e non riuscivo a rientrare in quella che non fosse una storia bella lunga. Perciò mi dovrete sopportare ancora per un pò! Faccio delle piccole precisazioni dato che siamo all'inizio e non è molto chiaro il contesto. Questa storia segue il corso degli eventi narrati nei libri, quindi sotto quel punto di vista non ho stravolto nulla. Nel mio immaginario la guerra è finita e racconterò la vita dei personaggi che troverete un pò cambiati. Con questo non voglio sbilanciarmi più di tanto, ci tengo solo a far notare che quello che è successo potrebbe aver cambiato un bel pò di cose. 
Dopo di che, per il fattore aggiornamenti, ho già un paio di capitoli pronti, quindi per un pò dovrei ritenermi tranquilla. In linea di massima posterò un capitolo alla settimana, salvo casi eccezionali. Mi sono fatta due calcoli e ho visto che tra lavoro, allenamenti e università, non riesco proprio a fare diversamente. 
Detto questo, spero di avervi incuriosito. So che questo capitolo non è nulla di particolarmente entusiasmante, ma era necessario.
Spero vi sia piaciuto e che continuiate a seguirmi.
Stay tuned :)
Keira
  
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