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Autore: ChiaraColfer    09/04/2015    0 recensioni
"Il ragazzo dagli occhi azzurri era irrequieto, si sentiva osservato e quando alzava lo sguardo si ritrovava incatenato a degli occhi color nocciola con delle piccole sfumature di miele.
Sbuffò appena e cercò di stare attento alla lezione, cosa diavolo voleva quel Blaine da lui? Cosa aveva da guardare?"
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Baciami ancora.

Capitolo primo.

 

Era un monotono lunedì di un monotono Settembre quando Kurt Hummel si ritrovò a percorrere il corridoio principale del liceo McKinley. Era esattamente come lo aveva lasciato a Giugno, l'unica differenza era che adesso pullulava di studenti del primo anno che non riuscivano a trovare l'aula dove avrebbero trascorso la prima ora. Arrivò davanti al suo armadietto e si stupì di non trovare una qualche scritta o qualche nomignolo osceno e offensivo che erano soliti scrivergli durante l'anno.
Chiuse l'anta dell'armadietto con un rumore secco, sapeva esattamente che il suo povero armadietto sarebbe stato imbrattato di lì a poco. Diede un'occhiata al suo orario, aveva scienze.
Quando entrò vide che era rimasto un unico posto libero accanto a Noah Puckerman, roteò gli occhi e si mise a sedere accanto a lui. Sperò vivamente che il ragazzo si addormentasse o facesse uno di quegli stupidi disegni dove faceva saltare in aria la testa dei professori invece che stuzzicarlo.
“Hey Hummel!”
“Ciao Noah, continui a venire a scuola perché..?”
“Per continuare a vedere la tua espressione quando ti tiro una granita in faccia.” disse ridacchiando.
Kurt alzò un sopracciglio e ghignò appena.
Quando avevano iniziato a prenderlo a granitate era il secondo giorno del primo anno, e da quando veniva bullizzato si era chiuso in sé stesso.
Si era creato una corazza ed era difficile buttarla giù. Si era spezzato qualcosa dentro di lui, non era più il vecchio Kurt allegro e solare. Sorrideva a malapena ed era quasi sempre assente, era diventato intollerante alle persone.
Appena la campanella suonò tutti gli studenti si precipitarono fuori ammassandosi e scalpitando per raggiungere l'aula successiva. Lui aspettò alcuni minuti, aspettò che il corridoio fosse accessibile. Detestava la folla, odiava il modo in cui gli studenti si ammassavano e ridevano, urlavano o scherzavano in mezzo al corridoio.
“Hummel! Nell'ufficio del preside Figgins.” disse la coach Sylvester.
“Io?”
“Voleva il rappresentante d'istituto ma non mi ricordo chi sia e dato che tu sei l'unico in questo misero corridoio ho scelto te. E adesso vai e non farmi perdere tempo!”
Kurt sbuffò e poi andò in fondo al corridoio a sinistra, aprì la porta a vetri dell'ufficio dell'inutile segretaria di Figgins e poi bussò alla porta della presidenza.
“Oh, Hummel.. Avevo detto a Sue di chiamare Rachel Berry ma a quanto pare hanno mandato te. Vabbè non fa alcuna differenza, sono sicuro che sarai entusiasta di far visitare la scuola al nuovo arrivato. Blaine Anderson, si è appena trasferito dalla Dalton Academy.”
Kurt volse lo sguardo al ragazzo seduto su quelle orribili poltrone verdi, alzò un sopracciglio mentre 'Blaine' sfoggiava un sorriso a trentadue denti.
“Piacere, sono Blaine Anderson. Tu sei?”
Kurt non potè fare a meno di notare il suo abbigliamento, oramai notava solo quello nelle persone. Indossava una polo nera a maniche corte con un papillon a righe rosse e bianche e dei pantaloni rossi molto aderenti con il risvolto in fondo. Non male, pensò.
“Kurt Hummel.” rispose privo di entusiasmo.
“Ah, Hummel avverto io la professoressa Spilberg della tua assenza.”
“Mh, okay.”

I due uscirono dall'ufficio del preside e Blaine guardò il ragazzo che doveva fargli da 'guida', vestiva in modo stravagante ma equilibrato. Non aveva mai visto nessuno vestire in quel modo e gli piaceva, almeno a lui stava benissimo.
“Dunque, questa è l'aula di scienze. Accanto puoi trovare l'aula di astronomia, qui invece c'è lo stanzino dei bidelli. Interessante vero?” chiese privo di entusiasmo.
Blaine ridacchiò poi lo guardò.
“Ora dovrei avere letteratura intensiva e tu?”
Kurt controllò l'orario e avevano lo stesso corso, doveva essere uno strano scherzo del destino.
“Anche io.” rispose sospirando.
“Oh, magnifico! Potremmo sederci accanto, così potrai accompagnarmi al mio armadietto!” disse entusiasto il moro, quasi saltellava sul posto.
Kurt alzò un sopracciglio e lo guardò, tutta quella positività gli faceva venire la nausea.
“Mh.. okay.. E perchè dovrei?”
Blaine rimase di stucco e boccheggiò per alcuni minuti.
“S-scusa i-io.. Ehm.. Sai sono nuovo e.. Volevo solo fare amicizia.”
Kurt rise, ma era una risata amara non di quelle che ti mettono allegria.
“Amicizia? Con me? Avanti dimmi dove nascondi la granita.”
L'altro lo guardò confuso.
“La granita?”
“Senti, è meglio se mi stai alla larga. Davvero lo dico per te, già sei nuovo e quindi ti prenderanno di mira facilmente e in più vuoi fare amicizia con me.”
“I-io.. non capisco.”
“Vuoi capire meglio? Fatti un giro nei bagni dei maschi in fondo al corridoio e guarda un po' quante volte appare il nome Kurt Hummel. Alcuni sono storpiati al femminile, comunque Benvenuto al McKinley.”disse e si diresse verso l'aula di letteratura intensiva.
Blaine lo seguì, perché comunque avevano lo stesso corso, era un po' sconcertato e leggermente spaventato ma quel Kurt non sembrava un cattivo ragazzo.
Appena arrivò nell'aula la lezione era già iniziata, si guardò intorno per cercare Kurt ma vide che era accanto ad un altra ragazza. Alzò le spalle e andò a sedersi vicino ad un ragazzo molto alto, troppo alto. Rovistò nella sua cartella e tirò fuori i quaderni e il libro di letteratura, ogni tanto lanciava delle occhiate a Kurt.

Il ragazzo dagli occhi azzurri era irrequieto, si sentiva osservato e quando alzava lo sguardo si ritrovava incatenato a degli occhi color nocciola con delle piccole sfumature di miele. Sbuffò appena e cercò di stare attento alla lezione, cosa diavolo voleva quel Blaine da lui? Cosa aveva da guardare? Fortunatamente la campanella suonò, lasciandolo libero di andare lontano dagli occhi inquisitori di Blaine. Sgattaiolò velocemente fuori dall'aula e si disperse nel corridoio affollato, il moro non riuscì più a vederlo.





Angolo Autrice!

Hey! 
Sono tornata dopo millemila anni, contenti? No, okay non frega niente a nessuno anyway spero che il primo capitolo della storia vi sia piaciuto e la risposta è "sì" fatemi sapere il vostro parere con una recensione!
Ora me ne torno buona, buona nel mio angolino ma prima.... volevo dedicare questo capitolo a Gio che mi diceva sempre di pubblicare questa storia ma non le ho mai dato ascolto, ti voglio bene. 
Ciaao, alla prossima!
ChiaraColfer.
  
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